Non mi sembra che se ne parli molto ma nei giorni scorsi è deceduto per cause naturali Frank Frazetta, grande disegnatore, illustratore, molto conosciuto fra gli appassionati di fantasy.Solo in questo modo si è potuto vedere - ha ben ragione Luca Boschi -il trailer di un documentario dedicato alla sua arte:
Frazetta: Painting with Fire. Frazetta: dipingere con il fuoco
Riporto alcune note riprese dal blog ( identità di Carta) di Graziano Origa
«Io credo al vecchio cliché che vede gli artisti come persone che devono soffrire; la gente pensa che io sia sempre al settimo cielo, senza problemi, per merito del mio talento» (FF)
«Il cervello è come una macchina che ho sempre considerato come qualcosa di magico, un piccolo computer che funziona benissimo in certe aree ma fallisce in altre» (FF)
«Ho cominciato a sentire nel palato un sapore sgradevole, come se la morte mi avesse alitato in bocca. Iniziai a considerare cosa fosse. Alitavo in faccia agli altri ma loro non sentivano niente» (FF)
«Pensavo che ogni essere umano avess 25 ormoni, ma in un articolo ho letto che ne erano stati scoperti più di 300» (FF)
«Il gusto è ciò che separa l'uomo adulto dal ragazzo» (FF)
«L'eroe per essere credibile, deve essere bello, agile, elegante. I miei eroi sono così. Non importa in quale situazione agiscano; bisogna avere fiducia in loro al primo sguardo» (FF)
«I miei fans mi chiedono spesso perché da 50 anni non faccio fumetti... Facile a dirsi per loro. È un sacco di lavoro!» (FF)
«Non ho mai amato la generazione hippy, Crumb, le droghe, non era il mio mondo. Voglio dire, io giocavo a baseball, mi sono sposato, ho avuto dei figli. Fumavano erba in circolo e loro pensavano che io fossi di destra; invece avevo altri valori»
(FF)