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In morte di Isao Takahata ( 1935 – 2018)

Pubblicato il 6 aprile 2018 alle 18:26 da Debris


Isao Takahata - Anna

Confessiamo che oggi non volevamo scrivere alcunchè. Abbiamo già detto, commentato, annotato, pianto ed emozionatoci molto. Abbiamo dissimulato le nostre emozioni davanti ad amici e cari che ci hanno visto improvvisamente turbati. Le emozioni. Un noto libro di Mario A . Rumor , il primo in assoluto dedicato dedicato ad Isao Takahata, nel nostro paese si intitolava proprio “The Art of Emotion“. Titolo azzeccatissimo ( ed è un vero peccato che nella recentissima ristampa ampliata sia stato cambiato)- La realtà, la natura, l’essere umano, nella loro vita di ogni giorno, le emozioni dell’uomo, come fonti di ispirazione…questa la poetica di Isao Takahata, quello che è considerato, a torto, “L’Altro Miyazaki”. Isao Takahata è andato via ieri, 5 maggio 2018, in un’ospedale di Tokyo in cui era ricoverato da tempo per un problema cardiaco. Ha imboccato un altro sentiero che, ne siamo certi, lo porterà all’Isola che non c’è, terra che accoglie tutti i sognatori.

Un regista, un artista, un uomo colto che non esitava a proporre agli altri le proprie visioni dell’arte – come non da ultimo ha ricordato Yoshiyuki Tomino al Romics dello scorso anno -ed a porsi domande sulla vita e sulla società. Domande scomode.

H?hokekyo tonari no Yamada-kun

Nella vita non si sa mai che può succedere. Anche se ora, fino ad ora, dovesse sembrarvi che le cose procedano favorevolmente, d’improvviso capita anche di venire sbattuti nel baratro. Per di più, per colmo d’ingiuria, dalle mani di quell’altra persona su cui più si contava. […] Nella vita è la rassegnazione che è essenziale. Proprio il rassegnarsi, in quali che siano le circostanze, per non abbattersi, non spezzarsi, non scoppiare: per evitare ciò, quello è il segreto. […] Per quanto orribile, un comportamento, fino a quando questo non sia il prodotto d’una cattiva intenzione, rassegnandosi si può perdonare. Anzi, senza perdonarlo vivere non è possibile! […] Non c’è alternativa, non c’è scelta, queste parole non sono in alcun modo espressioni soltanto negative, sono cose assolutamente necessarie, per andare a condurre una famiglia in allegria e buona salute, e poi per andare a fronteggiare la vita, attraversandola. Per quanto duro sia quello che ci capita… «be’, ma non c’è scelta, no?» Con questa espressione, che a prima vista sembra pessimistica, recitandola come un incantesimo, non resta altro che rialzarsi in piedi, nevvero?. ( I Miei Vicini Yamada. E ringraziamo Diletta Kary Pasquini per questa notazione.)

Sulle pagine di Animeclick potete trovare un lungo ricordo a lui dedicato, ed anche su Animation Italy, e per una sua biografia vi rimandiamo alle belle pagine che la cara Vampiretta gli ha dedicato. ed un ringraziamento finale a QU, Coordinatori del forum degli appassionati dello Studio Ghibli.

Un pensiero a chi gli ha voluto bene.
Maestro Takahata siam di fedi diverse ma credo, che da qualche parte, un giorno, ci rivedremo. Per oggi addio. Continuerò a scrivere di lei.
Sono andate via troppe brave persone quest’anno. Troppe.


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