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« il: 11 Marzo 2009, 07:40:47 » |
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La nota andrebbe certamente nell'area riservata del forum ma data la sua importanza generale ritengo opportuno metterla nella sezione pubblica.... La Cassazione - non è al momento chiaro se una sezione od a se a Sezioni Unite - ha emesso un'importante decisione che finirà per incidere sulla libertà della rete e degli stessi blog non registrati - da repubblica: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/internet-leggi/cassazione-10mar/cassazione-10mar.htmlLa Corte ha confermato il sequestro di alcune pagine dell'Aduc
http://www.aduc.it/
Associazione per i diritti dei cittadini e dei contribuenti
su cui erano stati pubblicati messaggi offensivi verso la religione cattolica. Una sentenza che di fatto esonera i siti dagli obblighi imposti dalla legge agli organi di informazionedi ALESSANDRO LONGO I forum su internet non hanno le stesse tutele della stampa e quindi possono subire sequestro con maggiore facilità.
Senza le tutele riservate a garanzia della libertà di stampa, ma anche senza i relativi obblighi.
E' quanto stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione depositata oggi e destinata ad avere un certo impatto sulle cose della Rete, visto che oltre che sui forum questo giudizio d'ora in avanti peserà su qualsiasi sito non registrato come testata giornalistica. Anche sui blog, quindi.
La sentenza, in particolare, respinge un ricorso fatto da Aduc contro un sequestro di alcuni messaggi pubblicati sul suo sito, nel forum "Dì la tua". E' una vicenda del novembre 2006, quando, sulla scorta di inchieste giornalistiche e noti fatti di cronaca, il forum si è popolato di messaggi contro i preti pedofili. Di qui è partita una denuncia dell'associazione Mater Onlus di don Fortunato di Noto, che contestava la violazione dell'articolo 403 del codice penale (offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone).
Per un anno è stato sequestrato l'intero forum, 700 pagine, poi Aduc ha ottenuto che fossero oscurati solo i singoli messaggi oggetto di denuncia.
"Alcuni messaggi contenevano insulti, altri no. Ma a noi preme evidenziare che non è giusto che esistano libertà di serie A e di serie B. Che un normale cittadino non possa scrivere su internet quello che un giornalista può dire liberamente", dicono a Repubblica.it da Aduc.
"E per questo motivo andremo avanti: ci rivolgeremo alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo". Aduc vorrebbe le stesse tutele della stampa su forum, siti, chat, news group e altri contenuti telematici, per rendere più difficile il sequestro. La Cassazione però ha stabilito che i forum "sono una semplice area di discussione dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui è soggetta la stampa (come indicare un direttore responsabile per registrare la testata) o può giovarsi delle guarentigie in tema di sequestro che la Costituzione riserva solo alla stampa".
Ma è una cattiva notizia per la libertà su internet - come crede Aduc - o è piuttosto il contrario? "E' una buona notizia", dice Fulvio Sarzana di S. Ippolito, avvocato esperto di internet. "Per la prima volta la Cassazione esonera i siti dagli obblighi della legge sulla stampa. Una cosa che gli utenti di internet temono da anni di subire", aggiunge. Significa: niente obbligo di registrazione al tribunale, di avere un direttore responsabile; ma non solo: "Viene finalmente chiarito che non c'è l'obbligo di controllo su quanto pubblicato dai commentatori sul proprio blog. La responsabilità di eventuali diffamazioni è solo dei commentatori. Lo sarebbe anche del gestore del blog, se si applicassero le leggi sulla stampa".
Di recente sono numerose le proposte di legge che premono per equiparare siti e blog a testate giornalistiche, per alcuni obblighi, allo scopo di regolamentarli in modo più stretto. L'ultimo contestato esempio viene dalla proposta Carlucci, che, quanto alla diffamazione, vorrebbe applicare in toto ai siti e ai portali le leggi sulla stampa.
E' d'accordo, che sia una buona notizia, anche Andrea Monti, un altro avvocato esperto di internet, ma aggiunge: "Quello che contesto non è la possibilità di sequestrare messaggi diffamatori, ma alcune applicazioni abnormi della legge. Come il fatto che, per prassi, vengano sequestrati interi siti, per un solo messaggio oggetto di denuncia".(10 marzo 2009) Posizione di Aduc http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=252910
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Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi. http://www.gundamuniverse.it/blog/
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« Risposta #1 il: 11 Marzo 2009, 08:00:56 » |
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Nota da La stampa http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200903articoli/41754girata.aspla Stampa... .
Stretta della Cassazione nei confronti di tutti i nuovi mezzi di comunicazioneROMA La Cassazione opera un giro di vite nei confronti dei blog, dei forum on line e di tutti i «nuovi mezzi di comunicazione del proprio pensiero» sottolineando che sono off limits tutte quelle manifestazioni contrarie al buon costume. Il motivo? «I messaggi lasciati su un forum di discussione che a seconda dei casi può essere aperto a tutti indistintamente -dice la Suprema Corte- sono equiparabili ai messaggi che possono essere lasciati in una bacheca e non entrano nel concetto di stampa, sia pure in senso ampio».
Applicando questo principio, la terza sezione penale (sentenza 10535) ha respinto il ricorso dell’associazione di consumatori Aduc contro la decisione del Tribunale del riesame di Catania che, lo scorso 30 giugno dopo aver revocato il sequestro di una parte del sito internet dell’Aduc aveva ordinato la rimozione delle espressioni e dei messaggi arrivati su un forum on line, inibendone l’ulteriore diffusione. Come ricostruisce la sentenza di Piazza Cavour, alcune delle frasi incriminate, oltre ad avere offeso la religione cattolica mediante il vilipendio dei suoi fedeli e dei suoi ministri «avevano travalicato limiti del buon costume alludendo espressamente a pratiche pedofile dei sacerdoti per diffondere il ’sacro seme del Cattolicesimò».
Inutile il ricorso dell’Aduc in Cassazione che tra l’altro ha contestato l’illegittimità del sequestro preventivo delle pagine web perchè l’offesa ad una confessione religiosa non è contraria al buon costume. Piazza Cavour ha respinto il ricorso e ha ricordato che «gli interventi dei partecipanti al forum on line non possono essere fatti rientrare nell’ambito della nozione di stampa». Questo perchè «si tratta di una semplice area di discussione dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero, rendendolo visionabile a tutti gli altri soggetti autorizzati ad accedere al forum, ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui è soggetta la stampa».
Anche perchè, annotano ancora i supremi giudici, «il semplice fatto che i messaggi e gli interventi» ospitati in un forum on line o in un blog «non fa sì che il forum stesso possa essere qualificato come un prodotto editoriale o come un giornale on line o come una testata giornalistica informatica». Il giro di vite, dunque, mette in chiaro la Cassazione riguarda tutti i nuovi mezzi di comunicazione del proprio pensiero vale a dire «newsletter, blog, forum, newsgroup, mailing list, chat, messaggi istantanei».
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« Risposta #2 il: 11 Marzo 2009, 09:08:16 » |
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Anche l'avvocati Minotti - ben importante specialista in questioni giuridiche della rete - è intervenuto con una sua nota ben importante,sulla questione con un titolo che riassume molto bene la situazione: ( vi raccomandiamo di leggere la nota dell'avvocato Minotti sul suo sito..qui la riportiamo solo come nostra memoria... La questione del DDL Carlucci a cui si riferisce l'avvocato Minotti si riferisce è questa: http://www.animeclick.it/notizia.php?id=21592Un DDL che stà facendo molto rumore... La nota dell'avvocato Minotti.. Libertà o Censura... http://www.minotti.net/2009/03/10/liberta-o-censura/Stavo appassionandomi alla questione della proposta di legge dell’On. Carlucci. Ma gli eventi sono praticamente quotidiani e non riesco a starci dietro. Mi dedico a qualcosa che sembra (e dico “sembra”) più lineare. Corriere e Repubblica (quest’ultima per la tastiera del “sempre pronto” Longo) ci parlano di una recentissima sentenza della Cassazione circa alcune espressioni di opinione postate sul forum di ADUC. In realtà, non si sa bene se abbiamo a che fare con un mero dispositivo (es.: la Corte annulla, ecc.) oppure anche con le motivazioni. Fatto sta che i fatti dovrebbero essere, con alta probabilità, i seguenti.
Qualche forumista c’ha da ridire sui preti pedofili. Abbiamo ben noti e tristi precedenti. Don Di Noto non ci sta, non perdona, si arrabbia e sporge denuncia. Ne esce fuori (fatti del 2006) un’accusa di “Offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di persone” (art. 403 c.p.) che così recita al primo comma:
“Chiunque pubblicamente offende la religione dello Stato, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la reclusione fino a due anni“. Il forum viene sequestrato per intero (sic), poi ADUC ottiene una sacrosanta riduzione del vincolo limitatamente ai post incirminati (che è il minimo). Oggi, con questa sentenza, si verte su due argomenti: - se la pronuncia abbia detto qualcosa circa la pretesa equivalenza Internet=stampa; - se Internet, di per sé, sia sequestrabile. Come suggerito, non ho letto la motivazione. Vado un po’ per senso, spero buono. Internet non è stampa di per sé. Dieci e più anni fa lo diceva Vincenzo Zeno-Zencovich con argomentazioni che mi sembrano ancora attuali. Il che da un lato porta il vantaggio dell’inapplicabilità delle regole della stampa (in primis, la responsabilità di un ipotetico “direttore”). Ma in seconda battuta, quasi in un paradosso, impedisce l’applicazione del divieto di sequestro che è tipica garanzia della stampa (per parlare della fonte più elevata, ricordo l’art. 21 Cost.). Dunque, sequestrare un sito che non è stampa non è una bestemmia secondo il diritto vigente. In definitiva, la sentenza è una buona notizia? A naso (e senza aver letto la motivazione) io penso di sì. E mi sento pienamente d’accordo con Fulvio e Andrea citati da Longo. D’altro canto, essere stampa comporta vantaggi, ma anche oneri. Sulla libertà di espressione ne riparliamo un’altra volta.
P.S.: Ecco, una cosa che non ci viene spiegata (e che, pure, avrebbe grande rilevanza) è se ADUC sia chiamata come corresponsabile (in qualche modo) del reato oppure come semplice titolare del sito.
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MrdsEs adaw
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« Risposta #3 il: 11 Marzo 2009, 10:32:42 » |
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religione di stato?... ma l'Italia non è uno stato laico?... è cambiato qualcosa e non lo sapevo?...
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bDsier
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« Risposta #4 il: 11 Marzo 2009, 13:46:47 » |
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Rimane un reato..fino a quando non la si cambia .comunque ecco una nota di Punto informatico che inquadra meglio la situazione... http://punto-informatico.it/2571865/PI/Commenti/si-al-sequestro-forum-non-sono-stampa.aspx... il punto principale è nella seconda pagina: Per capire quanto importante possa essere il principio espresso dalla Corte di Cassazione basta ricordare celebri casi del passato: come si ricorderà ad esempio nel corso del 2008 il Tribunale di Modica http://punto-informatico.it/2322890/PI/Commenti/perche-quel-blogger-stato-condannato.aspxaveva condannato un blogger siciliano che si sarebbe reso responsabile del reato di stampa clandestina per aver diffuso materiale informativo e di opinione attraverso una testata non regolarmente registrata presso il tribunale competente, violando la legge sulla stampa del 1948 e la successiva integrazione del 2001. Nelle motivazioni della sentenza si leggeva in particolare che secondo la legge n. 62 del 2001, "che accomuna in un sistema unitario la carta stampata e i nuovi media, ha valore generale, così da poter affermare l'assoluta equiparabilità di un sito internet ad una pubblicazione a stampa, anche con riferimento ad un eventuale sequestro di materiale incriminato".
Ma la Cassazione con il provvedimento citato interviene autorevolmente, escludendo che si possa applicare alle "bacheche" telematiche la disciplina della stampa, quindi anche della stampa clandestina. Se questa sentenza fosse intervenuta prima forse il blogger siciliano non sarebbe stato condannato per "stampa clandestina".
Ed ancora, se si legge a fondo il commento effettuato dalla stessa ADUC nel caso citato ci rende conto che il sequestro effettuato sembra essere diretto solo contro coloro che si sono resi responsabili delle affermazioni nel forum, e non nel confronti del direttore del sito o dell'editore del sito dell'ADUC, ed è logico che colui che immetta dei post in un forum si debba assumere la responsabilità di quello che scrive (sia esso diffamatorio o no qui non interessa), mentre meno logico è quello che spesso fanno alcuni tribunali e molte procure, ovvero applicare nei procedimenti penali riguardanti forum e blog la legge sulla stampa, per cercare di trovare "comunque" un responsabile dei post ritenuti diffamatori.
Un altro caso balzato agli onori della cronaca si riferisce alla sentenza del tribunale di Aosta, brillantemente da Daniele Minotti. http://punto-informatico.it/1526869/PI/News/blogger-sono-direttori-responsabili.aspxcommentata Anche in quel caso il titolare del blog è stato condannato ex art 57 e 596 bis c.p., come fosse un direttore responsabile, ovvero in base alle norme sulla diffamazione compiuta con il mezzo della stampa che prevedono la responsabilità di vari soggetti tra i quali appunto il direttore, il vicedirettore, nel caso della stampa non periodica anche l'editore e addirittura lo "stampatore".
Da oggi queste sentenze saranno probabilmente meno frequenti, restando però immutata la responsabilità di chi decide di effettuare commenti in un blog o in un forum.
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rieeRtPe
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« Risposta #5 il: 11 Marzo 2009, 21:07:58 » |
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religione di stato?... ma l'Italia non è uno stato laico?... è cambiato qualcosa e non lo sapevo?... No, Edward, non é cambiato nulla. L'Italia non é MAI stata uno stato laico. In realtà non si muove foglia che il vaticano non voglia. La censura dell'Aduc ne é un chiaro esempio.
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men6iiG7
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« Risposta #6 il: 12 Marzo 2009, 13:17:37 » |
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Immaginavo le solite domenicate (sinonimo gentile epr dire: le solite vaccate by debris) e per tanto mi son preso la briga di spulciarmi il codice penale e riportarvi una cosina: «Art. 403. - (Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone). – Chiunque pubblicamente offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.
Si applica la multa da euro 2.000 a euro 6.000 a chi offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di un ministro del culto».
(come modificato dalla Legge 24 febbraio 2006, n. 85 "Modifiche al codice penale in materia di reati di opinione" )
Ergo, se io su un forum inizio ad offendere i musulmani, i buddisti o gli ebrei commetto un reato. Vale sempre la regola che Domenico, nella sua foga dei copia incolla selvatici nojn comprende: documentarsi andando alal fonte. ma lui se nn scatena casini non è felice.
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« Risposta #7 il: 12 Marzo 2009, 14:51:10 » |
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senti
io non ho letto niente di cui hai scritto
ma sono sicuro di una cosa
in italia si parla tanto, si impongono misure molto restrittive
ma tanto, non si applicano,
perchè di gente che controlla ce ne stà pochissima,
e di quella poca, la maggiorparte è demoralizzata
perchè tanto un'altro giudice ti ribalta tutto e ti butta fuori come se te non avessi fatto ninte
quindi scialla
siamo nella repubblica delle banane
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rieeRtPe
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« Risposta #8 il: 12 Marzo 2009, 16:01:55 » |
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siamo nella repubblica delle banane [/quote] Questo é fuori discussione. Specie se si invoca il reato di vilipendio anche quando qualcuno dice male dei preti pedofili, a quanto sembra di capire. Applaudiamoli invece, che é meglio. Se é davvero così mi vergogno di essere italiano (ma non sarebbe la prima volta che mi succede). Specie ora con l'ultima orrenda porcata della legge teocratica sul testamento biologico che ci priverà letteralmente della possibilità di decidere per noi stessi, della nostra vita e della nostra morte. A proposito, chi volesse invece esercitare il suo diritto inalienabile di essere padrone della sua vita, può firmare qui (per quanto può servire, s'intende): http://testamentobiologico.ilcannocchiale.it/
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men6iiG7
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« Risposta #9 il: 12 Marzo 2009, 22:37:17 » |
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Liberi di espatriare nel civilissimo e democratico Iran o nella democratica Arabia Saudita.
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rieeRtPe
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« Risposta #10 il: 12 Marzo 2009, 22:44:56 » |
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Liberi di espatriare nel civilissimo e democratico Iran o nella democratica Arabia Saudita. O magari in un qualsiasi altro paese dove non ci siano talebani a pretendere di imporre agli altri la propria volontà anche per legge. Islamici o cattolici o altro, fa poca differenza. Gli integralisti religiosi di ogni genere sono il cancro dell'umanità. Lo stato deve essere SEMPRE laico, per il bene e la libertà di tutti, credenti compresi.
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« Risposta #11 il: 13 Marzo 2009, 00:43:57 » |
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O magari in un qualsiasi altro paese dove non ci siano talebani a pretendere di imporre agli altri la propria volontà anche per legge. Islamici o cattolici o altro, fa poca differenza. Gli integralisti religiosi di ogni genere sono il cancro dell'umanità. Lo stato deve essere SEMPRE laico, per il bene e la libertà di tutti, credenti compresi.
parole sante fratello... parole sante XDXDXD
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« Risposta #12 il: 13 Marzo 2009, 12:35:37 » |
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« Risposta #13 il: 13 Marzo 2009, 13:00:24 » |
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O magari in un qualsiasi altro paese dove non ci siano talebani a pretendere di imporre agli altri la propria volontà anche per legge. Islamici o cattolici o altro, fa poca differenza. Gli integralisti religiosi di ogni genere sono il cancro dell'umanità. Lo stato deve essere SEMPRE laico, per il bene e la libertà di tutti, credenti compresi.
quoto...
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