Per il discorso scolastico do ragione a Bright a meta perche parlando con la maestra di mio figlio che e' dichiaratamente "rossa" sono anche i mezzi che hanno che sono pochi e poi le famiglie non si interessano piu di queste cose preferiscono far la brustolada
mah, guarda, io al liceo avevo testi di storia ed educazione civica chiaramente sinistrorsi, la prof di lettere e storia, subentrata ad un'altra al secondo anno, era di tutt'altra parrocchia ma ormai il testo era quello e non si poteva cambiarlo, né (molto più saggio ed utile, a parer mio) integrarlo. L'unico sui insegnamento che mi porto dietro ancora oggi é che é meglio leggere due quotidiani di estrazione diversa, piuttosto che uno, "perché l'obiettività e l'oggettività non son cose di questo mondo!", diceva lei... E almeno su questo aveva ragione da vendere.
Oggi e, soprattutto, domani, coi pesanti tomi cartacei sostituiti da molto più economici e-book, con le enciclopedie sostituite dalle molteplici (anche se, ahinoi, non sempre parimenti affidabili) fonti e monografie su internet, avere un insegnamento non plagiato dalle ideologie di parte sarebbe possibile... Per quanto mi riguarda, però, se questo non dovesse avvenire quando toccherà a me fare il genitore preoccupato per l'educazione del figlio, spero di potermi permettere un istituto privato. Non che possa mettermi al sicuro dalle mie riserve sul nostro sistema scolastico ma perlomeno, se non sono soddisfatto, avrò una leva più lunga su cui far forza nel protestare le mie ragioni, sperando di non essere io stesso ad influenzare le scelte della prole più di tanto...
Resta il fatto che del significato del 25 aprile un po' tutti, per ragioni ridicolmente opposte, sembrano non aver fatto tesoro, le parole di Mameli "Noi siamo da secoli/Calpesti, derisi,/Perché non siam popolo,/Perché siam divisi" sono vere tutt'oggi, ma stavolta non c'é alcun oppressore cui dare la colpa, solo la mortificante immaturità di un'intera nazione che non sa e non vuol sapere come essere tale.