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Autore Topic: Sky Crawlers di Mamoru Oshii  (Letto 1342 volte)
0e8lx40a
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"Lei non sa chi sono io!"


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« il: 23 Marzo 2017, 19:08:04 »

Mi sono imbattuto da poco nella visione di "Sky Crawlers" di Mamoru Oshii, per due motivi:

- Uno è che ultimamente si (ri)parla molto di GITS per via del live movie di imminente distribuzione, e mi è venuta la curiosità sugli altri lavori di Oshii prima e dopo il suo GITS.
- Questo lungometraggio in particolare e non altri, perchè ho visto sul Tubo alcuni spezzoni che mi intrigavano: battaglie aeree ambientate in un presente alternativo / ucronico (fantastoria, direbbero alcuni) con velivoli a elica e motore a scoppio, estremamente simili agli warbirds dell'ultima guerra.

Essendo appassionato di motori e design aeronautici dell'ultima guerra e periodi storici limitrofi, il fattore scatenante è stato quello.
Praticamente il tipo di velivolo dei protagonisti è fortemente ispirato al prototipo J7W Kyushu (anzi direi uguale, rivetto più / rivetto meno: doppia elica controrotante a parte), che non combattè mai per via della resa del Giappone, ma lo si ricorda per il suo design inconsueto rispetto a ciò che andava per la maggiore ai tempi.
Gli altri velivoli sono disegni inventati ma plausibili per il tipo di tecnologia del periodo storico che ha generato il look&feel del film (anni '30 e '40, e qualcosa dei primi '50: per esempio il protagonista guida una Vespa come quella di Peck in "Vacanze Romane").
E' divertente cercare nei vari modelli che compaiono, le "citazioni" progettuali ai velivoli realmente esistiti. Per esempio l'aereo dell'antagonista principale è un vero puzzle - ancorchè plausibile - di FW190, Me 109, qualcosa del Thunderbolt, eliche controrotanti tipo ultimi mark di Supermarine Spitfire o il Westland Wyvern (post WW2).
Inoltre ha un disegno sulla fusoliera che un esemplare di Spitfire Mark 19 motorizzato RR Griffon espone davvero (esemplare restaurato e in condizioni di volo all'oggi).
In fase di sonorizzazione si sono spesi bene nel creare i rumori degli apparecchi: si sente distintamente l'urlo dei tubi scarico mischiato ai fischi degli ingranaggi dei compressori e dei gearbox delle eliche.

La storia è intrigante e lascia spazio a speculazioni che avrebbero potuto generare un sequel (o un prequel) che poi - mi risulta - non ci sono mai stati.
Alcuni chiamerebbero questi punti della storia non chiariti o non sviluppati come buchi di sceneggiatura... Io preferisco pensare a una storia di ampio respiro, per necessità di produzione condensata in un solo film (con tutto ciò che ne segue).
Non voglio fare spoilering: cito solo l'espediente narrativo che subito chiarisce la parte drammatica (e cinica) della storia. In questo presente (o recente passato) Ucronico, la guerra mondiale come conduzione è letteralmente "appaltata" dalle nazioni che la combattono direttamente alle Multinazionali che producono gli armamenti.
In pratica qui non si sottende che la grande economia e finanza scatena le guerre, ma di fatto le combatte e le conduce direttamente.
Per intenderci, come se in MSG la Anaheim e la Zeonic conducessero apertamente la guerra tra loro, scavalcando la Fed. e il Principato.

Non penso sia il capolavoro del (suo) decennio ma trovo sia davvero un buon prodotto, e se avete tempo buttateci un occhio.        
« Ultima modifica: 23 Marzo 2017, 19:37:06 da alex0084 » Loggato

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