Lucca 2011 in 5 giornate: un’intervista a Renato Genovese
Renato Genovese, direttore della manifestazione di Lucca Comics ha annunciato sul sito ufficiale di Lucca Comics 2010 un’importante decisione: l’edizione di Lucca Comics 2011 durerà ben 5 giorni (28 ottobre – 1 novembre). Il tema principale del 2011, anno dedicato a Salgari, sarà Sandokan! L’Avventura
5 giorni per consentire un maggiore afflusso di visitatori per un maggior numero di eventi culturali ( e ludici perchè no) e soprattutto per meglio organizzare l’evento.
Pur avendo avuto ottimi riscontri di pubblico molte sono state le lamentele per l’organizzazione non altezza dei numeri del pubblico.
ben 137 mila presenze totali….. 35% di prevendita on-line e la crescita degli abbonamenti di due giorni (da 8.500 del 2009 sono saliti a 10mila), tre giorni (4mila) e quattro giorni (quasi 3mila). Mentre i biglietti venduti per i bambini di età compresa fra 6 e 10 anni sono stati 3.395
I contenuti web, infine, hanno registrato una grande quantità di visualizzazioni: sono infatti 400mila gli utenti che si sono connessi nel giorno dei festival e che hanno visitato complessivamente circa 2 milioni di pagine...
Fra gli “inconvenienti”, definiamoli in questo modo, la necessità di dover recarsi – malgrado il biglietto on line comunque alle casse, e più volte a quanto pare, per munirsi di un braccialetto colorato, senza considerare alcuni comportamenti , denunciati in alcune sedi, da parte dei commercianti lucchesi, non proprio encomiabili, rispetto ai quali sarebbe opportuno che l’Associazione Commercianti Locali di Lucca desse luogo ad un’idonea “sensibilizzazione…”
Si spremono le olive…Non i Cosplayer e neppure gli altri visitatori delle mostre e della manifestazione. Dovrebbe valere a Milano, a Roma, a Torino, come a Napoli e oltre..
Nell’occasione del suo annuncio Renato Genovese ha concesso un’interessante intervista a Lo Schermo in cui chiarisce anche alcuni motivi dell’aumento del prezzo, rivela alcuni particolari inediti – anche il bilancio di Lucca Comics è stato tagliato in modo pesante, i problemi di Lucca Animation.
L’intervista è condotta da Gianluca Testa per Lo Schermo
LUCCA, 22 novembre
Qual è, in sintesi, il bilancio dell’edizione 2010 di Lucca Comics & Games?
Sicuramente è più che positivo. Non soltanto per i numeri. Al di là dei 137mila biglietti staccati, infatti, le presenze sarebbero anche superiori. Ma il nostro obiettivo non è di correre dietro a un record.
Il tempo, poi, non ha facilitato le cose.
Infatti, se non fosse stato per la pioggia, avremmo potuto davvero registrare cifre clamorose. Nonostante tutto abbiamo comunque raggiunto un ottimo risultato. Da questo punto di vista siamo quindi contentissimi.
Cosa ti ha soddisfatto di più?
Vedere che quest’anno erano tutti d’accordo.
Su cosa?
Innanzitutto c’è stato un consenso unanime di fronte alle mostre espositive. Ma il pubblico ha anche valutato bene la qualità degli ospiti e degli eventi proposti. Insomma, gli appuntamenti sono piaciuti. Credo quindi che la soddisfazione più grande sia di aver compiuto la missione che si prefigge Lucca: promuovere contenuti all’interno e all’esterno del mondo del fumetto e del gioco.
Quindi i risultati sono buoni. Ma questa edizione ha permesso anche di ripianare i bilanci della società?
Sì. Il pareggio è stato raggiunto. Abbiamo ripianato il bilancio della società e conseguentemente della manifestazione. Anche in questo caso si tratta di un obiettivo raggiunto.
E’ comunque interessante notare come le mostre del 2010, seppur organizzate a basso costo, fossero più omogenee e di maggiore qualità rispetto al passato…
Ecco, questo è un aspetto importante. Stringere la cinghia ci ha forse trasmesso una carica in più per trovare soluzioni efficaci. Si è trattato di uno stimolo a far meglio con quello che avevamo a disposizione. Abbiamo inoltre avuto la consapevolezza che questo, per noi, rappresenta sia un punto di arrivo sia un punto di partenza.
Cosa intendi?
Prendiamo ad esempio l’organizzazione delle mostre, che tu hai messo in rilievo. La cosa bella, quest’anno, è che al di là di ogni singola esposizione, attrezzata o per l’autore o per il tema, ogni contenitore rappresentava il tassello di un mosaico organico. Non tanto per i temi proposti, quanto piuttosto per le soluzioni espositive. Il modo con cui abbiamo presentato i contenuti, be’, moltiplicava il successo di ogni singola sezione. Prendiamo Frezzato. Ecco, un autore come lui, spalleggiato da artisti come Gurney, Ausonia o De Conno, ha moltiplicato l’interesse e la percezione d’insieme.
Ma ha anche avvicinato a nuove espressioni artistiche certi appassionati di genere.
Infatti questa è proprio la necessità che ha Lucca. Possiamo e dobbiamo presentarci in questo modo.
Parlavamo comunque della “cura dimagrante” della Lucca Comics & Games srl…
Ecco, c’è da dire che quest’anno il budget di Music & Comics ha avuto un taglio del 75 per cento. La cosa non è stata avvertita. E neppure si sapeva prima.
Allora com’è stato possibile realizzare il programma?
E’ accaduto che, quando abbiamo detto alcuni nomi dal cachet sostanzioso, il giorno successivo ci ha subito contattato Mediaset per offrirci Giorgio Vanni con la sua novità discografica. Alla fine, quindi, abbiamo sempre cercato di trovare un equilibrio tra le nostre proposte e quelle che ci vengono suggerite dall’esterno. Questo ci permette di pensare serenamente anche al futuro. Consapevoli che potremmo proporre sempre una manifestazione di alto livello mantenendoci fedeli a un certo rigore amministrativo.
Già due anni fa si è cominciato a parlare del progetto a lungo termine del festival. Quindi è naturale cominciare a pensare a un paio di aspetti. A partire da Lucca Animation. Nei giorni del Comics & Games non ha avuto i riconoscimenti che meriterebbe. Ora che il bilancio è ripianato, cosa ne sarà di questo appuntamento? Ci saranno anche altri eventi intermedi in attesa del prossimo ottobre?
Per Animation, quella del festival non è certamente la sua collocazione ideale. Opportunità per realizzare eventi ce ne sono. Ma esiste un problema. La Lucca Comics & Games, che tranne il contributo delle fondazioni – e anche dalla Provincia di Lucca, che ci offre agevolazioni di altro genere – non ha alcun tipo di sostegno, difficilmente al suo interno può produrre nuovi eventi. Lucca Animation, ad esempio, nacque con la chiarezza che avremmo fatto la manifestazione definendo il progetto e i suoi contenuti. Ma il finanziamento sarebbe dovuto arrivare da altri enti (Comune di Lucca, Provincia di Lucca e non solo). Il problema, quindi, è che essendo questo un periodo in cui tutti devono fare i conti con i tagli alle amministrazioni pubbliche, dovremmo riuscire a realizzare un evento che, pur non richiedendo enormi risorse economiche, per essere fatto bene ha bisogno di serietà, dignità e qualità. Sia per quel che riguarda la proposta artistica, sia per ciò che invece è legato alle proiezioni e al contenitore che le ospiterebbe. Quindi dobbiamo avere le garanzia di poter realizzare un festival che sia la diretta prosecuzione di quello che abbiamo visto nella seconda edizione.
Secondo punto: il programma culturale di Lucca Comics & Games. Gli eventi sono spesso legati alla presenza degli ospiti legati alle case editrici. Quali sono i punti su cui si può lavorare?
Sicuramente ce ne sono. Come ho appena detto, molti dipende anche da quell’autonomia che si può conquistare col raggiungimento della tranquillità finanziaria. Se tutto il lavoro dipende dal rapporto con le case editrici e i loro ospiti, be’, per certi aspetti resterà ‘monco’. Ora avremo anche una nuova opportunità di lavoro. Le date del 2011 saranno, com’è stato annunciato, dal 28 ottobre al primo di novembre. Stavolta parliamo di cinque giorni. Quindi non saremo compressi nelle solite quattro giornate, né saremo obbligati a organizzare necessariamente appuntamenti legati agli espositori. Avremo quindi più spazio per poter proporre iniziative culturali…
Portare il festival a cinque giorni avrà anche altri vantaggi.
Al di là delle opportunità offerte dal calendario, le ragioni che ci hanno spinto a scegliere questa soluzione sono essenzialmente due. Per prima cosa, quest’anno, anche per nostre pecche organizzative, chi ha acquistato il biglietto in prevendita ha subito disagi. Una cosa che riconosciamo e che non deve ripetersi. Quindi la distribuzione del pubblico su cinque giorni rappresenterà un vantaggio per i visitatori e per gli espositori. La seconda ragione è per rispondere alle istanze della città di Lucca, che vorrebbe aumentare la permanenza della manifestazione. Stavolta potremo farlo, ma dubito che in altre occasioni sarà possibile replicare.
A volte è difficile seguire gli eventi. Quest’anno, poi, ci sono state occasioni d’incontro esterne a Lucca Comics – come la presentazione di Li romani in Russia con Simone Cristicchi – che sono sfuggite ai più. In questo senso è possibile migliorare la comunicazione e inglobare anche questi appuntamenti al calendario?
A volte si fa anche fatica a controllare tutto quello che avviene attorno alla manifestazione. E di quello che avviene all’interno del festival non sempre siamo capaci di evidenziare gli highlights giusti. Lucca, in questo suo gigantismo ‘buono’, rappresenta un grande universo con mille sfaccettature e altrettanti temi. Offriamo panoramiche a tutto tondo di quello che può proporre la comunicazione per immagini. Chiaramente molte cose hanno pari dignità ed è difficile coglierle. In questo senso il nostro pubblico è già bersagliato da una comunicazione già molto vistosa di per sé. Abbiamo avuto quasi 2 milioni di pagine viste. E in tempi di crisi, per la promozione, abbiamo curato essenzialmente la parte della comunicazione via web con l’aggiunta di due sole inserzioni pubblicitarie col gruppo la Repubblica e l’Espresso, frutto dell’accordo con il gruppo XL. Nient’altro. Ed è venuta tutta quella gente. Insomma, sono bastati il sito e il passaparola. Ognuno, poi, sceglie quello che gli interessa. Noi proponiamo e gli altri pescano ciò che desiderano.
Si è parlato del bilancio ripianato. Alcuni si lamentano però dell’aumento del costo del biglietto e pensano che Lucca Comics & Games, con tutte quelle entrate, non possa avere problemi di risorse. Che peso ha, nel vostro bilancio, il costo delle strutture? E se i progetti del Piuss arrivassero a compimento, quali sarebbero i vantaggi per Lucca Comics & Games?
In questi giorni sto infatti seguendo alcuni aspetti dei progetti Piuss di nostra competenza, da cui finora siamo stati tenuti un po’ a distanza. Sapevamo infatti che il Balilla era una situazione temporanea. Ora cerchiamo di capire quale sarà la soluzione migliore. Ma è ovvio che non possiamo occupare spazi a piacimento.
C’è anche ci ha avanzato delle proposte.
Be’, ognuno dice la sua. E c’è perfino chi propone di spostare i Games lungo il percorso delle mura. Ma chi lo dice probabilmente non è mai entrato nel padiglione. L’ipotesi è improponibile. Nel Piuss sono previsti interventi attorno all’area dell’ex manifattura. Ed è quello che stiamo prendendo in esame. Del resto già autonomamente ci siamo posti il problema, e abbiamo cercato di far ruotare l’asse verso piazzale Verdi. Ovviamente non sono cose che avverranno domani.
Anche perché il sindaco Mauro Favilla, nel giorno dell’inaugurazione, ha parlato di un’attesa di due o tre anni…
Appunto. Noi ci stiamo lavorando. E in questo tempo credo che avremmo la possibilità di trovare soluzioni più congeniali ed economicamente più vantaggiose. Anche perché, be’, spendere milioni di euro in queste cose… Basti pensare che noleggiamo la ghiaia per consentire il transito dei camion. Alla fine viene raccolta e restituita. Sono tutte spese che in città non abbiamo. Ma ci sono dimensioni e necessità espositive di cui dobbiamo tener conto.
Il tema del 2011 di Lucca Comics & Games?
Essendo il biennio di Emilio Salgari, di cui ricorrono gli anniversari di nascita e morte, Lucca Comics & Games si svolgerà nel segno di Sandokan con il ritorno alla grande avventura.
*Ancora una volta un ringraziamento da parte della Redazione del Blog a SakuraMagazine per averci permesso di entrare nelle Mostre all’interno di Palazzo Ducale attraverso una serie di video di grande interesse.
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