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Autore Topic: Capitan Harlock il Film CG il 1 Gennaio 2014 in Italia!  (Letto 57236 volte)
itgBrh
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« Risposta #45 il: 07 Giugno 2013, 21:38:08 »

Neppure Lady Oscar? IMHO è fruibilissimo anche da un pubblico adulto, molte situazioni sono romanzate ma basate su fatti storici. E ci sono abbastanza azione ed belle donne per piacere anche ai maschietti! Mr. Green
In realtà mi riferivo agli anime e cartoon per maschietti, non ho mai nascosto che quelli per le femminucce avevano, narrativamente, una marcia in più... finché Gundam non ha fatto mangiare la polvere anche a questi, che peraltro non hanno saputo rinnovarsi come invece han fatto quelli per i ragazzi.

Prima c'era Mazinga, poi Gundam lo ha preso a schiaffi ed ecco che da allora abbiamo avuto Macross, Patlabor e via così. Anche i precedednti robot nagaiani hanno dovuto adattarsi loro malgrado, vedasi i risibili escamotage per render credibili le trasformazioni del Getter in Last Day!

Prima c'era Candy Candy e Lady Oscar, narrativamente superiori a Nagai e forse perfino a Matsumoto. Poi arriva Gundam a spostare l'ago della bilancia. In seguito, escono... Georgie ed il Tulipano Nero!!!
Non la stessa presa di coscienza critica e la stessa maturazione narrativa, direi.
























Ovviamente non sto parlando seriamente.
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Hkirau
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« Risposta #46 il: 08 Giugno 2013, 07:55:24 »

Non credo che vedrò il film. Di Harlock adoro le Mazoniane (per cui ho comprato i dvd della prima serie), il resto è irrilevante (forse per amore di Yuki potrei farci un pensierino, ci dovrò pensare).

La differenza tra Georgie e le opere di Nagai è ... Georgie stessa che quindi li batte alla grande. Il Tulipano Nero era invece una copia mal riuscita di Oscar, la stessa Simone non reggeva il confronto (forse solo quando si metteva i pantaloncini neri e gli stivali, per il resto...).

A Candy avrei tranquillamente sparato quand'era bambina, avrei ammazzato lei e quella specie di procione bendato che si portava dietro.
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trsieoa
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« Risposta #47 il: 08 Giugno 2013, 09:28:59 »

ai tempi solo il pensiero di Candy Candy mi causava attacchi di nausea e diarrea...

comunque adoravo Heidi e ho retto Remi fino alla fine. ma sono passati troppi anni non so che effetto mi farebbero adesso. confesso di essere rimasto sorpreso dall'effetto che mi fece rivedere Gundam, lo ricordavo con nostalgia, ma pensavo mi avrebbe fatto sorridere, mentre invece alla fine passai un paio di giorni a rivedermi tutta la serie smile
« Ultima modifica: 08 Giugno 2013, 09:31:33 da onailime » Loggato

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« Risposta #48 il: 08 Giugno 2013, 10:37:21 »

Io di Candy ho visto l'ultimo episodio solo quando ho avuto 15 anni. Da bambino le enormi angherie gratuite che subiva mi facevano imbestialire e mi spingevano a mollare la storia a metà, avevo un alto senso della giustizia (all'epoca). Inoltre lei non era tanto gnocca da giustificare la mia sofferenza nel seguirne le disavventure (non era Georgie, per capirci).
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« Risposta #49 il: 08 Giugno 2013, 11:03:45 »

Non credo che vedrò il film. Di Harlock adoro le Mazoniane (per cui ho comprato i dvd della prima serie), il resto è irrilevante (forse per amore di Yuki potrei farci un pensierino, ci dovrò pensare).

La differenza tra Georgie e le opere di Nagai è ... Georgie stessa che quindi li batte alla grande. Il Tulipano Nero era invece una copia mal riuscita di Oscar, la stessa Simone non reggeva il confronto (forse solo quando si metteva i pantaloncini neri e gli stivali, per il resto...).

A Candy avrei tranquillamente sparato quand'era bambina, avrei ammazzato lei e quella specie di procione bendato che si portava dietro.
Il problema per me è che Georgie copia narrativamente Candy (ok, magari è più bona, ma sempre di sfiga e tristezza di parla) almeno quanto il Tulipano vuol copiare Oscar (non avendone peraltro un pari comparto drammatico)
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trsieoa
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« Risposta #50 il: 08 Giugno 2013, 12:51:30 »

si ma a hikaru dell'impianto narrativo mi sa che importa pochissimo  asd almeno in certi casi (Georgie è un'altra di quelle cose che mi facevano venire l'orchite telepatica...idem Anna dai capelli rossi - la ricordate?)
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« Risposta #51 il: 08 Giugno 2013, 12:54:56 »

anna dai capelli rossi?  barella frustate capata fuggire sick zitto
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« Risposta #52 il: 08 Giugno 2013, 13:42:57 »

Visto che tanto siamo in OT proviamo ad approfondire. Al di là dei gusti personali ritengo sia opportuno chiedersi quale fosse il target di età pensato dagli autori, essendo poco sensato paragonare serie dedicate a pubblici diversi. Lady Oscar nasce come manga nel 72-73, rivolto quindi ad un pubblico perlomeno in grado di leggere. E dalla complessità psicologica di certe situazioni non mi stupirei se fosse stato dedicato ad un pubblico dalle medie in su. L' anime la Seine no hoshi, da noi assurdamente noto come "il tulipano nero"è successivo e già dalla trama tradisce la sua destinazione infantile: eroi maschersti, nobili crudeli, orfane ed improvvise agnizioni. Un anime il cui successo tuttavia convinse la riluttante Ikeda ad acconsentire che Bersayu no bara venisse animato. L'influenza nefasta del Tulipano nero è evidente nelle prime, più bambinesche, puntate di Lady Oscar, che come Gundam corse il serio rischio di venire cancellata a metà serie.
Qualcosa di simile è successo a Georgie che da shojo manga dalle tematiche anche scabrose è diventato un simil- candy in salsa Australiana (il finale dell'anime è moolto diverso da quelli del manga!)
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« Risposta #53 il: 08 Giugno 2013, 13:48:46 »

si ma a hikaru dell'impianto narrativo mi sa che importa pochissimo  asd almeno in certi casi (Georgie è un'altra di quelle cose che mi facevano venire l'orchite telepatica...idem Anna dai capelli rossi - la ricordate?)

Vedo che mi conosci bene!

Tornando seri. Candy e Georgie hanno in comune l'autrice dei disegni (mentre le autrici delle storie sono diverse, e Candy era la versione manga di un famosissimo romanzo nipponico del periodo) e questo le rende molto più "sorelle" di quanto io stesso ami ammettere (considerando quanto adoro una e schifi l'altra).

Rispetto a Candy, Georgie, nell'anime, aveva un'infanzia meno traumatica (escludendo la morte del padre); quando iniziano i guai seri è già adolescente ed un po' di protofanservice mi fa dimenticare ogni problema. Candy, oltre ad essere meno avvenente e priva di ogni fanservice, è sfigata dal primo fotogramma della prima puntata e tale rimane fino alla fine.

Anna dai capelli rossi da piccolo non mi piaceva, sinceramente non era proprio il mio tipo e poi c'era la solita storia lacrimevole alle spalle (non ho mai apprezzato le storie del World Masterpiece Theatre che tanto andavano di moda in quegli anni, tranne alcuni casi, tipo Piccole Donne o il più recente I cieli di Romeo. Ma Là sui monti con Annette, Anna dai capelli rossi, Dolce Katy etc. mi davano l'orticaria, la mia sensibilità era troppo spiccata per tutte quelle tragedie continue), quindi oltre la sigla non sono mai andato. Un paio d'anni fa, però, ho rivisto tutta la serie su youtube e m'è piaciuta immensamente (e questo dimostra che anche se la protagonista non è gnocca e non c'è un filo di fanservice, riesco ad affezionarmi ad una serie).

Cara spacek, il finale manga di Georgie mi aggrada tantissimo (infatti ho comprato la perfect edition con le pagine a colori). Le prime puntate filler dedicate all'infanzia, però, annientano la tematica vera e propria che era quella originale del manga, e lo rendono un giocattolo per bambini (del resto con il vero finale dubito che sarebbe mai arrivata su Italia1).

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« Risposta #54 il: 08 Giugno 2013, 14:13:34 »

vero che è diffcile paragonare opere destinate a fasce d'età diversa, ma

Mio, Mao (Rai YoYo)


questa è chiaramente per bambini in età prescolare e direi che resta un capolavoro

non meno di questa

Quaqquao - L'ape


e, tutto sommato

La Pimpa e Olivia Paperina - HD (Embedding disabilitato, limite raggiunto)
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« Risposta #55 il: 08 Giugno 2013, 19:46:38 »

Mio e Mao! Mi ero completamente dimenticata di loro ma quando ero piccola li adoravo e provavo inutilmente a rifarli con la plastilina! Certo che Rai yoyo dà roba recente, io li vedevo nel 79-80 o giù di lì.

Ora che ci penso più o meno nello stesso periodo era in commercio un pupazzetto di Capitan Harlock di gomma con un'anima di ferro, potevi fargli piegare braccia e gambe in posizioni assurde.
I miei illuminati parenti mi comprarono il balocco ma mi impedivano di vedere il cartone così che mi sono chiesta per anni chi diamine fosse il pirata con un solo occhio.
Non so se era merchandising ufficiale o roba taroccata però.
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« Risposta #56 il: 08 Giugno 2013, 20:09:45 »

ce l'avevo anch'io! avevo anche un'arcadia che sparava qualcosa...
di mio mao ne ho scelto uno che mi sembra una replica d'epoca - ho visto che ne fanno ancora ...
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« Risposta #57 il: 09 Giugno 2013, 10:35:55 »

Visto che tanto siamo in OT proviamo ad approfondire. Al di là dei gusti personali ritengo sia opportuno chiedersi quale fosse il target di età pensato dagli autori, essendo poco sensato paragonare serie dedicate a pubblici diversi.
Molto relativamente. Come confermano anche le interviste in calce ad Origin, fino ai primi '80, anche in Giappone, la serie tv veniva progettata tenendo in mente non il target, ma lo sponsor e lo slot televisivo che esso intendeva acquistare. Per questa macroscopica miopia prodotti pregevoli come Zambot 3, Gundam e moltissimi altri trovarono difficoltà alla loro prima messa in onda, per poi risorgere in syndacation, nella programmazione del weekend ed in orari nei quali un pubblico più maturo (solitamente equivalente ai nostri liceali e matricole universitarie), libero dagli impegni infrasettimanali, riusciva a seguirlo. Quindi non è del tutto vero che il Tulipano (serie tv) fosse pensato per i piccini e Oscar (serie tv) per i più grandi. Semplicemente, dietro Oscar c'erano ben altri autori, con altre sensibilità e, perché no, altri cojones là dove servivano, al punto da limitare le modifiche volute dagli sponsor, cosa che evidentemente non avvenne con Georgie. L'altro esempio, Candy, richiede una precisazione: Candy Candy romanzo e Candy Candy serie tv uscirono in quasi contemporanea, coem avvenuto per 2001 di Kubrick E Arthur C. Clark.

La riprova del tutto potrebbe essere, tornando ad Harlock, il sopravvalutatissimo film sulle sue origini, "Arcadia della mia Giovinezza", quello sì pensato per il pubblico originale (nel frattempo cresciuto) da un autore magistrale ma, ahimé, pasticciato e raffazzonato all'inverosimile dalle velleità produttive, al punto da risultare indigesto in alcuni passaggi e puerile in altri.
« Ultima modifica: 09 Giugno 2013, 10:44:33 da Bright » Loggato

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« Risposta #58 il: 09 Giugno 2013, 11:12:44 »

Leggi il manga di Lady Oscar e poi capirai il mezzo scempio che fu fatto e che fece sì che in Giappone i fan di fatto boicottassero la serie. Non per nulla nella recente e commercialissima operazione "pachinko Oscar" ( chiamiamolo così) sono state disegnate ed animate ex novo moltissime scene ma direttamente ispirate al manga e non all'anime. Peccato che si siano limitati a poche scene per inserirle in quelle macchinette e non abbiano rifatto l'intera serie.
Il film "L'Arcadia della mia giovinezza" ha indubbuamente molte ingenuità ma se lo paragoni alla serie originale, con tutte le sue forzature, Harlock che va e viene dalla Terra a suo piacimento, Mayu che viene lasciata sulla Terra "perchè il padre ha voluto così" , in modo da farla prendere in ostaggio una puntata sì e l' altra pure, è quasi un film coerente e maturo!
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« Risposta #59 il: 09 Giugno 2013, 13:59:57 »

Vogliamo parlare di assurdità in Harlock? Mi spiegate come cavolo fa quel nano nerd di Tochiro ad avere una figlia da Emeraldas? Questa è la follia di quell'anime, non tutto il resto. Dopo aver visto un tale orrore, che Mayu rimanga sulla Terra a farsi rapire è una cosa comprensibile (pure io mi sarei fatto rapire all'idea d'aver un padre come quello, che in pratica viveva tra le sue mutande, ed una madre come quella). Ed il fatto che lo ami tanto da decidere di seguirne per sempre la bara che vaga per lo spazio? Non sono assurdità? Uno spreco enorme, da far piangere chiunque abbia degli occhi!

Per fortuna Raflesia, che si fa le nuotate nella sua enorme vasca, con nulla a coprirla, rialza il povero fan depresso e distrutto da un tale scempio.


Per inciso, L'Arcadia della mia giovinezza è una palla mostruosa, troppo lungo ed a tratti puerile. Si salva solo per Emeraldas prigioniera, maltrattata dai carcerieri che le strappano un pezzo del vestito mentre stanno per fucilarla (caso vuole che il vestito si strappi all'altezza del seno, ma questo è un altro discorso); tolta lei, il film è inutile, come la seconda serie sugli Umanoidi. Ma mettete a confronto la forza carismatica di Raflesia, o di una qualunque dei suoi comandanti, tipo il suo vice, Cleo, e la sciatteria del governatore umanoide e di quei cosi ai suoi ordini e poi buttate qui dvd nella monnezza.

QUESTA E' LA SECONDA PATRIA DELL'ONNIPOTENTE MAZONE!


Di Oscar ho sfogliato una volta il manga in fumetteria, i disegni non mi piacevano e non l'ho preso, mi tengo la serie tv in dvd, e beccai la scena in cui Oscar mette in imbarazzo la sorella di Alan facendo finta d'essere il tipico nobile annoiato che se la vuole spassare con la poveretta morta di fame e la povera ragazza non sa che fare, dal momento che quello è il comandante di suo fratello; poi Andre interviene spiegandole la verità ed Oscar si ammazza dalle risate. La scena non è presente nella serie tv, dove danno ad Oscar un taglio più intimistico da donna distrutta dal suo doppio Io e dal suo senso del dovere, mentre, almeno a me così è sembrato da quel pezzo, nel manga accetta meglio la libertà che il fare il nobile maschio le ha concesso, non fosse altro perché le permette di non sposarsi e mandare al diavolo i pretendenti (che una qualunque nobile della sua età avrebbe dovuto, altrimenti, accettare e sposare senza poter dire nulla, spesso finendo nel letto di vegliardi arrapati che hanno titolo nobiliare, potere e soldi, come capita alla figlia della Polignac, che infatti s'ammazza all'idea).
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