Di Giappone, manga e contraddizioni. Dedicatet To Nadia Toffa
Dedicato alla nostra Iena preferita, Nadia Toffa, di cui abbiamo spesso apprezzato l’irruenza e l’impegno su temi ben importanti, ma che ieri con il suo servizio dedicato ai Mysteri e le Contraddizioni dell’animazione e dei manga Giapponesi, rapidamente trasformatosi in una denuncia delle fantasie sessuali a sfondo pedopornografico che si nasconderebbero dietro la facciata di Akihabara, ha veramente toppato. Clikkate nell’immagine per il servizio.
Il Giappone ha i suoi molteplici lati oscuri, e chi scrive forse ne è più consapevole di altri, ma la riduzione che ne è stata fatta nel servizio delle Iene non da merito nè della complessità dei problemi, che hanno profonde radici culturali e sociali attinenti sia alla moderna organizzazione del lavoro in Giappone così come ad un certo modo di confrontarsi e rapportarsi socialmente fra le persone ed i sessi, piuttosto complicato, come ci ricorda Hachi194 in questa sua breve nota, nè della stessa importanza e durezza di alcune situazioni come il disastroso silenzio che cade fra genitori e figli in tantissime famiglie, l’esistenza di numerosi casi di prostituzione fra le giovani studentesse, e non ultimo l’insensato sfruttamento commerciale delle idols, ampiamente denunciato fra l’altro dagli stessi autori di quegli anime e di quei manga messi in modo abbastanza indebito alla berlina. Il mondo dell’animazione e dei manga è cosa assai diversa come scopriamo ogni giorno.
C’è da chiedersi cosa sarebbe accaduto se Nadia si fosse recata ad una qualsiasi edizione del Comiket? Che il Giappone intero è una nazione di pedopornografi?
Forse dovremmo cambiare il titolo dell’articolo, non dedicarlo a Nadia od alle iene ma a tutti coloro i quali come noi seguono l’animazione ed i fumetti, non solo quelli targati giappone ovviamente giappone da…qualche decennio. Diciamo.
Fonte Consultata:
Animeclick