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« il: 17 Settembre 2007, 16:13:32 » |
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Ed ecco per voi la prima di diverse storie monocapitolo che sto scrivendo e scriverò... nelle mie intenzioni saranno tutte diverse a livello di ambientazioni, personaggi e tipo di racconto (drammatico, comico, war, ect...).
The last strike of Kira
“Non posso perdere, non posso perdere, non posso perdere!” Kira continuava a ripetersi quella frase, fin quando non li comparve davanti l'obiettivo: era lontano, ma poteva farcela... Il suo cuore batteva all'impazzata e il cervello li sembrava che li stesse per scoppiare, Kira stava soffrendo le pene dell'inferno. Dal volto di Kira scese una lacrima, non poteva fallire! No, non poteva! Aveva passato le pene dell'inferno, aveva perso molti suoi amici e persone care, aveva dovuto pure cominciare a lottare contro il suo amico di infanzia e ora non poteva permettersi di sacrificare tutti gli sforzi compiuti fino a quel momento. “Kira! Kira! Alle tue spalle!” urlò Mwu. Kira si voltò, si stavano avvicinando. Era passato diverso tempo da quando era salito per la prima volta sul Strike Gundam e da quel momento la sua vita era cambiata profondamente, chi l'avrebbe mai detto prima che ciò avvenisse che lui si sarebbe ritrovato in quella situazione? Ma tant'è... Quante volte avrebbe dovuto ancora combattere? Quante volte avrebbe dovuto mettere a rischio la sua vita prima di poter condurre un'esistenza serena e senza lo spettro della guerra aleggiare su di lui e sulle persone a lui care? Un giorno, un mese, un anno, una decade? “Perché...?” mormorò Kira accelerando. Già perché si era ritrovato in quella situazione? Non avrebbe potuto fregarsene della sorte di Murrue e far finta di niente quel giorno? Cio pensava Kira in quei momenti “Cosa mi sta succedendo? Non devo neanche pensarle certe cose!” pensò Kira, i suoi occhi stavano diventando ancora più lucidi. Intanto gli inseguitori si stavano avvicinando, anche loro avevano i loro obiettivi, i loro desideri e i loro ideali... “Perché dobbiamo fare tutto ciò?” si domandò Kira. Un'altra lacrima scese dai suoi occhi. “Cosa stai facendo? Sappiamo che ce la puoi fare! Non mollare ora! Contiamo tutti su di te!” urlò Murrue via radio. “Ce la devo fare! Ce la devo fare!” urlò Kira. L'obiettivo era davanti a se, solo qualche secondo e l'avrebbe raggiunto... Ormai viaggiava ad una tale velocità che se qualcuno li si fosse parato davanti non avrebbe potuto far niente per fermarsi. Ancora dieci secondi... solo dieci secondi... l'obiettivo tanto agognato era la! Avrebbe forse potuto abbreviare il corso della guerra conquistandolo? Avrebbe potuto forse evitare tante morte inutili raggiungendolo? Probabilmente no, gli uomini avrebbero guardato e poi si sarebbero rimessi a combattere. Combattere e morire... come da sempre nella storia dell'uomo... Ma Kira non poteva accettarlo e anche se le probabilità che il suo gesto serviva a qualcosa non voleva lasciare nulla di intentato Nove secondi... Otto secondi... il nemico si stava facendo sempre più vicino. “Posso farcela” esclamò Kira accelerando al massimo. Sette secondi... Sei secondi... Cinque secondi... Quattro secondi... Tre secondi... Due secondi... Lacus si parò involontariamente davanti a Kira; gli occhi di Lacus divennero sbarrati dal terrore: aveva capito che l'impatto era inevitabile. L'obiettivo tanto agognato da Kira era li davanti a lui, ma non poté mai raggiungerlo, nello scontro con Lacus svenì e gli avversari ne approfittarono. Poco dopo... “Il paziente ha subito un grave trauma cranico” Queste furono le prime parole che sentì Kira riprendendosi, era disteso su una barella che stava venendo portata velocemente in infermeria. “Come sta Lacus?” Era la voce di Athrun che stava parlando con un infermiera. “Non bene, ha subito la frattura del femore e di una costola”. Dopo qualche secondo Athrun vide che Kira si stava riprendendo e per lui ebbe parole di fuoco. “Avevamo tutti scommesso su di te! Non era una cosa così difficile! Si trattava solo di raggiungere e prendere una torta in sala mensa! Si può sapere cosa avevi per la testa? Non potevi cercare di evitare di Lacus? ORA PER COLPA TUA YZAK HA VINTO IN QUALCHE COSA E ORA CE LO FARÀ PESARE VITA NATURAL DURANTE!”
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« Risposta #1 il: 26 Settembre 2007, 19:37:47 » |
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Ed ecco una nuova one shot (anche se non la definirei così) tratta da un file che avevo scritto tempo fa (motivazione sconosciuta, proprio non ricordo), quel che leggerete è un po' strano, non è un racconto...
La guerra nello spazio: manuale di base Da 'Guerra spaziale come affrontarla' edizione dello 0082 U.C. : libro di testo per il primo anno dell'accademia spaziale della Federazione
Considerazioni generali La prima che un giovane cadetto, soprattuto se nato sulla Terra, è che nello spazio non esiste un vero e proprio piano di riferimento e perciò i mezzi in esso si possono muovere e attaccare da qualsiasi direzione: questo è un principio basilare nel combattimento spaziale. Vale ancora di più se ci si trova lontani dalla forza gravitazionale della Terra, in quel caso, infatti, come piano di riferimento si può assumere il 'punto di non ritorno' dopo il quale il mezzo su cui ci si trova viene attratta dalla forza di gravità terrestre senza possibilità per il pilota di invertire la situazione. Un mezzo spaziale può quindi essere attaccato teoricamente da qualsiasi direzione; l’esempio pratico che si avvicina di più sono gli attacchi che subivano i bombardieri durante la WWII, infatti gli attacchi a questi lenti e vulnerabili mezzi potevano giungere da qualsiasi lato, soprattutto quando volavano a quote intermedie (4000-5000m). Un’altra considerazione da fare è sul disorientamento provocato proprio dall'immensità dello spazio, è buona norma per il giovane cadetto far pratica con il senso di vuoto che si ha quando si 'galleggia' nello spazio; il cadetto dovrebbe sfruttare ogni occasione buona per abituarsi al senso di mancanza di gravità e di punti di riferimento (si consiglia di compiere lunghe passeggiate spaziali, possibilmente sempre sotto l'occhio vigile di un istruttore o se non è possibile di una persona di particolare fiducia e di comprovata esperienza spaziale). Un'altro fattore che va sempre tenuto a mente è la presenza delle particelle Minovsky che impediscono ai radar di funzionare in modo ottimale, obbligando i mezzi al combattimento ravvicinato e non solo. La presenza delle particelle Minovsky tende a disturbare drasticamente anche le comunicazioni radio, è accertato che pure le comunicazioni radio ravvicinate tendono a diventare impossibili sopra una certa soglia di concentrazione di tali particelle, motivo per il quale è necessario impratichirsi nelle comunicazioni per mezzo di segnali ottici.
Sviluppo, filosofie costruttive e di utilizzo delle navi spaziali a confronto Anche ad un osservatore poco attento o poco esperto non potrà non sfuggire le differenze costruttive che presentano le navi della Federazione Terrestre con quelle che una volta appartenevano al Principato di Zeon, oggigiorno Repubblica e che godono ancora di una certa diffusione in alcuni gruppi terroristi filo-Zabi. Ora verranno spiegato le differenze costruttive da cosa sono determinate, è importante che il cadetto che tiene tra le mani questo manuale impari queste nozioni base che consentono anche in caso di malfunzionamento dell'IFF o la presenza di mezzi fino a quel momento sconosciuti di determinare, con buona cognizione di causa, se si tratta di mezzi amici o nemici. Federazione Terrestre Le navi spaziali della federazione terrestre presentano numerosissime analogie con le navi “galleggianti” la cui forza si rivelò determinante nella storia dell'uomo e del '900 in particolare; il primo elemento di analogia che si può notare è la caratteristica forma del ponte, chiaro retaggio di una forte tradizione marinara, quest’ultima ha influito pesantemente fino alla OYW sull'armamento e sulla dottrina operativa della Federazione. Le navi federali presentano in genere una potenza di fuoco molto elevata, ma anche molto bilanciata, ma questa potenza di fuoco delle unità ha avuto un costo, infatti al contrario di tutte le navi del Principato di Zeon, fino verso alla metà della OYW le unità federali non erano attrezzate per poter portare unità come mobile suit, al più potevano portare solo alcuni caccia, dando un netto svantaggio alle navi stesse, esattamente come le possenti corazzate non potevano nulla (o poco) contro gli aerei delle portaerei durante le grandi battaglie del Pacifico nella WWII. Un cambio deciso nel design delle navi federali avvenne con la classe “Pegasus” (entrata in servizio nell'ultima metà della guerra), che, pur subendo un’accentuata perdita in fatto di potenza di fuoco (ma senza cambiamenti radicali nel design e a tal proposito la forma del ponte è un fatto altamente indicativo) guadagnano però in fatto di capacità di trasporto di MS e aerei, si può aggiungere che le Pegasus costituiranno le prime vere porta-MS ancora prima della Dolos zeoniana, infatti riesce difficile classificare le Musai come nave porta MS, pur essendo questa una delle loro principali funzioni. Ciò a causa del stivaggio dei mezzi non ottimale che diminuisce fortemente l'operatività dei MS stessi. In particolare per quel che riguarda la Pegasus un punto a loro vantaggio fu quello di disporre di ampi spazi interni (veri e propri hangar) nonché quello di disporre di catapulte per i MS che rendevano i MS assai meno vulnerabili nella fase di lancio. Ritornando sul generale bisogna notare, anche, come fin dalle prime Salamis, l’armamento delle navi federali sia stato posizionato in modo di avere il minor numero di zone d’ombra per l’armamento, ciò è dovuto fondamentalmente dall’analisi, di cui si è accennato prima che non esiste un vero e proprio piano orizzontale su cui si svolge la battaglia e perciò l’attacco può giungere da ogni direzione, questa scelta però ha dei grossi svantaggi, per esempio sia le Salamis che le Magellano (che diverranno per lungo tempo le navi ammiraglia della Federazione), presentano un triplo ponte, di cui uno principale. Ciò vuol dire che la nave è divisa in settori indipendenti come unità di fuoco, ciò può portare in caso che i collegamenti o la coordinazione tra settori venga a mancare (cosa che, nonostante la presenza di un ponte di comando centrale che impartisce le direttive, può succedere nella confusione della battaglia) a una forte riduzione delle capacità complessive della nave stessa in battaglia. Inoltre le navi stesse per via di questa configurazione, pur disponendo di un ragguardevole armamento, non riuscivano a concentrarlo e fu forse questo uno dei motivi, nonché fortuna di alcuni piloti zeoniani nelle prime fasi della guerra.
Principato di Zeon Al contrario della Federazione Terrestre il Principato di Zeon non poteva vantare tradizioni marinare, ma poteva vantare una conoscenza di ciò che voleva dire muoversi nello spazio e proprio per questo le sue unità risulteranno molto più efficienti in battaglia nelle prime fasi della guerra. Il design delle navi zeoniane era caratterizzato da forme particolarmente curate (prive di spigoli vivi e molto sfuggenti), ponte unico e capacità per tutti i modelli di poter portare almeno un paio di mobile suit, quest'ultimo punto si sarebbe rivelato il vero punto forte delle navi di Zeon che di per se si sarebbero rivelate navi inferiori alle navi federali. Le navi di Zeon, infatti, erano dal punto di vista dell’armamento installato, abbastanza scarse, non tanto come potenza assoluta, ma bensì come numero e tipi di artiglierie installate; basti vedere come i Musai non presentino armi per la difesa ravvicinata (cosa che si rivelò un grave difetto e alcuni Musai furono modificati elimanando una delle batterie e sostituendole con armi da difesa ravvicinata) ed inoltre i suoi cannoni possano far fuoco solo contro obbiettivi provenienti da un arco che va all’incirca da ore 9 a ore 6 sull’asse orizzontale, senza possibilità di ingaggiare nemici che provengano da zone posteriori e inferiori al Musai; ma questo non è un problema per navi come il Musai studiate per poter portare e supportare i MS in battaglia che all'evenienza possono fungere da scorta ravvicinata. Stesso dicasi per i Gwazine, che però erano dotati di armi per la difesa ravvicinata in grande quantità (a seguito delle prime esperienze sul campo probabilmente se ne sentì la necessità, inoltre questa, al contrario del Musai, non era di certo una unità progettata per essere prodotta in quantità) e con un armamento principale in grado di rivaleggiare come potenza con le Magellano federali, ma al contrario di queste ultime potevano portare una ventina di MS. Per il Principato di Zeon il fulcro delle battaglie spaziali erano i MS, al contrario della Federazione che per gran parte della guerra considerò le navi e la loro artiglieria come il fulcro della battaglia. Eppure il Principato pur arrivando prima nell'uso del MS in battaglia non riuscì a sfruttarne appieno le possibilità anche per limiti di progetto delle navi stesse come il Musai.
Le missioni Oltre alle classiche missioni di Pattugliamento, Difesa e Attacco le navi e i MS nello spazio sono usati per compiere particolari tipi di missioni e sotto-missioni, una particolare missione spaziale può però essere compiuta senza l’ausilio di MS o navi: il famigerato Colony Drop, missione inventata dagli Zabi e con il quale sono morti milioni di nostri cari. Di seguito verranno elencate (e brevemente spiegate) le principali tipologie di missioni compiute da navi spaziali e MS, tipologie di missione che il cadetto dovrà conoscere a menadito per poter adiempere al suo ruolo in prima linea. Da notare come molti tipi di missioni (anche importanti) non siano che particolari sotto-tipi di missioni (per esempio il bombardamento è una particolare forma di attacco), inoltre il cadetto deve ricordarsi che una missione a lui assegnata (per es. il pattugliamento) può, a seconda della situazione, presentare caratteristiche tipiche di altre (come la difesa, infatti a volte è necessario pattugliare una zona per prevenire l'infiltrazione nel proprio territorio di elementi nemici).
Difesa e Attacco Due missioni che non hanno bisogno di presentazioni, le madri di tutte le altre tipologie di missione. L’obiettivo di queste missioni può essere, per l'appunto la difesa o l’attacco di forze, colonie, basi e obiettivi di alto valore tattico e strategico in genere. In questi tipo di missioni rientrano vari sottotipi, tra cui il bombardamento e l’agguato (da notare come questo possa essere correlato a varie altre missioni principali)
Pattugliamento e ricognizione Classica missione che prevede il pattugliamento di una zona ben definita o di una rotta (per esempio adoperata dai vascelli con i rifornimenti) per individuare ed eventualmente ingaggiare mezzi nemici che violino lo spazio in questione. Un particolare tipo di missione di pattugliamento è quella di ricognizione che in genere ha come obbiettivo quello di trovare ed identificare forze nemiche, generalmente senza ingaggiarle (nel caso che l’obiettivo sia di ingaggiarle si parla tecnicamente di ricognizione armata); al contrario di pattugliamento in genere le ricognizioni avvengono sul territorio nemico.
Interdizione Un altra particolare missione, tipica soprattutto delle unità speciali e delle unità di MS è la missione di interdizione, che consiste nell’interdire a forze nemiche l’accesso ad una determinata area o struttura. Spesso questa missione è molto veloce nella sua esecuzione ed è mirante a distruggere obiettivi nemici chiave come piste aeroportuali, ponti, strutture portuali, ect... Obiettivi che se distrutti impediscono al nemico di muoversi con efficacia.
Colony Drop Missione, tristemente, famosa, inaugurata da Zeon all’inizio della guerra nel tentativo di distruggere il sotterraneo quartiere generale della Federazione a Jaburo; la missione prevedeva l’uso di una colonia spaziale che si sarebbe dovuta schiantare su Jaburo, un errore di traiettoria portò però la colonia fuori rotta annientando la città di Sidney e mostrando la sua terribile efficacia. Questo tipo di attacco genera una distruzione gigantesca, che può (come nel caso della distruzione di Sidney) generare addirittura cambiamenti climatici.
Intercettazione Particolare missione che prevede di ingaggiare in tempi rapidi forze nemiche, di solito la missione a livello tattico viene compiuta da MS o aerei, mentre a livello strategico viene compiuto da flotte di navi veloci. In genere questa missione viene compiuta quando forze nemiche stanno penetrando in profondità nel proprio territorio e bisogna velocemente fermarle. La battaglia di Loum si può considerare come una gigantesca missione di intercettazione della flotta di Zeon da parte della Federazione per evitare il ripetersi di un Colony Drop.
Infiltrazione e sabotaggio Questa missione si tende solitamente a farla compier ad elementi “appiedati” delle forze speciali dato che in genere devono essere compiute senza che il nemico si accorga della presenza degli infiltrati, ma ciò non toglie che possa essere compiuta con MS e in casi particolarissimi con le intere navi da guerra. Bisogna notare come spesso le missioni di infiltrazioni siano unite a quelle di sabotaggio, missioni miranti a distruggere un obiettivo di alto valore tattico o strategico in mano al nemico.
Agguato Questo tipo di missione, più consona alle forze di matrice terroristica o di guerriglia, si caratterizza per una altissima velocità d'esecuzione e dal forte elemento sorpresa con cui si coglie l'avversario. Tanto più è forte è l'elemento sorpresa tanto maggiori saranno le probabilità di vittoria; i metodi di attacco più usati negli agguati sono: attacco per mezzi di esplosivi pre-posizionati, accerchiamento parziale o totale dell'unità nemica o agguato per mezzo di fuoco di artiglieria.
Rifornimento spaziale Per rifornire le forze combattenti si può ricorrere all’invio di rifornimenti via spazio, ciò permette di evitare di mettere a rischio i lenti aerei da trasporto, anche se ciò vuol dire mettere a rischio di attacco le navi da trasporto spaziali. La missione viene condotta con capsule, al cui interno sono presenti i rifornimenti, che vengono lanciate presso l’orbita terrestre con una precisa traiettoria.
Le formazioni più usate dalle flotte spaziali In genere le flotte e i MS impegnate in operazioni tendono ad usare formazioni predefinite che consentono a seconda della situazione di godere di vantaggi e svantaggi. Bisogna premettere che come obiettivo di una formazione ci sia quasi sempre quello di ottenere la massima superiorità sul nemico a seconda della situazione. Di seguito verranno analizzate le tre formazioni più frequenti (notare che però di ognuna di esse ne esistono infinite varianti), che possono essere aperte o chiuse (a seconda della distanza tra i mezzi) e su più livelli (si potrebbe dire a diverse altezze rispetto ad un piano immaginario). Da notare come durante un battaglia le singole squadre di una flotta possano assumere formazioni diverse tra loro (formazione a livello tattico), ma a livello strategico (visione di insieme delle singole squadre) la flotta assume una precisa formazione, addirittura la flotta stessa può scomporsi in diverse formazioni (per esempio parte della flotta può avere una formazione a colonna seguendo l’altra parte che “apre” la strada e che assume una formazione a cuneo, come nella Blitzkrieg tedesca).
A colonna Formazione usata solitamente nei movimenti di spostamento per dare al nemico la minor sezione frontale possibile (rendendone difficoltosa la vista e anche in caso di avvistamento diventa difficile valutarne la grandezza). Il punto debole della formazione è quando il nemico attacca un lato della colonna, un attacco ad un lato della colonna può generarne lo sfaldamento e la successiva distruzione, anche per via del fatto che le navi attaccate di lato concedono al nemico una sagoma più grossa di quel che potrebbe essere frontalmente; In genere le flotte che avanzano prima di aver preso contatto col nemico mantengono questa formazione in modo da dare al nemico verso cui si avanza la minore sezione possibile.
In linea Studiata per generare la massima forza d’urto con l’artiglieria delle navi e allo stesso tempo creare una barriera contro i tentativi di sfondamento nemici; utile sia in attacco che in difesa. Le navi (o i MS) si dispongono tutti con la prua che tocca una immaginaria linea.
A cuneo Classica formazione da sfondamento, i mezzi si dispongono a V (rispetto al nemico), questa formazione garantisce una ottima capacità di penetrare in profondità, visto che tende a concentrare potenza di fuoco e, parzialmente, protegge i lati; formazione molto usata da MS e velivoli. Inefficace in difesa
Accelerazione, agilità e potenza di fuoco Prima di trattare gli elementi strategici è bene ricordare l’importanza di questi tre fattori nei combattimenti spaziali, che hanno portato alla gloria certe classi di mezzi (soprattutto MS) durante la OYW. In genere nel combattimento spaziale, dati i grandi spazi e la mancanza di ripari, si da grande importanza a doti quale l’accelerazione per sfuggire al fuoco nemico, all’agilità per il combattimento ravvicinato (per compiere manovre evasive fuori dalla norma) e alla potenza di fuoco (in genere una unità prima di essere individuata dal nemico, data la presenza delle particelle Minovsky ha una sola opportunità di far fuoco, motivo per il quale il singolo colpo, o una veloce sequenza di colpi, deve essere in grado di distruggere il mezzo nemico al primo colpo). I velivoli da combattimento (Core-Fighter, per esempio) dispongono di una altissima accelerazione, dovuta ai pesi ridotti, una sufficiente agilità , ma in genere una potenza di fuoco ridotta (dovuta proprio alla ricerca del minor peso possibile, a danno però della capacità di carico del velivolo) Le navi spaziali dispongono invece di una elevatissima potenza di fuoco, ai danni, però, dell’agilità e dell’accelerazione (le navi spaziali raramente potranno sfuggire ad un colpo di bazooka di un MS nemico). I MS si pongono teroricamente come unità intermedia tra le due citate prima, disponendo di una discreta accelerazione e potenza di fuoco, ma grazie alla sua particolare forma gode di una elevatissima agilità che li permette manovre fuori dal comune ( i mobile pod come agilità sono addirittura superiori ai MS, ma dispongono di un armamento carente e sono troppo vulnerabili).
Gli elementi strategici E ora una disamina su un argomento più generale, gli elementi strategici. Con strategie si indica ciò che esula dal punto di vista tattico, si analizzano anche gli effetti politici, sociali, tecnologici ed economici. Ad uno stratega puro (mettiamo caso il capo di stato maggiore delle forze spaziali della Federazione) non interessava sapere se presso la base di A Bao Qu ci siano 40 o 41 navi di Zeon, ma li interessa avere risposte a quesiti tipo: la conquista di quel posto metterà Zeon in condizioni di non lanciare nuove offensive? Che effetto avrà sulla popolazione la notizia che la Federazione sta per conquistare un territorio chiave di Zeon? Ha la Federazione le risorse necessarie per riuscire nell’impresa? A seconda della risposta a queste sue domande lo stratega a quindi potuto decidere o meno se avvallare l'impresa. Ovviamente nella realtà dei fatti non ci si può occupare di strategia senza occuparsi un po’ di tattica e viceversa. Ma a questo punto uno si domanda quali sono gli elementi strategici che guidano il “disegno” dei piani di guerra spaziali? Si può rispondere dipende, è vero ed in parte giusto, in parte… per esempio senza helium-3 come si fa a muovere MS e navi spaziali? Quello è un elemento fondamentale, per esempio, di cui ogni buon stratega deve tenere conto. Ecco di seguito alcuni degli elementi strategici ricorrenti, mai troppo proclamati, ma fondamentali per ottenere la vittoria.
Rifornimento di Helium-3 Il rifornimento di helium-3, necessario per i reattori Minovsky, è di fondamentale importanza, fondamentale è difendere i propri canali di approvvigionamento di questo fondamentale isotopo importato da Giove dalla Jupiter Energy Fleet.
Gli asteroidi e le basi spaziali Le principali basi militari nello spazio sono costruite su asteroidi, esse ricoprono una importanza fondamentale, si pensi a Luna 2 o a Solomon. Questi asteroidi usati come basi danno il vantaggio di poter essere riposizionate a seconda delle necessita (ovviamente non è una manovra di tutti i giorni) e di fornire un’ottima copertura alle flotte spaziali (in genere sono presenti numerosi bunker interni scavati a grande profondità). Gli asteroidi che possono ospitare basi però non sono moltissimi e quei pochi diventano un piccolo “oggetto” del desiderio per i combattenti. Inoltre i grossi asteroidi possono essere usati per estrarre risorse minerarie (come era per l’asteroide Luna 2 prima di venire adibita a base federale), diventando quindi importanti anche sotto il profilo economico.
Le colonie spaziali Le colonie spaziali oltre ad essere occupate da milioni di persone con industrie al seguito (quindi il loro possesso implica acquisire molta manodopera e maggiori capacità industriali) possono tramutarsi in un arma da distruzione di massa, come esplicato col primo colony drop compiuto dal Principato di Zeon; è quindi importante possederle, difenderle e se necessario conquistarle.
La sfera terrestre È l’obiettivo strategico più ricorrente, le sue risorse, gli spazi immensi di terreno abitabile (in confronto a quelli chiusi delle colonie) e il suo valore per gli esseri umani ne fanno un importante elemento da catturare o da difendere a tutti i costi.
Questi che sono stati indicati sono solo alcuni elementi fondamentali che il cadetto che sta leggendo queste righe deve tenere presente se vorrà diventare un buon generale, basti pensare che un obiettivo strategico può anche essere la “semplice” distruzione (totale o parziale) della flotta nemica, atta però ad ottenere benefici come possono essere: territori, risorse, sottomissione del nemico, non si poteva pensare di conquistare A Bao Qu senza distruggere gran parte delle forze spaziali zeoniane, questo è ineluttabile.
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« Risposta #2 il: 28 Settembre 2007, 14:14:10 » |
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Annientiamo Zeon!
14a Flottiglia della 1a Flotta Combinata del generale Revil, mezzi a disposizione: 1 classe Magellano (New York) 2 classe Salamis (Garibaldi, Neptune III)
15 gennaio 0079 U.C., quella che sarebbe passata come la battaglia di Loum era cominciata... “Tutte le unità si preparino al fuoco di sbarramento sulle coordinate HZ-7, al mio...” il comandante della 'New York' non riuscì a finire la frase, lo sguardo suo e del suo equipaggio venne attirato da un velocissimo raggio che si stava dirigendo sopra la 'Neptune III'. Il raggio passò sopra alla Salamis, ma nonostante ciò la stessa Salamis venne attratta e spostata di qualche chilometro dal campo elettromagnetico del raggio stesso. L'equipaggio della 'Garibaldi' si vide passare davanti, a poche centinaia di metri la Salamis del suo gruppo. Frank Hotter, il comandante della 'New York' che antecedeva le due Salamis osservò incredulo la scena attraverso uno dei maxi-schermi presenti nel ponte di comando principale della nave. “Qui è la Neptune III! Siamo ancora tutti vivi, ma gran parte delle strumentazioni elettriche sono saltate, ma dovremmo essere ancora in grado di combattere!”, questa comunicazione radio fece tirare un sospiro di sollievo a Hotter. “Comandante! Abbiamo individuato la fonte di quel raggio! Vi passo le immagini, sembra essere un gigantesco cannone, credo che possa abbatterci in un colpo solo!” esclamò James Fowler, l primo artigliere della 2a batteria di prua. Sul volto di Hotter si dipinse un velo di paura, ma si riprese subito, infatti, alla nave fu inviato un messaggio morse dalla nave comando del generale Revil: la 'Ananke' della classe Magellano. “C'è arrivato un messaggio morse dalla 'Ananke'!” urlò l'addetto delle comunicazioni del ponte principale, tale Franco Caretta. “L'ho capito anche io! Che aspetti? Traduci!” sbraitò Hotter. “Attaccare il mega-cannone nemico”. “é tutto?” “é tutto!” confermò Franco. “Virare di 70° a babordo, massima velocità! Sfonderemo le linee nemiche! Comunichi alla 'Garibaldi' e alla 'Neptune III' di coprirci per quel che è loro possibile!”. Le tre navi cominciarono a virare e ad accelerare verso il cannone nemico che li aveva sparato. “Aprite il fuoco con tutte le armi! Dobbiamo generare un varco nella flotta nemica!” ordinò Hotter. Tra l'equipaggio del 'New York' si respirava un'aria strana, tutti erano impauriti, ma allo stesso tempo questo li spingeva a combattere ancora di più. Pochi giorni si era schiantata su Sidney una colonia spaziale per mano di Zeon, morirono milioni di persone e altri milioni di persone furono uccise nelle prime ore di guerra dal gas nervino iniettato dal Principato di Zeon in diversi bunch che non lo appoggiavano. Era normale che gli uomini della Federazione avessero paura, non avevano paura solo perché erano in combattimento, avevano paura perché sapevano che quando sarebbero tornati alle loro case probabilmente quelle non ci sarebbero state più. Un misto di rabbia e odio verso il principato si aggiunse quindi alla paura e proprio la paura amplificò ancora di più nell'animo dei soldati la rabbia e l'odio verso il nemico. La formazione di Hotter si stava avvicinando sempre di più alla linea difensiva delle navi di Zeon, ci sarebbero passati sopra, ma ciò non voleva dire che sarebbe stata una passeggiata. Una formazione di caccia federale passò di fianco alla 14a flottiglia a tutta velocità, il loro obiettivo erano alcuni Musai che stavano facendo fuoco di soppressione contro la 14a stessa. La 'Garibaldi' venne colpita presso la batteria principale di prua, ma per sua fortuna ciò non innescò una reazione a catena e la nave continuò ad avanzare, ormai tra la 14a e le navi di Zeon c'erano poco più di 40 chilometri. I caccia federali vennero tutti distrutti dai missili lanciati dai Musai, Hotter a quel punto ordinò lui stesso di aprire il fuoco con tutte le armi a disposizione. Ordine simile venne emanato dai comandanti avversari. Presto quella piccola porzione di spazio venne solcata da missili e da fasci di armi beam, due Musai furono distrutti, ma il 'New York' subì gravi danni ed il 'Garibaldi' fu abbattuto, ma nonostante ciò le due navi federali superstiti continuarono ad avanzare. In quei momenti un altro raggio venne sparato dal cannone in direzione della flotta federale. Esclamazioni di rabbia e odio vennero urlate dagli equipaggi della 14a per la perdita del 'Garibaldi' e per le alte probabilità che un'altra nave fosse stata distrutta da quel raggio. “Salamis! Avanzate! Vi copriamo noi le spalle! Distruggete quel cannone!” ordinò Hotter, un segnale ottico venne emesso dagli apparati del Magellano per comunicare al 'Neptune III' le nuove disposizioni. Il capitano Davron Kutter del 'Neptune III' appena ricevuto l'ordine ordinò di accelerare al massimo della velocità consentita e subito dopo lanciò un breve discorso al suo equipaggio. “Qua ci rimettiamo la pelle signori, ma pensate che forse in questo modo salverete qualcun altro”. Intanto grosse esplosioni illuminarono la flotta federale, per qualche motivo sconosciuto alle unità della 14a la superiorità numerica e di fuoco delle navi federali venne improvvisamente a mancare: ormai era una situazione disperata. Il 'New York' cominciò a fare fuoco con tutte le batterie ancora integre per coprire il 'Neptune III', ma nello stesso tempo continuava ad avanzare stando a pochi chilometri di distanza dal Salamis stesso. Il 'Neptune III' perse quasi tutte le armi a sua disposizione durante lo sfondamento delle linee nemiche, li rimanevano solo attive un paio di batterie da difesa ravvicinata e una batteria lanciamissili. Ormai il mega-cannone nemico era a portata dei missili, il comandante del 'Neptune III' ordinò di virare di 60° a dritta in modo da posizionare la batteria di fronte al cannone, appena la nave si fu posizionata fu lanciata una salva di missili, che però non riuscì a centrare in pieno l'obiettivo. Un raggio beam sparato da un Musai prese in pieno il Salamis che con quella manovra si era esposto troppo. Tutte le speranze di distruzione di quel cannone risiedevano ora nel 'New York', che era ormai prossimo alla distruzione, ma una batteria, quella di Fowler, funzionava ancora parzialmente. “Ti prendo, ti prendo!” urlò Fowler schiacciando l'interruttore di fuoco del suo cannone beam. Dal cannone beam rimasto del 'New York' partirono alcuni colpi che però fallirono il bersaglio passando non troppo lontano da una nave appoggio del Principato. “Ce l'abbiamo in pugno” mormorò Hotter, ormai il cannone si poteva scorgere ad occhio nudo, erano molto vicini; “Fowler! Lasci perdere il vascello da trasporto! Pensi al cannone!”, il comandante infatti credette che Fowler stesse mirando al vascello. “Signorsì! Quei bastardi pagheranno per quel che hanno fatto”, dal Magellano partirono ancora un paio di colpi. “Non possiamo sprecare energia! Spari a colpo sicuro!” ordinò Hotter, la sua nave ormai era ridotta ad un colabrodo, ma quel potentissimo cannone nemico andava distrutto: non potevano permettersi di arrivare in prossimità del cannone senza più energia per azionare il cannone beam. Ma pochi secondi dopo... ...una fortissima luce, una luce accecante, le lamiere del 'New York' che si contorcevano e che si fondevano: il 'New York' esplose e con se portò i 245 uomini dell'equipaggio. Equipaggio che nei suoi ultimi secondi di vita fu accomunato come non mai da un unico pensiero, carico di odio, paura e rabbia: "Annientiamo Zeon".
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« Risposta #3 il: 27 Ottobre 2007, 13:14:57 » |
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ed ecco che arriva un'altra one shot, che one shot non è... Vi dico solo il titolo 'L'informatore di Zeon' e che se lo volete dovete andare dal vostro giornalaio (mi è venuta sta fissa ultimamente)... http://www.megaupload.com/?d=MIWBQUJ9enjoy! E non guardate troppo il lato grafico è piuttosto scarso
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« Risposta #4 il: 12 Novembre 2007, 16:00:17 » |
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mi aggrego al post di Pan per un mio one shot dedicato all'Ultimate Century
nei prossimi giorni dovrei completarla (adesso siamo grossomodo al 25% del totale complessivo) buona lettura!
Otto e 1/2 : puntata speciale. Incontro con Amuro Rey.
Ettore Spegnifuoco. Amici telespettatori, buonasera. Sono felice di annunciare a tutti voi una puntata che anche il mio più illustre e stimato predecessore, il compianto Giuliano Ferrara, non avrebbe faticato a definire assolutamente eccezionale. Rita… Rita Spiegler. Sì, Ettore. Questa sera è infatti insieme a noi il tenente colonnello Amuro Pieter Rey dell’Esercito Federale Terrestre: buonasera anche a lei, signor Rey. Amuro Rey. Buonasera a tutti voi. ES. Anche se con un certo imbarazzo, mi permetto di ricordare ai nostri amici telespettatori alcuni cenni di una biografia che già presenta i caratteri del romanzo… Nato a Newark nel 1998, è stato uno degli eroi della Prima Guerra Coloniale. Primo pilota di Mobile Suit dell’esercito federale, è stato anche il primo comandante dell’ormai leggendario Centounesimo MS, le cosiddette “Lance Spezzate di Revil”. È stato decorato con la Federal Medal of Honour per ben due volte, ed ha ricevuto un numero invero impressionante di altre decorazioni. Ha combattuto durante l’ultima battaglia della guerra, partecipando alla vittoria in termini che il generale Revil ha poi definito “assai più che decisivi”. Ferito gravemente, ha avuto bisogno di un lungo periodo di riabilitazione ed è rientrato in servizio attivo da tre anni… Ci siamo, signor Rey, o ho dimenticato qualcosa? AR. (sorridendo) Di manica fin troppo larga per quanto concernente i complimenti… ma a parte questo, direi che ci siamo. ES. Bene. Rita… RS. Grazie Ettore… Le confesso che io ed Ettore ci siamo litigati tutto il giorno chi avrebbe potuto farle la prima serie di domande – un onore cui non avrei rinunciato per niente al mondo. Io e lei, in effetti, siamo grossomodo coetanei: sin dai difficili giorni della guerra, mi ha sempre incuriosito il pensiero di un giovane che, letteralmente da un giorno all’altro, viene catapultato in mezzo a qualcosa di enormemente più grande di lui, e cui pure è data la possibilità di cambiare per davvero il corso degli eventi. Le nostra percezione degli eventi era, ovviamente, deformata dalla propaganda e dalla disinformazione – ma del Demone Bianco, tramite Internet, tramite le radio clandestine, si parlava sempre. Ribadisco: questa era la nostra percezione degli eventi. Lei, tenente Rey, era realmente consapevole del ruolo che stava giocando? Era realmente consapevole degli eventi nei quali era stato trascinato? AR. (una breve pausa, come se stesse raccogliendo le parole) Le confesso che a questa domanda… mi è stata posta tante di quelle volte che ormai dovrei possedere una risposta bell’e pronta, ma non è così… dicevo: le confesso che questa domanda mi mette sempre in profondo imbarazzo. Perché la verità è che… sì, che quando mi sottoposi al trattamento con nanomacchine, lo feci per salvare la mia vita. Da civile ero stato arruolato a forza, come marconista – e per una serie di ragioni, mi trovavo… come si dice? Nel posto sbagliato nel momento sbagliatissimo. Mi offrii volontario, ma non certo per coraggio – volevo salvarmi, volevo vivere. Ed ho combattuto per vivere: ad esser sinceri, mentre il dottor Kozumi chiudeva l’abitacolo del Gundam, mi chiedevo quanto sarei sopravvissuto… là fuori. Tremavo. La testa mi scoppiava dal dolore – un effetto collaterale del “siero del supersoldato”, mi hanno detto. Non vomitai soltanto perché non mangiavo da due giorni, e non avevo nulla nello stomaco, che potesse essere vomitato… RS. E poi? AR. E poi… e poi le cose sono andate diversamente, e lo dimostra il fatto che sono qui. Tutto il resto… beh, non posso dire che, mentre il Gundam muoveva i suoi primi passi, davvero mi immaginassi il resto. Mesi e mesi inseguiti dai nazisti, aggrediti in qualsiasi ora del giorno e della notte, fra le terre più spopolate e devastate del pianeta… almeno in quei giorni… E poi… e poi Nessuna comunicazione radio. Nessuna informazione dal comando centrale… eravamo persi, in mezzo al nulla. Combattemmo con la forza della disperazione. Tutti noi – e chi dice di aver combattuto per un ideale, ve l’assicuro: mente. Nessuno di noi mosse un dito per un’idea diversa dal salvare noi stessi. Eppure… eppure rendo conto - ora, oggi, a distanza di tanti anni, che la nostra resistenza, il nostro non arrenderci mai cambiò realmente il corso delle cose. Ma in quei giorni… Cercate ti capirmi: non avevo diciott’anni, e d’un tratto la vita di duecentocinquanta persone dipendeva da quanto sarei stato capace di dominare me stesso ed il mio terrore… No, signorina: non ero consapevole di nulla, se non che mi trovassi in un bel disastro. Non lo fui fino al 2016… quando arrivammo a Città del Capo, e l’arrivo della nostra nave fu salutato da due ali di folla. Fummo accolti come degli eroi. Ecco: in quel momento compresi che cosa avessimo fatto, e quale ruolo avessimo giocato nella guerra – fino a quel momento. Soprattutto, quale avremmo dovuto giocare – e che ci sarebbe stato richiesto di giocare. Cosa che, puntualmente, avvenne. ES. Ha parlato del vostro approdo a Capetown. Associa qualche altro ricordo particolare, a quei giorni? AR. (sorridendo) Sì… ricordo che, appena “parcheggiata” la White Base nel porto militare, tutti noi ragazzotti… eravamo in parecchi, su quella nave… dicevo: non appena raggiunto il porto, demmo l’assalto alla passerella di discesa. Mai vista una simile ressa, nemmeno a piazza Sintagma nell’ora di punta. Ricordo che io e Kay, così impazienti di scendere, ci facemmo aprire il portellone dell’hangar e, legate due funi al piede del mio Gundam, ci calammo a terra. Ricordo Kay che s’inginocchiava a terra e, in barba alle sue manie salutistiche, baciava quel terreno sporco di polveri e catrami di ogni genere… piangemmo, e ci abbracciamo come due fratelli che tornano ad incontrarsi dopo tanti anni di separazione. Era fatta. ES. Come impiegaste quella breve licenza? Quale fu il “riposo dell’eroe” durante la Prima Guerra Coloniale? Glielo chiedo perché dei cosiddetti “ozi di Capua della White Base” si è parlato spesso, e talora a sproposito. AR. Diciamo la verità: in quell’occasione accaddero molte cose di cui, sinceramente, so molto poco. Alcuni di noi non si comportarono come avrebbero dovuto: in certi casi si superò il consentito, ne sono consapevolissimo. Né posso né voglio ignorare che, se in quell’occasione, molti noi non finirono in una cella – come avrebbero meritato, lo dovettero al titolo di eroi che molti già ci aveva appiccicato addosso. Forse a sproposito. Comunque, io credo che … come li avete chiamati? Gli ozi di Capua? Sì: io credo che tante cose abbiano congiurato per trascinarci a quegli eccessi. Tanto per cominciare non fu affatto una breve licenza. La White Base era severamente danneggiata, ed anche i nostri mobile suit erano in pessimo stato. Fra noi e la Albion, che era venuta a soccorrerci, non ci restavano che cinque unità in grado di combattere… e Revil ci ordinò di non fare un passo fuori da Capetown prima che le riparazioni fossero terminate, e che dall’America fosse arrivato un carico di mobile suit e relativi pezzi di ricambio. Il che sarebbe successo soltanto alcuni mesi dopo. Secondariamente, molti di noi non erano militari – veri militari, intendo. Me compreso, eravamo privi di un rigoroso addestramento. Avevamo, per così dire, tenuto botta durante l’inseguimento perché a dominarci era stato l’istinto di sopravvivenza. Lasciati liberi, senza nessuno a tirare il nostro freno, gli eccessi di una gioventù che ha visto l’abisso… tutto ciò spinse molti di noi a fare ciò che non avrebbe mai fatto, in simili circostanze. Non intendo scusare nessuno, sia ben chiaro… ES. Però vuole chiedere una certa indulgenza per i suoi compagni, esatto? AR. In un certo senso, sì… Tornando a quei giorni, ci fu – io credo, un ulteriore aspetto da considerare. E cioè che, di colpo, rimanemmo privi delle nostre guide. Il capitano Bright, Noah, fu richiamato a Washington per riferire della nostra fuga. Sleggar, JT Sleggar, il nostro CAG, era rimasto ferito, durante un combattimento in nord-Africa: aveva stretto i denti per settimane, ed ora i medici l’avevano letteralmente rinchiuso in un ospedale per rimetterlo in sesto. Kozumi era stato rispedito in fretta e furia in America, in un posto molto più sicuro di quanto non fossero l’infermeria o l’armeria di una corazzata in prima linea… E poi, il tenente Matilda? Vogliamo parlare di lei? Era rimasta ferita gravemente durante l’ultimo attacco del Reich: da allora, non sarebbe più rientrata nel nostro equipaggio. Per non parlare di altri membri della squadra, che erano morti durante il viaggio… Hannika, la nostra addetta alle telecomunicazioni, uccisa da Rahl durante il suo abbordaggio. Per settimane, era stata un po’ una mamma per molti di noi… me compreso. O José… già, José… Era rimasto con noi per poco tempo – quello necessario a diventare un punto di riferimento, per tutti. La sua morte… come tutte le altre, del resto. Gli orrori che avevamo visto e vissuto… tutti noi sentivamo una fame di vita. Ecco, non saprei definirla diversamente. ES. Ha parlato di fame di vita… sono le stesse parole che il suo amico Kay Sheedan ha utilizzato nella sua auto-biografia. “Ciascuno di noi visse quei giorni, e li soffrì a modo suo…” scrive a tale proposito. Sottoscrive? AR. In pieno… anzi, se mi permette vorrei raccontarle un certo aneddoto. È un po’ piccante, lo ammetto… ma, non credo che Kay possa aversene a male – visto e considerato come le cose sono poi finite. ES. Prego, proceda pure: almeno una volta a puntata io e Rita ci permettiamo i pettegolezzi da parrucchiera. AR. La nostra licenza a tempo indeterminato era appena iniziata. Non potevamo andarcene dal SudAfrica, e dovevamo essere pronti a tornare a bordo entro un massimo preavviso di 24h. Non sapendo come meglio impiegare il tempo, io e Kay decidemmo di andarcene a pesca – un passatempo che avevamo ereditato dai lontani giorni in Germania. Programmammo tutto nei miei dettagli, esche, luoghi e tempi. Ci facemmo prestare una tenda dalla fureria – ha presente quelle tende per naufraghi? Ecco… scegliemmo un tratto delle costa meridionale zeppa di pesci e con copertura telefonica per essere pronti a rientrare in qualsiasi momento. Insomma, eravamo pronti a tutto, e soprattutto a restarcene per i fatti nostri fin quando Revil in persona non fosse venuto a richiamarci all’ordine. Quando arriva il nostro D-day, mi incarico di andarlo a recuperare in albergo. Per l’occasione, l’Esercito ci aveva riservato un trattamento extra-lusso: i migliori alberghi di Capetown, ed il miglior servizio possibile. Insomma, immaginatevi il sottoscritto, a bordo di una jeep, davanti all’ingresso di un albergo a 5 stelle – roba che mai nemmeno m’ero sognato. Lo aspetto cinque minuti, dieci minuti, venti minuti. Niente, Kay non arriva. Spazientito, parcheggio alla bene e meglio – in tempo per farmi insultare in chissà quale dialetto mediorientale da uno sceicco arabo che sosteneva gli avessi tagliato la strada… Entro in albergo, e chiedo di lui. Il tipo dell’albergo è abbastanza sorpreso: pare che il signor Sheedan (sì, lo chiamò proprio così: il signor Sheedan) non fosse sceso dal giorno prima. Preoccupato – ai tempi del liceo erano girate strane voci su certi funghi e certe sigarette di cui Kay avrebbe fatto un uso abbastanza furtivo, decido di salire alla sua stanza. Busso alla sua porta: nessuna risposta. Continuo per dieci minuti. Poi, mentre inizio a spazientirmi, la porta si apre. E mi vedo davanti Kay, completamente nudo – salvo un lenzuolo arrotolato intorno ai fianchi. Penso di averlo insultato con tutte le parolacce inglesi e tedesche imparate sin dalla più tenera infanzia, quando – d’un tratto, sento dei rumori in stanza. Kay diventa rosso come peperone, e cerca di allontanarmi dalla porta. Troppo tardi: mi sporgo, e che ti vedo? Una donna, completamente nuda, che realizzata la situazione, afferra un capo della coperta del loro letto per nascondersi. Salvo che, sul letto stesso, c’era la loro colazione… risultato, beh, potete immaginarvelo. A parte il disastro, Kay così imbarazzato da non sembrare vero. Realizzata la situazione a mia volta, decido di andarmene a pesca – da solo, stavolta. Lo rividi tre giorni dopo, all’ospedale, nella stanza di Sleggar. Aveva due occhiaie che sembravano scavate con uno scalpello, e la faccia di uno che non dorme da tre giorni… Sleggar, che aveva già intuito il tutto, sorrise e ci chiese se fossimo andati davvero a pesca, o piuttosto ad un safari… E detto da lui, il doppio senso era tanto palese da essere semplicemente sfacciato. Kay non rispose… Arrossì di nuovo, e non disse altro. Per la cronaca, quella ragazza che avevo visto – una missionaria laica che avevamo incrociato in Afghanistan, e che era rimasta insieme a noi fino ad allora – sarebbe diventata sua moglie non più tardi di due mesi dopo. Quando, annunciata la nostra ripartenza, Kay decise di non separarsene mai più… Per la cronaca: il loro primo figlio, Clarissa, sarebbe nata esattamente sette mesi dopo quel nostro incontro. Fate pure i vostri conti...
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« Risposta #5 il: 12 Novembre 2007, 17:00:11 » |
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stra ! Aspetto il resto!
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« Risposta #6 il: 18 Novembre 2007, 18:58:55 » |
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Dovevo farlo, mi dispiace... tanto più dopo aver letto la bellissima riscrittura di 00 di Matte... dovevo anch'io rompere le palle a Setsuna & Co. Sumeragi: The Art of the War Vs the WarSiamo nell'Anno del Signore 2307 a 50.000 Km di quota sulla verticale dell'Andovestan Superiore... Era una fredda (con temperature variabili tra 0 assoluto e 0 complessivamente assoluto) mattinata spaziale, la Poltemaios si cullava dolcemente nel vuoto spaziale... “Rapporto situazione!” richiese Sumeragi sedendosi sul suo posto di comando. “GN-01 è in fase di uscita atmosferica! Le ferrovie non si sono accorte di nulla!”. “GN-02 ha appena distrutto un paio di battaglioni di mobile suit dell'Union, purtroppo ha dovuto interrompere la missione avendo impellenti necessità fisiologiche, rassicura che si rimetterà all'opera appena avrà espletato tali necessità”. “GN-03 sta completando la fase 739 del nostro piano: le principali dighe cinesi che producono elettricità per le fabbriche pesanti sembrano essere state distrutte” ...ed ora dopo questa interessantissima notizia su come le capre si siano appena estinte, passiamo ad un'ultima ora dalla Cina. Sembra che a causa di un attacco della Celestial Being quialche cosa come 54053 chilometri quadrati di territorio siano appena stati inondati, le prime stime parlano di qualche cosa come 583.375.001 morti, ma soprattutto la famosa ditta produttrice di liquori China Low Cost Wine ha dovuto bloccare la sua produzione di liquore e vino sintetico...La notizia fu un fulmine a ciel sereno per la Sumeragi. “Felt continua. Christina? Ricordami di risbattere in cella Allelujah appena torna”. “Certa gente non è adatta a pilotare un Gundam” esclamò Tiera come di suo solito. “L'AEU ha appena emesso un comunicato congiunto firmato da 3 paesi su 43 e approvato da tutti e 43 in cui si afferma che è stato deciso che noi siamo loro nemici, ma che al contempo non ci attaccheranno limitandosi a manovre di tiro nel nuovo poligono sorto dove sorgeva Moralia”. “Porca miseria questo è grave! Dite al GN-01 di prendere il prossimo treno disponibile e di tornare sulla Terra per distruggere tale poligono”. “L'HRL ha appena mosso duecento divisioni in Tibet affermando che devono partecipare ad una parata”. “Non mi sembra preoccupante. Che dice il Dalai Lama?”. “Che questo è un attacco alla libertà del suo popolo”. “Dite al GN-02 di disimpegnarsi e di andare a distruggere il Dalai Lama, fomenta l'odio”. “Infine nell'Union non è successo niente se si esclude che oggi avverrà un test di una nuova arma nucleare strategica da 1500 Kt... non crede che sarebbe buona cosa fare in modo che questo test non avvenga?”. “Chi è che comanda?”. “Lei”. “Io, appunto, quindi lascia pensare a me... Lasse? La nuova bottiglia di Brandy che ti avevo chiesto?”. “L'ha finita. Comunque il medico le aveva consigliato di smettere di bere visto che fa fatica a smaltire i liquidi e gli effetti collaterali che ciò le comporta soprattutto in assenza di gravità” le rispose il ragazzo trattenendo un certo imbarazzo. “Parole, parole, parole... per fortuna che ho con me la mia fiaschetta di riserva”. Intanto a Tokyo... “Saji, tu pensi mai al tuo futuro?” domandò una giovane ragazza al suo compagno. “Vagamente... “E nel tuo futuro ci sono anch'io?”. “Manco da morto”. “STRONZO!” il povero ragazzo si ritrovò una intera scatola di make-up fai-da-te in faccia: le sostanze chimiche lo resero cieco a vita. Qualche giorno dopo Saji provò a rientrare in casa, ma non vedendoci niente ed essendo sua sorella via per lavoro non riuscì ad infilare la chiave nella serratura, ma il volto del ragazzo già disperato si rilassò sentendo alcuni passi dietro di se: era il suo vicino di casa. “Mi potresti aprire la porta”. Tale Setsuna guardò Saji con indifferenza. “Ciao” e detto ciò Setsuna se ne entrò dentro il suo appartamento. Saji disperato si buttò giù dalla rampa delle scale decidendo di farla finita per sempre, se solo avesse aspettatto un altro minuto la sua vita sarebbe cambiata improvvisamente. Setsuna uscì dall'appartamento con un foglio in mano. “Saji avrei una propost... ma dovè finito? Bah peggio per lui, andrò a proporre a qualche d'un altro di pilotare il GN-04, certo è che di ciechi non ne troverò molti in giro...”. Prossimo episodio prossimamente sui vostri schermi: Crossover of Panice subito dopo lo special: Tiera: un uomo(?), un mistero
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« Risposta #7 il: 05 Dicembre 2007, 15:28:51 » |
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Tiera: un uomo (?), un mistero
IO: ovvero il sottoscritto che dopo aver remato per i sette mari alla ricerca dei CB li trova e li comincia ad intervistare TI: Tiera lo conosceremo in seguito.
Varcai le Colonne d'Ercole con il cuore in gola: non sapevo se avrei trovato quel che cercavo e mi stavo già perdendo nell'immensità dell'oceano quando mi ricordai che avevo il GPS. In breve grazie a questo prodigioso strumento raggiunsi la base ultra-segreta dei CB sulla Terra. Ed era proprio segreta! Pensate che sull'isola dove si trovava quella base il GPS mi segnava che c'era il centro abbandonato dell'Internazionale Gundamica (associazione con l'obiettivo di conquistare il mondo per diffondere il messaggio di Tomino, nata in Italia nel 2008 arrivò a conquistare tutte le terre emerse nel 2025, ma si divise nel 2030 tra Zeoniani, Feddy e PLANTISTI dando luogo ad una grossa guerra civile che diede poi origine alle tre mega-federazioni che controllano la Terra nel 2307) ! Ci credo che nessuno ci andasse! Ma io non mi faccio mica fermare da qualche reduce zeoniano incallito o peggio ancora da qualche COORDINATOR! Alla mal parata posso sempre contare sul mio affidabile modello '61 gonfiabile... dovrebbe bastare contro anziani reduci. Comunque arrivo al dunque: arrivato sull'isola incontro subito uno dei meccanici della CB e gli chiedo dove posso trovare i Gundam Meister o il personale femminile della Ptolemaios (soprattutto). Codesto signore molto gentilmente mi informa che Sumeragi, Felt e Grace arriveranno sull'isola solo domani essendo impegnati a dirigere l'Exia, il Dynames ed il Kyrios in missione. Al momento quindi per l'intervista è disponibile solo uno dei Meister: un certo Teira. Ma bando alle ciance e largo all'intervista!
IO: Allora ci dica signor... TI: Tiera Erde. IO: grazie... come si chiama? TI: Tiera Erde IO: No, ha frainteso. Volevo sapere il suo vero nome. TI: Sei una spia, devi morire. IO: No, guardi! Non sono una spia! Lo vede il tesserino? Lavoro solo per l'SSPG (Special School Patrol Group o Gruppo Pulizie Speciali Scolastiche) o GPSS come dir si voglia. TI: -_- IO: Che c'è? TI: Niente, vuole continuare con l'intervista? Ho di meglio da fare. IO: Certamente! Allora una prima cosa che tutti vogliono sapere da lei e su cui milioni di persone si stanno interrogando: lei è un uomo? TI: Lei cosa dice? IO: Non saprei. TI: Vogliamo andare a verificare? IO: Ehmm.... avrei un impegno urgente e non ho tempo da perdere, magari poi mando un mio sostituto a controllare. Ma passiamo oltre. C'è una persona che le ha mai fatto perdere la testa sul posto di lavoro? TI: Allelujah Baptism IO: Ah.... °_° (Devo scappare) TI: Non è adatto a pilotare un Gundam IO: (Fiuu... nel senso che l'ha fatto arrabbiare... e io che pensavo...) TI: però devo dire che ha un fisico niente male, mi manda letteralmente in estasi... e ciò mi innervosisce da matti ogni volta che lo vedo... IO: Ah.... °_° (Devo doppiamente scappare) TI: Comunque anche lei non sembra poi così malaccio, in effetti ci servirebbe ancora un meister per pilotare il GN-004, che ne dice? Dovrebbe fare solo alcuni test. IO: Grazie, ho già un altro lavoro come vede (E poi quell'occhiolino che mi hai fatto proprio non mi convince). Mi dica piuttosto com'è entrato nei CB. TI: Tu vuoi sapere troppo IO: Deduco che l'intervista finisce qui dal suo tono di voce. TI: per oggi si, devo partire in missione. Qualche gruppo di mobile suit dell'AEU ci ha contatto per immortalarli durante le loro esercitazioni. IO: Ah ah! Quindi è anche fotografo! Che macchina usa? TI: Una Mega Destroyer della Cannon con zoom ottico 430X e grandangolo... sa com'è... sono in tanti e per prenderli tutti in unica botta alle volte il grandangolo va proprio usato. IO: Capito allora la saluto. TI: Anch'io e spero di rivederla presto. IO: ^_^''''' (Spero proprio che qualcuno dell'AEU lo metta KO)
Tiera si allontanò dirigendosi verso il suo Gundam che poco dopo lo vidi alzarsi dalla foresta, vedevo che la testa del mezzo era rivolta verso di me, un brivido mi corse lungo la schiena Appena sicuro che fosse a qualche migliaio di chilometri di distanza mi rialzai dalla sedia anch'io... giusto in tempo per vedere le Charlie's Angel di 00 che approdavano sull'isola, misi via il taccuino: l'intervista sarebbe stata così impegnativa che non ce l'avrei neanche fatta a scrivere. Per mia fortuna sotto i jeans avevo già indossato il costume da bagno, si prospettava un intrigante partita di beach volley e poi una lunga sosta all'ombra delle palme o una bella nuotata in quel mare tropicale al fianco delle ragazze della Ptolemaios.
E con questo è tutto per ora dal vostro inviato della JNN sull'Isola dei CB, Tesla Pan.
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« Risposta #8 il: 06 Dicembre 2007, 15:42:14 » |
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è periodo...
Indicibili verità
Ripresomi quindi dalla faticosissima intervista alle Charlie's Angel di 00 (intervista i cui contenuti, dopo protesta del Moige, verranno trasmessi verso le 2.00 A.M. su appositi canali) e successiva scazzottata con i miei colleghi invidiosi riprendo quindi il mio ingrato compito. Informato quindi che i CB sono stati scoperti (non “nominati” come alcuni vogliono far passare) e che quindi momentaneamente devono abbandonare l'isola (ma mi chiedono di andarle a trovare ancora sulla Potlemaios e da galantuomo che sono non ho di certo rifiutato). A causa di questo increscioso disguido decido di passare momentaneamente ad intervistare una delle nemiche dei CB e l'inconsapevole vicino di casa di uno dei Meister (futuro pilota di Gundam come mi ha assicurato la Sumeragi). L'incontro lo fisso presso l'ascensore orbitale dell'HRL (dovendo anche salire sulla Potlemaios...), attualmente luogo piuttosto poco frequentato a causa degli ultimi attacchi terroristici. Ma bando alle ciance e largo alla prima intervista: Saji Crossroad.
IO: IO SC: Saji Crossroad futuro moccioso pilota di Gundam
IO: Allora per prima cosa devo porle una domanda che sua sorella mi ha chiesto assolutamente di porle, le riporto le esatte parole, quindi non se la prenda per eventuali terminologie: “Ma cosa ci trovi in quella Halevy?” SC: sarò un moccioso, ma non sono mica scemo! Insomma, pensate che io non faccio nulla e quella quasi mi salta addosso... credo che comprenderà che Louise non è fisicamente affatto da buttare IO: Affatto, ma dica la verità... sua sorella ce l'ha con la sua ragazza perchè la reputa troppo esosa... vero? SC: In effetti Louise ha il problema di amare un po' troppo tutto ciò che è inutile è costoso, sa? Vuole viaggiare solo in prima classe, d'altronde poi mi rifaccio... non creda che sotto quest'aria da bravo ragazzo... IO: Ah ah, batti cinque! Ma passiamo ad argomenti seri... da quand'è che i diciassettenni frequentano l'università? Ingegneria aerospaziale se non sbaglio... ma di solito prima non c'erano le superiori? SC: Il mondo sta cambiando IO: Come reputa le azioni dei CB? SC: Finiranno per ammazzarci tutti, però ci stanno rendendo tutti coscienti che non possiamo far finta di nulla davanti alla guerra IO: Crede che debbano essere distrutti? SC: Finiranno per procrastinare la guerra all'infinito se non la smettono IO: Sa che è l'unica persona completamente sana di mente che fino ad ora ho incontrato? Ma mi dica... progetti per il futuro? Farsi una famiglia, andare a lavorare, recitare in un altro anime, pilotare un Gundam, comprarsi un'auto... SC: Per ora non è che ci penso più di tanto al mio futuro, ad essere realistici ho come l'impressione che mi troverò sposato con Louise alla fine della serie anche perché ho come l'impressione che al mio personaggio facciano rappresentare la speranza per un futuro migliore e quindi cosa ci sarebbe di meglio per concludere che una bella scena di matrimonio? Comunque devo dire che anche pilotare un Gundam mi intriga molto. IO: (piangendo dalla felicità) Sono felice, scusami per le lacrime, ma non ce la faccio, subito dopo le Charlie's Angel sei il personaggio migliore della serie e loro ne sono i migliori solo per via del fisico... davvero... tu insieme a quel colonnello dell'HRL sei la nostra ultima speranza... (asciugandomi le lacrime)... ma mi permetta ancora un'ultima domanda SC: Prego IO: Lo sai che il tuo vicino di casa è un... (rumore di esplosione in lontananza) SC: Ma cosa? IO: Porca miseria! È già arrivata! Beh sarà per un'altra volta! Grazie ancora e continua sulla strada che hai tracciato! Diventa solo più attivo e sarai perfetto! Insieme a te i CB saranno distrutti... ma fammi solo un favore... la Poltemaios non toccarla, o meglio, distruggi solo l'equipaggio maschile, quello femminile invialo a questo indirizzo (porgo biglietto da visita) SC: Certamente e ancora arrivederci!
Saji Crossroad si allontanò per andare da Louise che era da un'ora che scalpitava per avere l'ultima borsetta firmata uscita sul mercato, intanto vidi un mobile suit rosa avvicinarsi sparando a destra e a manca... Si! Lei era una speranza per la serie... ma non per l'umanità... se davvero quello era il destino a cui si andava incontro... beh... addio emozioni e possibilità di vittoria per i 'non improved soldier'. Ero passato lungo molti campi di battaglia: Medal of Honor, BF1942, Operation Flashpoint, Rome: Total War, Panzers II, Call of Duty, CFSI e II, Vietcong II... tutti nomi di campagne che avevano fatto tremare il mondo, eppure in un qualche modo ne ero giunto alla fine grazie solo alle mie capacità... eppure... eppure mi dovetti confrontare con avversari scorretti, che usavano metodi scorretti... ma Soma in confronto a loro era il diavolo in persona... suo malgrado... per vincere l'avevano trasformata in un essere che di umano non aveva niente: sarebbe stato come confrontarsi in un close combat quartier in Vietcong II con l'AI settata ai massimi livelli. Preparai per ogni evenienza la mia fida Berretta 92 che nei campi di battaglia di Nogova (Operation Flashpoint) mi aveva accompagnato in pericolosissime missioni... eppure se mai Soma Peiris avesse deciso di attaccarmi sapevo che non ce l'avrei fatta.
IO:IO SP: Soma Peiris SS: sergei Smirnov
IO: Nome? SP: Soma Peiris IO: Status? SP: Supersoldato dell'HRL IO: Dimmi, ufficialmente tu sei stata trattata con nanomacchine volte a migliorarti le tue prestazioni fisiche e psichiche... SP: Affermativo IO: e ciò dovrebbe averti impedito di provare diversi sentimenti dico bene SP: Affermativo IO: Ti è mai capitato di odiare o amare qualcuno SP: Negativo IO: In cosa è consistito il tuo addestramento? SP: Oltre ad avermi iniettato nanomacchine nel corpo mi hanno anche fatto vedere tutte le puntate de la Fattoria dalla prima serie all'ultima puntata dell'ultima serie IO: Eppure su Novella 2300 hanno pubblicato una foto di lei in atteggiamenti molto intimi con un certo Alleluja... come spiega ciò se mi ha detto che non può provare sentimenti? SP: Tali foto furono scattate durante un mio momento di debolezza precedente all'addestramento IO: Debolezza? SP: Esattamente, se no non l'avrei mai lasciato scappare (gli occhi della ragazza assunsero una venatura che lasciava trasparire una incredibile umanità, forse non erano le nanomacchine a renderla così fredda) IO: Quindi lei è entrata nel programma addestrativo speciale per dimenticare SP: Errato: solo per vendetta, il mio obiettivo era di eliminare quel maledetto pilota di quella indicibile nazione avversaria che mi aveva profanato per poi mollarmi con quella ragazza di nome Tiera incontrata in quel bar di nudisti. IO: (^_^' Ehm... forse è meglio non dirle la verità) Hai mai ucciso qualcuno? SP: Non per ora IO: Ultimamente ha distrutto una sezione dell'anello orbitante dell'HRL... come mai? SP: Mi faceva male la testa. IO: Non poteva prendersi un'aspirina? SP: Negativo, le aspirine sono prodotte e licenziate da una nazione avversaria dell'HRL, il nostro spirito patriottico ci impedisce di piegarci a degli sporchi capitalisti
L'intervista era veramente piatta e monotona! Cosa fare? Ma ecco sbucare la mia salvezza... o meglio la mia croce! Era Tiera col suo Gundam che mi stava guardando da una delle vetrate. Mi era venuta in mente un'idea per prendere due piccioni con una fava
IO: Ma arriviamo a quello che tutti i fan si aspettano: ci puoi dare una prova pratica delle tue capacità affrontando uno dei Gundam che si è gentilmente offerto per la dimostrazione? SP: Quale? IO: Quello panciuto (e poi avvicinandomi all'orecchio della ragazza)... inoltre è pilotato da quella persona che ti portò via quel pilota... SP: In nome della madrepatria russo-indo-cinese affronterò qualsiasi pericolo e non arretrerò di un passo! A me il Tieren! SS: Lascia stare il Tieren! Il comando delle forze unite patriottiche ci ha appena inviato un nuovo modello di mobile suit testato dalla falce rossa in persona... IO: Chi quello mascherato? (E io che credevo che non ce ne fossero) SS: Esattamente... si tratta di uno ZAKU S
Lo Zaku S uscì velocemente dall'hangar ad altissima velocità (insomma era proprio una scheggia), per Tiera non ci fu speranza: Soma si avventò sul pancione con la Heat hawk e per il mobile suit di Tiera non ci fu speranza, esplose in mille pezzi. IO: SI! VAI COSI! SOMA SEI TUTTI NOI! Cominciai ad urlare per la felicità
A qualche migliaio di chilometri, sulla Potlemaios, una lacrima rigò il volto di Alleluja vedendo Tiera saltare in aria. A: “Nooooo... e ora chi mi fustigherà? Chi mi sgriderà ogni volta che rigo il Gundam? Chi? CHI? A. Cattivo: “Devi ammazzare tutti quei bastardi... distruggi, distruggi, distruggi!” A: “No, no... io sono il buono”. A. Cattivo: “Distruggi! DISTRUGGI!” A: “No, no!” A. Cattivo: “La vuoi smettere di resistere? Mi ero rotto anche le palle di stare sotto tutte le volte! Perchè non hai mai sgridato te Tiera una volta? Donnicciola che non sei altro! Ma con la morte di Tiera ora sei in mio potere e per prima cosa andremo a distruggere qualche città sulla Terra”. A: “No, ti prego! Sei un cattivone!”. A. Cattivo: “SI! SONO CATTIVONE! E VOGLIO DISTRUZIONE!”
Continua... Forse....
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« Risposta #9 il: 09 Dicembre 2007, 16:26:12 » |
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Crossover of Panic... (e non è ne Metal, ne Full)
H1: Haro 1 H2: Haro 2 H3: Haro 3 H4: Haro 4 AR: Amuro Ray FG: Felt Grace KB: Kamille Bidan L: Lacus FY: Fa Youri
A: Alleluja cattivo A. Buono: Alleluja buono
Soma rientrò all'ascensore venendo festeggiata dai membri delle forze armate dell'HRL, anche il giornalista della JNN che l'aveva intervistata poco prima a seguito del pericolo scampato si lasciò andare in accesi festeggiamenti. Le bottiglie di vodka andarono a fiumi ed i cori dell'armata rossa e dell'armata popolare cinese andarono avanti per giorni, ma mentre Soma veniva festeggiata... Fase di rientro atmosferica completata all'80% Sistema GN ok, sistema armi ok, impianto di raffreddamento ok, impianto audio ok... ...Alleluja (quello cattivissimo) stava ritornando sulla Terra... A: “Vediamo un po' cosa potrei attaccare... New Orleans? Washington? Pechino? Milano? Londra? Computer! Informami sugli obiettivi!”. Tempo parzialmente annuvolato con banchi di nebbia residua e sciopero dei controllori di volo sull'aeroporto di Malpensa-Milano; tempo soleggiato con tasso medio di smog al 160% e visibilità di dieci metri a Pechino, oggi si tiene l'annuale parata dell'HRL; forti venti e allagamenti a New Orleans, presidente UNION in visita ai luoghi disastrati; tempesta con gradevoli temperature massime prossime ai -5C° a Londra dove si terrà l'annuale gara di nuoto invernale per nudisti nel Tamigi; tempo soleggiato a Washington D.C. dove si terrà la gara biennale di Miss Maglietta Bagnata in diretta TV mondiale “Ah ah ah ah ah ah...” e mentre Alleluja si mise a ridere come un pazzo a qualche migliaio di chilometri, presso l'ormai dismessa isola dei CB si teneva un incontro che avrebbe deciso le sorti del mondo... H1: Haro attaccare! Haro conquistare! H2: Haro negativo! Haro bombardare AR: Calma! Calma! Non c'è bisogno di affrettare i tempi. Kamille che ne pensi? KB: Dobbiamo per prima cosa rimettere le mani sullo Zeta, è fondamentale prima che il bio-sensori danneggi definitivamente la mente del pilota (e soprattutto prima che quel deficiente mi rovini il mio amato zetuccio), mi è già successo e ne conosco le conseguenze. H3: Haro salva Alleluja! Haro salva Zeta FG: Haro... Haro... Haro... H3: Haro sposa Felt! Haro sposa Felt! AR: (Ehm... non fanno più gli Haro di una volta) L: Ma allora ci vuole una canzone! H4: Haro suona! Haro suona! ... Intanto al comando di difesa aerea dell'Union. “Allarme! Allarme! Un Gundam si sta dirigendo verso Londra! Dov'è il nostro asso?”. “Ha appena fuso la moto! Si trova a cinquanta chilometri dalla base!”. Insulti vari si alzarono dal comando di difesa aerea dell'AEU. Intanto lo Z, o meglio, il Kyrios era ormai alle porte di Londra. A: “Ah ah ah ah! Distruggero tutto! Farò piangere tutti! Da dove comincio? Da là!”: aveva individuato un parco giochi per bambini. A. Buono: “No ti prego non farlo! Non rubare le caramelle ai bambini”. A: “Si! Si! SI! RUBERO' LE CARAMELLE AI BAMBINI! E POI DISTRUGGERO' L'INTERA CITTA'” Il Kyrios atterrò proprio in mezzo al piccolo parco giochi (creato dove una volta abitavano i reali del Regno Unito): Alleluja non lo sapeva, ma per lui era la fine... A: “Dammi quella caramella!” esclamò afferrando una caramella ad una piccola bambina all'apparenza indifesa che si mise a piangere. A: “Ah Ah! PIANGI! PIANGI! GUARDA LA CARAMELLA! GUARDA LA CARAMELLA! GNAM! ERA BUONA LA CARAMELLA!” Quello che Alleluja non sapeva e che per i bambini inglesi possedere armi e far parte di una gang armata di lanciarazzi e armi pesanti nel 2307 era la normalità... e la bambina era la comandante di una delle più pericolose gang londinesi... in breve Alleluja, sotto la minaccia di mitragliatrici e pistole, venne legato come un salame e sbattutto in un locale molto frequentato dai New Dandy londinesi, emuli di Oscar Wilde e Platinette... Non entro nei particolari, ma posso assicurarvi che Alleluja non fu più lo stesso... Intanto presso il parco giochi... FY: Ottimo lavoro! Tra l'altro con quei disegni che ci avete fatto ora è più bello di come era prima! Tenete questi per il disturbo. La piccola gang ringraziò calorosamente la ragazza: 2000 sterline per aver fatto quello che facevano normalmente (erano infatti perennemente assoldati dal locale sopra citato proprio per la ricerca di nuovi 'talenti') era sicuramente una bella cifra. Fa salì sul Kyrios felice e baldanzosa, immaginava già quanto sarebbe stato felice Kamille di riavere lo Z, ovviamente la ragazza lo avrebbe restituito alle sue condizioni (cenetta al lume di candela, shopping selvaggio, ect...)... Sistema GN ok, sistema armi ok, impianto di raffreddamento ok, impianto audio ok... FY: “Devo ricordarmi di rimetterci il reattore Minovsky... bah... perlomeno mi hanno lasciato l'impianto audio...” e così sulle note dell'opening della serie di Zeta Gundam, lo Z, già Kyrios e prima ancora Z, si allontanò pronto a nuove esaltanti avventure.
Trenta secondi con... Wang Liu Mei
IO: IO WLM: Wang Liu Mei
Avviso agli appassionati delle Magellano: questa intervista potrebbe risultare tragica e provocare forte rabbia e rincrescimento, se ne sconglia la visione agli appassionati e al progettista della Magellano stessa.
Essendo la Poltemaios non raggiungibile a causa di un attacco dell'HRL (tra l'altro mi sono giunte strane voci su una riapparizzione di Tiera, meglio controllarsi per bene le spalle) decido di scendere sulla Terra per incontrare una multi-miliardaria cinese sostenitrice dei CB. Giungo presso la sua mega villa e rimango colpito soprattutto dal pessimo gusto con cui sono colorati gli aeromezzi in dotazione a codesta Wang Liu Mei, ma largo all'intervista.
IO: Allora signorina Wang Liu Mei, lei ha solo 17 anni eppure è stra-maleddettamente ricca, si fa portare in braccio dal suo maggiordomo se c'è da sporcarsi ed è pure un agente dei CB. Non crede di esagerare? WLM: Direi proprio di no! Anzi adesso stavo pensando pure di improvvisarmi infiltrata dentro le strutture politiche dell'HRL e di partecipare ad un reality show. Comunque detto tra noi quella non è la mia vera età, è quella che mi sento. IO: (Uhmm... ottantasettenne liftata?) Insomma una vita spericolata, ma mi dica non crede di essere un po' troppo estrosa per essere una spia dei CB. WLM: Ma no... c'è di peggio! Prenda la Sumeragi! Quella si che vuol farsi notare! Con quelle due bocce da bowling... IO: L'intervista purtroppo è breve quindi posso farle ancora solo un paio di domande. Prima domanda: come risponde alle minacce di auto che dovrebbero caderle in testa giunte soprattutto dal forum di Gundam Universe anche e soprattutto per mano del sottoscritto? Secondo: è vero che alla fine lei avrà una storia d'amore con il suo maggiordomo? WLM: Comincio con la seconda: giammai! Se però ha un conto in banca da almeno qualche triliardo di dollari una scappattella potrei anche farla... Per la prima: mi ritengo offesa! Ho letto le minaccie... insomma una del mio lignaggio merita almeno una Ferrari Enzo sulla testa, una Trabant o una Panda di ventesima mano è obiettivamente troppo poco. IO: Grazie dell'intervista arrivederci. ... Battaglia di Loum, 0079 U.C. Una Magellano era stata colpita in pieno ai motori e ora stava fluttuando nel vuoto spaziale dirigendosi verso l'orbita terrestre, per l'equipaggio era ormai la fine e solo pochi si riuscirono a salvare attraverso i moduli di salvataggio. La nave continuò per alcuni giorni la sua caduta quando d'un tratto entrò in un buco spazio-tempo-dimensionale. La Magellano sfiorò di pochissimo la Poltemaios. La Sumeragi ed il resto dell'equipaggio guardarono la scena attoniti: che fosse un altro attacco dell'HRL?. Sumeragi: Devo berci su La Magellano imperterrita prosegui la sua discesa sulla Terra... chi è che aveva detto che le Magellano non erano in grado di resistere al rientro atmosferico? Magari poi non erano controllabili in atmosfera, ma il rientro... Per farla breve... WLM: La, la, la! È una bella giornata! Mi sa proprio che prenderò il sole E detto ciò Liu si sdraiò sulla sedia a sdraio, dopo qualche minuto un'ombra calò su di lei ed un brivido di freddo corse lungo la schiena della ragazza. WLM: Maggiordomo! Maggiordomo! Potresti spostare l'ombrellone? Furono le ultime parole della Liu colpita di punta da una Magellano che dimostrò innate dote di resistenza (forse anche a causa del passaggio dimensionale che ne modificò la struttura molecolare) visto che nè si accartocciò, ne esplose.
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« Risposta #10 il: 14 Dicembre 2007, 17:27:41 » |
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e doveva essere una one-shoot... beh evidentemente o sparato con uno di quei proiettili da 120mm per gli Abrams contenenti migliaia di pallini di tungsteno in funzione anti-fanteria...
Piccolo capitolo di transizione (prendetelo come tale) per sistemare alcune cose nella trama di fondo in vista dei prossimi sviluppi di questo mio 00 drammatico, profondo e realistico che vuole competere e superare l'universal century.
La disperazione nei cuori (attenzione: può indurre a sonnollenza, per l'uso a minori di 12 anni è necessaria la sorveglianza di un adulto, è controindicato contro depressione, problemi gastro-intestinali e schizzofrenia)
SC: Saji Crossroad L: Louise ML: Madre di Louise GA: Graham Acre SS: Sorella di Saji e neo-conduttrice televisiva
Anno 2295, Andovevienistan Inferiore I grunt erano ormai alle porte di Al Ifrauit, la linea difensiva delle forze dell'Andovevienistan inferiore era ormai stata sopraffatta da quelle dell'Andovevienistan Superiore, solo isolati guerriglieri continuavano la lotta nella distrutta città, tra questi c'era il noto mercenario Alì Al Sharsez. La battaglia volgeva al peggio quando un mobile suit arrivò dal cielo distruggendo i Grunt dell'A.S. Un bambino guardò stupito la scena e vide il mobile suit avvicinarsi... “Vieni”, il bambino non osò non dire di no a quell'ordine che proveniva da quella magnifica macchina. “Posso pilotarlo?”. “No, ne piloterai però uno simile”. “Figata”.
Coro gregoriano a sottolineare l'importanza del momento.
Anno 2307, Orbita terrestre La battaglia era finita, l'HRL si era ritirata, eppure tutto era andato storto: Alleluja non era tornato da quando era scappato con il suo Gundam, Tiera non si sapeva che fine avesse fatto e Lock On non era riuscito a rispettare il suo nome. Ma c'era solo una persona che aveva realmente sbagliato, ed era Sumeragi che uscì dal ponte di comando piangendo: aveva ripetuto lo stesso errore. “Eppure a Command & Conquer ero sempre stata la migliore, avevo sbagliato quella volta, ma solo perchè...”, tristi ricordi riaffiorarono nella mente della Sumeragi, “Non può essere... mi ero allenata e addestrata! Avevo riprovato e riprovato! Avevo trasformato il sistema di controllo e comando della Poltemaios come quello di un sistema di intrattenimento videoludico per ottenere il massimo, perchè...”. La Sumeragi continuò a piangere per altri venti minuti: per la seconda volta nella sua vita aveva staccato innavertitamente il cavo di alimentazione del computer, unico sistema con cui riuscisse ad escogitare piani chiamabili in quel modo. In ogni caso dal comando ultrasegretissimo centrale dei CB giunse un nuovo ordine: L'Exia doveva entrare in azione.
Stessa ora... Distretto speciale di Tokyo ML: “Tu... tu... tu...” L: “Ecco sai...”. Quella rivelazione paralizzò la madre di Louise, la ragazza non ebbe certo molto tatto ad informare la madre di tale questione. ML: “Tu... tu hai...” SC: “Ehm, devo andare!” Si... per Saji era meglio scappare finchè c'era tempo... finchè la madre di Louise non si fosse ripresa.
Intanto l'Exia completò l'entrata in atmosfera dirigendosi verso l'isola dei CB per ricevere maggiore supporto. Questo inaspettato momento di pausa mi dava la possibilità di intervistare Graham Acre, asso dell'Union a bordo della sua portaerei volante. IO: “Allora lei è il migliore pilota dell'Union, come ci si sente ad essere maggiormente rispettati e con mezzi secondo molti più fighi a disposizione di quelli di Maverick?” GA: “Chi? Quella mezza mammolletta che milita nell'AEU? Ha fatto letteralmente ridere quando ha affrontato il Gundam con l'ENACT” IO: “A lei è stato affidato il comando di un'unità anti-Gundam, ma per ora i risultati migliori li sta ottenenendo l'HRL... non crede che finirà per essere messo in disparte?” GA: “Perchè lei crede veramente che terranno in vita Soma per altre quaranta puntate?”, il ragazzo sembrava saperla lunga. IO: “Effettivamente è un personaggio troppo sopra la media perchè duri a lungo, farà la fine di Four probabilmente, ma mi dica come le è apparsa la potenza dei Gundam dopo i suoi primi scontri?”. GA: “Ah il mio amore! Purtroppo mi è sfuggito in fondo al mare, ma prima o poi lo catturerò...”. IO: “E?”. GA: “Vorrei sposarlo, ma da quello che mi hanno detto non si può sposare una macchina, però...”. IO: (Sto qua è fuori come una campana) “Però cosa...”. GA: “Guardi queste foto in anteprima...”, l'asso mi porse una foto di quello che appariva come un Gundam con i capelli, eppure non era quel Sailor-Gundam della lega internazione wrestling gundamico (la serie G-Gundam) di cui avevo sentito narrare, era diverso, aveva capelli rossi. Era un mezzo nuovo eppure ebbi come un deja vu... GA: “Quello che ha visto è un nuovo Gundam, su quello ci sto facendo un pensierino...”. IO: (Che persona malata) GA: “Ma vuole sapere la novità? Quello non è altro che il gundam panciuto snellito...”. IO: “Impossibile! Soma lo ha distrutto!”. GA: “Solo il suo guscio esterno, solo quello...”.
Che palle sta intervista! Per fortuna che possiamo trasmettere ai nostri spettatori uno special su com'è finì per Saji Crossroad: mio fratello che non riuscendo a scappare venne bloccato dalla madre di Louise che lo obbligò... come? Il servizio non è disponibile? Allora mandiamo in onda questo piccolo spettacolo comico di Ali Al Sharses!
AAS: “Sapete qual'è il più grosso problema di un Gundam? Il pilota”. Telespettatori: °_° (che cavolo vuol dire?) AAS: “E sapete che ieri ho parlato con il presidente dell'AEU?”. Ma il silenzio di tomba regnava sovrano. AAS: “Possibile che non l'abbiate capita? Dai presidente... AEU? E dai...”. Il silenzio di tomba venne rotto da una striminzita risata a Kinshasa, poi il silenzio. AAS: “E dai! Perchè non ridete? Guardate che vengo li con il mio ENACT e vi distruggo! E ridete dai! Dai su! Perchè non ridete? Dai ridete! Guardate che vi faccio diventare come me! Insomma presidente... AEU... non ci vuole molto a capirla!”.
SS: “Ci scusiamo per l'interruzzione, ma è appena arrivato il servizio su Saji Crossroad
Qualche ora prima, distretto economico speciale di Tokyo.
ML: “Tu hai...”. SC: “Ehm, devo andare!”, ma Saji non fece in tempo ad allontanarsi che la madre di Louise si riprese. ML: “Tu brutto *************! ******************! ******************! ***************! *****************! ***************! ************! Hai osato... ma io ti elimino fisicamente! Io ti distruggo!”. L: “Guarda il lato positivo avrai un nipotino!”. ML: “Un nipotino alla mia età! Io sono troppo giovane! Io non voglio neanche pensar...” La madre di Louise al solo pensiero svenì sul colpo, Louise allora la rinchiuse in una grossa scatola di cartone da inviare via corriere aereo in Spagna: in quel modo lei poteva rimanere a Tokyo. Comunque i benpensanti non si facciano problemi, in realtà Louise si era inventata tutto di sana pianta, semplicemente aveva recitato molto bene (anche Saji ci aveva creduto ed infatti si stava già per buttare la seconda volta dalle scale in meno di due mesi). Morale? Saji da quel momento accettò alcune spese che fino a quel momento aveva ritenuto superflue facendo suo il motto della General Tarma Disinfestator S.P.A (“La prevenzione prima di tutto”), famosa industria produttrice di sistemi anti-tarma da usare prima che le tarme avessero cominciato il loro sporco lavoro, e la madre di Louise venne considerata pazza e rinchiusa in manicomio, infatti continuava ad affermare che sua figlia stava per avere un bambino spiegando come sua figlia glielo avrebbe rivelato, ma nessuno voleva credere, in Spagna, che la tenera, dolce, cara, ingenua (siii, come no!) Louise si fosse inventata tutta quella storia che sua madre continuava a ripetere (storia che Louise, tra l'altro, negò sempre seccamente, spiegando che forse sua madre aveva alzato troppo il gomito) La vita continua... Eppure un ignaro giornalista della JNN sentiva che nubi nefaste si accumulavano all'orizzonte, sull'isola dei CB dove Setsuna stava facendo fare manutenzione al suo mezzo. Dalla mia paperella gonfiabile gigante (i fondi erano quel che erano) osservai l'isola avvicinarsi: la mia dura giornata lavorativa era appena cominciata.
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« Risposta #11 il: 18 Dicembre 2007, 19:37:44 » |
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ed ecco un'altre esaltante brano tratto dal libro definitivo che ha pure contribuito a portare la pace a Montecarlo e che è stato vincitore del prestigioso premio 'Il libro che brucia più velocemente', '00: perchè 0+0 da oggi fa 00 o 00 perchè è uno 0 assoluto?'
Reality 00: quando la realtà supera la fantasia (Credevate con la Fattoria di aver toccato il fondo?)
IO: “é qui il vostro inviato: Mutober Tesla! Per la seconda volta mette piede sull'isola dei CB, ma questa volta ci sono due esseri: l'uno è homo tragicus poco sapiens, l'altro è un homo babisitterus sniperus, quest'ultimo è appena arrivato sull'isola, uh uh, incredibile! Insieme al babisitterus c'è anche un esemplare di Distruttorus Totalitus Meccanicos...”. Sorella Saji: “Che notizia sconvolgente! Ma presentiamo i nostri ospiti! Abbiamo con noi: Quattro Bajeena, asso nell'uso della...”, ma il prode asso evitò prontamente alla giornalista una clamorosa gaffe. QB: “Ehm... asso dell'AEUG... ”. SS: “Si mi scusi! Volevo dire asso nell'uso della arma a mega particelle indipendente per uso da parte dello Hyaku Shyki, ma forse è meglio presentarla come asso dell'Anti Exia Union Group... poi abbiamo con noi l'esimio dottor H e l'onorevole Lord Jibril. Un bell'applauso! Ma per ora colleghiamoci con l'isolda dei CB!” IO: sottovoce “In questo momento le telecamere stanno riprendendo l'azione dei tre, ma sono troppo vicino per fare la telecronaca... perciò lascierò spazio alla voce narrante, che essendo fuori campo non può essere sentita...”.
Era un calda giornata di mezz'agosto, ma nuvoloni temporaleschi si addensavano all'orizzonte... i nostri tre simpatici eroi erano già arrivati da un po' sull'isola, ma non trovarono i meccanici che li dovevano attendere. Li cominciarono a cercare per tutta l'isola., in particolare l'homo babisistterus girò per tutta l'isola con il suo mobile suit, ma non riuscì a trovare nessuno. La situazione si stava facendo preoccupante. “E se li avessero rapiti?” si domandò il babisitterus. “L'importante è che me li rilascino, devo ripare l'Exia” gli rispose il tragicus. “Si vede che sei proprio affezzionato ai meccanici”. “Exia”. “Cosa?”. “Piange”. “Chi?”. “Exia”. “Perchè?”. “Perchè non può riposarsi nella mega scatola per sardine semovente”. “Dovremmo trovare i meccanici così risolviamo il problema, sicuramente li avranno rapiti qualche gruppo terroristico per intimidazione”. “Haro triste! Haro triste!” esclamò il Distruttorus Totalitus Meccanicos, chiamato anche Haro.
IO: “In realtà c'era un megaconcerto dei Rolling Stones a qualche isola di distanza ed i meccanici, che non vennero informati dell'arrivo dei due, ci andarono”. Lord Jibril: “Scusate se mi intrometto, ma vorrei far notare come i Rolling Stones andrebbero messi fuori legge: primo sono troppo vecchi, secondo ho il fondato sospetto che questi siano dei cloni geneticamente modificati, se no non si spiega come possano essere campati per più di tre secoli”. SS: “Interessante, quindi lei sospetta che...” LJ: “Sicuramente! Anzi ho già mandato i miei agenti a trovare informazioni sul loro conto”
Intanto stava salendo un leggero venticello a 230 km/h: era Katrina che si avvicinava. “Dobbiamo trovare un posto dove ripararci!” urlò il babisitterus aggrappandosi disperatamente ad una palma. “Devo prima mettere al sicuro l'Exia” gli rispose il tragicus. Nascosto l'Exia sott'acqua, poco distante dalla spiaggia, l'homo tragicus uscì dalla cabina e si accorse di aver commesso una scemata: la corrente dell'acqua era troppo forte e rischiò di essere portato via dalla corrente. Per suo fortuna il babisitterrus essendo anche sniperus usò il suo Gundam per distruggere il motore di un aereo in volo a 15.000 metri sopra la verticale dell'isola, tale aereo fu quindi costretto ad ammarare proprio nei pressi di dove stava affogando l'homo tragicus trascinato dalle correnti verso il fondo dell'oceano. I due piloti dell'aereo abbattutto uscirono immediatamente dall'aereo gonfiando il loro canotto di salvataggio e vendendo l'homo tragicus in difficoltà lo salvarono. Quest'ultimo, credendo di essere stato catturato, li attacco con la sua pistola sparando su di loro un intero caricatore ed infine dando in pasto i loro corpi a dei pescicani che, attirati dal sangue, si erano avvicinati. L'homo tragicus sfruttando quindi i venti favorevoli giunse sulla spiaggia ad una velocità di 140 km/h andandosi a schiantare contro il piccolo riparo che tal Haro si era creato facendo lavorare duramente alcuni suoi simili (però più sfigati che avevo un livello sociale pari solo a quello degli schiavi).
QB: “Vorrei far notare la particolare tecnica di combattimento adottata dagli Haro in queste imaggini che stanno passando in questo momento sullo schermo, come potete vedere per attaccare l'homo tragicus hanno decisamente mirato alle parti basse, cosa solitamente vietata e contro tutti i regolamenti internazionali. Ci tengo a ricordarlo perchè serve a comprendere cosa contro combattiamo noi dell'AEUG”. SS: “è vero che avete stipulato un'alleanza con la League Militaire per raggiungere questo obiettivo?”. QB: “Non proprio contro la League Militaire, ma giù di li...”.
IO: “Ma ecco ora che l'homo babisitterus interviene per salvare l'homo tragicus. Vorrei un commento da parte del dottor H... che ne pensa di questo comportamento?”.
DH: “Come ben sa io ho lavorato a molti progetti avanzatissimi, ma soprattutto ho studiato presso la Froid School...”. Pubblico: “Ohhhh... noi credevamo solo che avesse montato quel gunpla in scala 1:1 dotato di ali!”. DH: “Ebbene si... il comportamento dei due esseri, comunque, è tipico del rapporto 'vitello dai piedi di balsa-busone non cosciente di esserlo', in questo caso direi che l'homo babisitterus interpreta benissimo il secondo elemento del rapporto e che quello che lui crede solo il suo compito in realtà al livello del subconscio è qualcosa di più.” SS: “Interessante, ma ci può dare qualche elemento in più?”. DH: “Sicuramente! Questa che vi sto per mostrare è una immagine di un suo recente combattimento. Come potete vedere l'homo babisitterus è attaccato da un'orda di Tieren, eppure vi consiglio di guardare bene l'immagine... l'avete notato? Quelli non erano Tieren da combattimento, ma quelli della divisione 'Intrattenimento e svago' dell'esercito come potete vedere benissimo da questo simbolo. Erano carichi di ragazze poco vestite e anche piuttosto 'aperte' che si stavano gettando su di lui credendo che fosse il nuovo giovane e aitante generale inviato per prendere il comando di tale divisione... eppure lui non se ne preoccupa e le abbatte tutte... semplicemente è stato il suo subconscio a decidere per lui. Inoltre basti pensare che una volta si è trovato da solo con una Charlie's Angel ben disposta, ma lui non fece niente”. Il pubblico rimase basito a tale rivelazione, nessuno si aspettava una cosa di tale gravità.
IO: “Mi dispiace dover prendere la linea, ma è avvenuto un fatto inatteso: gli Haro schiavi sono schiattati di fatica dopo aver montato un romantico cottage alpino per Haro comandante e i due homo”.
“Haro arrabbiato! Haro arrabbiato!”. “Che succede Haro?” domandò l'homo babisitterus. “Haro schiavi morti! Haro schiavi morti!”. “Non preoccuparti! Ne troveremo altri!”. “Exia” esclamò l'homo tragicus trattenendo le lacrime, era la prima volta che si lasciava andare così ai suoi sentimenti. “Cosa?”. “Ho dimenticato le chiavi nel cruscotto... EXIAAAAAAA!!!!!”. “Calmati, vedrai che...”. “No, non c'è più niente da fare! L'ho perduto per sempre! Exia perchè? Perchè? Non.. non è... NON é GIUSTO!!!”. “Setsuna calmati! Basterà chiamare un buon fabbro!”. “No, il fabbro no! Metterà le sue sporche e luride mani sul mio luccicoso Exia”. “Haro chiama! Haro chiama!”. “No! Tu non chiami! L'Exia è mio! Soltanto mio!”. “Adesso calmati! Sembri Amuro quando vogliono toglierli il Gundam!” lo rimproverò l'homo babisitterus. “Haro avere chiave di riserva! Haro avere chiave di riserva!”. “Dammi la chiave!” ordinò l'homo tragicus puntando contro la pistola ad Haro. “Haro non da chiave! Haro non da chiave!”. “Muori”, partirono due colpi, ma Haro era anti proiettile. “Haro da chiave solo se raccogli quel filo che c'è dietro di te”.
E cos'ì fece l'homo tragicus, ci teneva troppo all'Exia, ma non capiva il perchè di tale insensata richiesta. Nello stesso momento un brivido corse lungo la schiena dell'homo babisitterus vedendo l'homo tragicus piegarsi, non sapeva spiegarsi il perchè, ma non potè resistere...
IO: “*Coug coug* ci scusiamo per aver interrotto le trasmissioni, ma sembra che ci sia una incresciosa interferenza, ah! Ma ecco ora possiamo riprendere le trasmissioni!”.
Haro alla fine aveva avuto la sua vendetta nei confronti dell'homo tragicus...
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« Risposta #12 il: 22 Marzo 2008, 14:44:02 » |
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è uscito "L'informatore di Zeon" numero 2! Solo due dollari zeoniani! Compratelo! Ultime notizie dal mondo! Ghiren si è rotto un dito, la colpa è di sua sorella! Heero appende il Gundam al chiodo! Un nuova fiamma per Mineva Lao Zabi! Comprate gente! Comprate! Due dollari zeoniani! Solo due dollari!
PS:Se state leggendo questo giornale o siete spie oppure non state servendo la vostra patria! Vi aspetta la fucilazione! SIEG ZEON!
L'INFORMATORE DI SIDE 3
2° NUMERO
RELENA DARLIAN CONVINCE HEERO YUY A SMETTERE DI COMBATTERE!
GHIREN ZABI ATTACCA: “ORA GLI SPACENOID HANNO PERSO TUTTE LE SPERANZE DI LIBERTA'!”
Marina Ismail ne approfitta per un duro affondo alla Sunrise: “Non è colpa mia se gli sceneggiatori non sanno cosa farmi fare! Non nego che vorrei fare lo stesso con Setsuna!”
Di Mutober Tesla Inviato speciale dal Sanc Kindom
È finalmente ufficiale! Dopo una serrata notte di trattative con Relena Darlian, viceministra degli esteri federale, Heero Yuy (pluripremiato pilota di mobile suit e comparsa fissa nei video dei Backstrett Boys) conferma la notizia che già circolava nell'aria da tempo: appenderà il Gundam al chiodo (argomento sul quale si sono dibattuti i massimi ingegnieri in un interessante articolo a pagina 6, NdR). Varie le reazioni dal mondo politico e dalla società e varie anche le notizie susseguitesi dopo il termine della trattativa, ma si vada per ordine, cominciando proprio com i due protagonisti della serata di ieri: Relena Darlian ed Heero Yuy. “È stata dura fargli capire quel che doveva fare, sembrava proprio non avere la più pallida idea di cosa stessi parlando, è stato molto difficile smuoverlo dalla sua posizione” conferma la Darlian, visibilmente provata fisicamente e mentalmente dalle lunghe trattative e alla domanda dei giornalisti su come abbia fatto a smuoverlo dalla sua decisione Relena risponde così: “Ogni donna viceministro degli esteri ha i propri metodi”. Di meno parole invece Heero Yuy che alla domanda del sottoscritto su cosa avrebbe fatto ora ha risposto con un poco diplomatico: “Devi morire”. Particolari illazzioni si sono concentrate sui termini ultimi della trattativa, molti esperti di politica internazionale giudicano che alla fine abbiano pesato quattro elementi: - Finanza - Industrie del tessile - Globalizzazione - Ambiente Elementi sconosciuti al pilota del Gundam Wing e su cui ha dovuto alla fine cedere, inoltre amici vicini al pilota affermano che durante le trattative gli si sono aperti orizzonti sconosciuti facendogli intuire che oltre ai mobile suit nella vita c'è qualcos'altro per cui vale la pena di vivere (per l'appunto: finanza, industria del tessile, globalizzazione, ambiente). Ai margini della trattativa bisogna riportare anche il fermento avuto tra le fila degli spacenoid più oltranzisti che si sono radunati, fin dalla giornata di ieri, davanti al palazzo reale di Side 3 per far sentire la loro voce rispondendo ad un accorato appello del leader Ghiren Zabi che ha affermato... Continua a pag 2-3-4-5-6
CLAMOROSO: LA ZIMMAD DENUNCIA LA ZEONIC!
Lo spirito di Du Vall rilascia intervista clamorosa:“La gara per la fornitura di mobile suit era truccata!”
La Zeonic si difende spiegando come lo Zaku sia stato un mobile suit di successo
DI Zuck Pan Inviato dall'istituto Flanagan...
Ieri finalmente è giunta una conferma di quello che già circolava nell'aria da tempo negli ambienti specializzati: la gara per la fornitura di mobile suit al glorioso ed invincibile Principato nell'UC 0075 era stata truccata. Incredibilmente, attraverso la nostra inviata dal fronte di cui manterremo l'identità segreta, si è fatto vivo lo spirito di Du Vall, pilota collaudatore della Zimmad che aveva partecipato alla gara per la fornitura dei mobile suit; interessenti alcuni passi della sua intervista, ora al vaglio degli inquirenti, che riportiamo su queste pagine (domani verrà pubblicata la versione integrale) . Una affermazione in particolare ha scosso profondamente la Zeonic: “Lo Zaku non è altro che una brutta copia poco efficiente del EMS-04”, ora anche considerando anche che questa accusa sia falsa, la notizia ha avuto forti ripercussioni sul mercato azionario. Infatti la Zeonic ha avuto un forte tracollo in borsa e sembra che abbia dovuto chiedere forti aiuti alle banche che però hanno diniegato la richiesta obbligando la Zeonic ha vendere una buona fetta del valore azionario alla Anaheim, da tempo interessata ad un aumento della sua quota all'interno della Zeonic, unica manovra per evitare danni ancora più gravi sulla già traballante industria che dopo le vittorie della Zimmad nella fornitura di diversi tipi di mobile suit vede il suo monopolio lentamente svanire...
Continua a pag. 7
SPECIALE I MS DI DOMANI: LUCCICOSI O EFFICIENTI?
Exia vs Victory, Gundam MKII vs Strike Gundam, Hyaku Shiky vs Murasame
Sono stati provati sul campo per voi, risultato incredibile: efficiente è meglio di figo, ma non fa colpo sulle ragazze.
Continua a pag 52
ELEZIONI IN NEO JAPAN: DOMON KASSHU FAVORITO
“Meno donne rompiscatole tra i piedi e più combattimenti!” promette Kasshu, ma clamorosa gaffe a microfoni chiusi sulla candidata Mikamura: “Un incucio con lei potrebbe anche starci”
La candidata commenta: “Sono sempre stata a favore, mi fa piacere che Domon si sia allineato a me”
Continua a pag 9
UNA NUOVA FIAMMA PER MINEVA LAO ZABI?
Intravista in compagnia di un federale su Industrial 7
2nd Coming of Char commenta: “Con un federale? Impossibile, lo sanno tutti che quelli non distinguono un ragazza da un mobile suit e Mineva Zabi non è così stupida da invaghirsi di uno di quelli!”
Continua a pag 32
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matte
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« Risposta #13 il: 23 Marzo 2008, 10:55:32 » |
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The other side of the genius... piccoli retroscena del prof. Kozumi
Soichiro Kozumi (SK): ciao Amuro, come va? Amuro Rey (AR): la gamba fa un po' di storie... ma non si potrebbe mettere un sistema di espulsione ... che ne so... SK: Tipo inserire un microcaccia che puoi distaccare quando le cose buttano male? AR: Ma sa che è proprio un'idea geniale??? Potremmo chiamarlo... SK: Core Fighter magari? AR: Che idea!!!! Poi si potrebbe fare in modo che la parte superiore e quella inferiore del gundam si attaccano... SK: Seeeee e poi? Magari ci mettiamo anche il bresto burn di Mazinga? AR: Magari... SK: Amuro, vai a ramazzare il ponte
SK: Salve a tutti gente! Oggi il nostro cambusiere era fuori combattimento ed ho preparato io! AR: Uh... scusate gente ho da fare! Kay: Dove scappi! Noah Bright: Amuro Rey, questa si chiama diserzione! Avanti ed affronta il nemico! SK: Mi sembra di capire che non apprezziate molto le mie doti culinarie... NB: Nossignore... la signorina Shima, ad esempio, sarà lieta di dimostrarglielo mangiando doppia dose delle sue schi... volevo dire dei suoi manicaretti... Ora se volete scusarmi, ho un rapporto URGENTISSIMO da trasmettere... con permesso... Mirai: eh no capitano, lei non mi scappa! KS: Uff... come al solito andiamo avanti noi... Sleggar? JTS: Ma tu guarda! si vede che non avete mai assaggiato la cucina afghana! SK: grazie al cielo qualcuno che apprezza i miei manicaretti JTS: guardi che sono ottimi! come lubrificante per gundam, non c'è niente di meglio... AR: dica la verità, professore... lei è un fiancheggiatore di Kaswal von Deikun...
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anp
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« Risposta #14 il: 31 Marzo 2008, 19:47:48 » |
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Riassunto delle puntate precedenti:
Dopo aver effettuato interviste a diversi protagonisti di 00 (Saji, Soma, Sumeragi-san, Feldt, Christina, Tiera e diversi altri) e dopo aver assistito alle cose più insensate e obbrobriose, decisi di allontanarmi momentaneamente dall'isola dei CB... ma sulla strada (o meglio... sull'acqua) qualcosa mi teletrasportò nell'immensità dello spazio (non fate caso se questo non vi risulta, essendo poco attinenti con i fatti di cronaca più seguiti sul momento questi servizi erano finiti in fondo al telegiornale), viaggiai a bordo di una certa Archangel incontrando una certa Murrue ed una ragazza dai capelli rossi dai gusti piuttosto libertini, finii in uno strano cubo (o così mi pareva) ed incontrai un certo Picard che mi spiegò come mai diventare Borg era una così bella cosa (ed in effetti mi ha quasi convinto, appena ho tempo compilo il modulo), incontrai un certo Darth Vader che ansimando disse che era un mio avo laterale di cento sessantesimo grado (ne rimasi profondamente scioccato), incontrai pure Karozzo Ronah (che pure mi sembrava di averlo visto già da qualche altra parte, durante la OYW sulla WB forse?) che mi diede una dimostrazione della sua bontà eliminando un milione di persone (“Così ora potrò creare un nuovo milione di posti di lavoro! Ed un milione di famiglie saranno felici” disse trattenendo le lacrime dalla felicità) che mi convinse a votarlo (pensate che stavo già per votare EFF!), incontrai pure un certo Jomy che continuava a rompere sul fatto che avesse poteri psichici, ma a parte farmi volare nello spazio senza bisogno di ossigeno, leggere nella mia mente e viaggiare a velocità ipersoniche non mi sembrava proprio che avesse poteri psichici (quelli si sa, sono solo trucchi), ma non vi sto a tediare con tali discorsi e passo al presente...
UNvital Question
Ricatapultato sulla Terra scoprii che erano passati diversi anni (mi accorsi di come sull'Archangel avessi passato più tempo di quel che avessi immaginato, probabilmente perché ci si divertiva molto, soprattutto sul ponte di comando quando c'erano i fuochi artificiali). Pure i CB erano scomparsi (ma che diamine! Uno non può divertirsi un attimo che subito tutti scappano! Potevano anche aspettare un attimo!), cosa fare? Dove andare? Cosa ci stiamo a fare su questo mondo? Devo diventare un Borg? Avrò fatto bene a votare Karozzo Ronah?
Domande a cui non riuscivo a trovare risposta.
Soprattutto su Karozzo Ronah l'incognita rimaneva... ma è risaputo... “è sempre colpa dei Coordinator quando qualcosa va male” mi disse, “E se non sono loro sono i Blue Cosmos, e se non sono i Blue Cosmos è Orb e se non sono neanche questi due è colpa della Federazione Terrestre e se non è neanche colpa della Federazione Terrestre è colpa dei CB non c'è dubbio! Quando vai a votare ricordati che voti me proprio per liberare il mondo da quelle terribili piaghe! Lo sanno tutti che i CB mangiano i bambini, che i Coordinator ce l'hanno piccolo e per questo faticano a riprodursi, che il voto ai Blue Cosmos è inutile e dannoso e che i Federali sono tutti corrotti”, e Orb? Li chiesi. “Sono per gli inciuci al centro, lascia perdere”.
Parole illuminanti.
Ma, un attimo, che c'entra tutto ciò? Mi sa che sono completamente uscito da ciò che volevo dire...
Allora stavo dicendo? Ah... sì! Allora decisi di mettermi sulle tracce di alcuni che avevo intervistato in passato e di cui mantenevo alcuni recapiti telefonici, ma...
“Casa Crossroad, al momento non è presente nessuno in casa, Saji ha subito un irresistibile richiamo dallo spazio ed è dovuto ricorre alle cure del centro di Augusta, si prega di richiamare più tardi”.
“Casa del popolo per il popolo di Peiris. Al momento sono fuori a vendere gelati con il nuovo mobile suit della Crossbone aka Federazione Terrestre, mi potete trovare nel punto di lagrange 3”.
Beh... almeno ora sapevo che Karozzo aveva vinto.
“Casa di Tiera Erde. Se siete maschi schiacciare 1, se siete Veda schiacciare XXX, se siete donne siete pregate di riattaccare a meno che non sia una cosa di importanza vitale e riguardante o Veda o i maschi”.
“Casa di Lockon Stratos. Al momento siamo tutti morti e sepolti, se dovessimo rescuscitare la richiameremo”.
“Casa di Gharam Akre. Al momento sto attuando un piano per distruggere il mondo tramite un meteorite che chiamerò Axis, si prega di richiamare più tardi”.
La cosa mi gettò nello sconforto, quando chi vidi! Patrick Colasour ed una donna a me sconosciuta! Proprio due posti davanti a me! Che fortuna aver scelto di viaggiare in prima classe extra-lusso proprio quel giorno!
Ovviamente mi avvicinai e fu facile concedermi l'intervista.
P: Patrick IO: IO
Io: Mi concedete un'intervista? P: Voi chiedete una intervista al grande Patrick Colasour? Asso della Federazione Terrestre! Imbattuto in tutte le simulazioni! IO: Esatto proprio a lei! P: Vada pure! Sono a sua completa disposizione!!! IO: Innanzitutto mi dica: è riuscito a sconfiggere un Gundam? P: Che domande! Mi ritengo offeso di tale domanda! Non me ne reputava in grado? IO: Assolutamente... era solo per introdurre la seconda domanda: come diamine ha fatto? P: Katie Manequin, mia superiora, mi aveva promesso un bacio in caso di vittoria! Tale desiderio mi ha spinto a vincere, non che per uno come me fosse una cosa difficile. La donna guardava intanto Patrick, che si stava atteggiando da super-eroe come al solito, con occhi sognanti. Donna: “è stato il bacio più bello che abbia mai avuto...” mormorò la donna, che subito si rese conto che stava letteralmente cascando addosso a Patrick, la donna si ricompose subito divenendo subito serissima impettita nella sua divisa. IO: Ma mi dica qualcosa di più... P: Il nemico era forte e numeroso, armato fino ai denti, nei suoi occhi brillava una luce di malvagità, deciso come era ad attaccarci e a distruggerci tutti, ma io, il grande Patrick Colasour, presi in mano la situazione attaccando ripetutamente i mobile suit avversari e danneggiando prima quello verde e poi distruggendo quello panciuto... se non fosse stato per me non avremmo mai potuto vincere! IO: cos'ha pensato durante la battaglia? Ha mai avuto paura? Ha mai pensato ad eventuali conseguenze di sue affrettate decisioni? P: Pensare? Ma lo sa con chi sta parlando? Io, l'asso della Federazione Terrestre, Patrick Colasour, non ho paura mai di niente, io ho pensato solo alle labbra della mia superiore e che con quel bacio l'avrei resa felice. La donna di fianco a lui cominciò di nuovo a lasciarsi andare e per l'ennesima volta si accorse che stava crollando ai piedi di Patrick rialzandosi ed impettendosi in un posa statuaria per far finta che niente fosse successo. IO: E mi dica... alla fine l'ha baciata? P: Crede che il grande asso Patrick Colasour lasci la gentile e bella superiore, che tanto attendeva il mio bacio, con un solo bacio? Potrei io mai chiamarmi uomo? La donna di fianco a lui perse ogni velleità militaresca e di serietà saltando addosso a Patrick, io mi feci diplomaticamente da parte, intuendo che l'intervista fosse finita. Da lontano giunse un solo urlo: “E si ricordi di scrivere che io, il grande asso Patrick Colasour, sono il migliore pilota di mobile suit mai battuto durante le simulazioni!”. Intanto il linear train giunse a destinazione: se il gatto non va dal topo, sarà il topo così stupido da andare dal gatto (ma non era Maometto con la montagna?), avevo vecchie informazioni circa una base dei CB, ero deciso a sfruttarle per appurare in pieno la verità.
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