e per finire avventura su A Baoa Qu, dove mi sono gasato come un pazzo, sebbene il finale mi abbia lasciato perplesso).
Il finale ha lasciato perplessa anche me, Yas si è infilato da solo in un ginepraio dal quale non ha saputo poi uscire se non ritornando bruscamente alla trama classica.
Comunque sia, seppur un po' brusco, il comportamento di Sayla è coerente al maggior cinismo che Yas ha attribuito al personaggi. Sayla ha giocato l'unica carta che poteva usare, ha trovato dei tipi disposti ad aiutarla e ne ha approfittato per gettare scompiglio nelle truppe zeoniane. Da ragazza intelligente ha capito però che il vero scontro è tra i fedelissimi di Kycilia ed i seguaci di Ghiren e che una volta arrivata al potere sarebbe stata una mera marionetta se avesse vinto la fazione di Ghiren e sarebbe stata subito uccisa se avesse vinto Kycilia. Appena ha visto la mala parata dei "suoi" fedelissimi si è prudentemente e giustamente defilata, consentendo a Yas di riagganciarsi alla trama dell'anime.
Bisogna dire però che gli Zeoniani sono persone fiduciose nel prossimo, arriva una tipa bionda qualunque, dice di essere Artesia Deikun e tutti le credono....
D'altronde quale finale poteva apporre Yas? O cambiava totalmente la storia, ponendosi fuori continuità con tutto il resto della produzione UC oppure doveva bene o male far vincere la Federazione, morire chi doveva morire, salvare chi doveva salvare e far sparire chi doveva provvisoriamente sparire
Poteva portare fino in fondo la rivoluzione Deikun, ponendo il tutto nelle mani non più di Artesia ma di Casval. Per esempio dopo il duello con Amuro Casval, invece di prendere il bazooka e ghigliottinare la povera Kyciria, poteva proporsi come leader della resistenza zeoniana, far evacuare A Bao A Q e prendere il potere su Side 3 come figlio di Deikun, evitando la rapida resa della Repubblica di Zeon.
Questa soluzione però non mi avrebbe molto convinto, senza un effettivo appoggio politico Char /Casval avrebbe potuto contare solo sul nome di famiglia e sul carisma personale. Per quanto abile, spietato e sexy è pur sempre un giovane di 21/22 anni abituato più ad agire nell'ombra che alla luce del sole.
In fondo anche dopo la serie classica Char, invece di cercare di prendere il potere, preferisce andarsene su Axis per poi tornare in crisi di identità come Quattro Bajeena ed aspettare altri cinque anni prima di decidersi a diventare un leader politico.
Ho notato che nell'intervista finale Yas si è rifiutato di rispondere circa l'enigma del perchè Char tenga la sciabola con la mano sinistra nell'anime. Evidentemente non sono l'unica che si è posta questo problema e probabilmente una risposta ufficiale non esiste. Comunque sia in Origini Amuro spara peggio di me al tiro a segno del luna park, è ovvio che non riesca a beccare Char neppure di striscio!
Di Origini ho ovviamente apprezzato anche i numerosi fanservice per noi gentili signore. Char diventa più versatile di Ken della Barbie, lo vediamo in versione cavallerizzo texano, cadetto (uniforme normale, uniforme mimetica), ufficiale, operaio edile, esploratore con il poncho, casual-holliwoodiano, senza occhiali, con gli occhiali, con la maschera etc. Peccato ( o per fortuna, per le mie tasche) che non ne abbiano fatto delle action figure o più banalmente dei bambolotti stile Mattel!
I romanzi sono successivi alla serie, quindi quella di Tomino sarebbe casomai un'aggiunta e non un'eliminazione. Va detto che nei romanzi molti contesti sono assai diversi, si rifanno in modo assai marcato a "Fanteria dello Spazio" di Heinlen, con una spruzzata de "Il Signore delle Mosche". L' Amuro dei romanzi, soldato giovanissimo e volontario, ha poco o nulla del nerd animato. Ed anche Sayla viene presentata assai diversa. Aggiungasi il finale, o meglio il prefinale dei romanzi, che trasforma l'amore in tragedia ennesima. Sono romanzetti scritti per cavalcare l'onda del successo televisivo, scritti maluccio e adattati in italiano in modo pessimo, di certo falliscono rinunciando al tema drammatico dei soldati-bambini coscritti, ma non mancano di altri spunti interessanti che, fossero stati trasposti in animazione, avrebbero perfino potuto migliorare il Mito.
Grande Tomino! Sadico fino in fondo! Mi immagino le facce dei lettori giapponesi che speravano di avere la trasposizione scritta dell'anime e si ritrovarono tre libracci scritti male e che con la serie non c'entravano nulla!