MS IGLOO - EPISODIO 2
HOWLS STAINED IN
DUST
L'ululato che tinse il
tramonto
E' la fine di aprile del
0079 UC, la Jotunheim è impegnata insieme a numerose altre
unità nel lancio di rifornimenti alle truppe di Zeon di
stanza sulla Terra.
La propaganda esalta i successi dell'esercito di Zeon, ma la
realtà è un'altra. A quattro mesi dall'inizio della
guerra la situazione militare sta cambiando: anche se l'armata di
Zeon ha invaso la Terra approfittando della supremazia data dai
Mobile Suit e ha occupato vaste aree del pianeta non è
però riuscita ad ottenere una vittoria decisiva sulle
forze della Federazione. Questo è ciò che Albert
Schacht non tenta di nascondere ad Oliver May mentre gli affida
la nuova missione per il 603° Gruppo di Valutazione Tecnica:
testare sulla Terra un nuovo tipo di carro armato trasformabile,
lo Hildolfr, una unità che già due anni prima aveva
fallito i test ed era stata scartata. Il comandante aggiunge che
al termine della missione non sarà necessario riportare la
potente unità sulla nave, ma dovrà essere lasciata
alle truppe di Zeon di stanza sulla Terra. Questo perché
la vera situazione sul pianeta è ben diversa da quanto
affermato nella propaganda ed è necessario che l'esercito
abbia a disposizione ogni possibile mezzo per combattere, anche
queste unità "scartate".
Il possente Hildolfr viene trasportato sulla Jotunheim da una
Papua. Insieme al carro trasformabile arriva anche De Maiziere
Sonnen, ufficiale pilota dell'unità, della quale esalta
potenza e velocità sul terreno al dubbioso May. Ma tanto
appare potente l'Hildolfr tanto Sonnen sembrerebbe inadeguato a
pilotarlo, l'ufficiale è sempre attaccato a delle
pastiglie da cui non si separa mai e Monique mostra di conoscerlo
e disprezzarlo.
L'operazione incontra subito dei problemi e deve essere
rapidamente modificata a seguito della distruzione del punto di
appoggio designato nel deserto dell'Arizona. Si decide quindi di
lanciare l'Hildolfr su un altro punto di appoggio, sempre in
Arizona.
Sonnen esprime un aperto disprezzo per le truppe federali.
Ritenendo che si tratti di battaglioni di carri armati, afferma
che saranno ottimi bersagli per l'Hildolfr. Nessuno a bordo della
Jotunheim può sapere che in realtà nel deserto
dell'Arizona non operano le divisioni corazzate dell'Esercito
Federale ma gruppi di irregolari, che dopo essersi impadroniti di
alcuni Zaku stanno attaccando i punti di appoggio di Zeon
distruggendoli uno ad uno.
Il destino è all'opera mentre la squadra del 603°,
composta da Oliver e Monique alla guida di un Komusai e da Sonnen
sull'Hildolfr, si lancia dalla Jotunheim. L'unità
guerrigliera della federazione si prepara ad attaccare proprio il
67° punto di appoggio, là dove il Komusai è
diretto. Durante il volo verso la Terra Monique racconta ad
Oliver la storia di Sonnen: fino a qualche tempo prima era un
ufficiale istruttore dell'Istituto di Addestramento per
Artiglieri di Zeon, ma il fallimento nel superare il test di
selezione per piloti di Mobile Suit, mentre vedeva tutti i suoi
allievi appena graduati passare facilmente lo stesso test e
divenire piloti, lo aveva colpito troppo profondamente. Monique
disprezza Sonnen non per il fallimento, ma per non essere
riuscito a superarlo ed essersi abbandonato ad alcool, droghe e
vizio, diventando l'ombra di colui che era e che Monique ammirava
e stimava. Oliver ascolta in silenzio, molto colpito dalle parole
di Monique. Nessuno può immaginare ciò che il fato
ha in serbo per i tre ufficiali di Zeon. Le Parche tessono in
modo strano i fili della vita di ciascuno di noi...
Sulla Terra gli irregolari federali seguendo i loro piani
attaccano il 67° punto di appoggio. La loro tattica è
ormai collaudata: sfruttando due Zaku catturati si sono
avvicinano all'unità di guardia, un vecchio modello di MS
05, e lo hanno abbattuto. Proprio in quel momento, però,
sopraggiunge il Komusai del 603°. Per gli esperti
guerriglieri questo è solo un incidente di percorso,
infatti reagiscono immediatamente sparando al mezzo che solo per
puro caso non viene abbattuto. Mentre cercano con
difficoltà di rimanere in volo, Oliver, Monique e Sonnen
osservano il completamente dell'operazione di cattura del punto
d'appoggio da parte dell'unità guerrigliera composta da
altri 4 Zaku e da carri armati modello 61.
Sonnen, fidando nella superiore potenza di fuoco dello Hildolfr,
propone di lanciare il super carro sul nemico. Monique esita ad
autorizzare l'operazione, non convinta delle capacità del
pilota; solo l'intervento di Oliver e la necessità di
alleggerire la navetta per poter atterrare la convincono a
superare la propria palese sfiducia nel Maggiore Sonnen e dare
l'assenso a sganciare il mezzo sul campo di battaglia. L'Hildolfr
viene lasciato ad una decina di chilometri dal punto di appoggio,
mentre il Komusai, ora molto più leggero, riesce a toccare
terra senza grossi problemi.
Sonnen dimostra di saper sfruttare l'unità e di avere le
idee ben chiare: usando le pale meccaniche di cui è dotato
il mezzo costruisce in pochi minuti una piazzola e da quella
posizione prepara il suo attacco a sorpresa agli Zaku. Intanto
dal Komusai Oliver e Monique si apprestano a dare appoggio
all'unità e a rilevare i dati dello scontro; la battaglia
potrebbe dimostrare nella sua violenza le capacità ma
anche i limiti del tank trasformabile.
Un sistema di sofisticati comandi vocali e di intelligenza
artificiale permette al maggiore Sonnen di guidare il grosso
carro armato da solo. Con due colpi ben piazzati riesce ad
abbattere due degli Zaku ma sbaglia, incredibilmente, gli altri
colpi. Il comandante terrestre intuisce che il suo avversario non
riesce a centrare bersagli in movimento a lunga distanza, e anche
Oliver dal Komusai si accorge che i sensori a lunga distanza del
mezzo sono inefficienti, questo è il tallone d'Achille
dell'Hildolfr. Oliver così consiglia a Sonnen di fidarsi
del proprio istinto di carrista perché i sensori non
possono essergli di aiuto.
I federali decidono di passare al contrattacco muovendosi
costantemente per confondere l'avversario, che infatti non riesce
ad colpirli, mentre cercano di avvicinarsi in modo da avere a
tiro l'Hildolfr e distruggerlo. Sonnen non ha scelta: deve
abbandonare la piazzola e fuggire fidando nella velocità
del tank e nella sua potenza di fuoco. Inizia così un
lungo inseguimento, una corsa mortale nella quale Sonnen dimostra
la sua capacità di carrista riuscendo a tenere a lungo
lontani i numerosi avversari che pure sfruttano al meglio le
capacità degli Zaku, ma alla fine viene bloccato dal
nemico che colpisce uno dei cingoli. Questo lo induce a
sfoderare, al riparo di una cortina fumogena, l'arma segreta del
Hildolfr: la trasformazione!
Con la trasformazione l'Hildolfr rivela tutta la sua potenza
devastante e riesce a recuperare lo svantaggio sugli avversari, i
carri vengono annientati, solo due Zaku superstiti riescono a
giungergli vicino. Sonnen liquida il primo grazie alla sua
bravura di pilota e ad un colpo di fortuna, ma nulla può
contro l'astuzia del comandante nemico che riesce ad avvicinarsi
al mezzo e ad impegnarlo in un combattimento ravvicinatissimo nel
quale lo Zaku dimostra la sua superiorità nei confronti
del carro trasformabile prendendolo letteralmente a bastonate e
finendolo con un colpo diretto alla cabina di comando.
Terminato lo scontro con l'Hildolfr il furioso ufficiale federale
rivolge la sua ira verso il Komusai e trascina il suo Zaku, pur
molto danneggiato, verso la navetta completamente indifesa di
fronte ad esso, determinato ad ucciderne i piloti. Ma Sonnen,
ancora vivo seppure ferito a morte nella cabina semidistrutta
dell'Hildolfr, ha un ultimo regalo per la sua antica allieva:
mentre lo Zaku marcia verso il Komusai un preciso colpo di
cannone lo centra alle spalle. Il maggiore Sonnen ha infine
sconfitto tutti i suoi avversari e le sue paure.
Nel silenzio del suo studio sulla Jotunheim, scrivendo il suo
rapporto di missione, Oliver May descriverà le
capacità tecniche del tank, i suoi limiti, e soprattutto
le capacità e la dedizione del suo pilota: De Maiziere
Sonnen.