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« Risposta #390 il: 11 Luglio 2007, 17:59:14 » |
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Troppo OK questa scena, approvata, appena finisco di scrivere l'M83, vedo di integrarla da qualche parte.
------------- Inoltre mi sono venute alcune idee per le considerazioni dei soldati federali dopo la guerra a proposito della battaglia della Mecca....
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« Risposta #391 il: 11 Luglio 2007, 18:25:36 » |
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Ammetto di essermi vagamente ispirato al carro asiatico di BF-2142... inoltre ho apportato modifiche minori alla scheda dell'M-14
M-83 "Saberlight" La storia dell’M-83 è una storia lunga e travagliata, le sue origini si possono far risalire al programma federale lanciato nel 170 N.C. per la ricerca di un mezzo da battaglia universale con cui sostituire i vari M-14, i mezzi della serie HM e i mezzi trasporto truppa M-20. Il programma si arenò presto per mancanza di fondi (a causa anche della crisi economica del 200 N.C., anno in cui dalla fase progettuale si doveva passare a quella di produzione) e per la mancanza di un vero nemico (gli ultimi gruppi di guerriglia pesantemente armati, anche con MS e derivati di M14 vennero completamente annientati negli anni immediatamente precedenti al 190 N.C.) in grado di opporsi alle forze federali. Nonostante ciò nel 250 N.C. il programma venne ripreso, la Federazione (che era ormai in una continua fase di declino economico) aveva bisogno di mettere in pensione i suoi costosissimi, quanto inutili vista la situazione pacificata (apparentemente), MS (che tra l’altro erano al limite della loro vita operativa, visto che il modello più recente risaliva al 185 N.C., il RGP*-158 Jegan III), ma nel frattempo mantenere una certa capacità militare terrestre (per il combattimento spaziale e aereo venne prodotto lo SF**-1 Crusader, caccia multiruolo a geometria variabile). Il risultato di questa richiesta fu il Federal Defense Industries M-83 “Saberlight”; il Saberlight era caratterizzato da un motore Minovsky con sistema di volo omonimo integrato (era in grado di farlo volare fino a 10-15m di altezza, inoltre scomparivano i cingoli o i cuscini ad aria), dimensioni similari al Panzer 107 (di cui riprendeva le linee generali), cannone di tipo Beam integrato e montato su una torretta fissa, armi tipo Gatling da 60mm in funzione contro-fanteria e anti-aereo, equipaggio ridotto a 2 uomini (guidatore-artigliere, artigliere in seconda per le gatling), ampio spazio per portare una squadra di fanteria completamente equipaggiata o eventualmente 6 barelle e possibilità in meno di un minuto di aggiungere al mezzo un modulo gittaponte. Il mezzo, con l’eliminazione dell’arma principale, veniva proposto anche come centro comando mobile. La produzione cominciò nel 252 N.C. e totalizzo un totale di 400 unità, nel 268 N.C. avvenne però “l’incidente di Roma“ che mise fine alla Federazione di stampo repubblicano e diede il via a una lotta tra le famiglie (che si faranno chiamare in seguito casati) più economicamente potenti per il potere. Con lo smembramento delle forze federali gli M-83 si distribuirono tra un po’ tutte le casate, molte casate addirittura con alcune modifiche minori lo rimisero in produzione (soprattutto quelle d’argento che non si potevano permettere MS, se non i vecchi Jegan III). L’M-83 fin dalla sua nascita era stato presentato come il mezzo che avrebbe mandato in pensione i MS, ma la realtà dei fatti è diversa, gli M-83 si rivelarono un discreto mezzo contro i Jegan II e appena sufficiente contro i Jegan III, ma inutile contro i MS di nuova produzione, tanto più che casate come quella d’argento dei MacMillan cominciarono a produrre mezzi come il C-4 che eredi della tradizione dell’M-14 si rivelarono un reale osso duro, tanto più che costavano poco ed erano producibili in grande quantità. Il problema di fondo dell’M-83 è, che pur avendo una agilità che nei carri armati non si vedeva dai carri di produzione svedese della Guerra Fredda e potendo fare tutto, non riusciva a fare in modo ottimale un solo lavoro; tra le forze delle casate si consolidò sempre di più l’uso dell’M-83 come mezzo per controllare zone appena conquistate o come mezzo per saturare una zona, lavoro che i pochi giganteschi MS delle casate non potevano compiere.
Momento di gloria: Con la rinascita della Federazione molti M-83 caddero in mano dei federali che li usarono in modo egregio contro le forze nemiche.
Momento inglorioso: Nella battaglia di Calais tra la casata d’argento dei Froundein e la piccola casata degli Lerzal, gli M-83 riuscirono a tenere testa e a battere i “Froundein I,” MS evoluzione dei Jegan di produzione della famiglia dei Froundein; ciò fu dovuto alla capacità del capo-famiglia dei Lerzal che prese il comando diretto delle sue unità riuscendo a circondare i mezzi nemici.
**SF = Space Fighter *RGP = Robot General Purpose
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« Risposta #392 il: 11 Luglio 2007, 18:28:12 » |
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...
La scena della Rosa Bianca si può fare... anche perché la storia ronzami per le cervella da parecchio tempore... . Ho visto che la Rosa bianca era uno spunto che ti piaceva ma poi era rimasto un po' sospeso. Una Lalah- Sophie sScholl studentessa piccolo borghese, che rappresenta i valori sani e solidi .Esistono I buoni da entrambe le parti. Potresti ritrarre la Resistenza agli Zabi all'interno . In fondo Kaswal è un dissidente . Secondo me dovrebbe essere un evento che gli crea un rimpianto ed un rimorso permanente. E giustificherebbe in qualche modo la fredda esecuzione di Cecilia da cui comunque ha avuto una figlia. Altrimenti è proprio perfido e basta. Non susciterebbe alcuna simpatia Aspetto di vedere la tua creazione Sinceramente, letta la trama del nuovo Gundam 00 questo mi sembra decisamente migliore. Bravo Pan hai un grande senso dei dialoghi. E molto spirito. Garma è perfetto . Non c'è molto da dire in piu'.
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« Risposta #393 il: 11 Luglio 2007, 18:39:18 » |
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la Rosa arriva arriva...
con un finale a sorpresa rispetto alla storia originale, ma anche più drammatico...
PAN, per l'incidente di Roma hai già qualche idea o mi lasci mano libera?
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« Risposta #394 il: 11 Luglio 2007, 18:45:03 » |
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ti lascio mano libera, io, semplicemente, pensavo a una qualche specie di attentato con cui le casate più importanti (ovviamente non apertamente) hanno eliminato i principali governanti federali e messo in cattiva luce le forze militari della federazione, motivo per il quale le forze federali vennero sciolte e distribuite tra le casate. Ma come avrai capito ho le idee (poche) abbastanza confuse a tal proposito.
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« Risposta #395 il: 11 Luglio 2007, 19:04:38 » |
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tranquillo...
Sallustio e la coniuratio insegnano insegnano...
e poi a Roma son sempre coltelli... specie quando la Repubblica muove i suoi ultimi gemiti di sofferenza...
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« Risposta #396 il: 12 Luglio 2007, 14:53:59 » |
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Prima parte organizzazione e organici forze del 4° Reich
Organizzazione delle forze del 4° Reich
Le forze del 4° Reich erano caratterizzata dalla presenza di 4 componenti: esercito (Heer, anche se generalmente lo si indicava con Wehrmacht), marina (Kriegsmarine), aviazione (Luftwaffe) e Waffen SS (che diventarono a guerra inoltrata un vero e proprio secondo Heer). L'organizzazione delle forze del 4° Reich ricalcava quella finale del 3° Reich per quel che riguarda il comandante supremo delle forze armate e gli stati maggiori, ma se ne discostava completamente per l'organizzazione sul campo. Le forze militari del 4° Reich dipendevano da due comandi “territoriali”: quello a cui sarebbe spettato il compito di invadere la Terra e quello riguardante le forze spaziali. A ogni comando dipendeva un numero variabile di armate (scompare la figura del gruppo di armate, ritenuta un inutile tassello in più nella catena di comando) e ad ogni armata erano assegnate un numero variabile di divisioni (solitamente 7-8 ), una figura intermedia, molto diffusa, era quella del corpo d'armata. Comunque bisogna considerare che questi assetti erano molto variabili, Cecilia Zabi, per esempio, oltre ad essere comandante di tutte le forze naziste che combattevano sulla Terra, controllava direttamente il corpo d'armata delle SS “Prinz Eugen”. Tra le forze di terra del reich si contavano cinque tipi di divisione base: infanteriedivision, panzergrenadier, SP-division, jagerdivision (divisione di fanteria leggera con compiti anti-guerriglia) e monddivision (divisione lunare, intesa anche come divisione con capacità di combattimento spaziali). Le forze d'aria del 4° Reich erano formate da due tipi di divisione base: FliegerKorps e Flottiglie Spaziali. Le uniche forze a non avere ordinamento divisionale erano quelle della marina, per via del fatto che prima del 2017 non poté schierare navi o sottomarini da guerra ma solo reggimenti di MS anfibi, in genere si parla di reggimenti su 2 battaglioni ciascuno di SP, più 1 battaglione servizi (sanitario/logistica/manutenzione).
Ma ora ecco un'analisi dettagliata della organizzazione delle varie divisioni (nota: non verranno trattate le divisioni dell'aviazione perché ognuna di queste divisioni aveva una organizzazione diversa a seconda dei compiti assegnatali, infatti la divisione aerea del Nord-Europa aveva un numero di gruppi aerei che era circa il triplo di quella dell'Asia Meridionale).
Infanteriedivision questo tipo di divisione cominciò ad essere massicciamente sviluppata quando si cominciò a sentire la mancanza di carri e SP sul campo di battaglia, questo tipo di divisione non era altro che una divisione di fanteria motorizzata. Le uniche divisioni di fanteria (la 1a e la 2a) disponibili all'inizio della guerra erano adibite a compiere missioni speciali, tanto è che vennero ridenominate divisioni “Skorzeny”.
L'organizzazione: 3 reggimenti di fanteria su 2 battaglioni ciascuno, 1 battaglione esplorante/genio su Donner, 1 Battaglione trasmissioni, 1 battaglione anti-carri col missile laserguidato “Sturm”, 1 compagnia dotata di missili antiaerei “Maus" , 1 battaglione servizi (sanitario/logistica/manutenzione).
Panzergrenadierdivision divisione di fanteria meccanizzata su mezzi Donner, la più diffusa divisione di fanteria del 4° Reich fino alla fine della guerra.
L'organizzazione: 3 reggimenti di fanteria meccanizzata su 2 battaglioni ciascuno, 1 battaglione di carri Adolf, 1 reggimento anti-carri su 3 battaglioni di cui 1 antiaereo, 1 battaglione esplorante/genio e 1 battaglione servizi (sanitario/logistica/manutenzione).
SPdivision Divisione erede delle Panzerdivision, era caratterizzato dalla presenza al suo interno degli SP e dei carri Adolf, che nelle intenzioni degli strateghi del Reich dovevano essere usati appoggiandosi l'un l'altro, furono però pochi i comandanti ad usare questa formula che quando usata bene si rivelava micidiale; lo stesso Deikun tolse dalla sua divisione le unità di carri Adolf cedendole alle forze di riserva sotto diretto comando di Cecilia. Questa divisione fu in pratica l'unica ad essere usata all'inizio della guerra, fino a dopo la battaglia della Mecca quando le panzergrenadierdivision furono richiamate tutte in prima linea.
L'organizzazione: 1 reggimento SP su 2 battaglioni ognuno dei quali con 1 compagnia manutenzione/logistica, 1 reggimento panzer su 2 battaglioni ognuno dei quali con 1 compagnia manutenzione/logistica, 1 reggimento anti-carri su 2 battaglioni di cui 1 antiaereo, 1 battaglione esplorante/genio, 1 battaglione servizi (sanitario/logistica/manutenzione). Nota: le SS avevano una propria divisione SP, che per qualità si può definire d'elite, caratterizzata dall'aggiunta di 1 reggimento su 3 battaglioni di fanteria meccanizzata.
Jagerdivision Tipica divisione di seconda linea del 4° Reich, all'inizio della guerra lo Heer disponeva di 10 di queste divisioni (formate da riservisti), dal 2017 inoltrato anche le SS si dotarono di 5 di queste divisioni per contrastare la guerriglia federale.
L'organizzazione: 2 reggimenti di fanteria leggera su 3 battaglioni ciascuno, 1 battaglione esplorante/genio su Donner (solo teoricamente in genere vennero usato mezzi catturati per portare a pieno organico questo tipo di battaglione), 1 Battaglione trasmissioni, 1 battaglione anti-carri, 1 battaglione servizi (sanitario/logistica/manutenzione).
Monddivision Divisione creata attorno al 1960 e rimasta invariata fino alla fine della prima guerra coloniale, studiata per difendere i siti spaziali ebbe il suo primo e unico impiego operativo nelle operazioni di sorveglianza alle missioni USA Apollo. Un'ulteriore divisione fu creata, alla fine degli anni '70, per la difesa dei siti di Marte e un'altra per la difesa delle installazzioni militari nelle colonie, in genere queste divisioni erano formate da personale anziano o giovanissimo (in genere le reclute più giovani, 15-16 anni durante la guerra, venivano mandate in queste divisioni a fare esperienza, quando c'era la possibilità).
L'organizzazione: 1 reggimento su 2 battaglioni di fanteria, 1 battaglione antiaereo, 1 battaglione di carri Adolf (nella versione per uso sulla Luna, su Marte e all'interno delle colonie), 1 battaglione servizi (sanitario/logistica/manutenzione).
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« Risposta #397 il: 12 Luglio 2007, 17:46:56 » |
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Aggiornata la prima e l'ultima parte della battaglia della Mecca con gli eventi celebri riguardanti Revil.
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« Risposta #398 il: 13 Luglio 2007, 13:41:53 » |
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e prima di occuparmi di Garma, bisognava pure che mi occupassi del mezzo su cui perirà...
Portaerei volante atmosferica LT*-1 “Gustav” o “Schwein” Questo mezzo è uno dei più discussi della 1a guerra coloniale, molti lo ritengono un mezzo eccellente, altri un fallimento totale, ciò probabilmente è dovuto al fatto che era un mezzo completamente innovativo e di rottura con i mezzi militari per cosi dire “classici”. Bisogna dire che una portaerei volante era sempre stata una utopia del ‘900, basti citare lo sviluppo di dirigibili in grado di sganciare e raccogliere aerei tra le due guerre mondiali da parte degli USA o lo sviluppo da parte dell’URSS di sistemi atti a sganciare caccia Polikarpov I-16 da vecchi bombardieri quadrimotori durante la seconda guerra mondiale, inutile dire che tutti i vari esperimenti dai più complessi come quelli USA a quelli più semplici come quelli URSS si rivelarono dei mezzi fallimenti. Il problema di fondo erano due: i sistemi per il lancio e per il recupero dei velivoli e lo sviluppo di motori abbastanza potenti per permettere ad un velivolo di portare un numero sufficiente di velivoli. Questi sistemi dopo la WWII non ebbero più alcun tipo di ricerca reale essendo le varie potenze più che soddisfatte delle loro portaerei navali o della autonomia dei loro velivoli terrestri, ma il Reich in esilio invece senti l’esigenza di un velivolo simile per due ragioni: a causa di un eventuale attacco alle forze sulla Terra la maggior parte delle basi aeree sarebbe stata indisponibile per un certo periodo per via del loro danneggiamento o distruzione, c’era la necessita di portare i caccia (e in seguito i MS) nell’atmosfera in condizioni operative. A queste due considerazioni base si aggiunse la considerazione che le basi aeree terrestri, dopo l’invasione, per un certo periodo (più o meno lungo) non sarebbero state disponibili e in quel periodo bisognava garantire la copertura aerea in modo continuato. Tutto ciò porto, negli anni ’70, allo sviluppo del LT-1 “Gustav”, aereo che avrebbe dovuto fungere da aereo da trasporto e portaerei volante atmosferica, successivamente in fase di progetto al LT-1 si aggiunse la capacità di combattimento con l’aggiunta di un gran numero di cannoni ( 10 da 40mm, 8 da 90mm e un paio di cannoni di derivazione navale da 210mm) e di 6 postazioni lanciamissili a 4 celle AA a grande raggio e 4 postazioni da 4 celle AG. Le “Gustav” erano un aeromezzo tutt'ala incredibilmente grande, 3 volte un An-225 “Mrya”, spinto da 8 motori Minovsky del tipo per incrociatori spaziali (che in teoria li consentiva di rimanere sempre in volo), capace di circa 1000t di carico, era caratterizzato da una fusoliera molto larga e capace (motivo per il quale venne soprannominato “Schwein”), fusoliera, che era "annegata" nella gigantesca ala, in grado di accogliere fino a 16 SP-04 completamente equipaggiati o 40 BF-2002 operativi o 4 carri Adolf (con grossi limiti all’inviluppo di volo). La storia del "Gustav" affonda però le sue radici nei progetti dei tutt'ala Horten per la specifica chiamata comunemente "Amerika-Bomber". Le ricerche per un bombardiere intercontinentale continuarono anche nello spazio, dando vita a tutta una serie di prototipi che, però, non vennero mai prodotti in serie (anche se vennero provati durante la 1a G.C.). Alla fine i ricercatori nazisti capirono che le tecnologie in loro possesso non permettevano di creare aerei senza piani verticali (solo gli americani arrivarono a capacità simili col B-2 grazie all'uso "totale" si sistemi fly-by-wire) e perciò il "Gustav" divenne una via di mezzo tra un tutt'ala puro e un aereo dalle forme classiche dotato di impennaggi verticali. Il primo prototipo del "Gustav" volò su Marte nel 24 dicembre del 1979 e subito divenne chiaro che quello non era un normale aereo da trasporto e neanche un innovativo aereo portaerei, era qualche cosa di più, era, come venne definito dal capo di stato maggiore della Luftwaffe del Reich degli anni '70, Hans Rall, “l’aereo che renderà inutile le grosse navi da battaglia, anche le Kiev impallidiranno davanti alle Gaw”. Subito al programma fu data la priorità massima, insieme allo sviluppo dei MS e alla produzione del carro Adolf, in tutto furono costruiti 40 “Gustav” di cui la maggior parte nella versione J con varie migliorie e fusoliera a completa tenuta stagna per poter essere trasportato attraverso lo spazio, “appeso” ad una corazzata spaziale nazista; la produzione venne bloccata nel 2017 con 4 esemplari incompleti che vennero smantellati per usarne i materiali per costruire mezzi spaziali. Questo velivolo venne impiegato con frequenza durante 1a G.C., in particolare fu il cardine dell’operazione iniziale, quando diversi “Gustav” furono portati presso l’atmosfera terrestre da alcune corazzate naziste. Inoltre fu il mezzo più usato da diversi generali nazisti, tra cui Garma Zabi, che si schiantò con questo mezzo contro una montagna in Afghanistan, durante la battaglia in cui venne messo in trappola dai guerriglieri e dalla WB federale che stava inseguendo. Doveva essere sviluppato un successore del “Gustav”, l’LT-2, ma la guerra pose fine a ogni sviluppo e la Federazione non si interesso mai allo sviluppo di portaerei volanti, più che soddisfatta dalle proprie spaceship (che potevano combattere senza problemi in ambiente atmosferico) e dai “Gustav catturati (6 esemplari) che vennero chiamati “Gaw” e vennero continuamente aggiornati fino al 120 N.C., quando questo velivolo, diventato ormai un pezzo da museo volante (vennero usati per girare molti film), venne completamente dismesso.
Momento di gloria: L’attacco all’Europa, in questa operazione il “Gustav” fu la colonna portante delle forze del 4° Reich.
Momento inglorioso: Le operazioni di combattimento contro le navi federali spaziali sulla Terra, in cui il “Gustav” si dimostrò poco risolutivo e inadatto allo scopo.
*LT = Lufttransport
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« Risposta #399 il: 13 Luglio 2007, 13:48:21 » |
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ottimo!
ti ho inviato il primo capitolo: aspetto il tuo commento
per le Gaw od LT1, un consiglio...
il Reich aveva pensato allo sviluppo di un bombardiere intercontinentale, il cosiddetto Amerikabomber, che avrebbe dovuto avere l'aspetto di un B2.
La LT1 Gustav potrebbe essere, che ne dici, il risultato a lunghissimo termine, dello studio iniziato all'epoca della guerra?
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« Risposta #400 il: 13 Luglio 2007, 14:11:01 » |
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si può fare, l'unica cosa è che ha questo punto al nostro "Gustav" scompaiono i piani verticali e diventa un tutt'ala con fusoliera.
e non mi stancherò di ripeterlo: questo primo capitolo è fantastico!
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matte
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« Risposta #401 il: 13 Luglio 2007, 14:16:16 » |
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no no, lascialo come l'hai progettato!!!!
va benissimo!
parlavo dell'integrazione nel progetto storico... che magari hanno cominciato con l'ala unica e poi si sono accorti che era meglio applicare il progetto con i piani verticali
grazie Pan
aspetto il nulla osta di Franius e poi il primo capitolo sarà di pubblico dominio
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« Risposta #402 il: 13 Luglio 2007, 14:20:44 » |
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va bene! Anche se devo dire che i progetti da aereo da trasporto tutt'ala mi hanno sempre affascinato...
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« Risposta #403 il: 13 Luglio 2007, 14:22:06 » |
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vedi tu!
tra un attimo ti arriva il resto..
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« Risposta #404 il: 13 Luglio 2007, 14:35:13 » |
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mi sto gustando le schede in questo momento e posso dire solo una cosa:
UAO!!!!
inoltre ho editato lo LT-1 (tra l'altro se qualche appassionato di Igloo ci volesse fare un pensierino, io gli elementi li li ho buttati, poi...)
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