Z GUNDAM - EPISODIO 14

AMURO VOLA ANCORA

In volo sugli ex Stati Uniti d’America, la nave volante Sudori controllata dai Titani riceve un ufficiale, Rosamia Badam, a bordo di un nuovo MS trasformabile, il Gaplant, che dopo essersi presentata al maggiore riceve l’incarico di inseguire e ingaggiare l’Audhumla, coaudiuvata da uno squadrone di Act Zaku. Char e Hayato sono coscienti di doversi aspettare un attacco in tempi brevi, e ordinano a Camille di tenersi pronto in ogni momento per la battaglia.
Nel frattempo, Fraw Bow e Amuro, assieme ai figli adottivi, si trovano in un aeroporto, in attesa di un volo per il Giappone. Katz naturalmente serba ancora rancore verso Amuro per il fatto che nella sua ottica l’ex eroe della Guerra di Un anno non vuole impegnarsi nella lotta attuale, ma Amuro nota un aereo cargo in attesa di decollo e chiede a Fraw di potersi lasciare accompagnare proprio da Katz in bagno, dove, fuori dal raggio visivo dei pedinatori di Amuro, i due escono dall’edificio per una scala antincendio e riescono a dirottare l’aereo facendo scendere i due piloti federali. L’obbiettivo di Amuro è raggiungere lo spazioporto Kennedy in Florida e riunirsi là con Hayato e l’AEUG.
In quota, lo squadrone di Rosamia raggiunge il contatto visivo con l’Audhumla e la attacca. Il tenente dei Titani ordina agli Zaku di concentrare il fuoco sulla nave volante, e non attaccare i MS. I comandanti della nave volante della Karaba si preoccupano per il fatto che il combattimento avrà luogo su una zona abitata ma i Titani hanno già mostrato di non avere di simili remore mentali. Char viene lanciato fuori con lo Hyaku Shiki e ordina a Camille di coprirlo dall’interno della stiva dell’Audhumla, prima di attaccare il veloce MA di Rosamia, che non si scompone ma spara direttamente alla nave, danneggiandola. Camilla non accetta di finire abbattuto senza combattere, quindi contravviene agli ordini di Char e obbliga i membri della Karaba ad aprire il portellone e si lancia a bordo di un MA. Appena uscita dall’Audhumla, Rosamia lo ingaggia.
In qualche modo il giovane newtype riesce ad aggrapparsi al velocissimo MA, ,ma in quel momento Rosamia cambia modulo e il Gaplant si trasforma in un enorme MS, riuscendo a scrollarsi di dosso il Gundam Mark II e comincia a sparargli, solo l’intervento di Char salva Camille da morte certa. Rosamia, rendendosi conto di aver quasi terminato il carburante e di essere riuscita a rallentare la fuga della Karaba, dà l’ordine di ritirarsi verso la base.
Di ritorno sull’Audhumla, Camille deve affrontare l’accusa di insubordinazione da parte di Hayato, che tiene pronto il suo pugno per il ragazzo. Camille si giustifica dicendo di essere uscito per aiutare Char, che non ce l’avrebbe fatta contro il Gaplant. Nonostante questa versione sia evidentemente falsa, Char sceglie di appoggiare Camille e lo salva da sicura punizione. Anche i Titani ritornano alla Sudori e presentano rapporto: Rosamia appena attracca trova Buran ad aspettarla e discutono  su come condurre il prossimo attacco. Dato che la stiva non è pressurizzata, Buran usa un respiratore e chiede a Rosamia se non ha problemi con l’atmosfera rarefatta: Rosamia risponde che i suoi polmoni rinforzati le permettono di respirare normalmente, e Buran, che ha deciso di condurre la nuova ondata di attacco subito, salendo a bordo dello Asshimar si chiede quanto in effetti siano un successo questi newtype artificiali.
I membri della Karaba e dell’AEUG godono di pochi momenti di tranquillità prima di essere attaccati da Buran e le sue forze. Char e Camille vengono immediatamente lanciati fuori, il Mark II dotato di un bazooka caricato a pallet. Buran riesce ad evitare i primi colpi, ma poi lo Ashmar viene danneggiato, seppur non gravemente, e il pilota decide di attaccare direttamente la nave volante della Karaba. Intanto ,il cargo di Amuro e Katz si avvicina, e Amuro dice a katz di abbandonare l’aereo con l’homoavis, un aliante motorizzato per una sola persona. Subito dopo, dirige il cargo verso la battaglia, e Katz rimane in zona ad osservare lo svolgersi degli eventi.
Mentre lo Asshimar sta per raggiungere l’Audhumla per sferrare il suo attacco, Amuro e Char si avvertono, e l’ex pilota della Base Bianca avverte il suo antico rivale di stare fuori da quello che sta facendo. Buran non si accorge della presenza dell’aereo finché non viene completamente investito dal cargo, che precipita portandosi dietro l’enorme MS. Amuro si lancia con il paracadute mentre il maggiore dei Titani in qualche modo riesce a recuperare il controllo del suo MS per disimpegnarsi.
Nella caduta, Amuro viene raccolto dalla mano del Mark II, e si stupisce nel vedere un Gundam dopo tutto questo tempo. Camille apre il portello e gli chiede se sta bene. Anche il modello 100 scende con il Gundam, e Char si sporge a vedere l’uomo per tutta la guerra precedente ha combattuto. Con l’incontro di questi tre newtype e i loro sguardi termina la puntata.

La quattordicesima puntata si divide dal punto di vista della narrazione in due parti distinte: nella prima è presentato un nuovo personaggio, Rosamia, assieme al suo MS, il trasformabile Gaplant, simile a quello usato precedentemente da Scirocco. E’ evidente la superiorità in combattimenti rispetto alle unità tradizioni come il Gundam Mark II e il Modello 100, specie in atmosfera terrestre per l’alta velocità che la configurazione ipersonica del MA gli permette. Inoltre, con l’introduzione di Rosamia si viene a contatto per la prima volta con il concetto di “newtype artificiale” rinforzato fisicamente rispetto a un normale essere umano.
La seconda parte è ovviamente dominata dall’incontro fra i tre newtype più importanti della serie, al termine del combattimento contro Buran: il momento che molti fan aspettavano, e segna il termine della prima fase di Zeta Gundam. Saggiamente, nella trasposizione cinematografica questa scena chiude il primo film di Zeta, con la sua semplice poesia degli sguardi fra i tre.

 

Riassunti degli episodi di Z Gundam

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