Si è spento l'11 febbraio, in maniera così inaspettata che ancora in questo momento mi sembra incredibile scriverne, Jiro Taniguchi (1947-2017) fra i più apprezzati autori giapponesi all'estero. Poliedrico come pochi altri autori nipponici, capace di affrontare con delicatezza temi forti, come l'amore fra persone di età diversissime, la potenza delle forze della natura. Il Mystery.Il Noir. La Storia.Il cibo.La malattia. Al centro di tutta la sua opera l'uomo, la persona umana.
Davide Castellazzi, suo primo editore italiano, lo ha ricordato, proponendo alcune sue significative parole:
"Negli anni Cinquanta, quando ero bambino, gli adulti odiavano i manga considerandoli qualcosa di volgare, oltre che un'inutile distrazione per i figli, che avrebbero invece dovuto pensare allo studio. Nonostante ciò, fui travolto dal fascino delle loro storie fiabesche, e dai disegni che le caratterizzavano"Ed ha continuato a creare per tutta la vita.
Come ricorderete nel 2011 è stata realizzata una grande esposizione in suo onore a Lucca