1) ok la condanna della guerra ma Amuro passa il 90% dell'anime a considerare il Gundam una sua proprietà personale; la prima parte della serie è infarcita dai suoi capricci di adolescente problematico. Di fatto esce da questo stadio infantile quando incontra Lalah e acquista la consapevolezza di essere un newtype
90% del tempo??? Scusa, ma quale Gundam hai visto, tu?
Amuro cessa definitivamente coi capricci alla morte di Ryu e Matilda, in pratica le prime volte che vede crepare due compagni che conosceva bene. Avviene a nemmeno metà serie!
Poi, dovresti spiegarmi come presenteresti TU, la maturazione di un personaggio, se non lo fai partire in qualche modo da immaturo. Certo esistono diversi tipi d'immaturità, in Gundam se ne esplorano parecchi (tutta la crew principale della WB, parte con diversi tipi d'egoismo, immaturità e conflitti, che vanno evolvendosi e risolvendosi via via che la storia avanza), quello di Amuro é semplicemente l'arco di maturazione più ampio:
-parte da un impulso giovanile (ha nemmeno 16 anni) a salire sul Gundam senza pensare alle implicazioni,
-lo porta a rifiutarsi di pilotarlo ancora una volta che dette implicazioni (responsabilità) diventano evidenti,
-passa per la diserzione con furto una volta che lui ha accettato il suo ruolo di pilota ma Bright vuole destituirlo,
-finisce con gli esempi estremi del sacrificio di due personaggi a cui era particolarmente legato.
E nel finire questo arco di maturazione, Tomino furbamente ne apre un altro: la consapevolezza del suo ruolo (di Amuro) nonostante l'insofferenza verso i militari tutti, sfocia e sfoga la frustrazione in una non troppo sana rivalità con Char, una rivalità che era stata vissuta perlopiù "a distanza" fino a quel momento, ma che diventa tutt'altro quando finalmente il nemico ha una voce ed un volto (e anche -se vogliamo- una ragazza su cui Amuro aveva già posato gli occhi).
Peraltro il seme del "ora che so che faccia hai, voglio batterti" era già stato intelligentemente deposto, in Amuro, dopo l'incontro con Ramba Ral. Non credo proprio sia casuale.
Non trovo nulla di banale o forzato nella crescita di Amuro, anzi forse é una delle cose migliori di Gundam, soprattutto se (da spettatore adulto) ti rendi conto sotto quale giogo distorto e distorcente detta crescita avvenga: Amuro é alla fine della storia é sicuramente più uomo, ma non é affatto una persona migliore. Il suo dialogo finale con la voce di Lalah, forse effettivamente percepita, ma più probabilmente immaginata, indica lo stress post traumatico del giovane soldato maturato in una guerra appena finita: cerca d'autoconvincersi di avere ancora un ruolo e un posto nel mondo. Ma in realtà non li ha.
Questo non venne inteso molto bene, ai tempi: per questo Tomino in Zeta ce lo fa ritrovare ritirato, defilato, disadattato. Le regole del marketing ne imposero il ritorno in azione, forse...e proprio per questo Tomino, al suo secondo finale, brucia il cervello di Kamille: così stavolta la distruzione del personaggio é più palese, e non si può interpretare "all'acqua di rose" come avvenuto nella prima serie con Amuro!
Non so se riesco a spiegarmi ma la violenza del Char ventenne era funzionale alla sua vendetta. Era spietato perché doveva esserlo ma quando nelle scene con la sorella smetteva di indossare i panni di Char e tornava in quelli di Casval traspariva il suo vero carattere.
Ritorno a chiedermi quale Gundam hai visto. Char incontra Sayla quattro volte nella serie:
-la prima volta le da un calcio, non l'ha ancora riconosciuta del tutto (lei invece lo riconosce subito, e lo dice), quindi la pianta lì e va a fare i cavoletti suoi senza investigare oltre;
-la seconda, a Jaburo, dopo un ghigno satanico nel constatare che non s'era sbagliato, é proprio Arthesia, si limita a dirle "lascia la federazione";
-la terza volta le dice che lui ha tagliato il ponte col passato, e le ribadisce di congedarsi;
-la quarta volta la abbandona, sola, in una base a lei sconosciuta e che che va disintegrandosi nello spazio, pur di ultimare la sua vendetta. Non le dice nemmeno da che parte andare, le dice di farselo dire telepaticamente da Amuro piuttosto!
In tutto questo, non rinuncia mai ad attaccare la nave della sorella e rifiuta di fatto pil dialogo ogniqualvolta lei (tre volte su quattro) cerca di farlo ragionare!
Proprio un fratello premuroso!!!
In pratica "il vero Casval" che vorresti vedere tu, ma che non é detto che ci sia mai stato davvero, perché nemmeno da bambino Casval é uno stinco di santo, anzi é fin da subito un "grandissimo figlio di puttana", traspare SOLO nella lettera d'accompagnamento alla valigia con l'oro. Una lettera molto, molto ruffiana, che a parer mio ha più lo scopo di liberare la coscienza di Char stesso, qualora fosse riuscito alla fine ad abbattere la WB, della serie:"Ho fatto tutto quello che potevo per salvare mia sorella ma quella cocciuta é rimasta sulla nave nemica che ho appena distrutto ed é morta! Pazienza!"
Un fratello amorevole avrebbe messo in pausa i suoi propositi e trascinato sua sorella A FORZA fuori dalla guerra!
Se il Casval che immagini fosse mai veramente esistito, sarebbe riemerso per il paio di giorni che servivano a portare Sayla su Sude6, non solo per i 5 minuti che gli son serviti per scrivere quel bigliettino!!!