Commento veloce alla seconda stagione.
Un frullato di sangue e mistero! Possiamo dividere le puntate in due gruppi. Il primo vede l’arrivo del Peloso, come lo chiamo io, il secondo la scampagnata ad inseguire i traditori in fuga.
Il Peloso. Le prime puntate vedono entrare in scena un gigante ricoperto di peli che, non solo ammazza Mike, personaggio del corpo di ricerca che avevamo conosciuto durante il processo ad Eren, ma prima di farlo uccidere gli frega il sistema di movimento 3d e … gli parla!
La scena è tragica ma spettacolare! Assistiamo al ribaltamento dello schema fin qui osservato. Caratteristica dei Giganti è l’incomunicabilità tra loro e gli umani che vengono mangiati. Quante persone abbiamo visto masticate mentre urlano: “Perché?”, “Lasciami andare!”, “Ti prego, no!”; mentre i Giganti, con il loro ghigno ed il loro silenzio proseguono nel loro fiero pasto? Qui accade il contrario. Per la prima volta un Gigante pone delle domande ad un umano e questi … non gli risponde, come se non lo capisse (infatti al Peloso viene il dubbio di parlare un’altra lingua), in realtà è solo terrore misto a stupore, quello che impedisce a Mike di dialogare, ma l’effetto prodotto è incredibile.
Tutta la prima sezione, la saga del Peloso, è rapida ed adrenalinica, dei Giganti irrompono dentro le Mura e si teme una breccia; molti cadetti del 104° sono bloccati in un vecchio castello senza armi, difesi solo dai loro compagni più anziani. Qui avviene la morte più terribile, per me, di questa stagione. La bella soldatessa che finisce mangiata e mentre il Gigante la afferra urla: “No, ti prego, papà, farò la buona!”. È solo una scena, ma quali sofferenze nascondeva quella ragazza nel proprio passato? Quali traumi nascosti sotto l’addestramento militare ed il tempo trascorso sono riemersi dal suo subconscio nel momento di massimo terrore? Non lo sapremo mai! Di quella bellissima ragazza rimarrà il ricordo della sua acconciatura e di quelle ultime parole urlate con le lacrime agli occhi.
Durante l’attacco al castello, scopriamo altri segreti, questa volta su Ymir che prima legge l’etichetta di una scatoletta di cibo in una lingua che non è quella dei residenti dentro le mura e che Reiner non comprende, e poi si tramuta in Gigante per salvare Christa. Durante lo scontro scopriamo anche che Christa in realtà si chiama Historia ed è la figlia illegittima di un nobile.
Torniamo un secondo alla scatoletta misteriosa. Ymir la trova dentro una cassa con altri oggetti, i soldati suppongono che il vecchio castello, vicino alle Mura, in un luogo isolato, sia il rifugio di briganti. Possibile, ma la scatoletta? Ha un’etichetta in una lingua straniera, quindi non può essere stata prodotta dentro le Mura, perché usare una grafia straniera? Che senso avrebbe? Allora è stata comprata altrove e portata al castello, ma altrove dove? Ci è stato detto che non c’è nulla oltre le Mura, solo Giganti, ma allora da dove verrebbe la scatoletta e chi l’ha portata lì? Inoltre il cibo in scatola non è certo un alimento tipico di una società medievale come quella residente all’interno delle Mura, ma di una civiltà molto più moderna.
La seconda parte inizia mentre si conclude la prima. Distrutti i Giganti grazie ad Ymir (e si scoprirà che non erano mostri provenienti da fuori, ma gli abitanti del villaggio di Connie che s’erano tramutati senza un perché apparente in Giganti, cosa che apre altre mille domande), i cadetti vedono il Peloso urlare dall’alto delle Mura, e noi lo vediamo scalarle e poi discendere dall’altro lato, quindi il Peloso proviene da fuori. Arriva Hanji, con Mikasa, Armin, Eren e gli altri. Si va sulle Mura per cercare la famosa breccia che non si trova. Qui avviene il colpo di scena più incredibile della serie. Mentre tutti parlano di altro, Bertoldo e Reiner chiamano in disparte Eren e confessano d’essere il Colossale ed il Corazzato. Loro scopo è portare Eren con loro nella loro patria, se lui accetterà di andare via subito non dovranno distruggere il regno. Eren, già parzialmente informato da una riunione tenutasi con Hanji poco prima, dove si ipotizzava che i due soldati fossero complici di Annie, cerca di temporeggiare, ma è credibile come Pinocchio. A questo punto, Mikasa, che ha osservato tutto da lontano ed è vigile come un gatto, spunta alle spalle dell’amico e colpisce con le lame i due compari, per poco non li uccide sul colpo, ma Reiner e Bertoldo si trasformano e rapiscono Eren. Dopo una dura lotta, il ragazzo è messo fuori gioco ed i due lo portano via con la svenuta Ymir. Da notare che l’efficientissima Mikasa, per la prima volta, fallisce e non riesce ad uccidere i traditori con un colpo secco ed improvviso. La ragazza recrimina, ma è ovvio che anche lei, per quanto super preparata, aveva avuto, a livello inconscio magari, delle remore nel tagliare la testa a due persone con cui aveva convissuto e lavorato per anni.
Molti hanno considerato assurdo il modo in cui Reiner ammetta d’essere il Corazzato, ma a me è sembrato un colpo di genio. Da quanto si scopre a fine stagione, ciò che i due traditori cercavano era proprio il potere che aveva Eren, quello che chiamano “Coordinata”. Quando arrivano a Shiganshina, all’inizio della storia, non sanno chi sia ad averlo, quindi scatenano i Giganti per entrare dentro le Mura. Alla fine scoprono che è Eren il possessore del potere, la missione, nonostante la perdita di Annie e di un loro amico (mangiato anni prima da un’inconsapevole Ymir), è conclusa, basta solo prendere il giovane e portarlo via. E quale occasione migliore per farlo di ora? Hanno Eren davanti a loro e sono in cima alle Mura, dall’altro lato c’è il territorio dei Giganti, se prendono Eren e scappano, come infatti fanno, possono andare a casa in pochi giorni e concludere quanto dovevano senza distruggere il mondo dentro le Mura, mondo a cui si sono, in parte affezionati, e quindi Reiner, il più reattivo dei due, agisce di conseguenza. Lo stesso Reiner poco più avanti dimostrerà di subire di dissociazione mentale, forse anche di disturbo post traumatico da stress. Nella sua mente sono convissute due persone: il soldato efficiente che si arruola per difendere le Mura, protegge i suoi amici, sogna promozioni e fidanzamenti con Christa; ed il guerriero che ha una missione segreta che per essere conclusa prevede la distruzione del mondo dentro le Mura e la morte di chiunque, a cominciare dal povero ed inconsapevole Marco.
Passiamo alla seconda sezione. Dello scontro finale tra il corpo di ricerca, ma direi tra l’esercito reale (visto che alla ricerca di Eren partono pure gli uomini della guarnigione e della gendarmeria, gente che non ha visto un gigante in vita sua!), e Reiner è davvero epico. Il Colossale, per fuggire, cerca di sfruttare gli altri Giganti che si avventano sui soldati, Erwin perde un braccio, Ymir ed Historia si salvano, Eren è recuperato.
Terrificante la “follia” di Mikasa! Deve recuperare il ragazzo, questo è tutto! Chiunque si metta nel mezzo finirà ammazzato sul posto, sia un gigante o la dolce Historia che vuol difendere Ymir. Historia capisce, e salva la vita di entrambe. Lo sguardo assatanato che Mikasa regala ad un terrorizzato Bertoldo non si può descrivere. Applauso all’astuzia di Armin, che mostra d’essere “l’intelligente” del gruppo. Da un mezzo sguardo notato tempo prima, ha capito che Bertoldo ama Annie ed usa ora questa notizia per distrarre il giovane e permettere il recupero di Eren. Anche qui, lo sguardo da sadico del biondino, mentre racconta delle torture (fasulle) a cui è sottoposta Annie, è da Oscar.
Historia per la prima volta abbatte un Gigante da sola e lo fa con una grazia spettacolare, le scene in cui usa il 3d per avvicinarsi al mostro sono davvero belle, la ragazza, da questa esperienza, è maturata ed è rinata come una vera guerriera e non più soltanto la principessina delicata e gentile con tutti e bisognosa di protezione.
Erwin si dimostra un vero condottiero, con tanto di spada sguainata mentre il cavallo bianco si impenna in mezzo al campo di battaglia. Perde un braccio, ma continua a lottare.
Jean mi è apparso sotto una luce diversa, dopo queste ultime puntate. Quando vede Mikasa in gravissimo pericolo non si tira indietro e corre a salvarla. Sappiamo dall’inizio che il giovane ne è innamorato e dimostra questo sentimento correndo in mezzo ai Giganti per raggiungerla. In un’intervista, l’autore del manga ha escluso che Eren e Mikasa possano mai convolare a giuste nozze, quindi non mi stupirei se alla fine, la giovane s’accorgesse del povero Jean. Il coraggio mostrato dal ragazzo in questo scontro mi ha fatto pensare a questa possibilità.
Passiamo ora al personaggio più tragico di tutta la stagione, il signor Hannes. Abbiamo conosciuto il soldato come un ubriacone che salva Eren e Mikasa ma non riesce ad aiutare Carla, madre di Eren. Presente quando arriva la notizia del rapimento di Eren, l’uomo non perde un attimo e parte con gli altri per salvarlo. Si dimostra una persona premurosa e molto più profonda di quanto non sembrasse all’inizio. Anche lui ha un sogno, come gli altri, un sogno semplice, forse banale, ma che per lui è importante: vuole che tutto ritorni come prima della distruzione di Shiganshina, un mondo tranquillo e pacifico e per fare questo Eren, Mikasa ed Armin devono essere con lui, altrimenti il suo mondo non sarebbe completo. Parte quindi per il recupero del ragazzo e quando sul campo appare proprio il Gigante che aveva ucciso Carla, Hannes lo affronta per pareggiare i conti (il non essere riuscito a salvare Carla, evidentemente, tormentava l’uomo che quel giorno era scappato davanti al Gigante portando in salvo i bambini ma lasciando la donna a morire) e proteggere Eren e Mikasa senza armi e feriti. Ma come detto, i membri degli altri due corpi non hanno mai visto, o quasi, un Gigante, figurarsi affrontarne uno da soli (la stessa Historia, pur addestrata a questo scopo, per sua ammissione, ammazza il suo primo Gigante in questa giornata, dopo un bel po’ di tempo da quando si è diplomata all’accademia). Hannes finisce sbranato ed Eren non riesce a salvarlo. Il ragazzo cade nella depressione, capisce d’essere inutile e che, nonostante le sue belle parole, non è in grado di fermare nessun Gigante, altro che distruggerli!
È ormai la fine. Mikasa è ferita e non può combattere, sono senza cavalli, ci sono Giganti in avvicinamento, lei ed Eren saranno sbranati da lì a qualche attimo; per la prima volta la ragazza mostra uno sguardo dolcissimo ed ha parole di grande affetto, d’amore, per Eren che vuole ringraziare per tutto quello che ha fatto per lei da quando si conoscono. La scena, senza musica, lentissima, con pochissimi colori che illuminano solo i due ragazzi, con i Giganti che si spostano a rallentatore sullo sfondo, lontanissimi, con Mikasa che parla in quel modo mentre diventa tutta rossa, è chiaramente una dichiarazione d’amore della ragazza in punto di morte, ci si aspetterebbe un bacio tra i due, che si stanno avvicinando sempre più l’uno all’altra… invece, un nuovo colpo di scena (come per la confessione sulle Mura): Eren gira lo sguardo, si alza e s’allontana da lei; le parole della ragazza gli hanno dato fiducia ed il giovane affronta il Gigante che ha ucciso sua madre. Ma il giovane non riesce a trasformarsi, allora, in modo imprevisto, si attiva la “Coordinata”, ossia il potere di Eren di coordinare gli attacchi degli altri Giganti che si avventano sulla Gigantessa, facendola a pezzi, e poi contro il Colossale che voleva catturare Eren. I soldati scappano e rientrano nelle Mura.
La morte di Hannes e della Gigantessa, secondo me, indicano la fine di un’epoca della vita di Eren. Il ragazzo si è arruolato per vendicare la madre; la Gigantessa, alla fine, ha pagato ed è stata fatta a pezzi. Hannes, unico altro legame con il giorno luttuoso della morte di Carla, muore pure. Ogni legame tra Eren e la distruzione di Shiganshina è reciso, il giovane ora avrà altri obiettivi.
Jean glielo dice chiaro: sono morti in tanti perché egli si salvasse, il potere di Eren sarà tale da valere tutti quei morti? Ed Eren, ormai maturato, dice di sì. Il suo scopo non sarà più distruggere i Giganti, ma controllarli, far pagare a Reiner il male fatto e liberare l’umanità dalla minaccia d’annientamento.
Mentre dice tali cose, la panoramica si allontana da Trost e velocemente si porta sugli spalti del Wall Maria, qui, in cima alle mura, c’è il Peloso accovacciato e dalle sue spalle emerge un tizio biondo con gli occhiali che si domanda quando arriveranno.
L’adrenalinica seconda stagione si chiude con tante domande vecchie che hanno trovato risposta, ma altrettanti nuovi quesiti aperti per il futuro.
Ok, avevo detto veloce... ho mentito!