Bright la getta sull'elemento tecnico ma è assolutamente vero che in Gundam - soprattutto in Gundam - la disobbedienza ( così ccome l'estrema fedeltà alla causa) sono proprio due motori narrattivi ricorrenti, culturalmente ricorrenti..c'è sicuramente una tecnica di sceneggiatura dietro questo, e non sarebbe affatto stran, ma d'altra parte se scrivesimo storie in cui ogni e ciascun personaggio si muove in maniera rettilinea, facendo essattamente quel che ci si aspetta dal ruolo che ha nella storia, non credo che si andrebbe da nessuna parte.
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Vedo la disobbedienza come un elemento casuale che però dà il vià ad un effetto domino...
in questo sono importanti i "giusti", mi piace definirli così.
Non sò per quale motivo ma non ricordavo più il motivo che avesse spinto Petereei(posso scrivere Peterrei?
) ad uscire dal rifugio:ecco era preoccupato dei continui bombardamenti,sapeva che quei rifugi sarebbero saltati e quindi corre a chiedere aiuto al padre.
Quel pazzoide del soldato Jene,non voleva solo distruggere i mobile suit ma uccidere anche i civili,lui ed il suo commilitone.
In questi momenti agiscono i "giusti"...Peterrrei è stato uno di questi.
L'altro giusto è il primo comandante della Base.Bianca Paolo.Cassius.......il primo doppiaggio mette in risalto un fatto:rimarca in modo felice il pensiero divergente fra i soldati che vogliono mettere al sicuro anzitutto i mobile suit e Cassius che si pone la questione morale di non lasciar morire i civili.
forse il titolo esatto(per me) dovrebbe essere "La disobbedienza e l'importanza dei Giusti"
giusto è il comportamento di Peterrei che corre a cercare il padre preoccupandosi della sorte di tutti
giusto è Paolo.Cassius che non si preoccupa solo dei suit da mettere al riparo ma di far imbarcare gli indifesi
cretino è Tem.Rey che si preoccupa solo dei gundam che ha progettato
bastardi sono i due soldati di Zeon che uccidono anche i civili