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Autore Topic: 0083: raccogliere una spiga  (Letto 26032 volte)
orReg
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« il: 03 Agosto 2012, 10:50:25 »

Vorrei sapere che significato avete dato voi a quel gesto di Kou Uraki nel finale di "0083", se pensate ne abbia uno. Grazie in anticipo.
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"Ha ha ha ha ha!", disse in portoghese. (A.Dumas)
meNo
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« Risposta #1 il: 03 Agosto 2012, 13:59:15 »

Per me è la speranza.
La colonia fatta cadere sulla Terra alla fine della serie si è schiantata sui campi del nord America.
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Rizne
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« Risposta #2 il: 03 Agosto 2012, 14:39:40 »

Secondo me è un modo (anche poetico, se vogliamo) per mostrare che alla fine non ci sono state gravi conseguenze a causa della caduta della colonia.
D'altra parte gli autori dovevano giustificare il fatto che in Z (che nel tempo UC è successivo) la cosa non fosse nemmeno citata.

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meNo
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« Risposta #3 il: 03 Agosto 2012, 15:31:53 »

Secondo me è un modo (anche poetico, se vogliamo) per mostrare che alla fine non ci sono state gravi conseguenze a causa della caduta della colonia.
D'altra parte gli autori dovevano giustificare il fatto che in Z (che nel tempo UC è successivo) la cosa non fosse nemmeno citata.


Rezin parliamo di un tubo metallico grande 30kmx5km... Anche solo a livello ambientale non credo che non ci possano essere gravi conseguenze!
Se alla fine di 0083 si vede il grano coltivato anche a ridosso di una base militare, la prima cosa che ho pensato è stata che la terra coltivabile doveva essersi ridotta di parecchio, non credi?. Comunque tornando all'argomento, di sicuro la spiga è la vita che va avanti... Se fosse stato amore Kou Uraki avrebbe colto una margheritina!
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acl8e
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« Risposta #4 il: 03 Agosto 2012, 22:27:23 »

Nei campi di grano può nascere un fiore wink
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Odo l'uomo del giappone che mi dice: ufo robot ufo robot
tBrigh
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« Risposta #5 il: 05 Agosto 2012, 18:39:45 »

Rezin parliamo di un tubo metallico grande 30kmx5km... Anche solo a livello ambientale non credo che non ci possano essere gravi conseguenze!
Se alla fine di 0083 si vede il grano coltivato anche a ridosso di una base militare, la prima cosa che ho pensato è stata che la terra coltivabile doveva essersi ridotta di parecchio, non credi?. Comunque tornando all'argomento, di sicuro la spiga è la vita che va avanti... Se fosse stato amore Kou Uraki avrebbe colto una margheritina!

Nella realtà, nessuna colonia riuscirebbe mai a raggiungere la superficie, si disintegrerebbe quando ancora a migliaia di Km di altezza per l'attrito con l'atmosfera. La cosa venne calcolata da alcuni scienziati giapponesi diversi anni fa e portata all'attenzione di Tomino stesso, che la riferì in diverse interviste, l'ultima in USA nel 2002 se la memoria non mi tradisce. Ovviamente, questo non vuol dire che un Colony Drop sarebbe privo di conseguenze: i residui che fossero ricaduti sulla Terra sarebbero stati fortemente radioattivi, come avvenne per i rottami dello shuttle Columbia esploso durante il rientro nell'atmosfera nel 2003. Le ricadute sulla vita animale e vegetale sarebbero quindi gravi e riscontrabili un po'ovunque i venti avessero sparso dette scorie, ma Sydney sarebbe ancora lì dov'é.

Ammettendo l'ipotesi narrata, con la colonia che impatta sulla superficie (più spettacolare ma forse addirittura meno disastrosa), bisogna però fare attenzione a quanto si vede nel filmato: la spiga in mano a Kou é grigia, rovinata. Quel campo é probabilmente sterile. Non questo segnale di speranza che vorreste vedere. Almeno, questa é la mia impressione.
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aorteis
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« Risposta #6 il: 06 Agosto 2012, 11:58:08 »

stessa domanda che mi sono posto io, anche al momento dell'incidente del Columbia...
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« Risposta #7 il: 06 Agosto 2012, 14:28:50 »

Se parliamo come stiamo facendo dei rottami di una colonia, immagino che siano radioativi certi materiali ad uso medico ed ospedaliero che però sono minimi rispetto alla massa della colonia, poi ci sono i motori a particelle Minowsky (a proposito il nostro Dottore dove si sarà cacciato?) appartenenti ai veicoli e velivoli presenti nella colonia... Forse i motori principali della colonia, quelli usati per il suo posizionamento e per gli spostamenti, sono reattoti nucleari come quelli di Axis... Bho!
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uirHka
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« Risposta #8 il: 06 Agosto 2012, 14:56:39 »

Anche a me, guardando 0083 m'era sembrata una scena triste, per nulla gioiosa (anzi l'elemento gioioso arriva, di contrasto, quando Ko vede il suo amico con gli occhiali sul MS e poi Nina in jeep, anche se, perdonandola, fa la figura del fesso).
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« Risposta #9 il: 06 Agosto 2012, 22:50:03 »

Nella realtà, nessuna colonia riuscirebbe mai a raggiungere la superficie, si disintegrerebbe quando ancora a migliaia di Km di altezza per l'attrito con l'atmosfera. La cosa venne calcolata da alcuni scienziati giapponesi diversi anni fa e portata all'attenzione di Tomino stesso, che la riferì in diverse interviste, l'ultima in USA nel 2002 se la memoria non mi tradisce. Ovviamente, questo non vuol dire che un Colony Drop sarebbe privo di conseguenze: i residui che fossero ricaduti sulla Terra sarebbero stati fortemente radioattivi, come avvenne per i rottami dello shuttle Columbia esploso durante il rientro nell'atmosfera nel 2003. Le ricadute sulla vita animale e vegetale sarebbero quindi gravi e riscontrabili un po'ovunque i venti avessero sparso dette scorie, ma Sydney sarebbe ancora lì dov'é.

Ammettendo l'ipotesi narrata, con la colonia che impatta sulla superficie (più spettacolare ma forse addirittura meno disastrosa), bisogna però fare attenzione a quanto si vede nel filmato: la spiga in mano a Kou é grigia, rovinata. Quel campo é probabilmente sterile. Non questo segnale di speranza che vorreste vedere. Almeno, questa é la mia impressione.

esploderebbe come succede nel caso dei superbolidi??
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tBrigh
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« Risposta #10 il: 07 Agosto 2012, 10:34:01 »

Se parliamo come stiamo facendo dei rottami di una colonia, immagino che siano radioativi certi materiali ad uso medico ed ospedaliero che però sono minimi rispetto alla massa della colonia, poi ci sono i motori a particelle Minowsky (a proposito il nostro Dottore dove si sarà cacciato?) appartenenti ai veicoli e velivoli presenti nella colonia... Forse i motori principali della colonia, quelli usati per il suo posizionamento e per gli spostamenti, sono reattoti nucleari come quelli di Axis... Bho!
La Terra é circondata da un anello di particelle di plasma, chiamate Fasce di Van Allen, che si estendono dai 1000 ai 40.000 Km dalla superficie del pianeta.
Al di là delle Fasce di Van Allen sono presenti i Raggi Cosmici. Entrambe i fenomeni sono fortemente radioattivi, seppure in maniera diversa e spesso antitetica. Resta il fatto che materiali non adeguatamente schermati assorbono queste radiazioni, per questo molti satelliti artificiali sono pesantemente schermati in tal senso e vengono talvolta "spenti" quando la loro orbita interseca porzioni di spazio dove queste radiazioni sono più consistenti.

Una colonia spaziale, orbitando ben oltre le Fasce e perciò esposta ai raggi cosmici, precipitando sulla Terra si incenerirebbe, esponendo anche i materiali interni (non schermati) alle radiazioni, verosimilmente assorbendole in parte e rilasciandole poi nell'atmosfera, man mano che continua a disintegrarsi. Il calore generato dall'attrito durante la discesa sulle pareti del cilindro inoltre surriscalderebbe l'aria all'interno, aumentandone la pressione (legge di Boyle), causando infine un'esplosione interna, come un palloncino surriscaldato. L'angolo di entrata nell'atmosfera in realtà c'entra poco: anche entrando con l'angolo corretto, se non si é adeguatamente schermati ci si surriscalda fino ad esplodere (il Columbia lo ha dimostrato molto tristemente), e una colonia non é affatto pensata per il rientro atmosferico, quindi non é schermata per effettuarlo, ergo incenerirebbe quale che fosse l'angolo di entrata.

Edit: questo avverrebbe molto, molto più facilmente dei superbolidi citati da Genocid poiché essa, a differenza di questi, all'interno ha solo aria che, come detto, lavorerebbe contro la sopravvivenza della struttura piuttosto che agevolarla.
« Ultima modifica: 07 Agosto 2012, 10:42:32 da Bright » Loggato

onicGde
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« Risposta #11 il: 07 Agosto 2012, 11:47:32 »

La Terra é circondata da un anello di particelle di plasma, chiamate Fasce di Van Allen, che si estendono dai 1000 ai 40.000 Km dalla superficie del pianeta.
Al di là delle Fasce di Van Allen sono presenti i Raggi Cosmici. Entrambe i fenomeni sono fortemente radioattivi, seppure in maniera diversa e spesso antitetica. Resta il fatto che materiali non adeguatamente schermati assorbono queste radiazioni, per questo molti satelliti artificiali sono pesantemente schermati in tal senso e vengono talvolta "spenti" quando la loro orbita interseca porzioni di spazio dove queste radiazioni sono più consistenti.

Una colonia spaziale, orbitando ben oltre le Fasce e perciò esposta ai raggi cosmici, precipitando sulla Terra si incenerirebbe, esponendo anche i materiali interni (non schermati) alle radiazioni, verosimilmente assorbendole in parte e rilasciandole poi nell'atmosfera, man mano che continua a disintegrarsi. Il calore generato dall'attrito durante la discesa sulle pareti del cilindro inoltre surriscalderebbe l'aria all'interno, aumentandone la pressione (legge di Boyle), causando infine un'esplosione interna, come un palloncino surriscaldato. L'angolo di entrata nell'atmosfera in realtà c'entra poco: anche entrando con l'angolo corretto, se non si é adeguatamente schermati ci si surriscalda fino ad esplodere (il Columbia lo ha dimostrato molto tristemente), e una colonia non é affatto pensata per il rientro atmosferico, quindi non é schermata per effettuarlo, ergo incenerirebbe quale che fosse l'angolo di entrata.

Edit: questo avverrebbe molto, molto più facilmente dei superbolidi citati da Genocid poiché essa, a differenza di questi, all'interno ha solo aria che, come detto, lavorerebbe contro la sopravvivenza della struttura piuttosto che agevolarla.

paradossalmente l'esposione nell'atmosfera, potrebbe comunque generare un onda d'urto paragonabile a quella di un impatto diretto? (o quanto meno, radere al suolo le villette monofamiliari australiane ed abbattere i grattaceli di sydney?)

altra cosa, per ovviare all'effetto Boyle,  la distruzione/rimozione dei estern vetri della colonia porterebbe dei benefici??

altra cosa, mi ricoro una scena in cui degli zaku piazzavano de pannelli protettivi sulla colonia, non rcordo se era tratto da girein's gree o altro...
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« Risposta #12 il: 07 Agosto 2012, 14:53:59 »

paradossalmente l'esposione nell'atmosfera, potrebbe comunque generare un onda d'urto paragonabile a quella di un impatto diretto? (o quanto meno, radere al suolo le villette monofamiliari australiane ed abbattere i grattaceli di sydney?)

altra cosa, per ovviare all'effetto Boyle,  la distruzione/rimozione dei estern vetri della colonia porterebbe dei benefici??

altra cosa, mi ricoro una scena in cui degli zaku piazzavano de pannelli protettivi sulla colonia, non rcordo se era tratto da girein's gree o altro...


L'eplosione avverrebbe quando la colonia si trova ancora molto, molto in alto, quindi dubito che l'energia cinetica liberata avrebbe gli effetti che pensi. Però potrebbe spingere i detriti radioattivi negli strati alti dell'atmosfera, dove i venti d'alta quota li potrebbero spargere per tutto il globo. La rimozione dei vetri eviterebbe l'esplosione dell'atmosfera "libera" contenuta nella colonia, non l'esplosione della struttura in sé. Quindi botto forse meno forte, ma ci sarebbe comunque Ricordiamoci che le colonie hanno anche serbatoi di combustibile per rifornire le astronavi, sicuramente hanno bomboloni di gas compressi di varia natura, minitanker per i motori di assetto, vasche di torba per i moduli agricoli, veicoli a profusione all'interno... c'é insomma moltissima roba che esploderebbe comunque, con o senza atmosfera imprigionata all'interno... tutto quello che servirebbe é ossigeno (e nell'atmosfera c'é) e temperatura di innesco (e, visto l'attrito sviluppato nel rientro, c'é anche quella).
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« Risposta #13 il: 10 Settembre 2012, 15:20:46 »

Come da richiesta il resto dell'OT è stato spostato qui: http://www.gundamuniverse.it/forum/index.php?topic=2855.0
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