Uff, mi piacciono le discussioni sui real attuali.
Non vorrei andare Ot, ma non resisto alla tentazione di dire la mia.
Mi ricollego al discorso fatto da Miliardo sul genere real, che condivido molte delle sue critiche, lka le suo più che altro per spiegare quello che reputo essere il fulcro del problema.
Il problema principale è che trattandosi di Cinema, cartoni, fumetti o altro, bisogna sempre arrivare a patti con il realismo, e accettare diversità o sotterfugi, per gestire le storie e creare intrecci interessanti.
Credetemi...
Se si dovesse rispettare il realismo assoluto molte storie non farebbero presa sul pubblico o semplicemente sono sarebbero gestibili.
Perchè non è solo questione di raccontare una storia, molto spesso bisogna confrontarsi con problemi di scena, regia, emozioni dei personaggi e soprattutto bellezza, ma di questo ci arrivo dopo..
Quando si segnano nuovi standard qualitativi nel campo dell'animazione, ci si deve adeguare, altrimenti ciò che si andrà a realizzare inevitabilmente non sarà all'altezza delle aspettative che un titolo importante genera. Ma a quanto pare, alla Sunrise e alla Bandai sono di tutt'altro parere.
Dipende da cosa si vuole ottenere.
Francamente credo che il realismo dovrebbe sempre essere schiavo di una bella storia e non il contrario.
Alla fin fine credo che conti molto di più avere una parvenza di realismo, cercando di tenersi più vicini possibile alla realtà, senza però diventarne schiavo.
Lo spettatore vuole divertirsi, essere affascinato, e non tutti sono interessati nel realismo al 100%.
Lo spettatore medio, scommetto, che in molte produzioni di fantascienza potrebbe scambiare qualcosa di reale per finzione e viceversa.
Andando avanti, come la mettiamo con tutto il casino che si sente nello spazio aperto, quando dovrebbe regnare il silenzio assoluto?
Senza suono, si perde una componente importante.
Uno dei 5 sensi dell'uomo.
Se nessuno rispetta questo dettaglio, ormai alla portata di tutti è perchè non piacerebbe a nessuno un duello spaziale senza il classico BOOOOOOM.
Fatta eccezione per produzioni particolari, magari claustrofobiche o di "atmosfera" che puntano proprio nel silenzio per dare angoscia o solitudine, ma anche qui conta quello che voi ottenere sul pubblico.
Il cinema è anche questo.
Un duello di robot senza suono, non sarebbe "galvanizzante".
Altro punto sono le soldatesse, prive di alcuna credibilità. Sembra di trovarsi di fronte a delle top model in divisa, mentre nella realtà le soldatesse comuni hanno un aspetto più rigido e austero, sono meno appariscenti, sono più nerborute per ovvi motivi. Attenzione però, non sto intendendo che sembrano o che debbano sembrare degli uomini, ma che di certo non appaiono come se fossero appena di ritorno da una sfilata di moda. Quindi continuare a mettere Anna Nicole Smith, Pamela Anderson, Kate Moss, Elle MacPherson e via discorrendo nei, a loro improbabili, panni di soldatesse, va tutto a discapito del concetto di “real”.
Oddio...
Le modelle "pilota di f-16" ci sono nella realtà.
basta pensare a quella guardia marina, radiata dall'esercito perchè aveva postato nuda per playboy.
Un bel pezzo di figliola.
Il punto comunque non è tanto quello, ma il fatto che lo spettatore medio
Non si immedesima in un personaggio brutto è una delle prime cose che vengono insegnate nei libri di sceneggiatura.
Un personaggio fisicamente brutto o semplicemente non bello , deve avere ha tantissimo fascino, ( quindi una caratterizzazione fatta a regola d'arte) oppure non farà presa sul pubblico.
Magari se lo leggete qui, non ci credete o vi viene da ridere, ma è questa la verità.
Per questo ci sono sempre fichetti che pilotano gundam.
Soldati ultra fighi e pompati nei film americani ( stile Top gun) e splendide "ragazze soldato".
Citando Gundam basta vedere come viene odiata Fly di Gundam seed.
La cosa divertente è che tantissime....veramente tantissime ragazze sono uguali a Fly e in quella situazione si comporterebbero esattamente come Fly...
Eppure codeste ragazze non si immedesimano in Fly, ma in
LACUS.
Ovviamente la regola vale anche per molti personaggi maschili.
Altri dettagli sono i robot con colori troppo sgargianti, le armi da taglio a raggi che non mi vanno troppo a genio, i fighettini che si ritrovano per caso a pilotare i mezzi più complessi e potenti che esistano, riuscendo a farli funzionare quando non né avevano mai visto neanche uno, e come se non bastasse si rivelano pure degli assi al primo colpo, tutto questo da degli individui che il giorno prima se ne stavano beati a casa a giocare con la console, presumibilmente la Playstation 10 data l'ambientazione futura
.
Il moccioso di 16enne che fa il verso a gli adulti e si comporta da eroe come se fosse la cosa più facile di questo mondo non piace neppure a me.
Ma io ha già superato da un pò quella fascia d'età.
Se avessi ancora 16 anni, probabilmente stravederei per questo genere di personaggi.
XDDD
Io non sono contrario al fichetto 16enne che pilota il robot, però affinchè la cosa sia credibile, attorno a lui bisognerebbe gestire la situazione in maniera coerente.
Ad esempio non si può dire che Evangelion non sia realistico sotto questo aspetto.
Shinji, non è un leader, pilota solo il robot e fa quello che gli viene detto dagli adulti.
Una tipologia di personaggio che però non piace allo spettatore giovane, che preferisce qualcosa sullo stile di Athurn o Kira, veri e propri vendicatori solitari che a metà serie diventando totalmente indipendenti dagli adulti, con i loro mobil suit auto riparanti, auto gestiti , dall'energia illimitata ecc ecc.
In fine, i caschi, dalle forme più ridicole, che ormai non dico neanche più che dovrebbero metterci i respiratori, ma almeno qualche fessurina per farli respirare questi piloti no?
La questione dei caschi è più complessa di quanto sembri e rappresentano una vera e propria gatta da pelare per molti registi.
I caschi alla gundam, non sono in realistici.
Come non lo sono i caschi alla battlestar galattica o la tantissimi altri con quel assurda visiera frontale, che per quanto rinforzata (che poi rinforzata non è) non è assolutamente proponibile per un ambiente bellico spaziale.
Basta vedere i caschi spaziali che progetta l'autore francese del fumetto "casta dei metabaroni " per capire cosa serve realmente nello spazio in ambiente da guerra, veri e propri scafandri.
Lo stesso casco del protagonista di Votoms è molto più credibile di tanti altri.
Da notare poi come vengono bardati i protagonisti di Gesaraki per pilotare i loro mEch..
Il problema è che quel genere di caschi o bardature nasconde il volto del protagonista, togliendo completamente la sua espressività.
Questo non piace allo spettatore medio.
Per questo nei film di aerei, "i buoni", hanno quasi sempre la visiera dell'elmetto alzata.
Per quanto riguarda altre serie, mettiamoci pure tettone, corpetti sadomaso, robot dal design ridicolo; qualcuno a detto Code Geass?
[HOMER SIMPSON MODE ON]
Mmmmmhhhh reginette sadomaso....
[HOMER SIMPSON MODE OF]
Beh dai...
La soldatessa vestita di lattice nero, con completi sadomaso e la frusta legata alla cintura, sicuramente non è realistico, ma rappresentano nell'immaginario della gente figure al di fuori della realtà che fanno volare parecchio la fantasia degli spettatori.
Io sono contro il fanservice gratuito.
(Tipo CC di Code geass che indossa abiti assurdi senza una ragione precisa), ma non sono contro all'utilizzo per gioco di codesti elementi.
Sicuramente dosati nella giusta maniera, questi elementi sono estremamente magnetici verso i gusti del pubblico.
Quindi in definitiva non ci siamo proprio, gli anime real robot di oggi fanno acqua da tutte le parti, e Gundam ne è il più grande esempio. Forse nessuno ci ha fatto caso, ma fra due anni Gundam compie 30 anni, e questo manifesta un suo problema di fondo venutosi a creare con il passare del tempo, e cioè che non si è evoluto. Ormai non è più accettabile che il Gundam del 2000 sia ancora come quello del 1979. Il Gundam di allora era rivoluzionario, Quello odierno è stereotipato e privo di realismo.
Non basta mettere qualche robot fabbricato in serie per fare un anime di fantascienza robotica che sia realistico.
Per chiudere, dico che capisco e condivido molte tue critiche, ma bisogna sempre considerare quello che l'autore vuole ottenere.
Non funziona semplicemente dicendo" voglio una cosa realistica".
Suono, musica, ambientazione, espressività dei personaggi, atmosfera...
Tutto gioca un ruolo importante nella messa in scena di prodotto cinematrografico o di anime.
da qui deriva il dover per forza arrivare a compromessi con il reale, per creare il "fantastico", categoria nella quale si può inserire ogni prodotto del genere.
Persino il tanto amato film "TOP GUN" non è assolutamente realistico, eppure moltissima gente crede che lo sia, tanto che dopo il film, la marina si ritrovò un sacco di volontari arruolati.
Contano molto gli obbiettivi, dallo stile e soprattutto dall'interesse che un regista o un autore ha sull'argomento.
Un regista come Fukuda che di Real robot non sa nulla e probabilmente neppure gli interessa, è ovvio che non realizzerà un Votoms.
Ma anche qui conta molto il modo di mettere in scena una determinata tecnologia, nel mostrare determinate scene, o nel gestire detreminati eventi.
Un "real robot" può esserlo pure un gundam che con un cannone spazza un terzo dell'esercito nemico, ma conta il COME viene mostrato.
il Gp2 ad esempio che distrugge una colonia e si protegge dall'onda d'urto dell'esplosione nuclerare, prendendosi comunque dei danni alle giunture, è UN OTTIMO ESEMPIO di quello che intendo.
E poi voglio dire una cosa...
Se io fossi un regista di Gundam...
Probabilmente mi prenderei molte libertà sulla tecnologia dei robot e mi concederei spesso e volentieri diversi sfizzi cercando comunque di restare su quella che è la "mia" idea personale di real robot ( che comunque è già di per se molto poco realistica.)
Serie come Mazinga o Jeeg, sono creazioni che puntano più "sull'epico", che sul realistico.
DI conseguenza è naturale che super robot appaiano sempre come super eroi, o titani dalle armi fiammeggianti.