In questi giorni abbiamo in programmazione alcune interessanti notizie legate alla grande manifestazione del
Tokyo International Anime Fair http://www.tokyoanime.jp/ja/la grande manifestazione nipponica dedicata al mondo dell'animazione che si svolge alla fine di marzo, dal
24 al 27 Marzo 2011 ...ma le informazioni arrivate nelle ultime 48 ore su alcune iniziative del Gruppo editoriale Kadokawa Shoten , il gruppo che edita riviste come
Shone Ace,
Newtype ed ovviamente la rivista
Gundam Ace ci impongono di darne immediamente conto.
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Il Decreto Anti LoliconNei giorni scorsi una lunga e articolata nota Animeclick ha diffusamente trattato del Decreto per la Sicurezza dei Giovani, recentemente emanato dal Governo metropolitano di Tokyo, che guida i 23 distretti della capitale giapponese, nel nuovo documento ha preso il posto di un precedente decreto la cui approvazione si è arenato per una serie di opposizioni politiche, culturali e sociali, il
"Decreto 156" ha rimosso la denominazione
"minori non reali" che aveva creato tanti problemi ed evita qualsiasi riferimento a
"personaggi di età inferiore ai 18 anni" nel descrivere quali materiali saranno bollati col marchio precedentemente espresso. Su di esso converge sia il voto dei Conservatori che dei Democratici e si ritiene che verrà certamente approvato.
Nato dalle pressioni di diverse associazioni di pedagogisti, associazioni di tutela dei minori, nazionali e internazionali ha lo scopo di cercare di affrontare e risolvere la questione della tutela dei minori verso le cosiddette
"Pubblicazioni Dannose". Scopo immediato è quello di imporre alle industrie produttrici un'autoregolamentazione della vendita e il noleggio di "manga, anime e altre immagini (eccetto fotografie di vita reale) che ingiustificatamente esaltino o esagerino particolari atti sessuali o pseudo-sessuali".
Questi ultimi comprendono
"tutti quegli atti che risulterebbero illegali nella vita reale", ad esempio
"gli atti sessuali o pseudo-sessuali fra parenti stretti fra i quali il matrimonio sarebbe illegale" e in aggiunta
"tutti quegli atti nocivi per uno sviluppo salutare della giovinezza". Un'altra sezione sottolinea che saranno imposti a regolazione anche tutte le scene riguardanti
"atti considerati eccessivamente perturbanti la stabilità sociale" quali ad esempio le violenze carnali.Tema che ha suscitato ampio dibattito negli ultimi anni.
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Kadokawa Shoten si Ribella:
La notizia è datata la settimana scorsa ma si è diffusa solo questa settimana..
Kadokawa Shoten non parteciperà al Tokyo International Anime Fairy 2011 per protestare contro il Decreto Antilolicon
Questo ha dichiarato il presidente di Kodansha Shoten,
Shinichiro Inoue, parlando via Twitter.
Il presidente Inoue ha affermato che la sua azienda non può accettare la posizione che Tokyo ha assunto nei confronti delle persone che lavorano nell'ambito dei manga e degli anime. ( ovvero il decreto Anti Lolicon)
E come temevamo- già nei primi minuti si erano avuti decine di messaggi di appoggio al presidente della Kadokawa per la sua iniziativa - la notizia è stata aggiornata in diretta - a Kadokawa si sono unite una serie di altre importanti società rendendo il boicottaggio davvero attivo...e mettendo davvero a rischio l'edizione 2011 del Tokyo International Anime Fairy
Fra i gruppi che si sono uniti a Kodansha vi sono alcuni dei "nomi" più importanti del settore come
Shueisha, Hakusensha, Akita Shoten, Shonen Gaosha e LEED Publishing
Putroppo il decreto è srato approvato !
Tokyo - basta fumetti sexy ai minori di 18 anni!
http://www.comicsblog.it/post/9146/tokyo-basta-fumetti-sexy-ai-minori-di-18-anniVarie considerazioni pro e contro il decreto.
Tokio: il Decreto Anti Lolicon è Legge
http://www.giustiziaquotidiana.it/dblog/articolo.asp?articolo=4289Si aggiunge un'altro capitolo all'odissea giapponese sul Decreto d'Ordinanza sulla Sicurezza dei Giovani.
Dopo la proposta e la bocciatura, il Governo Metropolitano di Tokyo ha riproposto una rivisitazione del precedente progetto di legge sulle cosiddette "pubblicazioni dannose" per i minori.
Il nuovo decreto rimuove la denominazione "minori non reali" ed evita ogni riferimento a "personaggi di età inferiore ai 18 anni" nel descrivere quali materiali saranno bollati col marchio precedentemente espresso.
Ma entriamo nel dettaglio di cosa prevederebbe questo nuovo "Decreto 156".
In primis le industrie produttrici dovranno autoregolare la vendita e il noleggio di "manga, anime e altre immagini (eccetto fotografie di vita reale) che ingiustificatamente esaltino o esagerino particolari atti sessuali o pseudo-sessuali".
Questi ultimi comprendono "tutti quegli atti che risulterebbero illegali nella vita reale", ad esempio "gli atti sessuali o pseudo-sessuali fra parenti stretti fra i quali il matrimonio sarebbe illegale" e in aggiunta "tutti quegli atti nocivi per uno sviluppo salutare della giovinezza". Un'altra sezione sottolinea che saranno imposti a regolazione anche tutte le scene riguardanti "atti considerati eccessivamente perturbanti la stabilità sociale" quali ad esempio le violenze carnali.
Ferma dunque la condanna ad incesto e stupro, come già affrontati nel precedente decreto.
Passiamo alle critiche.
Decisa la condanna dei cambiamenti in questione da parte del presidente del Japan PEN Club Takashi Atoda. Il provvedimento "distorce la libertà di comunicazione ed espressione" e permetterebbe al governo di ottenere l'autorità di intrufolarsi in aree riguardanti la privacy delle persone.
In aperta opposizione anche Kazuo Wakatabi, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Tokyo, che si è pronunciato attraverso i propri legali. Non si comprende infatti come si possa decidere di rendere meno vago il provvedimento eliminando la denominazione "minori non reali", per poi utilizzare all'interno del testo il generico e soggettivo verbo esagerare, dal momento che l'esagerazione connaturata a manga, anime e altri mezzi di espressione proprio per la loro natura stessa. Ovvio il parere che il decreto leda la libertà di espressione.
Si aggiunge alla lista, seppur con toni più moderati, il noto procuratore Takashi Yamaguchi, che sostiene l'eliminazione delle precedenti etichette abbia reso l'argomento ancor più vago.
Anche il traduttore Dan Kanemitsu, allarmato dall'eccessiva restrittività che assumerebbe il progetto di legge, fa notare che, fra le tante norme, viene proposto persino un filtro-internet per i telefoni dei ragazzi di età inferiore ai 18 anni. In più sottolinea che nel caso siano rilasciate sei o più "pubblicazioni nocive" da un singolo editore, il governatore di Tokyo ha la facoltà di svergognarlo pubblicamente con la relativa documentazione di supporto.
In materia sono intervenuti in passato vari autori e anche questa volta la mobilitazione è stata ingente: fra i tanti ricordiamo Osamu Akimoto (Kochira Katsushika-ku Kamearikouen-mae Hashutsujo), Fujiko Fujio (Doraemon, Kaibutsu-kun), Leiji Matsumoto (Capitan Harlock, Galaxy Express 999), Tetsuya Chiba (Ashita no Joe), Souichi Moto (Dakkan, Megumi), e Juzo Yamasaki (Mukoujou, Tsuri Baka Nisshi).
Dopo l'annuncio di Yukie Nogami, figura di spicco fra i legislatori del Partito Democratico del Giappone nell'Assemblea Metropolitana di Tokyo, di voler dar voce ai tanti artisti, la Divisione per gli Affari Generali del partito ha accordato una assemblea con annessa conferenza stampa nella quale saranno ascoltate anche quattro associazioni degli editori.
Tuttavia secondo le indiscrezioni del quotidiano Yomiuri Shimbun, le probabilità che questa volta il decreto passi sono sensibilmente aumentate, considerato che il Partito Democratico del Giappone ha avvallato i cambiamenti proposti, nonostante le indecisioni in materia.
Tirando le somme, sono ancora dubbie quindi le sorti dello scontro e, probabilmente, il braccio di ferro fra le due parti durerà ancora a lungo.
http://fantasy-animeworld.forumcommunity.net/?t=42338145Anche se ormai lo saprete benissimo ripeto brevemente di cosa si tratta (per maggiori dettagli vi rimando come al solito all’articolo iniziale): la legge, come è giusto che sia attualmente già prevede limitazioni alla vendita e al noleggio di prodotti “dannosi” a persone di età inferiore ai 18 anni. Si tratta di materiale pornografico, violento o che possa indurre al suicidio e fin qui nulla da eccepire. Questo decreto invece interviene ad ampliare notevolmente il novero di quello che deve essere definito materiale dannoso, introducendo anche l’auto-regolamentazione delle case editrici per quegli anime, manga e altre illustrazioni che ingiustificatamente esagerino o mettano in buona luce determinati atti sessuali o pseudo-sessuali. Nato inizialmente come misura contro la raffigurazione di personaggi minorenni in situazioni “ambigue” per una serie di vicissitudini la riforma ha visto perdere questo riferimento all’età e quindi è divenuta una generica limitazione che mira a ridurre la presenza di qualsiasi tipo di allusione sessuale nei prodotti destinati a tutto il pubblico.
In particolar modo la legge prevede l’intervento dell’auto-regolamentazione a partire dal primo aprile mentre le restrizioni sulla vendita e noleggio del materiale in questione entreranno in vigore dal primo luglio. Ora che la legge è stata approvata non ci resta che sperare che eventuali regolamenti attuativi della riforma nel rendere più chiaro e specifico il contenuto della legge troppo aleatorio restringa anche la portata di una legge abbastanza devastante per l’editoria.
Prendiamo il caso degli shonen: con questa legge dovrebbero non solo eliminare qualsiasi tipo di allusione sessuale per non correre il rischio di diventare un prodotto per adulti (contraddicendo dunque la stessa natura di shonen) ma limitare anche violenza o il riferimento a determinate situazioni definite “anti-sociali”. Un esempio pratico per farvi capire che il problema non è solo dei manga hentai oppure ecchi: Naruto. Dovrebbero sparire ogni scena “spinta” come Jiraiya che si eccita per la Tecnica dell’erotismo o Sai e Naruto che alle terme parlano di “piselli”, non solo ma anche lo stesso fatto di mettere in buona luce un personaggio come Sakumo Hatake, che si è suicidato (comportamento anti-sociale) rischierebbero di far diventare il manga come prodotto 18+ e visto che in quella fascia di età non tutti si vanno a comprare ancora shonen in via indiretta questi manga rischiano anche la cancellazione, a patto di non scendere a compromessi ed eliminare ogni scena potenzialmente “pericolosa” (avremo praticamente i manga dei Teletubbies -.-).
Come se non bastasse poi, si pongono anche questioni più gravi dl punto di vista politico: i termini vaghi e la possibilità di intervento delle autorità nei casi più gravi offre al Governo uno strumento molto duttile per intervenire su quelle opere che non ritenesse opportune, insomma c’è tutto il potenziale per una censura d’altri tempi. Ultimo, ma non meno importante elemento introdotto da questo decreto è l’eccessiva ingerenza dello Stato nella sfera privata dei cittadini decidendo per loro ciò che è buono e ciò che non lo è.
Quali saranno ora le conseguenze materiali di questo decreto è difficile immaginarlo, stiamo parlando comunque di una legge che è stata approvata dal Governo della Prefettura di Tokyo e non dal governo nazionale. C’è poi da valutare l’azione delle case editrici che se effettivamente terranno duro nella protesta renderanno molto difficile per il governo ignorare il fatto che questo provvedimento è stato voluto praticamente dalla sola classe politica mentre ogni forza sociale sembra averlo bocciato. Noi pur subendo in via indiretta gli effetti di simili decisioni non possiamo fare altro che assistere impotenti e al massimo, parafrasando il commento di Hitchcock allo scorso articolo, consigliamo al governatore di Tokyo e ai suoi uomini di non passare da Akihabara, altrimenti la vedo brutta (“hanno tolto gli hentai agli otaku, ora verranno sventrati ad akihabara” è stato geniale XD).
Alla prossima, sperando che questo non sia un finale definitivo ma che ulteriori sviluppi addolciscano questa situazione non proprio facile per l’editoria di manga e anime.
Voi però che ne pensate? Si può in nome di un giusto intento violare in modo così ampio la libertà di espressione? Credete che vincerà il potere politico o il potere economico delle case editrici in questa lotta? Come al solito ogni spunto di riflessione è sempre ben accetto.
http://www.komixjam.it/tokyo-approva-decreto-censorio-anime-manga/Vista la crisi economica in cui risiede non mi sembra una mossa intelligente !