Gundam Universe Forum
22 Novembre 2024, 13:10:26 *
Benvenuto, Visitatore. Per favore, effettua il login o registrati.

Login con username, password e lunghezza della sessione
 
  Sito   Forum   Blog GundamPedia Help Ricerca Ext Gallery Login Registrati  
Pagine: [1]   Vai Giù
  Stampa  
Autore Topic: Heavy Rain - The origami Killer per PS 3 -fra Cinema e videogiochi  (Letto 3616 volte)
reiDbs
Moderatori
Generale
*
Offline Offline

Sesso: Maschile
Posts: 16589



WWW

Nuovo messaggio
« il: 24 Febbraio 2010, 08:37:35 »

 

Esce in queste in giorno un nuovo gioco della  Quantic Dream ben nota per aver creato il pluripremiato Fahrenheit

Heavy Rain - The origami Killer, qualificato da Multiplayer it fra Action, Adventure  ma gioco che nasconde in se un  potenziale fonde in maniera unica il mondo dei videogiochi e quello del cinema.


 Al gioco l'inserto Domenicale di Repubblica ha dedicato un lungo articolo...

Ecco quel che Steven Spielberg sognava di fare da anni: un videogame che sappia commuovere. A riuscirci però è stato un quarantunenne francese di origine italiana, David De Gruttola, in arte David Cage. Il suo Heavy Rain, che esce mercoledì in tutta Europa per PlayStation 3, è uno spartiacque. Non ha nulla in comune con le invasioni aliene, le epopee fantasy e quell’esercito di eroi digitali così senza macchia da non lasciare mai un ricordo nella memoria. Stavolta in scena c’è unpadre e il suo amore incondizionato per il figlio di otto anni, come in La Strada, il romanzo di Cormac McCarthy.

Una storia struggente ambientata nei sobborghi di una Philadelphia povera, battuta dalla pioggia, terrorizzata da un serialkiller di bambini. Una storia imprevedibile dato che, secondo le scelte compiute, la trama può prendere direzioni diverse, avere finali differenti e risolversi in dieci come in venti ore. Alcuni personaggi, anche quelli principali, possono morire se magari non si abbandona quella stanza in tempo o non si è in grado di difendersi. E non si torna indietro, non c’è mai una seconda chance. Semplicemente il tessuto narrativo si ricompone prendendo un altro percorso.

«Né film, né gioco. Semplicemente qualcosa che prima non esisteva», commenta Terry Gillian, regista di Brazil L’Esercito delle 12 Scimmie, che abbiamo incontrato alla presentazione di Heavy Rain. Assieme a lui anche
Mathieu Kassovitz, ( L’odio e Fiumi di Porpora,)  e Neil LaBute, regista statunitense che sul tema di fondo del videogame ha girato un breve documentario dove compaiono fra gli altri Samuel L. Jackson e Stephen Frears. Si intitola How far would you go for love?— quanto saresti disposto a rischiare per amore? — che è poi la domanda centrale del gioco.

 Quella che segna la vita, nel bene o nel male, dei suoi quattro interpreti principali.
Interpreti veri e in carne e ossa, selezionati sulla base di trecento provini, poi filmati e digitalizzati nel corso di diciotto mesi seguendo una sceneggiatura di oltre duemila pagine.



Un lavoro mastodontico che ha portato a un risultato fuori dal comune. Anche se in realtà Heavy Rainè l’insieme dielementi e soluzioni tecniche che il ricco, ricchissimo, mondo dei giochi elettronici ha a disposizione da tempo. Solo che, stranamente, nessuno ha mai avuto il coraggio di usarli in questo modo. Salvo rarissime eccezioni, non altrettanto mature, come il gioco precedente di Cage, Fahrenheit.

E così nei negozi hanno continuato a proliferare titoli di guerra — come Call of Duty: ModernWarfare 2, sette milioni di copie vendute in ventiquattro ore — che in un colpo solo uniscono un realismo visivo da telegiornale al piglio ottuso del maccartismo anni Cinquanta.

«Mi sono sempre sentito un alieno in quest’industria», confessa Cage. «Il che da un lato è anche una cosa buona, significa
che quel che faccio è originale,ma allo stesso tempo mi ha spinto a domandarmi se le mie idee avessero un senso». Di certo nessuno, fra i game designer più quotati, avrebbe mai ideato un gioco partendo da un episodio come quello accaduto allo stesso Cage e che fa subito venire in mente Bambini nel tempo, il libro di Ian McEwan. Cage si trovava in un centro commerciale con la famiglia quando perse di vista uno dei suoi due figli. Credeva fosse con la moglie e la moglie credeva fosse con lui. «Siamo entrati in una stato di puro panico e per dieci minuti abbiamo visto l’inferno », ricorda. «Heavy Rain nasce da quei dieci minuti: dal baratro emotivo apertosi con la possibilità che non avrei più rivisto mio figlio». Per fortuna il bambino venne ritrovato.

A Ethan Mars, il protagonista del gioco, non è andata altrettanto bene. Suo figlio maggiore muore attraversando lastrada davanti a un centro commerciale.
 
Due anni dopo la vita di Ethan è ridotta un’ombra e il senso di colpa è talmente opprimente da anestetizzare anche l’amore per l’altro figlio, Shaun.

A peggiorare le cose degli strani vuoti di memoria che lo colpiscono all’improvviso.
E così, quando Shaun viene rapito, Ethan inizia a perdere la ragione e arriva a ipotizzare che dietro il killer dell’origami,
chiamato così perché lascia sempre sulle vittime degli animali di carta, ci sia proprio lui. Per le precedenti vittime, fra la scomparsa e il ritrovamento del corpo, passano quasi sempre quattro giorni. Ha quindi una manciata
di ore per trovare il figlio — e in fondo per redimersi dal senso di colpa. «Le scelte, la cosa che mi ha colpito sono le scelte», racconta Gillian alla fine. «E poi la lentezza, la lentezza di certi movimenti, quando ad esempio culli
un neonato nei panni dell’investigatore privato Shelby o quando cucini per tuo figlio vestendo quelli di Ethan». Forse però la conclusione migliore è quella di Kassovitz: «Dopo aver finito Heavy Rain, mi è stato subito chiaro che il termine
videogame non era più adatto.

Ora bisogna trovarne uno nuovo


Heavy Rain E3 2009 Trailer [HD] (Rate This Game)


Jaime D'Alessandro.

 Informazioni generali,parecchie foto  e un video su Multiplayer.it

http://multiplayer.com/videogiochi/playstation-3/heavy-rain-the-origami-killer.html

 Il gioco distribuito è distribuito da leader.
« Ultima modifica: 27 Febbraio 2010, 14:29:25 da Debris » Loggato

Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi.
http://www.gundamuniverse.it/blog/
reiDbs
Moderatori
Generale
*
Offline Offline

Sesso: Maschile
Posts: 16589



WWW

Nuovo messaggio
« Risposta #1 il: 12 Marzo 2010, 17:53:46 »



   Heavy Rain si assicura il voto più alto della rivista Famitsu 37/40,(10, 9, 8, 10), insieme ad un'altro titolo per Ps 3: Biohazard 5 Alternative Edition (10, 9, 9, 9) di Capcom,  la versione aggiornata di Residend Evil 5.

 Lo annuncia Animeclick presentando i voti della rivista Famitsu

 http://www.animeclick.it/news/24503-videogiochi-voti-di-famitsu-di-febbraio-2010/
Loggato

Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi.
http://www.gundamuniverse.it/blog/
reiDbs
Moderatori
Generale
*
Offline Offline

Sesso: Maschile
Posts: 16589



WWW

Nuovo messaggio
« Risposta #2 il: 14 Marzo 2010, 15:06:50 »



 XL - l'inserto  di Repubblica ha presentato una intervista in video a Jaime D'Alessandro ed alla scrittrice Elena Stancanelli. proprio su questo videogioco molto bella a vedersi..

http://tv.repubblica.it/copertina/heavy-rain-film-o-videogioco/43799? video 

 Heavy Reain stà diventando un piccolo fenomeno di costume.
Loggato

Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi.
http://www.gundamuniverse.it/blog/
Rroeg
Capitano
*
Offline Offline

Sesso: Maschile
Posts: 1039




Nuovo messaggio
« Risposta #3 il: 16 Luglio 2010, 11:16:26 »

L'ho preso usato per ps3 e mi ci sono dedicato due giorni.
Devo dare atto ai francesi che questo non è "un videogame come tanti altri".
Ha molti caratteri del "polar" transalpino, e ha pure precisi riferimenti e strizzatine d'occhio a "Memento" di Nolan... Unica pecca: i primi livelli, quelli che fanno da tutorial, sono noiosetti quando li rigiochi.
Ci sono personaggi costruiti veramente bene e l'alternanza di finali funziona.
Voto alto.
Loggato

"Ha ha ha ha ha!", disse in portoghese. (A.Dumas)
oIind Bl
Administrator
Generale
*
Offline Offline

Sesso: Maschile
Posts: 7577



WWW

Nuovo messaggio
« Risposta #4 il: 17 Luglio 2010, 08:55:59 »

Unica pecca: i primi livelli, quelli che fanno da tutorial, sono noiosetti quando li rigiochi.
Questo è per forza di cose abbastanza normale...magari avrebbero potuto pensare ad un modo per saltarli! smile
Loggato



"Abel, il Tordo! Arthur, il Merlo! Lowell, il Fagiano! Georgie, la Passera!!!"
Pagine: [1]   Vai Su
  Stampa  
 
Salta a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.19 | SMF © 2006-2011, Simple Machines
Traduzione Italiana a cura di SMItalia
XHTML 1.0 Valido! CSS Valido!
Pagina creata in 0.133 secondi con 19 queries.