Ad onta delle polemiche, infantili, su Scarlett Johansson,
Eh, no! Tira il freno a mano, compare! Con tutte e due le mani!
Io per primo ho le mie, ragionevolissime e ragionate, riserve su Scarlett Johannson nel ruolo di Motoko Kusanaghi, E NON PERMETTO A TE O AD ALTRI DI BOLLARLE COME 'INFANTILI', NON TI AZZARDARE PROPRIO!
E adesso, rileggiti la parte in maiuscolo e stampatela bene nel cervello. Cavolo, quanto mi da fastidio quando resuscitate in me il "vecchio" Bright!
Vuoi sapere perchè la polemica sulla Johannson è tutt'altro che campata in aria? Leggi e fà tesoro di quanto segue:
1)
Innanzitutto, grazie al cavolo che avere in cartellone un nome come quello della Johannson può bastare da solo a convincere gli studios a metter mano al portafogli e produrre un film del genere. Ma non è una regola ferrea, anzi, esistono illustri eccezioni.
Ti faccio un esempio da manuale:
X-Men (2000), di Bryan Singer.
-Tratto da una serie a fumetti famosa con cartone animato al seguito (esattamente come Ghost In The Shell).
-Il regista, Singer, dopo esser stato acclamato per "I Soliti SOspetti" aveva floppato di brutto col successivo "L'Allievo". In pratica, era al suo terzo lungometraggio prodotto da una major (esattamente come Rupert Sanders, regista di GitS, è al secondo film per una major ma precedentemente fu acclamato regista di cortometraggi e spot).
-Il film di Singer presentava solo 3 nomi noti a fronte di un cast con ben 11 personaggi principali: Patrick Stewart, Ian McKellen e la giovanissima Anna Paquin (già però premio Oscar). Ma i ruoli principali erano interpretati dagli allora sconosciuti Hugh Jackman, Halle Berry, Famke Jannsen.
-La Fox credeva così tanto nel progetto da finanziarlo con "soli" 75 milioni di dollari (il disgustoso "Batman e Robin", due anni prima, aveva un budget di ben 125 milioni!), una cifra insomma ridicola ma... cavolo, non c'erano grossi nomi in cartellone!
EBBENE, X-MEN FECE 350 MILIONI DI DOLLARI AL BOTTEGHINO!
Perchè se un film è ben scritto e diretto, specie se è un film tratto da un'opera nota, c'è poco da fare: quel film si farà notare.
Anche senza un grosso nome come Scarlett Johannson sul poster.
2)
Mettere la Johannson nel ruolo principale, un personaggio palesemente giapponese e con un nome ed un cognome giapponesi (niente incroci strani, quindi) è l'ennesimo caso di "Whitewashing". Lo sai cos'è, il whitewashing?
Si tratta della deprecabile abitudine Hollywoodiana di mettere attori caucasici a impersonare personaggi palesemente non caucasici. Anche qui, esistono esempi illustri, quali "Dragonball Evolution" e "L'Ultimo Dominatore dell'Aria". Guarda caso, entrambi tratti da popolari serie animate. Guardacaso, entrambi dei flop disastrosi al botteghino.
Perchè, caro Debris, se tu fossi giapponese, o coreano, o perfino cinese... lo andresti a vedere, un film tratto da un'opera orientale -un capolavoro nel suo genere, peraltro-, non solo prodotto dagli americani, ma con un'americana messa a recitare il ruolo della protagonista asiatica, senza nemmeno avere la decenza di cambiarle il nome?
E fintanto che sono i giapponesi, ad offendersi e disertare i cinema, poco male. Ma se s'offendono e ti disertano i cinesi, che sono ormai il MAGGIOR MERCATO MONDIALE PER IL CINEMA, capaci da soli di trasformare un flop mondiale come Pacific RIm in un successo degno di sequel per intenderci... ma ti rendi conto di che razza di bestialità offensiva nei confronti di almeno 5 diverse etnìe, hanno commesso i produttori del film, solo per accaparrarsi un nome noto nel cartellone?
Scarlett potrà aver convinto, con la sua sola presenza, gli studios a produrre il film... ma potrebbe aver anche convinto una grossa fetta del pubblico a non vedere il film!
Se uno studio non vuole produrre un film, puoi sempre cercare un altro studio cui proporlo.
Ma il pubblico, quello non puoi cambiarlo, e se lo indisponi preventivamente sono cavoli amari: anche se produci un film bellissimo, potrebbero disertarlo a prescindere.
Ma non esistevano alternative, alla Johannson? Oh, sì, altroché se c'erano...
3)
Fin da quando le voci su un film dal vivo di Ghost In The Shell si fecero insistenti, i fan invocarono un solo nome per il ruolo del Maggiore Kusanaghi: la bravissima (e anche molto bella) Rinko Kikuchi. Sì, la giapponese del già citato floppone-miracolosamente-mancato, Pacific Rim. Solo che la signora Kikuchi, mica ha fatto solo quello: è stata nominata all'Oscar per un filmetto intitolato "Babel", pluripremiato e diretto da un certo Alejandro González Iñárritu, uno dei registi più acclamati della scena internazionale. Insomma, si sarebbe creato un altro parallelo con quel successono di X-Men, che contava un premio oscar come la Paquin, come avevo già ricordato. Invece no, con sommo disprezzo di quella che poteva essere un'occasione unica per disporre bene il pubblico, hanno scelto la Johannson. Per la cronaca, Scarlett a tutt'oggi se la sogna, una nomination agli Oscar.
Trovi ancora così infantili, le polemiche su Scarlett? O eri piuttosto tu, a non averle soppesate adeguatamente, peccando di superficialità?
Chiudo la mia filippica con un pò di foto-confronti:
...ora và, Debris... e non peccare più!