MS IGLOO APOCALYPSE 0079 - EPISODIO 1
IN THE SKIES OF JABURO, I SAW
THE SEA
Posso vedere l'Oceano nei cieli
di Jaburo
Agli inizi del Dicembre
0079 la 603ima unità tattica viene incaricata di una
missione molto particolare. Apparentemente si tratta di testare
una nuova arma, il Mobile Diver System. Nei fatti, sia per la
tipologia del sistema d'arma che devono testare sia per le
condizioni generali nelle quali si svolge, la missione assume
immediatamente un carattere ben diverso dalle precedenti.
Il Mobile Diver System è un sistema d'arma costruito in
fretta e furia, come appare evidente ai tecnici della Jotunheim
ed allo stesso Oliver analizzandolo al momento in cui
l'unità è portata a bordo della nave.
E' stata costruita assemblando insieme un grosso container (che
può essere di volta in volta riempito con diversi
armamenti dai missili ai cannoni a raggi) ed uno Z'Gock. Gli
Z'Gock sono ormai di scarsa utilità per i nuovi campi di
battaglia spaziali e così si tenta di riciclarli in
qualche modo. Anche il pilota che guida la "nuova" arma, Werner
Holbein, era stato assegnato alla marina di Zeon e ora viene
"riciclato" come pilota del Mobile Diver System nella sua
rischiosa missione.
Werner è un giovane sui 20 anni, che mette subito in crisi
la leadership di Monique Cadillac perché si intestardisce
a fare riferimento soprattutto alla catena gerarchica della nave,
in particolare all'autorità del comandante Martin
Prochnow. Solo il discreto ma deciso intervento del vice
comandante della Jotunheim, Helrich Kruger, evita un vero e
proprio scontro fra Werner e Monique. Dietro l'apparenza svagata
e indisciplinata del giovane pilota vi è però
un'anima tormentata dal ricordo del nonno, un pescatore della
Terra, che lui cita spesso e di cui porta in ricordo, legata al
collo, una punta di arpione. Werner parla del nonno come se fosse
vivo ed abitasse ancora sulla Terra.
Un'altra cosa che sembra tormentare Werner è la memoria
dell'esperienza avuta con la Mulspein, la nave a cui era stato
affidato inizialmente il test del MDS. Un ricordo che condivide
con il comandante Prochnow. Il comandante conosce bene la
Mulspein, nave gemella della Jotunheim, ma soprattutto ne conosce
il comandante Yorudoru, suo compagno ed amico fin dai tempi
dell'Accademia Spaziale.
Il Quartier Generale aveva affidato proprio alla Mulspein il test
del MDS, ma la nave venne attaccata e distrutta dalle forze
federali proprio mentre Werner era in fase di lancio, coincidenza
che gli permise di essere l'unico superstite.
La distruzione della Mulspein e la morte di Yorudoru fanno cadere
in una profonda crisi personale l'anziano comandante della
Jotunheim.
Il Quartier Generale ha ordinato alla 603ima di condurre i test
del Mobile Diver System sopra la base amazzonica dell'Esercito
Federale, sopra quella Jaburo da cui stanno partendo le navi
spaziali federali che sposteranno il teatro di guerra nello
spazio, alle porte di Zeon. I test prevedono, come momento
centrale, proprio l'attacco con il MDS a queste navi durante la
fase di partenza dalla base. Una scenario molto diverso da quello
consueto e ben più pericoloso per la 603ima unità,
malgrado il recente rafforzamento con l'attribuzione al reparto
degli Zudah e con le migliorie apportate alla Jotunheim, dotata
di nuovi motori ausiliari che l'hanno resa molto più
veloce e manovrabile.
Di programmare le azioni si occupa Monique; queste si svolgeranno
utilizzando armamenti diversi, ma con modalità simili: il
MDS, con Werner alla guida, verrà sganciato dall'orbita su
Jaburo e dovrà cercare di intercettare le astronavi
federali che a sciami sempre più fitti lasciano la base.
Lo MDS userà le armi a disposizione per poi essere
recuperato dalle Gaw in attesa ai margini dello spazio aereo di
Jaburo.
La prima missione sembra svolgersi facilmente, anche se senza
risultati pratici. Werner viene sganciato dalla Jotunheim ed
inizia la discesa verso Jaburo senza alcuna paura, anzi lancia un
vero e proprio grido di guerra mentre precipita alla massima
velocità sul suo bersaglio: un terzetto di navi in
decollo. Le armi di cui è carico il MDS - dei missili -
vengono però facilmente deviate dalle contromisure
lanciate dalle navi attaccate, e non resta all'abbacchiato pilota
che atterrare sulla Gaw e rientrare alla Jotunheim. Monique
è convinta che la responsabilità del fallimento
dell'operazione sia solo della faciloneria del pilota e non, come
è nei fatti, dell'inadeguatezza delle armi; per questo lei
ed Oliver decidono di affiancare a Werner uno dei membri dello
staff tecnico della 603ima: Hideto Washiya.
La seconda missione di test è notturna. Questa volta il
MDS è attrezzato con un lanciarazzi multiplo. Werner e
Washiya si lanciano dall'orbita su Jaburo, ma la
possibilità di attaccare gli obiettivi viene disturbata e
quasi impedita dall'improvvisa apparizione di alcune navi
federali, una presenza che induce Prochnow ad ordinare una rapida
ritirata. Soli e senza collegamenti con la nave madre, Werner e
Wshiya cercano comunque di portare a termine la missione, ma la
necessità di manovrare per evitare i missili contraerei
lanciati da Jaburo li porta in una posizione sfavorevole. Werner
cerca di rimediare avvicinandosi alle navi nemiche ma la distanza
invece di diminuire aumenta ed il lanciarazzi multiplo si rivela
palesemente inefficiente.
Sulla base dei risultati delle missioni già svolte, e
considerando sia la presenza costante di navi federali
nell'orbita sia la precedente distruzione della Mulspein, Oliver
May decide di chiedere al Quartier Generale di interrompere i
test del MDS, che egli ritiene oramai inutili ed eccessivamente
pericolosi per la 603ima e per Werner. Infatti è evidente
che non si tratta più di test di arma sperimentale quanto
di vere e proprie missioni di guerra in prima linea. Ma è
proprio Werner a sorprenderlo rifiutando energicamente la sua
logica e dimostrandosi consapevole di come la sua sia oramai una
missione di guerra, una missione che è pronto a compiere.
Oliver decide allora di effettuare un ultimo test.
Il terzo test comporta l'utilizzazione di un potente Beam Cannon
a dispersione completo di una struttura di cellule di energia per
alimentarlo. La strategia stessa che Monique appronta per il
terzo test è una vera sfida a Werner: il pilota
dovrà incrociare le navi nemiche in fase di lancio,
superarle, quindi attivare il beam cannon per colpirle. Prima di
affidargli la missione, Monique avverte Werner di un rischio
ulteriore: il Beam Cannon è mal collegato alla struttura
perché si è avuto troppo poco tempo per fare un
lavoro efficace e vi è il pericolo che dopo pochi secondi
d'utilizzo esploda; Werner accetta la sfida con quel sorriso che
irrita oltremodo la capitana dei Corpi Speciali.
...ma altri sono i rischi che corre la 603ima...
Oramai l'Esercito Federale sta prendendo il totale controllo
dell'orbita terrestre. Mentre la 603ima si prepara al lancio due
navi nemiche avvistano la Jotunheim ed aprono il fuoco. Monique
ordina di annullare il lancio del MDS, ma Werner non vuole far
saltare la missione e chiede di partire ugualmente; Prochnow
decide di assecondarlo ed ordina il lancio davanti
all'esterrefatta Monique. Così, mentre la Jotunheim cerca
di evitare l'attacco delle navi federali, Werner si scaglia come
una freccia attraverso l'atmosfera verso il suo bersaglio. La
discesa è vertiginosa e gli consente di intercettare uno
dei gruppi di navi più numeroso lanciati da Jaburo, ben
cinque unità: quattro Salamis ed una grossa Magellano, che
hanno appena lasciato le piattaforme di lancio.
Dalla Jotunheim si rendono conto che le navi sono scortate da
alcuni caccia: è evidente che l'attacco del MSD è
atteso e non è temuto. Malgrado il pericolo, Werner riesce
ad attuare la manovra di ribaltamento ed apertura del container e
passa attraverso la formazione di navi nemiche, quindi attiva il
cannone a raggi. L'arma si rivela avere un'efficacia devastante:
nei cinque secondi in cui il cannone a raggi è attivo
cinque lame di fuoco tranciano le pareti delle cinque navi e la
vita di centinaia di soldati. Spezzate a metà le navi
spaziali ricadono verso Jaburo.
Werner, sganciato il cannone che precipita al suolo insieme alle
sue vittime, si lancia verso l'oceano alla massima
velocità. Intanto nello spazio la Jotunheim, conclusa la
raccolta dati e sfuggita alle navi nemiche, abbandona l'orbita.
Sulla Terra Werner osserva l'oceano avvicinarsi, immenso specchio
di acqua salata; la Gaw corre verso di lui, approdo sicuro dopo
un'impresa che ha del miracoloso. Però simili ad api
furiose i caccia di scorta al gruppo navale abbattuto lo
raggiungono e colpiscono all'improvviso. Prima è la Gaw a
trasformarsi in una bolla di fuoco poi è lo stesso Werner
ad esser colpito dai caccia nemici.
Sulla Jotunheim, qualche ora più tardi, ricevono il
rapporto delle pattuglie che sono andate alla ricerca dei
superstiti: di Werner e della capsula di salvataggio non è
stata trovata alcuna traccia. E' sparito nell'oceano dove avrebbe
voluto morire anche suo nonno invece di terminare la sua vita in
un letto di ospedale su Side 3.
Oliver stendendo il suo rapporto finale esalterà il ruolo
dei tecnici della 603ima e soprattutto di Werner Holbein nel
mettere a punto il Mobile Diver System, un sistema d'arma che
però, con lo spostamento definitivo della guerra nello
spazio, è oramai divenuto inutile.