Carlo Freccero Code Geass e Gurren Lagan su Rai 4
Come annunciato è stato presentato al Festival di Locarno l’edizione italiana di Code geass e Gurren lagan che verrà trasmessa su Rai 4 questo autunno.
Animeclick ha ripreso alcune dichiarazioni di Carlo Freccero direttore Generale di Rai Sat da Locarno su Code Geass ( e Gurren Lagan) su Rete 4
Alcuni estratti..
“I due prodotti di genere fantascientifico – rispettivamente due serie per 25 episodi e una serie per 27 episodi – saranno programmati su Rai 4 “senza alcuna censura” ha promesso Freccero, alludendo ai comitati di genitori che – tra fine anni ’70 e ’80 – si opposero alla comparsa dei primi Manga nei pomeriggi delle reti generaliste. “Rai 4 – ha poi aggiunto – ha la missione di parlare non tanto a un pubblico “giovane” quanto a un pubblico “aggiornato”, composto da adulti di ogni età che in qualche modo conoscano e apprezzino questa tipologia di prodotti”. La programmazione di animazione giapponese su Rai 4 “è un primo passo per sviluppare un filone di programmazione di cinema d’animazione per adulti che comprenda non solo il Giappone: vedremo come andrà”. […] Mentre sull’animazione italiana ha ironizzato: “Ne vedo poca, a parte quella politica…”.
“Quando i blog di fan delle anime giapponesi hanno scoperto che la Rai avrebbe trasmesso due serie televisive in versione fedele all’originale, i commenti rivelavano incredulità – spiega Freccero. Soprattutto perchè la Rai è considerata una rete ‘vecchia’. E invece la realtà è che a partire dal 24 settembre sul canale del digitale terrestre Rai 4, il giovedì, andranno in onda gli episodi di due serie di animazione giapponese di grande impatto sul pubblico. Certo, si tratta un pubblico aggiornato, che viaggia su internet, gira filmati con i cellulari, e interagisce con YouTube. Un pubblico, insomma, che riconosce il consumo dei media come primario.”
I ‘mecha’ rappresentano, in questo presente in cui la piattezza della vita è imperante, la possibilità di un’avventura – continua Freccero, e saranno mandate in onda in una versione fedele all’originale, vale a dire senza alcuna censura. Sono le avventure di fanciulli e fanciulle, che tramite robot esprimono poteri eccezionali. E come in “24” e “Prison Break” i buoni, alla fine si rivelano molto cattivi, e i cattivi si scoprono buoni, a significare che il fascino della narrazione sta nell’azione esasperata. Credo che, oggi, a dover essere censurati, siano i reality e tutti i programmi che lasciano immaginare facili successi nel mondo dello spettacolo”.