Come nel film di Sordi, finché c'é guerra...
Effettivamente Tomino (uomo geniale capace di ipotizzare e creare un affresco quasi profetico nello stesso periodo in cui le alternative erano i vari robottoni con storie sempre uguali) ha visto giusto.
La tematica di lobby economiche/produttive che vendono al miglior offerente i loro prodotti, che manipolano i vari schieramenti perseguendo come fine ultimo solo il loro interesse (tematica che emerge chiaramente in Z ed anche affrontata in Unicorn, con tutti i suoi difetti), la trovo molto attuale.
Tanto premesso, e saltando un po di palo in frasca, punto d'arrivo ideale della visione di Tomino è Turn A.
Da un punto di vista ideologico sicuramente il suo testamento.
Il punto d'arrivo è la visione di una società che giocoforza rinuncia alla guerra come modo di risolvere le controversie, perché finalmente consapevole delle conseguenze a cui è destinata quando antepone le esigenze belliche a quelle del benessere collettivo.
Ed è una verità a cui le due fazioni che si contrappongono arrivano con estrema difficoltà, quasi fosse un percorso iniziatico.
Ed allora, e forse è un'utopia, che la speranza sorga quando non c'è più a guerra piuttosto che il contrario.
Ma per arrivarci occorre e. forse in questo ha ragione Tomino, toccare il fondo.
P.S. grazie Eddy per avere a più riprese consigliato la visione di Turn A.
P.P.S. per chi non l'avesse visto ne consiglio a mia volta la visione.