Il numero 332 della rivista Fumo di China, noto magazine dedicato alla cultura del Fumetto, da oltre 45 anni in attività,la trovate in gran parte delle edicole italiane- quelle sopravvissute- ed anche in Fumetteria ( consigliamo però di prenotarla), ed anche acquistabile tramite il sito ufficiale, propone all’interno del suo inserto centrale, Il Mangagiornale, uno Special monografico interamente dedicato ad un solo tema, il Gundam, l’amato robottone bianco.

Esplorato attraverso un’ampia intervista, realizzata da Mario Rumor,notissimo specialista dell’animazione e del mondo dei manga nipponici, all’ottimo Jacopo Mistè,( già autore dell’interessante ” Guida ai Super e Real Robot” che sarà prossimamente ripubblica) messosi in luce quest’anno con il suo bel saggio “Yoshiyuki Tomino e Gundam” per Xpublishing.

Intervista ampia, 4 pagine, che approfndisce diverse tematiche del mondo della franchise di Gundam, a tratti anche molto interessante ( condividiamo molto la critica alla deriva dalla denuncia della Guerra e dei suoi drammi, verso una “pornografia della guerra” che è un reale pericolo per ogni franchise robotica a sfondo militare su cui tutti, dai fan agli autori siamo chiamati a maggiore sorveglianza). Il “difetto, chiamiamolo così, dell’intervista. è quella di concentrarsi fin troppo su Yoshiyuki Tomino, sul suo ruolo, fondamentale peraltro, nella costruzione del Mytos di Gundam, ( sia chiaro anche noi siamo rimasti affascinati, e siamo ancora affascinati, dal sapiente uso di tecniche cinematografiche applicate a serie TV, e dal linguaggio volutamente “comune”, che innovava la retorica delle serie robotiche anni 70-80, tratto distintivo del regista in quegli anni ) nominando di sfuggita Yoshikazu Yasuhiko.., e “saltando” un pò troppo Kunio Okawara, volendo citare solo i “tre padri” riconosciuti della saga, ma ci sarebbe davvero tanto da parlare sullo Staff della serie originale)

Ed inevitabilmente focalizzandosi sul “solo” Universal Century, solo accennando di sfuggita alla complessità degli Universi del Robottone Bianco…ma forse era inevitabile. D’altronde a che servirebbe allora il suo libro?

Fonte Consultata:Afnews