Assegnati a Tokyo i giochi olimpici del 2020!
Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), riunito nella capitale argentina, Buenos Aires, con una votazione di stretta misura ma decisiva, ha scelto fra le tre città concorrenti, Istambul, Madrid e Tokyo, proprio la capitale dell’Impero del Sol levante come sede che ospiterà i Giochi Olimpici e le Parilimpiadi nel 2020 (24 luglio-9 agosto).
Si tratta di una grande vittoria per Tokyo e per tutto il Giappone, che dopo cinquanta anni torna ad ospitare nuovamente la fiamma di Olimpia e lo fà dopo le terribili distruzioni del Grande Terremoto e di Fukushima, e proprio i timori, recentemente rinfocolati, per le radiazioni della centrale di Fukushima, sono stati uno degli ostacoli da superare, l’altro è stato la forza delle candidature, inattesa quella di Madrid, che all’iizio sembrava destinata al ruolo di cenerentola e si è difesa con forza. Istambul, al quinto tentativo, è stata un ostacolo difficile da superare ma ha giocato a sfavore della capitale turca sia i recenti fatti della crisi del Gezi Park, crisi per nulla superata e sintomo di un più profondo disagio della societa turca, molto simili a quelli che il Comitato stà affrontando in Brasile.
Ad aver convinto i delegati come riporta la stampa è stato l’intero progetto di “Tokyo 2020″, organizzato in modo molto compatto. Secondo i meticolosi piani giapponesi, i Giochi si svolgeranno nel raggio di pochi chilometri della città, che ha 9 milioni di abitanti (13 milioni nell”area metropolitana). Almeno sulla carta, non c”è quindi alcuna dispersione nè spazi per sbavature organizzative. Senza dimenticare poi il “fattore sicurezzà e l”importanza data da Tokyo all”innovazione e lo sviluppo tecnologico a sostegno dello sport. La carta della tecno-efficienza evidentemente ha funzionato, così come il complesso di infrastrutture che in questi anni sono state costruite nella città.
E sicuramente una delle attrattive di Tokyo e del progetto Tokyo 2020 saranno le Statue Giganti dedicate al mondo di Gundam.
Fonti Consultate:
Il Messagero
Euronews