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« Risposta #15 il: 20 Maggio 2008, 20:51:50 » |
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Come promesso ecco alcuni dati aggiuntivi sull'opzione 1
Israele-Siria 2012: The Golden Golan
L'antefatto
In effetti si può dire che tale guerra era annunciata già da un due-tre anni... Se la tanto temuta guerra contro l'Iran (e quindi contro la Siria) non era mai diventata conflitto aperto negli anni precedenti ciò era da imputare solo al fatto della rinnovata 'competizione' tra USA e Russia che tra il 2008 ed il 2009, a causa dello scudo antimissile USA, in fase di progetto in Europa, delle vicende della repubblica della Georgia e per via di una rinnovata volontà russa di affermare la propria influenza nel mondo, giunse nel suo picco maggiore, con contratti di importanti forniture militari siglati da ambo le parti (con l'Europa in mezzo che ne approfittò per allargare i propri mercati e le proprie collaborazioni tecnologiche con le due potenze, stesso dicasi per la Cina che vide un incrementarsi delle attività di collaborazione tecnologica con l'UE), arrivando a spremere al limite il proprio sistema industriale bellico (particolarmente grave fu la situazione in Russia che si vide costretta ad aprire in emergenza diversi nuovi stabilimenti). Ovviamente muoversi apertamente in tale contesto era assai difficile, visto che eventuali attacchi chirurgici (come teorizzavano alcuni ambienti israeliani e americani ai danni degli impianti nucleari iraniani) avrebbero dato il via ad una veloce, ed incontrollabile, nel breve periodo, escalation: cosa che ovviamente si voleva evitare. Da ciò si comprende come mai le azioni di politica internazionale a livello militare si limitarono ad un rafforzamento dei paesi alleati e amici tramite irritanti, per ambo le parti, contratti di forniture militari e di supporto economico. In particolare USA e Russia fecero i loro contratti più irritanti per la parte avversa in Medio Oriente e nell'Africa Mediterranea. Se gli USA e l'UE resero in pochi anni l'Arabia Saudita una potenza teoricamente in grado di inviare le proprie truppe in ogni parte del mondo (si ricordi la fornitura di quattro navi da assalto anfibio tuttoponte americane con relativi mezzi aerei ed il contratto per 24 A-400M con il consorzio europeo), la Russia e la Cina fecero in modo di trasformare le forze armate iraniane in uno degli eserciti più moderni di tutta l'area, con MBT cinesi di alta gamma e caccia Sukhoi russi di ultima generazione, senza contare i preziosissimi due nuovi sottomarini classe Lada che tanto fecero grattare il capo agli ammiragli americani che videro il passaggio attraverso lo stretto di Hormuz seriamente minacciato, giusto per citare alcune delle nuove capacità di cui venne dotato in pochi anni l'apparato bellico iraniano. Ma non solo l'Iran... anche la Siria beneficiò di questo rinnovato periodo di tensione con importanti forniture di mezzi aerei. Centinaia di elicotteri tra Mil Mi-28, Kamov Ka-50/52, Mil Mi-17, 60 aerei Mig-29 di ultima generazione, 12 Sukhoi Su-32 da bombardamento, nonché un paio di preziosi aerei AWACS, senza contare che i velivoli precedentemente in linea furono pesantemente refittati e aggiornati. Dal punto di vista delle forze di terra si vide l'acquisto di ben 100 T-84 dall'Ucraina, pericolosi carri evoluzione del T-80 sovietico, carro pesante mai esportato, e 150 T-90, inoltre vennero acquistati circa una sessantina di Tunguska e dodici preziossissime batterie di missili AA Sa-12b oltre che all'acquisto di importanti quantitativi di missili AT, missili AA spalleggiabili e lanciarazzi portatitili. Ovviamente l'acquisto costò molto alla Siria, in particolare dovette accettare che la Russia potesse costruire una base per la sua flotta sulle coste siriane (cosa per cui ci furono violentissimi attacchi politici degli americani e note diplomatiche europee) e cospicui pagamenti in materie prime, ma tutto sommato il gioco valeva la candela per i siriani. In quegli stessi anni, infatti, gli israeliani non se la passavano bene, dopo un periodo di pausa durato circa due anni Hezbollah aveva ripreso il lancio di missili a lungo raggio dal turbolento Libano (che era sempre in procinto di ricadere sull'orlo della guerra civile), a ciò dovevano unire una discreta crisi economica causata soprattutto dai mancati rientri dal turismo, il problema palestinese che si era acuito con la formazione di due differenti stati palestinesi e che rodeva lentamente le IDF. Se a ciò si univano anche dei governi traballanti e scossi da continui scandali si riesce a comprendere come mai i siriani pensassero che quello fosse il momento giusto per riprendersi il Golan. La cosa ovviamente non era sfuggita agli analisti israeliani (e obbiettivamente non ci voleva molto a capire che quel forte rafforzamento militare era mirato per poter affrontare Israele in un confronto aperto), ma il peso psicologico del mezzo disastro si continuava a fare sentire e perciò erano pochi colori che premevano per prendere l'iniziativa. Bisogna dire che gli analisti israeliani sbagliarono però completamente ad analizzare il reale obiettivo siriano. Era luogo comune pensare infatti che l'obiettivo fosse il Libano e la maggior parte degli analisti riteneva che appena la latente guerra civile (che si faceva sentire in continui assassini e limitati combattimenti) fosse giunta ad un nuovo e più aspro stadio i siriani sarebbero entrati in campo proprio in Libano. Ma il 23 novembre del 2012, durante una settimana di acquazzoni così violenti e maltempo come non si vedevano da anni i siriani attaccarono a sorpresa il Golan con una lunga marcia delle loro forze corazzate che si spostarono velocemente, e a tappe forzate, dal confine libanese e dal sicuro entroterra siriano, verso il Golan. Contemporaneamente, prima che gli israeliani potessero allertare la loro potente forza aerea, la forza area siriana attaccò a sorpresa gli aeroporto israeliani. I caccia israeliani alzatisi in volo riuscirono a limitare le perdite (solo sei F-16 ed un F-15 vennero perduti al suolo, più un F-16 abbattuto in volo), ma diverse bombe resero le piste inutilizzabili e commandos siriani penetrarono in profondità attaccando infrastrutture vitali (come oleodotti) e, pur non causando molti danni, gettarono l'intero nord Israele nella confusione più assoluta. La guerra ora sarebbe stata piuttosto pari, prima che gli israeliani avessero potuto usare la loro aeronautica con la massima efficienza sarebbero passati alcuni preziosissimi giorni comunque l'aviazione siriana era vigile e pronta a offrire resistenza. Quei giorni sarebbero stati sufficienti per la Siria per conquistare il Golan prima di una risoluzione ONU, ma non sufficienti per le IDF per lanciare contrattacchi su larga scala.
Una guerra dei sei giorni in versione siriana quindi, ma non tutto andò come previsto...
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« Risposta #16 il: 20 Maggio 2008, 21:18:03 » |
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stò già sbavando!!!
già mi vedo le colonne meccanizate israeliane che avanzano spedite verso il fronte,
mentre nel frattempo un pioggia di razzi kassam dal libano e da gaza pioveva intensa come mai sui territori israeliani, accompagnata magari da quelle che erano le riserve di Scud dei paesi ostili.
le sirene antiaeree che suonano ininterrotte, accompagnate dall'incessante martelleio delle esplosioni di bombe e razzi, il tutto mentre nelle televisioni e radio israeliane il presidente dava l'annuncio del richiamo di tutta la riserva alle armi.
mi immagino già l'intervento iraniano in supporto della siria,
herat in fiamme, il confine tra gaza ed egitto assaltato da "volontari" egiziani, che davan supporto ai miliziani di herbollah
il tutto magari, durante una festa religiosa molto importante per gli ebrei.
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« Risposta #17 il: 20 Maggio 2008, 21:19:30 » |
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naaa.... non me li vedo attaccare di nuovo durante lo Yom Kippur!
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ceGinod
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« Risposta #18 il: 20 Maggio 2008, 21:21:26 » |
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naaa.... non me li vedo attaccare di nuovo durante lo Yom Kippur! pioveva... inverno... Hanukkah!!! o cmq un sabbath
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« Risposta #19 il: 20 Maggio 2008, 21:23:26 » |
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così gli portano anche i regali ... un bel Kassam sotto la Menorah!
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ceGinod
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« Risposta #20 il: 20 Maggio 2008, 21:24:17 » |
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così gli portano anche i regali ... un bel Kassam sotto la Menorah! no no direttamente uno scud!!!
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« Risposta #21 il: 20 Maggio 2008, 21:24:36 » |
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niente egiziani... sono alleati degli USA (e ultimamente anche molto vicini a Israele) e per la data credo che si sia intuito... sparata a caso (non ditemi che ho preso proprio una festività!) e con tanto maltempo (così da limitare il potere aereo israeliano( almeno gli elicotteri), anche il proprio, ma visto che comunque la forza aerea israeliana è la forza aerea israeliana... si sceglie il male minore), anche perchè un buon esercito non si fa fregare due volte dallo stesso trucchetto del nemico . Per il conflitto: limitato a Israele e Siria, con giusto Hezbollah a tentare di spaccare i maroni (ma niente di più). Durata: pochi giorni, tre, quattro, massimo cinque...
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ceGinod
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« Risposta #22 il: 20 Maggio 2008, 21:27:47 » |
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uff speravo in un estenzione del conflitto...
cmq qualche auito segreto dall'iran lo vedo bene...
e per "volontari egiziani" intendevo qualche cellula terroristica che si annida la.
lo so bene che gli egiziani mediano tra i quei paesi.
ma Hamas non ce lo metti?
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« Risposta #23 il: 20 Maggio 2008, 21:33:11 » |
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uff speravo in un estenzione del conflitto...
cmq qualche auito segreto dall'iran lo vedo bene...
e per "volontari egiziani" intendevo qualche cellula terroristica che si annida la.
lo so bene che gli egiziani mediano tra i quei paesi.
ma Hamas non ce lo metti? Beh... se mai verrà prescelta l'opzione 1 (ma anche se non venisse prescelta, seppur in forma molto minore, ovvero racconto veloce, potrebbe anche scapparci) supponevo di non addentrarmi troppo in ciò che succede dal punto di vista politico (in fondo si vede la situazione dagli occhi di Revil), comunque sì... supporto segreto dell'Iran (pre-guerra) e varie organizzazzioni terroristiche ci sarebbero (diciamo che magari Revil seguendo dal suo carro, in un momento di pausa dei combattimenti, il telegiornale potrebbe avere notizia da questo di intensi attacchi terroristici in tutta Israele) e su Hamas se fai caso ho parlato della formazione di due stati palestinesi... a buon intenditore poche parole... Inoltre non verrebbe trattato solo Revil durante questo ipotetico conflitto, ma verrebbe trattato anche Revil durante il recente conflitto libanese, più alcuni fatti secondari, ma che ben servirebbero a delineare le caratteristiche 'culturali' di Revil stesso.
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« Risposta #24 il: 21 Maggio 2008, 22:06:20 » |
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Opzione 1 Qualche link Sull'esercito siriano http://en.wikipedia.org/wiki/Syrian_ArmySulla Guerra in Libano http://www.senato.it/documenti/repository/lavori/affariinternazionali/approfondimenti/64.pdfhttp://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Libano_(2006) Sulla Siria http://www.senato.it/documenti/repository/lavori/affariinternazionali/approfondimenti/77.pdfEd ecco uno dei possibili personaggi, domani quelli dell'opzione 2. Attenzione SPOILER!Ilkay MasehNato nel 1984 in un piccolo paesino dell'Est Siria entro fin da subito nelle scuole di formazione dell'esercito siriano. Fervente nazionalista, ma non per questo incapace di analizzare le situazioni in maniera più che obiettiva, ricevette, appena completati gli studi formativi, il comando di una compagnia meccanizzata. Nel giugno del 2008 il suo battaglione venne incaricata di 'dare fastidio' a Israele in uno dei numerosi incidenti di confine, in particolare la sua compagnia assaltò un minuscolo villaggio di confine sul Golan, tenendolo fino all'arrivo di alcuni tank delle IDF. Proprio durante questo 'incidente' avvenne il faccia a faccia con Yeoshua Revil durante una veloce trattativa, con il T-62 di Maseh ed il Merkava IV di Revil a pochi metri l'uno dall'altrom nel villaggio occupato (quest'ultimo tenuto sotto tiro da altri 4 Merkava). Silenzioso aderente al movimento nazionalista siriano chiamato dall'intelligence israeliana 'F-0', formatosi nel 2008, venne assegnato al comando di una brigata corazzata agli inizi del 2012. Morì durante la battaglia che si svolse sulle alture del Golan nella retroguardia siriana a seguito di una penetrazione di un battaglione corazzato, di un battaglione meccanizzato e di altre unità minori israeliani. La sua brigata infatti aveva ricevuto l'importantissimo compito di proteggere le linee di rifornimento da possibili colpi di mano dei parà israeliani, un compito pericoloso, quanto importante, ma non si era messo in conto di trovarsi di fronte una buona parte di una brigata meccanizzata israeliana. In ogni caso durante questo scontro la brigata ai comandi di Maseh riuscì quasi, dopo ripetuti e sanguinosi assalti e dopo aver inflitto pesanti perdite al nemico, a sfondare le linee difensive della task force israeliana, ma l'improvvisa apparizione di Apache e di F-16 israeliani (che spazzarono via i Mil Mi-28 siriani e che cominciarono a battere le posizioni siriane in quella zona) costrinse ad accelerare i tempi lanciando un disperato attacco che riuscì a far vacillare le linee israeliane, ma non a farle cadere. Lanciatosi all'assalto con il suo T-84, insieme a due T-90 sulle retrovie della formazione nemica con una mossa che mise in luce le sue eccellenti abilità tattiche perse però i due T-90 a causa degli Apache israeliani ed il suo T-84 si ritrovò a dare la propria fiancata poche decine di metri dal Merkava di Revil, questi due carri si spararono vicendevolmente una bordata dei loro cannoni, ma mentre il colpo del T-84 mancò di pochi centimetri il Merkava (probabilmente a causa della fretta del tiratore del carro siriano), il colpo del Merkava prese in pieno la fiancata del T-84 facendolo saltare in mille pezzi. Conclusasi la battaglia i pochi carri israeliani rimasti sul posto, supportati dagli elicotteri e da forze fresche avanzarono indisturbati fino alla periferia di Damasco, dove diedero il via ad un feroce confronto con la guardia repubblicana siriana. Pur dovendosi ritirare questo atto mise fine a questa veloce e sanguinosa guerra, facendola concludere in un sostanziale pareggio. Il nome di Maseh andò ad una divisone corazzata federale, operante sul fronte Pakistano, su 'consiglio' di Revil, che dimostrò con questo atto di provare una certa stima per quel comandante avversario con cui aveva parlato diversi anni prima per non più di mezz'ora e con cui si era confrontato (ma lo scoprì solo in seguito) in una delle sue più dure battaglie sulle alture del Golan.
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« Risposta #25 il: 21 Maggio 2008, 22:14:04 » |
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un mio piccolo contributo per i tuoi flashback un giovane Revil al primo "impatto" con i delicati e per nulla speziati piattini della futura consorte Meryeem
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« Risposta #26 il: 21 Maggio 2008, 22:18:25 » |
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« Risposta #27 il: 21 Maggio 2008, 22:36:44 » |
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fai prima... con il proliferare dei fast food turchi, un hip-kebab non si nega a nessuno (e poi è pure buono)
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« Risposta #28 il: 21 Maggio 2008, 23:44:35 » |
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uhm...
ricordati che i canoni alimentari imposti dalla legge religiosa ebraica sono molto rigidi.
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« Risposta #29 il: 22 Maggio 2008, 09:36:17 » |
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sì, ma non credo che un kebab sia non kosher...
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