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Autore Topic: Overman King Gainer  (Letto 12760 volte)
rramy uoe
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« il: 11 Agosto 2007, 10:03:57 »

Overman King Gainer è una serie TV del 2002-2003 di 26 episodi di Tomino.

Una recensione:

http://taisen.splinder.com/archive/2006-01

Citazione
Metal Overman King Gainer (episodi 1-26 serie completa): produzione Sunrise del 2002 ad opera di Tomino, autore dell'Original Concept e capo regista. Un'opera robotica del creatore di Gundam e' sempre interessante, per alcuni piu' per fede probabilmente, ma in generale si trovano quasi costantemente delle buone idee e trovate: in King Gainer, a dire il vero, Tomino si rivende quasi in blocco quanto usato in Brain Powerd (i.x.b.) ma con una buona dose di reinterpretazione atta ad attenuare il senso di riciclo. Come da copione il nuovo Tomino e' molto positivo ed ottimista: tutta la serie possiede una continua presenza comica e, pur presentando alcune situazioni drammatiche si tiene molto alla larga dalla cruenza o da indulgenze realiste e sanguinarie. C'e' una guerra ma non ci sono morti. Nel futuro l'umanita' ha consumato le risorse del pianeta, tuttavia non siamo abbastanza nel futuro da poter ricorrere alla colonizzazione spaziale: cosi' i sopravvissuti umani si rinchiudono volontariamente in Domepolis, citta' isolate dall'esterno e autosufficienti che permettano al pianeta di rigenerarsi spontaneamente. Passa del tempo e il nuovo ordine sociale si stabilizza, tanto che alcuni cominciano a chiedersi se non sia possibile tornare ad occupare le zone abbandonate della Terra, lasciare le citta' e ricominciare a vivere, questa volta in armonia con la natura. Gli interessi economico-politici della nobilta' padrona delle citta' tuttavia e' contraria a disperdere i cittadini, la fonte delle tasse e della loro ricchezza: vengono cosi' istituite delle leggi che impediscano la fuga verso le campagne. Parallelamente viene a costituirsi un movimento contrario: ribelli favorevoli ai cosiddetti Exodus, gli esodi verso la terra promessa. La storia comincia nella domepolis siberiana, uno dei centri di potere della Ferrovia Transiberiana: l'unica forma di connessione tra le varie citta' del mondo, a stento sottomessa e controllata dal governo centrale di Londra. Durante il festival annuale il giovane campione di videogiochi Gainer viene suo malgrado coinvolto nel grande Exodus cittadino dal mercenario, specialista in esodi, Gain che lo ''cotringe'' a salire a bordo di un antico overman e combattere contro le forze di polizia per consentire ai vari quartieri della domepolis (interi quartieri in grado di muoversi, se trainati da veicoli motrici). Il racconto presenta una quantita' di personaggi in ruoli spesso inediti per una serie robotica: la citta' in movimento, partita per l'esodo, vede al proprio interno sia persone a favore di tale esodo sia altre che si sono trovate in mezzo (letteralmente: se i tuoi vicini partono portandosi via la tua casa mentre tu ci stai dormendo dentro e' facile che tu rimanga trasportato), ognuna con i propri rappresentanti e guide. Ci sono i 5 saggi anziani autori dell'iniziativa, c'e' il ninja a capo dell'esercito dell'Esodo, c'e' un'Idol in grado di catalizzare le passioni della gente con le proprie canzoni, ci sono i soldati/studenti/altro dell'esercito dell'Esodo tra cui la ragazza che focalizzera' l'amore del protagonsta. Poi ci sono Gain e Gainer: il primo mercenario/sociologo/consigliere in grado di occuparsi di ogni aspetto dell'esodo, dall'organizzazione tattico-militare alle preoccupazioni per i rifornimenti alimentari, di medicine, al divertimento e buon umore della popolazione che non si trovi ad un certo punto a rimpiangere la scelta fatta volendo tornare indietro; il secondo, al principio contrario all'Esodo, trasportato dagli eventi a combattere in continuazione a bordo del proprio overman, modestamente chiamato ''King Gainer''. Poi naturalmente ci sono i nemici: ci sono quelli che poi passeranno tra i buoni, ci sono quelli comici (con tanto di trio da Time Bokan), ci sono quelli pazzi e deliranti che sprofonderanno fino a rischiare di distruggere il mondo. Poi ci sono gli Overman, che sono i robot della situazione, dotati di strani poteri: c'e' quello in grado di leggere le menti, quello che puo' rubare ogni cosa, e cosi' via; poteri strani e alle volte stupidi, e poteri straordinari in grado di sconvolgere l'equilibrio climatico del pianeta (alla Turn A, i.x.b.). Naturalmente i poteri di King Gainer sono i piu' enigmatici e solo verso il finale si arrivera' a capire qualche cosa anche se, chiaramente, e' mancato in Tomino l'interesse a concentrarsi sull'aspetto meccanico della faccenda: molto tempo e' infatti dedicato, con ottimi risultati, alla descrizione e rappresentazione della Terra, alle dinamiche dell'Esodo, ai nemici. Mettendo da parte invece e passando con un po' di superficialita' alcuni aspetti tecnici della serie robotica ''seria'': King Gainer in alcuni episodi mostra poteri che poi non avra' piu', in altri improvvisamente Gainer sa come usare appieno il potenziale dell'overman quando fino all'episodio precendente lo guidava a casaccio, e cosi' via. Nonostante queste notevoli falle nella sceneggiatura la serie offre consdirevoli spunti di novita' e prospettive inedite veramente intriganti e appassionanti, per non parlare di alcuni ottimi combattimenti: di un character design gradevolissimo e di una qualita' d'animazione elevata. Nonostante, insisto perche' si notano particolarmente, alcuni punti della seneggiatura veramente sorvolati o pretestuosi, il finale della serie garantisce una delle migliori strutturazioni mai viste: diversi e imprevedibili colpi di scena, bilanciamento dei vari duelli finali, densita' di scene attese per tutta la serei; sfortunatamente l'epilogo e' al solito schiaffato in pochi secondi da cartolina incapaci di esprorre tutti i finali potenziali della storia ma fortunatamente anche incapaci di rovinare gli ottimi dialoghi conclusivi. Accantonate e ignorate le insensate spiegazioni pseudomistiche, accettate alcune delle scelte d'atmosfera (l'assenza di morti, l'umorismo) e senza far caso ai ricicli da Brain Powerd (gli Overman e i Brain fanno cose molto simili) o da altre serie di Tomino, in King Gainer si trovano una serie di squisite e rare trovate d'ambientazione, dialoghi brillanti, caratterizzazioni accattivanti, un comparto visivo tra mecha e chara design originale e tecnicamente valido, attenzione ai dettagli, equilibrio tra le sezioni d'azione e quelle sentimentali: un prodotto curato a tutto tondo.  



Il fansub italiano:

http://www.mtfansub.com/smf/index.php?page=32
http://www.nanoda.com/kanjisub/

Il fumetto verrà pubblicato da d/visual:

http://www.mangaitalia.it/board/viewarticle.php?articleid=38454
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amuro rey
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« Risposta #1 il: 07 Aprile 2008, 22:18:58 »

faranno anche un manga quindi...
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rramy uoe
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« Risposta #2 il: 21 Agosto 2008, 09:35:37 »

Citato da: o"ktsr"meoh
faranno anche un manga quindi...


Prime novità D/Visual: Overman King Gainer

http://www.mangaforever.net/index.php?ind=news&op=news_show_single&ide=2107

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Riportiamo il comunicato dal sito D/Visual:


L'autunno d/visual e' ricco di novita'! Da oggi vogliamo cominciare a presentarvele un po' per volta!
Partiamo con "King Gainer", il piu' recente personaggio robotico di Yoshiyuki Tomino, creatore di "Daitan 3", "Zambot 3" e "Gundam"! d/visual e' lieta di presentarvi questa saga per la prima volta in Italia nella sua versione a fumetti, disegnata da un bravissimo Yoshihiro Nakamura che e' anche il character designer della serie tv! Dunque, grandissima fedelta' alle atmosfere del cartone animato e soprattutto un tratto sorprendentemente preciso e maturo per un autore alla sua prima esperienza in un manga di cosi' ampio respiro!
La trama: in un futuro imprecisato, che ha visto la Terra subire numerosi cataclismi naturali, gli uomini hanno deciso di abbandonare le citta' in modo che la fauna e la flora possano crescere liberamente e il pianeta torni a respirare. Ritiratisi in aree finora poco abitate, hanno costruito delle "dome-polis", cioe' delle citta' artificiali coperte, costituite da vari blocchi residenziali in grado di separarsi tra loro. Ogni dome-polis ha un governo locale, ma e' l'Autorita' Centrale di Londra a gestire di fatto la vita politica di tutte queste citta'.

A Urgusk, una dome-polis della tundra russa, fervono i preparativi della festa del solstizio di inverno, alla quale partecipera' anche Meeya Laujin, una giovane che e' diventata ormai una diva internazionale della canzone. Non tutti pero' sembrano gioire del clima festoso: il giovane Gainer Sanga, campione di videogiochi online, preferisce rimanere chiuso in casa a sfidare nuovi avversari, e in particolare l'amica-nemica Cynthia Lane, l'unica che sembra poter aspirare al suo titolo di "King". Ma la pacifica vita domestica di Gainer viene sconvolta dall'improvvisa irruzione di Adett Kistler, ufficiale della Polizia Ferroviaria Transiberiana, che lo accusa di essere uno dei complottatori dell'Exodus. Con questo nome si indica un tentativo di ribellione da parte dei cittadini delle dome-polis nei confronti dell'autorita' di Londra e della Polizia Ferroviaria, un vero "esodo" verso Yapan, un paese utopico che si trova aldila' del mare, oltre la fredda tundra.
Gainer non sa nulla di un simile piano, ma viene ugualmente arrestato e si ritrova in cella con un certo Gain Bijou, anch'egli accusato di essere un complottatore. Quando Gain riesce a liberarsi, Gainer decide di seguirlo, solo per scoprire che l'uomo non e' altri che Black Southern Cross, un ribelle ricercato per anni dalla polizia! Assieme a Gain, riesce a impossessarsi di un Overman, robot costruiti prima degli sconvolgimenti naturali e che ora il duca di Urgusk, Medaiyu, conserva come oggetti di antiquariato. Con l'Overman, che ribattezza King Gainer, il ragazzo riesce a sfuggire alle grinfie di Adett, mentre Gain riesce addirittura a prendere in ostaggio la principessa Ana, figlia del duca Medaiyu.

Al termine dello scontro con Adett, Gainer fa pero' un'amara scoperta: Gain e' veramente la mente pensante del progetto Exodus, e lui ha finito inconsapevolmente per aiutarlo! Ma ormai e' troppo tardi per tornare indietro: mentre tutti sono ammaliati dalla voce e dalle danze di Meeya, i blocchi residenziali della dome-polis di Urgusk si distaccano per formare una lunga carovana, guidata dal Bachclone, un gigantesco Silhouette Mammoth, cioe' un robot gigante da trasporto utilizzato come testa dei convogli. Exodus non e' dunque un semplice piano di fuga di alcuni cittadini, ma addirittura lo spostamento di un'intera dome-polis!

Naturalmente, la maggior parte degli abitanti approva questa fuga: tra loro anche Sara Kodama, una ragazza che fara' subito amicizia con Gainer; Hughes Gauli, capo di una pattuglia di polizia di Urgusk che ha assunto il comando militare dell'operazione; il trio di Cona, Nann e Toun, meccanici di bordo; Berro Korissha, compagno d'infanzia di Sara e neanche troppo segretamente innamorato di lei; e soprattutto la principessa Ana Meidaiyu, ormai entrata quasi per gioco nel suo ruolo di ostaggio prezioso.


I loro avversari sono innanzitutto la Polizia Ferroviaria, e in particolare la squadra guidata dal rozzo Yassaba Jin, assistito dall'avvenente Adett, dalla scrupolosa Jaboli Mariela e dai confusionari Kejinan e Enge; poi, l'Autorita' Centrale di Londra, che ha inviato alla caccia dei fuggitivi l'Agente Speciale Asuham Boone del corpo speciale di polizia Saint Reagan dell'IMA (International Monitoring Agency).
Le battaglie tra questi avversari si svolgono a bordo di robot da combattimento chiamati Silhouette Engine, e soprattutto dei potentissimi Overmen. Riguardo a questi ultimi, creati con tecnologie ormai dimenticate da secoli, molti aspetti del loro funzionamento e della loro natura restano tutt'ora sconosciuti: tocchera' a Gainer e ai suoi avversari scoprire un po' per volta tutte le incredibili potenzialita' dei loro incredibili mezzi da combattimento!!
Ancora una volta una trama adulta da Yoshiyuki Tomino, che pero' in questa serie si sposa con numerosi spunti comici e soprattutto molta piu' azione di tutti i suoi predecessori. Non cambia invece l'amore per la creazione di ambienti nei quali convivono numerosi giovani di carattere completamente diverso gli uni dagli altri e soprattutto una concezione del rapporto "amico-nemico" che si allontana molto da quella classica degli anime d'azione.

Inoltre, come sempre nelle opere di questo autore, la sua attenzione si concentra ancora una volta nel presentare dei mecha che concettualmente si distaccano del tutto da qualsiasi predecessore: gli Overmen sono infatti costituiti da muscoli meccanici autoalimentati, detti muscle engines, coperti da una sorta di manto che e' allo stesso tempo soffice ma anche resistentissimo.
Da parte nostra, siamo felicissimi di presentare questo piccolo gioiello del manga robotico, ancora in corso in Giappone dopo cinque succosissimi volumi. Per l'edizione italiana contiamo di seguire la formula che ha segnato il successo di "Gunslinger Girl" durante lo scorso inverno: doppie uscite e un programma editoriale molto concentrato che consentira' al pubblico di godere tutti gli episodi finora usciti in Giappone in un arco di tempo molto limitato, con la consueta cura delle edizioni d/books! Informazioni piu' dettagliate nelle prossime settimane!
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amuro rey
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« Risposta #3 il: 07 Gennaio 2009, 15:59:25 »

Premessa: de gustibus.
Fumetto dal voto mooolto basso. Ho comprato i primi due volumetti e ho avuto la conferma: Brain Powerd non è un caso, Tomino ha perso lucidità e va alla ricerca solo di complicazioni fastidiose. A parte il tratto (che non è suo) veramente brutto, sono trama e intreccio a schifarmi. L'originalità a tutti i costi (autoproclamata tale, in realtà, perchè in effetti le banalità prevedibili vi abbondano e le situazioni puramente stupide pure) è un difetto e non un pregio. Quando un leone non ha più i denti deve ritirarsi e basta. Non può passare (o farsi passare) per il Re della Foresta.
E a chi lo sfrutta e lo spinge verso il fosso (e pubblica con in 4a di copertina cappelle tipo "dal creatore di Daitan" anzichè DaitaRn...) l'augurio di chiudere.  evil2  angelo
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« Risposta #4 il: 22 Aprile 2009, 12:57:46 »

Quoto Roger sul "de gustibus".

La prima volta che ho visto un'immagine di questo aggeggio, ho pensato sinceramente "hanno fatto un cartone di maghette coi robottoni?  think", poi da un lungo filmato ho scoperto che è veramente concepito come anime robotico serio. Resto della mia opinione iniziale: questo è l'Evangelion (o Brain Powered se preferite, io quest'ultimo lo conosco poco) se l'avesse pilotato Magica Emi. Ci si trova robot di una certa caratura, che sembrano usciti da Mechwarrior o Front Mission, contro un aggeggio che con quelle cose che gli svolazzano dietro sembra il robot del Bianconiglio: come si fa a prenderlo sul serio? rotfl2 Ma sopratutto, come fa un pilota a galvanizzarsi pilotando un mezzo del genere? Fossi io, tanto per restare nell'ambito Tominiano, mi metterei una bella maschera, così almeno in borghese non mi riconoscono come il pilota.

La storia di una città intera che viaggia, per quanto interessante suona molto Macross. Poi un paese utopico aldilà del mare chiamato Japan...ehm..Yapan, scusate  asd

Signor Tomino, con tutto il bene che le voglio, basta con questa storia di avanzatissime tecnologie perdute che si scoprono a poco a poco. E' una bella idea, ma Ideon era così, Turn-A era così, questo è così e ci sarà sicuramente qualcos'altro che non ricordo: dopo un pò rompe gli zebedei, insomma.
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« Risposta #5 il: 22 Aprile 2009, 15:15:05 »



E' un topos questo della città che viaggia,della fantascienza classica,ora non mi viene in mente il titolo di alcuni volumi,ma sono divesi che ne trattano,Tomino - ma anche e soprattutto gli staff che lavorano con lui alla Sunrise,il famosissimo Hajim Jadate,non dimentichiamolo,ama riciclare queste cose...

 Non è una tematica brutta in realtà anzi.
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Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi.
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« Risposta #6 il: 22 Aprile 2009, 15:58:02 »

Infatti il concetto di "carovana in viaggio" resta un ottimo tema sempre verde e personalmente mi piace molto.

A parte Macross, altre serie non giapponesi di successo lo hanno utilizzato con ottimi risultati, tipo Battlestar Galactica, Star Trek Voyager oppure semplicemente i vari film western sui pionieri.

Quello che intendevo (e sono stato molto poco chiaro io) è che pur essendo un elemento interessante, si va a perdere nel gruppo delle altre cose riciclate e palesemente "già viste" (non c'è niente di male nel "già visto", ma se in un'unica serie ce ne sono troppi allora si stroppia): invece di "Ah che bello, c'è il tema dell'esodo" ti fa pensare "Ah, ci hanno infilato pure questo".

Il che è un peccato.
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« Risposta #7 il: 19 Marzo 2011, 17:03:32 »

Il fansub italiano in streaming:

http://forum.kanjisub.com/viewtopic.php?f=63&t=5544

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amuro rey
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« Risposta #8 il: 15 Maggio 2011, 13:34:46 »

GP Publishing distribuisce d/visual!

http://www.comicsblog.it/post/10500/gp-publishing-distribuisce-dvisual
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amuro rey
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