Purtroppo Kai non commette diserzione, purtroppo.
Per scattare bisogna assentarsi per un periodo prolungato. Nel caso di Kai, facendo finta che per la Federazione valgano le leggi dell'Esercito Italiano, il tizio s'è allontanato con il permesso del suo comandante, ossia Bright, quindi è in licenza, o quanto meno in libera uscita. Quando il periodo di licenza, o libera uscita, fosse finito (facciamo caso che Bright gli abbia dato 3 giorni di licenza, o 5 ore di libera uscita), Kai avrebbe fatto mancato rientro. Anche così, comunque, non sarebbe accaduto nulla in automatico. Si sarebbe aspettato ancora del tempo, credo alcuni giorni in attesa che tornasse da solo (nel qual caso avrebbe avuto una punizione blanda o unasemplice ramanzina), per poi dichiararlo assente ingiustificato. Solo allora, ma qui vado ad intuito non avendone avuto esperienza diretta, si sarebbe dato mandato alla polizia militare (da noi credo se ne occupino i carabinieri), di cercarlo e riportarlo indietro. A quel punto sarebbe stato processato da un tribunale composto dagli ufficiali superiori presenti in loco, con avvocati d'accusa e difesa. E, senza una valida scusa per giustificarsi, sarebbe stato condannato (la pena poi varia, da pochi giorni di cella di rigore alla condanna a morte, dipende da mille fattori e dalle leggi vigenti, di certo lo stato di guerra è una bella aggravante).
Come, però, fa notare il nostro Bright, che di certo ne sa più di me (quello da me descritto è quanto m'è capitato di vedere durante il servizio militare), Kai non era un militare in quel momento, ma un civile, e per di più il suo comandante gli dà il permesso d'allontanarsi, inoltre il ragazzo, purtroppo, torna subito indietro appena vede che c'è l'attacco nemico in corso.
Faceva tanto il ribelle, ma poi ha il cuore d'oro!