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« Risposta #47 il: 18 Ottobre 2009, 21:41:21 » |
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Cominciano ad arrivare le prime recensioni di Astroboy http://www.meltinpotonweb.com/index.php?section=articoli&category=44&id=4377/cinema/recensioni/Recensione:-AstroBoy grazie alle avanzate tecnologie un gruppo di scienziati riesce a creare una città sospesa per aria, dove la popolazione è in tutto e per tutto aiutata da intelligentissimi robot. A capo del ministero delle scienze di Metro City c'è il dottor Tenma, geniale scienziato che con l'aiuto del suo fidato collega hanno appena fatto una scoperta fantastica, dei nuclei di energia presi da una stella, uno blu di energia positiva e uno rosso di energia negativa.
Quando il Presidente Stone viene a conoscenza di queste fonti di energia, impone ai scienziati di utilizzarle per il Pacificatore, un suo robot potentissimo. Tra le due il presidente sceglie l'energia negativa, facendo del Pacificatore un'arma di distruzione di massa a metà tra Robocop e Frankenstein. Nel collaudo dell'indistruttibile robot perderà la vita Tobio, il giovane figlio del dottor Tenma.
Distrutto dalla scomparsa del figlio, lo scienziato darà vita a un clone del figlio, un robot con il miglior sistema di difesa possibile, tecnologicamente avanzatissimo e con al posto del cuore il nucleo blu di energia positiva. Il clone non è però affatto uguale a Tobio, troppo avanzata la tecnologia e troppo potente è l'energia del nucleo. Il dottor Tenma caccerà la sua creatura di casa, spedendolo dritto nella terra di sotto. Qui il nuovo Tobio, dopo essere venuto a conoscenza di essere un robot dagli straordinari poteri, conoscerà un mondo tutto nuovo, dei nuovi amici umani e robotici, e quando sarà il momento, tornerà su Metro City per liberarla dalla tirannia. Buon film d'animazione, prevalentemente dedicato ai ragazzi ma che non manca di spunti interessanti anche per i più grandi. E' giusto, infatti, per dare a pochi eletti una vita migliore, quasi perfetta, consumare fino all'osso il resto del mondo? Gli appassionati non potranno non notare le diverse citazioni all'interno della pellicola, come la tanto famosa quanto misteriosa valigetta di Pulp Fiction o la solita, trita e ritrita (ma cambiata) citazione da Grosso guaio a Chinatown "Sono stato creato pronto!" Nella versione italiana i personaggi principali sono stati doppiati da Silvio Muccino, Carolina Crescentini e il Trio Medusa.http://www.badtaste.it/index.php?option=com_content&task=view&id=9997&Itemid=167 non è esattamente il prodotto che ti aspetti, per tante ragioni. Iniziamo dal punto che mi preoccupava maggiormente, ossia il doppiaggio, in particolare il lavoro sul protagonista. Visto che Silvio Muccino non ha esattamente la voce di Vittorio Gassman, c'era di che essere perplessi nella scelta dei distributori italiani. In realtà, sembra proprio che l'attore e regista abbia superato certi suoi problemi e qui offre una prova sorprendentemente matura (anche se, beninteso, continua a non essere Gassman, ma non è il caso di fargliene una colpa).
Ma, soprattutto, Astro Boy non è proprio il film che mi attendevo, ossia abbastanza innocuo, con tanta azione inutile e sostanzialmente noioso. Certo, va detto subito che di originale c'è ben poco, sia perché il modello dell'anime di Osamu Tezuka è stato copiato all'infinito in quasi cinquant'anni di storia, sia perché ci sono tanti modelli occidentali abbastanza chiari che sono stati ripresi, come Iron Man, una spruzzata di A.I., Il gigante di ferro, la Doom Patrol di Grant Morrison e uno scontro finale anche migliore di quello di Transformers 2 (ci vuole poco, d'accordo).
Astro Boy Però, certe scelte sono comunque encomiabili. Penso all'assenza dei soliti animaletti carini che ci vengono propinati in qualsiasi prodotto di animazione e che qui invece sono totalmente assenti (a parte un cane... robotico). E le tematiche sono più serie e malinconiche della media, in particolare il tema della morte (che però poteva essere sfruttato meglio). Addirittura, non mancano un paio di momenti visionari (una bella sequenza con le macchine di Leonardo da Vinci) e quasi burtoniani/selickiani (la scena dei robot nei rottami, senza dubbio la migliore di tutta la pellicola).
In altri punti siamo invece decisamente più sul convenzionale, a cominciare dalle discussioni ecologiste e sui diritti dei robot, che sanno un po' di manfrina (ma che per fortuna non sono troppo presenti nel film). E anche il finale è decisamente scontato, anche se ha sufficiente autoironia per non sembrare troppo stucchevole. Beninteso, non siamo certo al livello della Pixar, ma francamente ho trovato Astro Boy un prodotto accettabile, meglio di tante pellicole della Dreamworks o di Robots. Il dubbio è più che altro se un prodotto anomalo come questo troverà un pubblico...
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« Risposta #48 il: 19 Ottobre 2009, 09:48:40 » |
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Abbiamo la possibilità di poter avere alcune piccole interviste ai doppiatori di Astroboy http://www.wingsofmagic.it/astroboy-vola-sul-festival-di-roma/comment-page-1/#comment-6561......A fine proiezione siamo riusciti a scambiare quattro chiacchiere con i doppiatori italiani del film animato: Silvio Muccino, Carolina Crescentini e quei mattacchioni del Trio Medusa, hanno rilasciato alcune dichiarazioni per la stampa. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Silvio Muccino, vuoi raccontarci cosa hai provato doppiando il piccolo Astroboy?
Ammetto che non conoscevo Astroboy prima di interpretarlo. Doppiarlo, però, è stata una bellissima emozione: credo che a chiunque sia appassionato di cartoni animati come lo sono io, che guardo ancora cartoni alla mia età, farebbe piacere prestare la voce ad un personaggio come Astroboy”, che è un po’ la summa di tutti i personaggi che ho sempre amato e che mi sarebbe piaciuto tantissimo interpretare! Ho imparato molto da questa esperienza, non è assolutamente facile fare il doppiatore, ho dovuto lavorare moltissimo.
Carolina Crescentini, tu interpreti Cora in Astroboy. Raccontaci la tua esperienza.
E’ la prima volta che mi capita di doppiare un film e devo dire che mi sono divertita moltissimo. A dir la verità io e Silvio (Muccino, n.d.r.) ci siamo divertiti molto, perché è come se fossimo in qualche modo tornati bambini per tutto il tempo del doppiaggio! Il mio personaggio, poi, è a dir poco adorabile: anche Cora vive una situazione familiare complicata ed è fuggita di casa per sentirsi più forte. A Cora piace fare quella tosta, è vero, ma in realtà ha un animo molto fragile ed è molto, molto dolce.
Infine, il Trio Medusa ci racconterà un po’ quella che invece è stata la loro esperienza durante il doppiaggio di Astroboy.
Ci siamo divertiti moltissimo anche noi, anche perché la comicità presente in questo film è spesso molto vicina alla nostra comicità del passato. In realtà volevamo anche realizzare finalmente qualcosa che piacesse ai nostri bambini, che loro potessero vedere. In fondo, qui siamo davvero noi stessi: i tre robot che doppiamo sono un po’ come noi… tre deficienti! Scherzi a parte… Il lavoro è stato intenso ma divertente e abbiamo cercato di non metterci nulla della nostra comicità targata “Trio Medusa”, in questo siamo stati molto rigorosi.
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« Risposta #49 il: 19 Ottobre 2009, 10:59:19 » |
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« Risposta #50 il: 19 Ottobre 2009, 16:45:49 » |
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« Risposta #51 il: 19 Ottobre 2009, 18:55:32 » |
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La trama del film..
Ho letto diverse delle recensioni...la mia idea è che a molti dispiaccia profondamente,ma davvero profondamente alcune varianti della trama e il fatto che si sia andato verso un'impostazione per bambini ( questo si afferma esplicitamente in alcune recensioni...)
Salvatore muccino pare abbia superato il test mentre è il Trio Medusa che sia stato mandato al rogo - ma è assurdo... Assurdo sul serio..
Non li capiscono.
Nella recensione di Cineblog c'è un elemento sorprendente: il film è stato presentato doppiato - non si capisce esattamente se doppiato in diretta dai tre doppiatori o già doppiato... - ma questo vuol dire che ci sono anche le liste di altri doppiatori in giro...
Probabilmente per aiutare i più piccoli...che hanno affolato la pomeridiana una marea.
Toby (divenuto Tobio nella versione italiana) è il figlio del dottor Tenma,geniale scienziato della città di Metro City, società futuribile, ricca e colta, un'isola che vola nei cieli sopra ben lontana dalla Superficie,un piccolo avventuroso bambino che muore,per lo strazio del padre dopo pochi minuti dall'inizio del film..Una scena crudele e dura. Nessuno può accettare la morte del proprio figlio e certamente non il dottor Tenma che ne crea un clone robotico: Astroboy,un clone robotico avanzatissimo nel quale poter riversare tutti i ricordi,l'intelligenza,i sentimenti, del bambino. Astroboy è Pinocchio,il dottor Tenma è Geppetto si potrebbe dire se non fosse che Astroboy è qualcosa d'altro. riuscirà nella sua impresa, ma il senso di colpa porterà Tenma a rifiutare Astroboy.Allontandolo da se.
E' da qui che inizia la vera vicenda del film e il dramma personale del bambino robotico si inserisce nel dramma dellaa società in cui vivono Tobio e Tenma,e ci si allontana dalle pagine di Tetzuka.
La città volante,Metro City,domina dall'alte una Superficie disseminata di rifiuti,il pianeta Terra è abbandonato a se stesso,un'autentica immensa discarica.(potrebbero essere bidonville sudamericane, baraccopoli asiatiche, periferie- discariche africane, campi Rom, sembra il paesaggio assurdo di Wall•E)
Vi si rifugiano gli scarti tecnologici e umani, robot e orfani, elettrodomestici e poveri, tutti outsider rifiutati dalla perfezione artificiale della ricchezza cinica. La superficie stà diventando l'obbiettivo della politica del presidente ossessionato dal consenso elettorale e convinto che una guerra in quell'inferno gli restituisca il favore dei suoi "sudditi"
Proprio Astroboy precipitato sulla Superficie,impegandosi ad aiutare gli altri come può,anche a prezzo del proprio sacrificio personale,ignorando le differenze fra umani e robot,vero ponte fra le due stirpi riesce a frapporsi fra i due gruppi, superando i reciproci pregiudizi..fra i robot che vogliono fare la roboluzione e che leggono Lenin e Trotskij e i teppistelli umani che usano le macchine come protagonisti di lotte gladiatorie in un colosseo improbabile.
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« Risposta #52 il: 02 Novembre 2009, 21:54:39 » |
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« Risposta #53 il: 03 Novembre 2009, 08:42:17 » |
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Bello il trailer ma la notizia che porta cineblog è anche un'altra....i dieci milioni di incasso in due settimane!! Ed è costato - appunto - 60...Imagi Animation andrà in crisi sul serio....
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« Risposta #55 il: 08 Novembre 2009, 14:48:34 » |
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« Risposta #56 il: 08 Novembre 2009, 15:53:40 » |
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Trovato anche sulla rete You Tube - stavo cercando il filmato di Gintama -
Si interrompeva all'improvviso però,a pochi istanti dal finale - in pratica la scena delle mitragliatrici... Strana sensazione considerando come è stato accolto...dolce amara,il film non mi pare sia venuto male,anzi,non capisco come sia stato davvero schiacciato...
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« Risposta #57 il: 13 Novembre 2009, 17:22:44 » |
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« Risposta #58 il: 18 Novembre 2009, 13:21:05 » |
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Ben interessante e propone alcuni interrogativi... http://fumettidicarta.blogspot.com/2009/11/weekly-astro-boy-magazine-una-rivista.htmlIn concomitanza con l'arrivo nelle sale cinematografiche del film Astro Boy esce negli Stati Uniti la rivista Weekly Astro Boy Magazine. La particolarità del settimanale è di essere pubblicato esclusivamente sui telefonini iPhone. Ogni numero, che costerà 0,99 centesimi di dollaro e potrà essere scaricato esclusivamente negli Stati Uniti, conterrà un episodio di Astro Boy e altri fumetti di Osamu Tezuka a rotazione, a partire da Fenice, Dororo e Black Jack. Il primo numero è gratuito e la versione on line può essere letta anche in Italia. Weekly Astro Boy Magazine è l'edizione statunitense della rivista Weekly Tezuka Osamu Magazine che in Giappone è pubblicata su iPhone da aprile. link per il dowload... http://www.astroboymagazine.com/flash/F_viewer_standard.htmAnche la domanda che si porta dietro la nota mi sembra corretta: le due domande... - è prevista un'identica iniziativa per il film dedicato a Dylan Dog ?? - molti autori USA si stanno lanciando sull'editoria digitale,fino a che punto si svilupperà questo mercato ?? E l'italia ??
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« Risposta #59 il: 28 Dicembre 2009, 13:39:38 » |
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Yamato video ha presentato un'intervista al regista di Astroboy...: David Bowers, http://www.animeclick.it/news/23900-yamato-video-intervista-a-david-bowers-regista-di-astro-boyTesto di Mario A.Rumor Per un attimo i fan di primo letto, vale a dire gli appassionati e i fedeli lettori di Osamu Tezuka (colui che in Giappone è considerato il “dio dei manga”), hanno sussultato. Astro Boy, il piccolo robot dell’infanzia, protagonista di tanti fumetti e serie animate, passato dalla parte del nemico. Ossia, via il tradizionale artigianato dell’animazione fatta a mano (in stile Miyazaki) e benvenuto il rivoluzionario 3D (stile Pixar e compagnia bella) nel nuovo film di David Bowers lungamente atteso dopo tante traversie.
Riportare alla luce una pietra miliare degli anime e imparentarla alle vigenti norme di spettacolo digitale è sembrata la scelta più ovvia. Anche per chi, a Tokyo, possiede non solo i diritti sul patrimonio artistico di Tezuka (un immaginario calcolato in oltre 150 mila tavole a fumetti e una library di serie animate e film da far impallidire la stessa Disney), ma pure la memoria storica del disegnatore scomparso esattamente venti anni fa. «Non c’è ragione di rammaricarsi: questo film non è fonte di risentimento, ma un cambiamento di valore», spiega il presidente di Tezuka Productions Yoshihiro Shimizu. «Non capisco perché l’uso del 3DCG possa essere un tradimento nei confronti del personaggio originale. Astro Boy di Tezuka possiede una sua identità trasversale che funziona per il fumetto, le serie Tv o il 3D. Non è mai venuta meno. La nostra speranza è che il film di David Bowers dia l’opportunità alle persone che hanno amato il mondo di Astro Boy di conoscere meglio il fumetto originale. Basterebbe che l’un per cento del pubblico voglia leggere i fumetti di Tezuka. Sarebbe un grandioso passo avanti. Niente cambiamento però, niente successo».
Una posta in palio che Imagi Animation, la società con tripla sede a Hong Kong, Tokyo e Los Angeles che sta dietro il progetto di Astro Boy, si augura di trasformare in campagna promozionale per i film in cantiere, tutti prelevati dall’universo Japanimation come il prossimo Gatchaman o il robotico Tetsujin 28. Perché, con la crisi economica ancora in atto, proprio Astro Boy (costato oltre 40 milioni di dollari) ha rischiato di non raggiungere il traguardo. Come il regista designato Colin Bradley sostituito in corsa da David Bowers, l’inglese di Giù per il tubo, felice come un ragazzino di occuparsi del robot giapponese. Un entusiasmo che Osamu Tezuka avrebbe ricambiato con un generoso inchino. Signor Bowers, come è arrivato alla corte di Astro Boy?Ho sempre pensato che Astro Boy fosse particolarmente cool, un’icona dei manga giapponesi e un capolavoro di design; quindi morivo dalla voglia di farne un film. La produttrice Maryann Garger ed io abbiamo lavorato assieme per tanto tempo, quindi sapevo sarebbe stata un’esperienza divertente. Astro Boy è un’icona assoluta: fumetto, serie animata trasmessa con successo dalla rete NBC negli anni ’60: cosa ama del personaggio creato da Osamu Tezuka?Devo ammetterlo, la mia familiarità con il personaggio è legato ai miei ricordi di ragazzino e studente del college in Inghilterra: sebbene non ne seguissi la serie animata, Astro Boy sembrava riemergere dappertutto nella mia vita. Non appena ho iniziato a seguire il progetto del film, mi sono gettato su ogni brandello di Astro Boy a disposizione ed è stato un ritorno di fiamma coinvolgente. Nel film vediamo Astro Boy sfrecciare nel cielo come Superman: qualche legame nascosto tra il suo film e il genere dei supereroi?Non posso dire di amare particolarmente Superman come personaggio, ma adoro i film con i supereroi. Per me Astro Boy è un po’ l’antenato dei supereroi classici, ma con molto più movimento intorno. I fan di Tezuka sono preoccupati di vedere tradita l’eredità del personaggio originale. Vuole rassicurarli?Astro Boy è un tesoro nazionale in Giappone. Abbiamo lavorato a stretto contatto con la Tezuka Productions per assicurarci di fare le cose nel modo corretto. Mi sono impegnato affinché il mio film fosse fedele alla tradizione ma al tempo stesso rivelasse un aspetto fresco e contemporaneo.
Lei ha anche parlato di Astro Boy come di un film per famiglie, è così?Astro Boy racconta la nostra ricerca di una identità e dei legami che ci uniscono ai nostri genitori. È una storia molta intima ed emozionale, anche se per ovvie ragioni l’abbiamo impachettata ben bene con azione e divertimento. Alla Tezuka Productions sono fedeli all’animazione tradizionale: come li avete convinti a fidarsi del 3DCG? Qualche consiglio dal figlio di Tezuka, Macoto, regista anch’egli?Macoto Tezka e Yoshihiro Shimizu sono stati i nostri consulenti creativi. Mentre preparavo questo film ero ossessionato dall’idea di restare quanto più fedele all’originale, mettendoci però con discrezione qualcosa di mio. Osamu Tezuka era un visionario e il suo Astro Boy un personaggio all’avanguardia; totalmente nuovo per l’epoca quando lo ha creato. Con le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi ho voluto fare di questo Astro Boy il discendente ideale per l’anno 2009. Nessuno escluso, alla Tezuka Productions hanno sostenuto la mia idea. Siete riusciti a mantenere vivo il fascino classico e un po’ datato delle atmosfere del fumetto originale?Credo che abbiamo interpretato e trasferito con successo il look originale per lavorarlo in 3D. La CG mi ha permesso di muovere la macchina da presa con impressionante agilità; inoltre farà sentire il pubblico totalmente immerso nelle scene d’azione del film. Da Giù per il tubo, il suo film del debutto, ad Astro Boy: il divertimento è sempre assicurato?Ci sono molte cose buffe in Astro Boy, ma si tratta di una comicità un po’ stemperata. In Giù per il tubo avevo inserito un sacco di riferimenti alla cultura pop. Ma Astro Boy ha richiesto ben altro. È molto più sincero e commovente per la storia che racconta, così la comicità arriva dai personaggi e dalle situazioni, e non è sparata a casaccio. Tranquilli: ci saranno parecchi momenti divertenti. Alcune cose da sapere su Astro Boy (vecchio e nuovo)Vero nome: Atomu. Personaggio secondario di un fumetto dello stesso Osamu Tezuka (1928-1989), il piccolo robot diventa protagonista di una serie a fumetti tutta sua nel 1952. La storia: Tobio, figlio del professor Tenma, muore in un incidente stradale e il padre lo fa rivivere nel corpo di un androide che diventerà paladino in miniatura della giustizia e della pace. Da quel momento egli è Tetsuwan Atomu, ovvero “Atom dal braccio di ferro”. Il nome Astro Boy fu coniato per il pubblico americano.Tv in bianco e nero. Primo gennaio 1963: inizia l’era dei cartoni animati giapponesi e Astro Boy ne è il capostipite. Per il primo episodio furono necessari ben 6000 disegni per 20 minuti di animazione, un record. La serie in 210 puntate diretta da Osamu Tezuka fu successivamente venduta al network americano NBC. In Italia è arrivato il remake a colori del 1980 (distribuito in dvd da Yamato Video e Dolmen). Meglio della Sony. Dice il produttore Yoshihiro Shimizu: «Penso che con il film di Astro Boy siamo riusciti a realizzare ciò che Sony non è riuscita a fare con la serie Tv animata del 2003: presentare al meglio il personaggio originale».Imagi chi? Tezuka Productions da principio non era convinta di associarsi con Imagi Animation. Mentre negoziavano le clausole contrattuali si è fatto avanti Shinichi Kobayashi, uno dei più influenti rappresentanti dell’industria dello spettacolo giapponese, in veste di referente per Imagi. La sua presenza ha rassicurato Tezuka Productions. Imagi Animation opera fra Hong Kong, Tokyo e Los Angeles e ha realizzato TMNT – Teenage Mutant Ninja Turtles (2007). Ha annunciato la lavorazione in 3DCG dell’atteso Gatchaman e di Tetsujin 28. Solo Highlander – Vendetta immortale di Yoshiaki Kawajiri (in dvd per Dall’Angelo Pictures) mantiene fede alla scuola artigianale del 2D. Nuovo regista. «David Bowers è un regista molto competente con una grande abilità a gestire lo staff», racconta ancora Shimizu. «Ha ascoltato le ragioni di entrambe le parti coinvolte e le opinioni dei suoi collaboratori. Gli ho suggerito di creare un nuovo Astro Boy senza perdere di vista lo spirito del fumetto originale».Simbolo generazionale. «Quando la serie a fumetti fu pubblicata nel 1952», spiega Shimizu, «Astro Boy era il simbolo di ripresa del Giappone annientato dalla guerra. Oggi, per il pubblico di cinquantenni, Astro Boy è il risultato della loro affermazione nell’aver saputo ricostruire il Paese in una sola generazione. Per i quarantenni è il ricordo del primo personaggio televisivo a cartoni (sufficiente a trasformare Tezuka in una celebrità nazionale). Per i trentenni un personaggio famoso. Per i giovani solo uno dei tanti nomi della costellazione manga».Astro Boy secondo Tezuka: «Osamu Tezuka pensava che il suo personaggio possedesse un aspetto molto occidentale, del resto non ha mai nascosto di essere stato influenzato da Walt Disney e da Dave Fleischer. Riteneva inoltre che Astro Boy fosse indicato per i ragazzini, anche se non si risparmiava dallo scrivere storie adulte (come La storia dei tre Adolf e Black Jack); ma per questi lavori in particolare chiedeva sempre che fossero altri a occuparsi delle copertine dei volumi. Se fosse ancora vivo avrebbe ucciso per dirigere il film egli stesso, con un solo pericolo: il budget sarebbe stato il doppio di quello usato oggi».Stessa trama. Il nuovo Astro Boy è ambientato a Metro City dove il dottor Tenma restituisce la vita al figliolo defunto grazie al “Blue Core”, fonte di energia che i militari al soldo del President Stone vogliono per scopi assai poco pacifisti.Voci. De luxe il cast vocale originale del film: Nicolas Cage (Tenma), Freddie Highmore (Astro Boy), Donald Sutherland (President Stone), Kristen Bell (Cora) e Charlize Theron (voce narrante). In Italia: Silvio Muccino, Carolina Crescentini e il Trio Medusa.Vezzi. Osamu Tezuka amava inserire personaggi da riutilizzare anche in altre opere. Sorta di buffi “caratteristi” animati. È il caso dello “zio baffone” o del professor Ochanomizu (ribattezzato Dr. Elefun in Astro Boy) caratterizzato da un grosso naso a patata che ha reso difficile la vita agli animatori del nuovo film.Soldi. Un singolo episodio in b/n di Astro Boy nel 1963 costava la bellezza di 2 milioni e mezzo di yen, ma Tezuka – ossessionato dal timore di non proseguire la serie – svendette la sua creatura a Fuji Tv alla cifra irrisoria di 550 mila yen a puntata. Si ringraziano David Bowers, Yoshihiro Shimizu, Tezuka Productions, lo staff di IMAGI e Shinichi Kobayashi, e Jenny Hennessy.
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