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Autore Topic: Giappone: dai samurai a Mazinga in mostra a Treviso  (Letto 6873 volte)
Froal
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« il: 18 Gennaio 2015, 22:19:38 »

Mi pare non sia stata segnalata questa mostra (ho fatto una rapida ricerca, mi scuso se questo post è un doppione)  che si terrá a Treviso fino al 31 maggio 2015 e dedicata all'arte giapponese dalle stampe ottocentesche fino ai moderni anime.


www.marcatreviso.it

Copio ed incollo dal suddetto sito:

Mostra: Giappone, dai Samurai a Mazinga


Continuano le mostre con l`Oriente.
Situato al limite estremo del continente asiatico, nel corso della sua storia millenaria l`arcipelago giapponese ha alternato lunghi periodi di totale isolamento a fasi di apertura nei confronti del resto del mondo. Si è sviluppata così una cultura del tutto originale, nella quale le contaminazioni dall`esterno si miscelano con lo spirito più misterioso di questo popolo, in un connubio di rara eleganza e straordinaria raffinatezza.

L`aspetto più interessante della cultura giapponese è la sua capacità di far convivere certi aspetti in apparenza contrastanti. Il popolo giapponese ha prodotto infatti tra i più feroci ed efficienti guerrieri, i Samurai, ma anche una delle culture femminili più raffinate e delicate, quella della Geisha.
Così come, in particolare nel periodo Edo (1603-1868), il grande amore congenito nei giapponesi per la Natura ha fatto sì che il mondo rurale, reale motore della società tradizionale, lasciasse spazio all`espansione di una cultura cittadina con la nascita di una metropoli quale Edo (l`attuale Tokyo) che già nel Settecento contava oltre un milione di abitanti.
E anche nel campo della religione e della filosofia, il popolo giapponese ha mostrato da sempre una particolare tolleranza nei confronti di ogni culto, qualsiasi provenienza esso avesse. La dottrina autoctona, lo Shinto, non ha interferito con l`arrivo del Buddhismo, del Confucianesimo e del Cristianesimo, integrandosi e adeguandosi, in una sopravvivenza che sa di vittoria.
Così, ancora oggi, nella contemporaneità, l`antico si sovrappone e miscela con le nuove tendenze: nel mondo dei manga (fumetti) e degli anime (cartoni animati) così come in quello del cinema e della letteratura, la cultura giapponese conserva le sue peculiarità grazie al rispetto per la propria storia e le proprie tradizioni.

La mostra ``Giappone, dai Samurai a Mazinga`` che si svolge a Treviso, a Casa de` Carraresi, dall`11 ottobre 2014 al 31 maggio 2015 illustra alcuni degli aspetti più affascinanti della cultura tradizionale del Giappone - il Paese del Sol Levante e del Crisantemo - attraverso l`esposizione di oggetti d`arte databili tra il XVII e il XX secolo, reperiti tra collezioni private e istituzioni museali.


Armi e armature, ceramiche e porcellane, rotoli dipinti e paraventi, lacche, stampe dell`Ukiyo-e dei grandi maestri (Hokusai, Utamaro e Hiroshige), tra cui anche le shunga (le immagini erotiche), netsuke, maschere, tessuti e kimono, sculture in legno e altri materiali. Nel percorso sono inseriti anche strumenti didattici che non solo illustrano l`arte antica ma anche le più recenti tendenze della cultura e dell`arte: stralci di anime, di film (Akira Kurosawa), di fotografia (Nobuyoshi Araki). Non mancheranno infatti rappresentazioni della cultura giapponese anche attraverso fotografie, richiami ai film del regista Akira Kurosawa, stralci di anime, i cartoni animati giapponesi e manga, i fumetti giapponesi, con i famosi robot Goldrake, Mazinga e Gundam, le cui corazze d`acciaio sono direttamente ispirate alle tradizionali armature dei samurai.

Il tema principale sarà quello di evidenziare il contemporaneo sviluppo di due filoni culturali e sociali nel Giappone antico, ovvero la ferocia marziale incarnata dai Samurai e la bellezza e raffinatezza del mondo delle Geisha. Due ambiti solo in apparenza inconciliabili che si sono invece intersecati in molti modi, dando così vita alle più specifiche peculiarità della cultura giapponese. Questo Giappone è entrato nell`immaginario collettivo di tutto il mondo. La cerimonia del té, il bonsai, la festa dei ciliegi in fiore, l`ikebana, la calligrafia, il kabuki, il teatro No, l`eleganza nelladisposizione del cibo, sono caratteri della cultura giapponese ben noti a tutti. In particolare esso ha entusiasmato gli Europei e gli Statunitensi tra la fine dell`Ottocento e l`inizio del Novecento. Soprattutto gli artisti dell`Impressionismo e dell`Espressionismo: personaggi quali Monet e Van Gogh, solo per citarne due, furono appassionati collezionisti di stampe dell`Ukiyo-e, le ``immagini del Mondo Fluttuante``, nelle quali trovarono esplicita ispirazione per le proprie opere più celebri. Anche in Italia il fenomeno del Giapponismo ha attecchito su molti artisti che hanno trovato nell`arte del Giappone uno stimolo ad intraprendere nuove ricerche tecniche, formali e stilistiche.
In mostra ci saranno spettacolari armature e oggetti dal sapore magico, accuratamente selezionati dal curatore della mostra, Adriano Madaro, grande esperto di estremo Oriente.
Le opere che verranno esposte appartengono prevalentemente al periodo Edo (antico nome della città di Tokyo), che va dal 1603 al 1867.
« Ultima modifica: 18 Gennaio 2015, 22:51:52 da Flora » Loggato
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« Risposta #1 il: 20 Gennaio 2015, 10:43:59 »

In realtà dovrei averla segnalata anche sul post delle mostre, ma effettivamente vale parlarne in modo autonomo perchè l'evento stà attirando, malgrado Treviso non sia proprio una delle città diciamo centrali d'Italia, grande attenzione



E per fortuna c'è qualche video in rete.
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Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi.
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Froal
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« Risposta #2 il: 20 Gennaio 2015, 11:16:42 »

Treviso non è centralissima ma è una cittadella deliziosa che vale la pena visitare a prescindere dalla mostra.
Per un ripasso cinematografico consiglio il sempre godibilissimo "Signore e signori" di Pietro Germi.
Io conto di andarci il primo fine settimana non piovoso tra aprile e maggio, così che visito pure i dintorni ( quando ci andai l'ultima volta era l'agosto di qualche anno fa, 40 gradi all'ombra..... Visitai il visitabile poi me ne tornai di corsa al mare!)
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« Risposta #3 il: 20 Gennaio 2015, 16:34:26 »

Sembra interessante... un po' fuori mano come sempre... bua
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« Risposta #4 il: 20 Gennaio 2015, 20:04:26 »

Non ho mai avuto il tempo di andarci...sebbene sìa a mezz'ora di strada da casa indifferente
però è in programma wink
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Odo l'uomo del giappone che mi dice: ufo robot ufo robot
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« Risposta #5 il: 20 Gennaio 2015, 23:26:22 »

Bravo, vai in avanscoperta, così poi mi dici se merita tre ore e mezzo di viaggio!  think
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« Risposta #6 il: 21 Gennaio 2015, 14:06:42 »

sembra interessante, ma Treviso ahimè è un po' fuori mano...
mai visitata devo dire a mio disdoro...
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rrboote
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« Risposta #7 il: 22 Gennaio 2015, 00:00:30 »

ci sono passato 3 volte, penso, ed una volta circa 10 anni fà andai a vedere il concerto dei Cure in un paesino limitrofo. mi ci vuole un paio di orette di macchina ma penso ne varrebbe la pena. faccio fatica ad andare in città a Verona e Mantova che ci arrivo in 20 minuti
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« Risposta #8 il: 22 Gennaio 2015, 08:22:34 »

Verona e Mantova non sono città.
Verona è un paesotto, Mantova un quartiere ...  asd
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« Risposta #9 il: 22 Gennaio 2015, 11:41:38 »

Santo Cielo che pigri! E pensare che voi nordici non dovete neppure affrontare il temibile tratto A1 Roncobilaccio - Barberino di Mugello! Io una volta ci ho trovato pioggia fitta e nebbione....a metá agosto! bua
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« Risposta #10 il: 22 Gennaio 2015, 13:33:21 »

Santo Cielo che pigri! E pensare che voi nordici non dovete neppure affrontare il temibile tratto A1 Roncobilaccio - Barberino di Mugello! Io una volta ci ho trovato pioggia fitta e nebbione....a metá agosto! bua

In effetti ogni volta che sono passato x Barberino ho trovato pioggia a dirotto (estate o inverno stessa cosa) rip
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« Risposta #11 il: 22 Gennaio 2015, 16:41:50 »

Il maltempo sul valico è una tradizione molto sentita. In caso di inopinato bel tempo provvede la Pro Loco a simulare nebbia ed acquazzoni con idranti e fumogeni.... Mr. Green

Voglio anche io la foto con il Mazinga gigante!!!!
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« Risposta #12 il: 22 Gennaio 2015, 17:45:55 »

io ho fatto spesso la Parma LaSpezia ................................................................ no comment  paura paura paura
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« Risposta #13 il: 05 Marzo 2015, 09:17:00 »


Fra gli organizzatori di questa mostra c'era FABRIZIO MODINA, uno dei più noti collezionisti di Toys della penisola animatore diversi anni fà di un'interessante trasmisisone radiofonica sul mondo dell'animazione e dei robottoni che ha condensato la sua esperienza, e la sua passione in un'opera in due volumoni enciclopedici dedicati a tutti gli anime robotici dell'età dell'oro. Fabrizio Modina colma questa lacuna con Super Robot Files volume I, che fornisce schede dettagliate per tutti gli anime robotici usciti nel periodo 1963-1978. Potete leggerne la recensione nel link a seguire


http://www.animeclick.it/news/42514-super-robot-files-1963-1978-di-fabrizio-modina-recensione
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« Risposta #14 il: 23 Maggio 2015, 17:22:49 »

Due righe di commento appena uscita dalla mostra:
È bellissima.
Andate a vederla pigracci, rimane aperta fino al 2/6!

Domani o lunedi cercherò di postare qualche foto.

Di Gundam c'è  poco, una wb d'epoca, due action figure (Sayla ed il Cigno) ed un Gundam con la spada che si illumina. Il pezzo forte sono i modellini d'epoca di tutti i robot degli Yattaman, ed alcuni modellini delle altre serie.....
Bella anche la parte dedicata all'arte giapponese dell'800. Chi ha bambini sappia che c'è una intera sala (segnalata) dedicata agli shunga (stampe pornografiche nipponiche), discutibilmente associate a personaggi dalla forte carica sexy ma certo non regine dell'hentai come la povera Miss Dronjo e Fujiko, di cui sono esposte due belle action figure.
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