matte
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« Risposta #1 il: 14 Maggio 2008, 23:22:07 » |
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Episodio 1 – Nel mezzo di una notte eterna (永遠の夜の中で / Eien no Yoru no Naka de)
Sinossi. Dopo una brevissima introduzione (vedi incipit) la scena si apre sul sistema di Astarte, dove una nuova battaglia fra Imperiali e Federali sta per cominciare. I Federali hanno schierato tre flotte da guerra – la 2° (Ammiraglia: Patroklos), la 4a (Ammiraglia: Leonidas) e la 6a Flotta (Ammiraglia: Pergamon) per complessive 40.000 navi, e stanno iniziando la manovra di accerchiamento nei confronti degli imperiali, numericamente sovrastati in rapporto di 2:1. L’ammiraglio Merkaltz, preoccupato, suggerisce il ritiro immediato dal fronte, ma il comandante della flotta, il Grand’Ammiraglio Reinhard von Lohengramm non ne condivide il pessimismo, ordinando invece un fulmineo attacco frontale contro la più lontana delle flotte nemiche, la 4a flotta. Troppo lontana per ricevere l’appoggio alleato, essa viene rapidamente annientata dalla netta superiorità tattica degli imperiali, come fatalmente previsto dall’uomo che Lohengramm più teme nello schieramento federale: Yang Wen-Li, l’eroe di El Facil. E, sempre come previsto da Yang, Lohengramm coglie nuovamente di sorpresa i propri avversari ordinando di interrompere l’attacco di annientamento contro i resti della 4° flotta e puntando immediatamente contro la 6°. Che, colta di sorpresa, subisce la medesima sorte. La puntata si interrompe mentre Lohengramm, ormai padrone assoluto del campo, sta ordinando l’ultima mossa della battaglia: l’assalto alla 2° flotta federale. Ma Yang Wen-li si prepara a reagire, ed è deciso a non finire spazzato via come il povero amico Tenente Comandante Jean Robert Lapp, morto durante l’attacco imperiale alla 6° flotta.
Episodio 2 – Battaglia ad Astarte (アスターテ会戦/ Astarte Kaisen)
Per gli Alleati, la situazione volge al peggio: la prima carica degli Imperiali ha un effetto disastroso sulle linee difensive, che sono irrimediabilmente travolte. L’Ammiraglia Patroklos è severamente colpita, con un’esplosione che coinvolge anche il ponte di comando. L’ammiraglio Paeta rimane gravemente ferito, e così Yang Wen-Li, ugualmente coinvolto nelle esplosioni, ma ancora in grado di combattere, è costretto a prendere il comando delle operazioni. E la svolta è immediata: le forze alleate si aprono a ventaglio lasciando scorrere via l’attacco Imperiale, che non riesce ad interrompere la propria corsa, e viene quindi colpito alle spalle. Lohengramm, realizzato il rischio che sta correndo, ordina un’ampia manovra avvolgente, che scompagina del tutto il campo di battaglia. Dopo alcune ore, la situazione si è capovolta in un sanguinoso stallo tattico. Come suggerito dal proprio secondo, nonché più caro e fidato amico, Siegfried Kircheis, Lohengramm può comunque dirsi soddisfatto: due flotte alleate sono state spazzate via, ed ora il rapporto di forze nel settore di Astarte è stato riportato in perfetta parità. Il giovane Grand’Ammiraglio accetta così di ritirarsi – non prima di avere inviato un messaggio di saluto e di felicitazioni al proprio avversario. L’inizio di una rivalità destinata a segnare il futuro dei propri Paesi. Riposte le armi, è ora di piangere i propri morti. Oltre un milione e mezzo, a fronte dei 150.000 fra le fila imperiali. E, mentre su Odin si festeggia la sostanziale vittoria del Reich, Jessica Edwards, giovane moglie di Lapp ed antico amore di Yang, riceve la notizia della sua morte. E così, pochi giorni dopo, Yang e Jessica si ritrovano nello sterminato cimitero militare dell’Alleanza dei Liberi Pianeti… Così finisce la battaglia di Astarte. Ma una cosa è certa: la guerra ha solo finito di cominciare…
Episodio 3 – La nascita della Tredicesima Flotta 第十三艦隊誕生 / Dai Juusan Kantai Tanjou
La scena si apre su Heinessen, il pianeta capitale dell'Alleanza, e sulla sua più importante città - Heinessenpolis. L'Alleanza sta leccandosi le ferite del recente conflitto di Astarte, mentre le sue autorità politiche vanno pianificando la cerimonia di saluto ai caduti. Il segretario della difesa Job Trunhit richiede esplicitamente che Yang sia presente alla grande commemorazione, ma il giovane eroe di Astarte - come sempre insofferente all'esercito ed ai suoi formalismi, cerca di tenersi fuori dalla vicenda, trincerandosi dietro le ferite riportate durante la battaglia. Nel corso della cerimonia, il propagandistico discorso di Trunhit viene interrotto da Jessica Edwards che, superate le barriere di protezione, si para di fronte al segretario alla difesa rinfacciando a lui ed agli altri politici di essere più interessati a compiangere i propri valorosi caduti, usandoli per i propri fini politici (come la medesima commemorazione) che ad agire perché la guerra finisca davvero. Trunhit, infuriato, fa allontanare la Edwards che viene immediatamente circondata da alcuni fanatici di estrema destra, appartenenti al Patriotic Knights Corps (PKC). Salvata in extremis dall'intervento di Yang Wen-Li e Dusty Attemoborough, la giovane vedova è comunque diventata nemico numero uno di detta frangia oltranzista, che non esita ad assediare la casa di Yang pur di mettere le mani su di lei. Con un suo classico colpo di genio, Yang salva sé stesso, Jessica, Dusty ed il giovane attendente ed allievo Julian Menci: visto che la polizia sembra volutamente non rispondere alle richieste di aiuto, impiega il sistema anti-incendio della sua abitazione per respingere i PKC sapendo che questo, allo stesso tempo, richiamerà i pompieri cittadini. Guadagnato tempo, Yang chiede un abboccamento con Trunhit, chiedendogli come favore personale di proteggere Jessica dai PKC. Di cui, scopriamo non appena Yang scompare dalla scena, la stretta dipendenza dal medesimo e mefistofelico segretario (il che, del resto, Yang già sospettava). La puntata si chiude con un colpo di scena: Yang Wen-Li viene nominato contrammiraglio ed appuntato al comando della neo-costituita 13a Flotta - in realtà, un raccogliticcio insieme dei sopravvissuti di 4a e 6a flotta dopo la battaglia di Astarte. La vera sorpresa è però la missione che gli viene affidata subito dopo. Nientemeno che conquistare la fortezza di Iserlohn! Possibile che un insieme raccogliticcio e malmesso possa riuscire laddove intere flotte erano andate a cozzare? Lo scopriremo nella prossima puntata...
Episodio 4 - Il crepuscolo di un impero ( 帝国の残照 / Teikoku no Zanshou )
Mentre Yang Wen-li si prepara alla missione impossibile, su Odin, capitale dell'Impero, è tempo di festeggiare il trionfatore di Astarte, Reinhard von Lohengramm, e la sua nomina in pompa magna ad Ammiraglio dell'Impero - titolo cui corrisponde il comando diretto di metà della flotta imperiale. Ovviamente, non tutti vedono la cosa di buon occhio, sebbene - anche fra le alte sfere dell'Armata Imperiale, gli estimatori del "Bastardo Dorato" (come viene sempre più spesso chiamato dai suoi detrattori) si facciano sempre più numerosi. Come del resto già sono fra i ranghi intermedi. Ad esempio, Paul von Oberstein: un giovane capitano la cui carriera è minata dalla cecità congenita, rimediata con l'applicazione di occhi artificiali che gli danno un aspetto inquietante, e che hanno pesantemente accorciato la sua aspettativa di vita. In ogni caso, il viaggio su Odin è una grande occasione per Reinhard e Kircheis di rivedere Annerose, sorella maggiore di Reinhard, e causa ultima del suo ingresso nell'esercito. Grazie ad un lungo flashback, scopriamo infatti come l'Ammiraglio dell'Impero sia nato da una famiglia nobiliare, ma economicamente disastrata, diversamente dal piccolo borghese Sigfried Kircheis, un "commoner", e che il padre di Reinhard avesse letteralmente venduto la figlia maggiore all'Imperatore Friedrich IV perché ne facesse la propria concubina. Soluzione che rimette in sesto le finanze famigliari, ma che scatena la rabbia di Reinhard. Che, insieme all'amico (segretamente innamorato perso della ragazza), tenta immediatamente di salvarla dal palazzo imperiale - tentativo ovviamente fallimentare, ma che permette ai due di scoprire la fosca decadenza di un impero che, mentre manda i suoi giovani a morire in una guerra senza né capo né coda, vede i suoi nobili vivere allegramente e spensieratamente... In breve, Reinhard decide di entrare nell'esercito, scalarlo, raggiungerne i vertici: tutto per cambiare questo mondo corrotto. E se i nobili glielo impediranno, lui li spazzerà via. Spazzerà via l'imperatore stesso, se necessario. Questa è la promessa pronunciata di fronte a Sigfried, che decide immediatamente di seguirlo in quest'avventura che cambierà per sempre le vite di entrambi...
Episodio 5 - Kastorp il ribelle カストロプ動乱 / Kastrop Douran
Mentre Reinhard completa il proprio insediamento come nuovo Ammiraglio dell'Impero, inizia il tempo della ribellione. Ad agire è Maxilian Kastrop, figlio dell'ex-ministro delle finanze ed erede non solo della sua immensa fortuna, ma anche delle sue mire indipendentiste. A fronte delle minacce formulate dall'emissario imperiale Mariendorf, e dell'ancor più concreta flotta imperiale inviata contro il suo pianeta, il despota locale può contrapporre una copia perfetta del "Collare di Artemide", l'opera di difesa planetaria disposta intorno la capitale dell'Alleanza - una serie di 12 satelliti disposti sull'ellittica del pianeta ed in grado di sviluppare a 360° un volume di fuoco spaventoso. L'operazione volge alla peggio, e l'Ammiraglio Schumtz rimane ucciso. Ovviamente, Reinhart coglie l'occasione al balzo, ed invia sul posto Kircheis con sole 2,000 navi - un terzo in meno di quelle dispiegate nella precedente, fallimentare operazione. Ma il nostro giovane ammiraglio ha un'arma segreta: si tratta di navi del Genio militare cariche di particelle Zephyr, un particolare gas esplosivo, che viene rilasciato pochi minuti prima dell'attacco vero e proprio. Risultato: non appena il Collare di Artemide viene attivato, intorno al pianeta si forma una nube infuocata che divora anche il prezioso sistema difensivo. La ribellione sfocia nella ribellione dei parassiti di Kastrop, preoccupati di finire uccisi al posto del proprio potentato, che già pianificava di fuggire su Phezzan - il "fornitore" della copia del Collare di Artemide, nonché longa manus della rivolta. In meno di 2 giorni e praticamente senza nessuna perdita, la questione è chiusa, il che permette ad Reinhart di appuntare il proprio compagno prediletto come Contrammiraglio - rendendolo de facto il numero 2 di uno staff sempre più nutrito, e che ora si avvale dei Vice Ammiragli Mittermayer, von Reuenthal, Fritz Joseph Bittenfeld, Ernst Mecklinger, Karl Gustav Kempf, August Samuel Wahlen, Cornelius Lutz, tutti scelti dal giovane Ammiraglio dell'Impero fra nobili di basso rango o fra plebei, badando solo ad una cosa: la loro competenza.
Episodio 6 - I cavalieri della Rosa ( 薔薇の騎士 / Bara no Kishi )
La scena torna su Heinessen, dove si sta svolgendo la cerimonia di fondazione e di intitolazione della 13a flotta. Yang Wen-li è, come suo solito, in ritardo e fa appena in tempo a pronunciare un breve ed applaudito discorso degno del suo essere sempre fuori dalle righe. Alla conclusione della ceriominia, Yang ed il suo aiutante di campo Alex Cazellnu vedono casualmente all'opera Walther von Schenkopp ed i suoi Rosenritter (i Cavalieri della Rosa), una specie di legione straniera dell'Alleanza, costituita da soli soldati di origine imperiale. Soldati valentissimi, ma altrettanto poco rispettati a causa della fama di piantagrane e per la scarsa affidabilità dei relativi comandanti, fin troppo pronti a cambiar bandiera appena permesso dall'occasione. Yang però ha un'intuizione, ed ordina ad Alex di fare assegnare i Rosenritter alla 13a flotta - cosa che riesce senza troppi problemi, visto che nessuno vuole aver a che fare con loro. Fra i nuovi assegnati alla 13a flotta, c'è anche la figlia dell'Ammiraglio Greenhill, Frederica, una giovane graduata che da anni nutre un'ammirazione (e probabilmente una cotta giovanile) per il giovane Yang - cui, del resto, deve la salvezza durante l'episodio di El Facil, di cui cominciamo a scoprire qualche ulteriore dettaglio. La flotta, infine, parte verso Iserlohn, di cui viene rivelato qualche ulteriore dettaglio. In particolare, che la fortezza abbia due comandanti in perenne contrasto fra loro, l'Ammiraglio Thoma von Stockhausen - comandante della fortezza, ed Hans Dietrich von Seeckt, comandante della flotta di stazza ad Iserlohn, forte di oltre 15.000 navi - e di cui Oberstein è uno dei principali attendenti. Mentre la scarmigliata flotta dell'Alleanza si avvicina ad Iserlohn, una domanda serpeggia fra i soldati: come potrà una flotta di reclute e scarti, e per di più a metà organico, aver ragione di una fortezza che per ben 6 volte è stata capace di annientare attacchi di intere e ben più nutrite flotte? Lo scopriremo solo nella prossima puntata.
Episodio 7. Attacco ad Iserlohn イゼルローン攻略 / Iserlohn Kouryaku
Yang, conscio di non poter vincere la spaventosa potenza di Iserlohn con una flotta tanto malmessa, ha deciso di ricorrere all'astuzia. Usando una nave imperiale catturata in una precedente battaglia, infiltra su Iserlohn i Rosenritter di von Schenkopp i quali, con l'inganno, riescono ad aver ragione di tutta la guarnigione nemica. Mentre von Seeckt tentenna incapace di decidere se attaccare gli Alleati o fuggire, Yang riesce a penetrare nella fortezza, ed assumere il comando del Martello di Thor. Arma che, pur ritenuta "inumana" ed in qualche modo diabolica dal geniale vice-ammiraglio, viene scatenata contro gli imperiali, che ne sono falcidiati (oltre 1,000 navi distrutte in un colpo solo!). Nonostante Yang conceda a Seeckt di ritirarsi senza incorrere nell'inseguimento della sua flotta, questi rifiuta accompagnando la risposta con frasi pompose ("... non è nel cuore di un soldato accettare la sconfitta...") che scatenano la rabbia di Yang, il quale rivolge contro la sola nave dell'ammiraglio imperiale tutta la potenza del Martello. Oberstein, nel frattempo, è l'unico del suo staff a salvarsi - avendo defezionato poco prima dell'attacco finale di Yang. La battaglia si conclude con un risultato miracoloso: Iserlohn è presa senza nemmeno una sola perdita, il che garantisce a Yang un nuovo nomignolo: "Miracle Yang" o Yang dei miracoli. Il giovane ammiraglio vorrebbe, a questo punto, ritirarsi a vita privata e tornare a fare lo storico - ma un breve colloquio con il generale Sitolet gli fa capire che la cosa sia impossibile. Volente o nolente, fra il suo disappunto e la gioia dei suoi uomini, von Schenkopp in primis, Yang non può più tornare indietro...
Episodio 8 - Freddi Occhiali Cibernetici 冷徹なる義眼 / Reitetsu naru Gigan
Aftermath del disastro di Iserlohn: mentre l'Impero raccoglie i cocci della disfatta (e scopriamo così che le perdite subite dalla flotta siano molto più ampie di quanto inizialmente sospettato) gli alti papaveri della flotta si rendono conto che le loro teste saranno le prossime a cadere, perché il Kaiser a qualcuno la colpa dovrà pur darla. Il Triumvirato che regge il Kriesgministerium (il ministero della guerra) (composto dagli ammiragli Ehrenberg, Steinhof, e von Muckenberger, rispettivamente: Kriegskanzler, Segretario della guerra; Segretario generale del comando supremo e Comandante della Flotta Stellare) è più o meno formalmente costretto a rassegnare le proprie dimissioni. Che il Kaiser non fatica ad accettare, lasciando all'uomo forte di turno - von Lohengramm, piena libertà di scelta su quale posto far proprio di quanti rimasti vacanti. E von Lohengramm, nella sorpresa generale, rifiuta - scatenando le ire funeste di gran parte degli alti papaveri, che vedono nel gesto di clemenza un atto di sbruffonaggine nei loro confronti. In realtà, come capisce il vecchio mentore di Lohengramm, l'ammiraglio Gregor von Muckenberger, quello è il modo di fare del "golden brat", senza secondi fini. Del resto, Lohengramm ha altro per la testa: l'Alleanza non tarderà a muoversi contro l'Impero, ora che Iserlohn è soldamente nelle mani dei suoi uomini, e bisogna prepararsi al peggio. Così, assegnati i vari incarichi di comando agli uomini del suo staff, Lohengramm inizia a rivedere i piani di combattimento... quando riceve la visita di Oberstein, che sta rischiando l'incriminazione per alto tradimento - è infatti considerato un disertore, causa allontanamento dal fronte di Iserlohn durante l'attacco Federale. Oberstein offre i suoi servigi al conte che, sorprendentemente, e nonostante l'opinione contraria di Kircheis, lo accoglie fra i suoi protetti, intercedendo per lui. Oberstein è infatti l'ingranaggio mancante alla macchina che il Conte va costruendo: il machiavellico segretario e consigliere capace di esprimere ciò che Lohengramm pensa e ritiene necessario, ma che il suo fin troppo cavalleresco modo di agire e di vedere sé stesso gli impedisce di esprimersi...
Episodio 9 - L'affaire Klopstock クロプシュトック事件 / Klopstock Jiken
Dopo una breve introduzione relativa al vigente Kaiser Friedrich, che scopriamo essere asceso al trono quasi per disperazione, dopo che i fratelli si erano praticamente eliminati l'uno con l'altro, la scena si sposta sul più potente dei suoi feudatari, il Kurfürst Otto von Braunschweig - l'uomo più odiato da Lohengramm, come scopriremo nel corso della puntata. Braunschweig ha appena ricevuto in regalo un pregiato ritratto del Primo Imperatore Rudolf von Goldenbaum dal Markgraf (Marchese) Klopstock, un nobile un tempo potente e ricchissimo, ma ormai decaduto, e la cui famiglia - estromessa da corte, è stata quindi scacciata dall'Alta Nobiltà. Klopstock sfrutta il regalo (Braunschweig si spaccia per grande intenditore d'arte ma, come commenterà in seguito Lohengramm non saprebbe distinguere una crosta da un'opera d'arte) per farsi invitare al ballo che il Kurfürst ha in programma per quella stessa sera. E non si tratta di un caso: il Markgraf ha in programma di eliminare Braunschweig e Friedrich ricorrendo ad una bomba a tempo nascosta nel suo bastone da passeggio. Durante il ballo (di vago sapore "Lady Oscariano"), cui è stato invitato controvoglia, Lohengramm ha un rapido scambio di vedute con l'insopportabile nipote di Braunschweig, premessa alla futura rivalità fra i due - ma il loro battibecco è interrotto dall'annuncio che l'atteso ospite, il Kaiser, non sarà della partita causa improvviso malessere. Klopstock, ignaro, ha comunque fatto scattare l'attentato, che semina morte e distruzione nella residenza di Braunschweig, ma fallisce nel tentativo di eliminare almeno l'odiato nemico. Lohengramm, scampato casualmente all'evento, assiste in silenzio al rogo che distrugge il bellissimo ritratto del Primo Imperatore, presagio della distruzione che aspetta la casa dei Goldenbaum ed il loro impero? Comunque sia, ovviamente scatta la ritorsione contro l'attentatore, messa in atto da Braunschweig stesso - che però arriva troppo tardi. Mentre, silenziosamente, la grande e bella statua di Rudolf von Goldenbaum che sovrasta all'ingresso della dimora dei Klopstock silenziosamente si staglia verso il cielo, la grande villa viene divorata da un incendio appiccato dallo stesso Klopstock - che, nel frattempo, si è tolto la vita con un colpo di pistola alla tempia. In qualche modo, l'affaire Klopstock è stato chiuso...
Episodio 10 - La lotta di Jessica ジェシカの戦い / Jessica no Tatakai
Rientrato dalla vittoriosa campagna di Iserlohn, Yang Wen-li, promosso ad Ammiraglio, viene invitato a tenere un discorso ufficiale all'Accademia Ufficiali di Telnusen, la seconda più grande città di Heinessen, il pianeta capitale dell'Alleanza. In città, tra l'altro, è tempo di elezioni: a scontrarsi per la poltrona di sindaco, sono due candidati. Da una parte, il sindaco uscente, Raymond Togliatti, esponente del partito di governo, nazionalista e favorevole alla prosecuzione della guerra contro l'Impero. Dall'altra parte, i progressisti coalizzati intorno a Thorndike, fautori di un trattato di pace. Appena sbarcato, Yang viene strumentalizzato dai falchi di Togliatti, il che gli provoca iniziali problemi con il partito progressista - fino alla scoperta che il suo numero 2 è nel frattempo diventato Jessica Edwards. Durante la permanenza in città, i due si riavvicinano - ma prima che possa scattare nuovamente la scintilla che dieci anni prima li aveva quasi travolti (e che ci viene mostrata in un lungo flashback all'interno della puntata), una bomba dei soliti PKC fa esplodere la sede del partito progressista, coinvolgendo il candidato Thorndike. Che, quindi, non potrà partecipare alle elezioni. Azione, comunque, suicida da parte degli uomini di Trunhit: come Yang scopre il giorno seguente, abbandonando la città ed i suoi ricordi, Jessica è stata candidata al posto di Thorndike, conseguendo un successo schiacciante. Possibile che la pace sia ad un passo? Forse... o forse no. Perché, mentre un impacciatissimo Yang riceve un formale invito a cena da parte dell'Ammiraglio Greenhill - interessato a far convolare l'astro nascente delle Forze Alleate con la bella figlia Frederica? - ci viene annunciato che la Federazione pianifica un massiccio piano di invasione del territorio imperiale...
Episodio 11 - L'attrice esce di scena 女優退場 / Joyuu Taijou
Sin dalle prime battute, il narratore ci annuncia che anche questa sarà una puntata di intrighi e vendette, di vago sapore LadyOscariano. Viene introdotta la Markgrafin Susanne von Benemünde, ex-favorita dell'Imperatore prima che - dieci anni prima del racconto di Lohengramm e Yang Wen-li, il titolo passasse ad Annerose von Grünewald nata von Müsel, alias la sorella di Lohengramm. Fra le due donne non corre buon sangue e così, quando von Lichtenlade annuncia all'ex-favorita l'intenzione del Kaiser di allontanarla dalla corte imperiale, la situazione precipita. Complice il Barone Flesel, il già citato nipote di Braunschweig (che non vede l'ora di colpire, direttamente o meno, l'odiatissimo von Lohengramm), ordisce il rapimento di Annerose: attiratala fuori da Neues Sanssouci con la scusa di un incidente del fratello (in realtà impegnato in un'inutile ed interminabile riunione al Kriegsministerium volta a pianificare la ripresa di Iserlohn), due suoi fedelissimi ne intercettano l'automobile, e la rapiscono. Il piano, rivelato dalla stessa Benemünde, è quello di ucciderla con del veleno sciolto in un calice di vino - che lei stessa cerca di forzare a bere, per poi far ritrovare il suo corpo a fianco di un contadinotto, morto anch'egli, reclutato per l'occasione. Lo scandalo, oltre a rovinarne la reputazione, distruggerebbe la carriera di Lohengramm - il che, ovviamente, è ciò che Flesel aspira più di ogni altra cosa. Tuttavia, la contessa ed il barone non hanno fatto i conti con gli uomini di Lohengramm. Mittermayer e von Reuenthal - che hanno notato incuriositi Annerose uscire trafelata dal palazzo imperiale, accompagnati da Siegfried Kircheis, si mettono immediatamente sulle tracce della Markgrafin, la trovano e, annientati con relativa facilità i fiancheggiatori della Benemünde (scopriremo a breve che Mittermayer, von Reuenthal e Kircheis hanno completato TUTTA la gavetta, servendo per diversi anni nelle forze d'assalto speciali... in altri termini, l'avversario sbagliato), con l'aiuto del sopravvenuto Oberstein, mettono la favorita imperiale in salvo. Nei giorni seguenti, von Lichtenlade - imbarazzato dalla piega presa dagli eventi, decide di risolvere il tutto in modo sbrigativo ma efficace: la Benemünde, portata di fronte alla corte imperiale, è forzata a bere lo stesso veleno che avrebbe dovuto giustiziare Annerose di cui viene annunciata la morte per una "improvvisa malattia". Tutto risolto? Un ultimo incontro fra Lohengramm e Flesel ci lascia capire che questo sia solo l'inizio...[/b]
Episodio 12 - Assalto al Reich 帝國領侵攻 / Teikokuryou Shinkou
Su Heinessenpolis, molte cose non funzionano come dovrebbero. La ragione? Come scopriamo da un episodio abbastanza divertente, in cui lo staff dell'Ammiraglio Sitolet - comprendente Dezellnu e Yang Wen-li, ed il Segretario del Tesoro Joanne Lebello rimangono coinvolti in una fantozziana coda sulla tangenziale della città, la circolazione cittadina è bloccata da anomalie dei semafori. Perché tutti i migliori ingegneri civili sono stati requisiti dall'esercito, e tutti i servizi cittadini stanno andando in tilt uno dopo l'altro. E questo non è niente. Durante una riunione dell'Alto Concilio dell'Alleanza, che dovrà decidere se approvare o meno l'assalto in forze contro il Reich, lo stesso Lebello rivela lo stato disastroso dell'economia dell'Alleanza. Essendo l'Alleanza un'economia di libero mercato, le crescenti spese militari ne stanno stritolando le forze industriali e commerciali, che invece il Reich - economia controllata dal vertice, può permettersi di far lievitare a livelli per loro intollerabili. In altre parole, invece di pianificare invasioni, si dovrebbe sfruttare il temporaneo vantaggio strategico determinato dal possesso di Iserlohn per stipulare una pace a favorevoli condizioni. Tuttavia, nonostante la divisione del Consiglio - ed il sorprendente appoggio del Ministro della Difesa Trunhit, il pensiero delle sopraggiungenti elezioni - e la necessità di conquistare una vittoria che permetta di schiacciare le crescenti preferenze del Movimento per la Pace e la Libertà (quello di Jessica Edwards ndMatte) fa votare il concilio per la guerra. Che, del resto, è stata accuratamente pianificata... purtroppo, da uno stratega di questionabili competenze, il commodoro Fork. L'idea è in realtà piuttosto semplice: portare la più grande flotta mai messa in campo dall'Alleanza, 8 flotte, per un totale di 200,000 navi e 30,227,440 effettivi, nel cuore del territorio imperiale per provocare la sollevazione della popolazione e "cogliere l'attimo" per dare battaglia all'esercito nemico. Yang ovviamente contesta, a male parole (per lo standard del giovane contrammiraglio, ovviamente...) un piano tanto raffazzonato - solo per sentirsi rinfacciare di disfattismo dal rivale*. Sitolet interrompe la situazione un attimo prima che Yang si cacci nei guai e, completata la riunione, gli spiega che sa benissimo che questa missione sia condannata al disastro: per questo, è essenziale che lui - Yang, e la sua 13a flotta (che ora viene promossa flotta a piena potenza, con l'accorpamento dei resti della 2a flotta) siano presenti, ed evitino il disastro. Mentre la sterminata flotta si ammassa intorno ad Iserlohn, le peggiori paure di Yang si avverano: avvisati da Rubinsky, il potente e viscido Landesherr di Phezzan, gli imperiali si stanno attrezzando per rispondere all'Alleanza, ed a guidarne le armate, come assoluto plenipotenziario, sarà nientemeno che Reinhard von Lohengramm. Possibile che il genio possa essere piegato dal fanciullesco piano di un arrampicatore sociale come Fork? In conclusione, ecco i dati della spedizione Alleata:
Comandante in Capo: ammiraglio Lazzll Lobos Chief of staff: ammiraglio Dwight Greenhill Operations staff officer: vice ammiraglio Konev Information chief of staff: contrammiraglio Borainen
3rd Flotta - Vice Ammiraglio Lufeber 5th Flotta - Vice Ammiraglio Arexandor Bucock 7th Flotta - Vice Ammiraglio Hoghwood 8th Flotta - Vice Ammiraglio Appleton 9th Flotta - Vice Ammiraglio Al Salem 10th Flotta - Vice Ammiraglio Ulanfu 12 th Flotta - Vice Ammiraglio Borodin 13 th Flotta - Vice Ammiraglio Yang Wen-li
- * NB: durante il battibecco, assistiamo a quella che è, probabilmente, la più esilarante battuta di questa parte della serie: "In fin dei conti, l'ammiraglio Lohengramm è solo un ragazzino... basterà sfruttarne gli errori..." by Fork & Greenhill Seee, come no!
Episodio 13 - Preoccuparsi della pioggia 愁雨来たりなば… / Shuu-u Kitarinaba...
Anche Lohengramm conferma ai suoi sottoposti che questa sia la grande occasione tanto a lungo attesa. Con l'Alleanza - anzi: i "Ribelli", secondo la dizione imperiale ufficiale, dispiegata in un'operazione tanto massiccia e maldestra, la possibilità di conseguire una vittoria di annientamento è dietro l'angolo. Per aumentare le probabilità di successo, tuttavia, Lohengramm è intenzionato a non dare battaglia subito - sorprendente, considerando le sue tipicamente super-offensive strategie - ma solo quando le linee di rifornimento federale si saranno esaurite. Poiché i nobili potrebbero non essere altrettanto pazienti, e rovinare il piano d'attacco, Oberstein (come al solito, il capitano dice ciò che Lohengramm pensa, ma non ha il coraggio di esprimere) suggerisce di requisire tutti i generi di prima necessità dai pianeti interessati dall'invasione Federale. Se il piano ha successo, l'Alleanza non lesinerà i propri beni ai "confratelli oppressi dall'impero", esaurendo le proprie risorse più velocemente del previsto. Incaricato dall'operazione, assai poco nobile (e lo sguardo di Kircheis la dice lunga su cosa il giovane pensi a tale proposito), è Ulrich Kessel , il quale si incarica personalmente di svolgere la procedura su Kleingelt, dove vive la sua ex-fiamma Vier, vedova dell'unico figlio del locale Visconte, il Vicomte Kleingelt, e madre dell'unico erede maschio della famiglia. Nonostante le insistenze del militare, né il Visconte né la sua famiglia abbandonano il pianeta. Che, come previsto, viene raggiunto dall'Alleanza: scene di giubilo si diffondono per le città ed i villaggi di Kleingelt, visto che i militari iniziano immediatamente a distribuire generi di prima necessità... Ma lo sguardo di Lohengramm, che intanto su Odin ha ricevuto un dettagliato rapporto, lascia capire che la luna di miele sarà di breve durata. Siamo nell'Agosto del 796 UC.
Episodio 14 - La liberazione della Frontiera 辺境の開放 / Henkyou no Kaihou
Il piano di Lohengramm è scattato come un'orologio. La "Flotta di liberazione" dell'esercito federale sta disperdendo le sue risorse per supportare la popolazione dei territori occupati, come ci viene mostrato da un ampio episodio dedicato al soldato Franz Valleymont ed alle sue vicissitudini, sentimentali e non. Mentre lo stato maggiore, Lobos e Fork, continuano a sottovalutare il "golden brat", i rifornimenti inviati da Heinessen sono intercettati ed annientati con ridicola facilità da parte di un sempre più contrariato Kircheis - che evidentemente non appoggia questo genere di guerra. Risultato: Fork non trova altra soluzione che ordinare ai suoi sottoposti di "recuperare sul campo il materiale necessario". Ovverosia: depredare quelle stesse popolazioni che l'Alleanza era venuta a liberare. L'ordine ha un effetto dirompente: con la sola eccezione della 10a e della 13a flotta (quella di Yang Wen-li), tutte le altre flotte si confrontano con ribellioni sempre più violente e sanguinose, con i prevedibili effetti sull'efficacia bellica delle varie unità. E, come previsto da Yang, è questo il momento scelto da von Lohengramm per l'attacco decisivo: dopo tanta attesa, è la mobilitazione generale dell'armata imperiale, che per l'occasione sarà divisa in 9 flotte, assegnate, rispettivamente, ai viceammiragli: - Wolfgang Mittermeyer - Oskar von Reuenthal - Hans Bittenfeld - Kempf - Mecklinger - Wahlen - Lutz - Kircheis Nove: perché anche von Lohengramm sarà personalmente della partita. Prima di lasciar partire i suoi uomini, von Lohengramm propone un brindisi con il suo vino preferito, perché "La vittoria è certa - questo è solo un aperitivo alle celebrazioni". Per gli Alleati si preparano tempi difficili: è l'ottobre dell'anno imperiale 487
Episodio 15 - La battaglia di Amlitzer アムリッツァ星域会戦 / Amlitzer Sei`iki Kaisen
E difatti l'attacco imperiale scatta in tutta la sua devastante potenza, seguendo questo schema (tra parentesi, le navi ammiraglie): Karl gustav Kempf (Jotunheim) --> 13a flotta sistema di Jawanhahr Fritz Joseph Bittenfeld (Königstiger)* --> 10a flotta sistema di Lugen * Schwarze Lanzenreiter, corpo speciale d'assalto Oskar von Reuenthal (Tristan) --> 5a flotta sistema di Birlost Siegfrid Kircheis (Barbarossa) --> 7a flotta sistema di Dwelg Wolfgang Mittermayer (Beowulf) --> 9a flotta sistema di Alweis Ernst Mecklinger --> 8a flotta sistema di Wansteidt August Samuel Wahlen (Salamander) --> 3a flotta sistema di Lensteidt Cornelius Lutz --> 12a flotta sistema di Boroson
E la situazione, per l'Alleanza, si trasforma rapidamente in un disastro immane. Solo Yang riesce a sistemae prima Kempf, gabbato dalla simulazione di una manovra di accerchiamento, seguita da una rapida fuga, e quindi il sopraggiungente Kircheis - giocato in modo simile. Per gli altri, è l'annientamento o la fuga a costo di enormi perdite. nonostante ciò, l'ammiraglio Lobos - al sicuro su Iserlohn, non trova nient'altro di meglio che ordinare il raggruppamento ed il contrattacco a livello del sistema di Amlitzer. Ciò che von Lohengramm, rimasto nelle retrovie fino a quel momento, stava aspettando. Tutte le forze imperiali convergono sul posto, e solo un precedente colpo di genio di Yang - che ha disposto una serie di mine a guida termica sul percorso prevedibilmente percorso da Kircheis, Lutz e Wahlen permette ai Federali di compensare il rapporto di forze. Sapendo di avere il tempo contato, Yang lancia alcune bombe di fusione nell'atmosfera di Amlitzer, una gigante gassosa, scatenando una reazione a catena che fornisce maggiore spinta e velocità alle sue navi, permettendo alla 13a ed all'8a flotta di sorprendere Mittermayer e von Reuenthal. Bittenfeld, bramando di consegnare al suo ammiraglio la vittoria tanto attesa, lancia un attacco troppo precoce, che si traduce in un disastro. Von Lohengramm, infuriato, cede per la prima (e unica) volta alla rabbia, ed ordina di tagliare le comunicazioni con i Lancieri Neri di Bittenfeld. Nel frattempo, mentre anche il suo corpo d'armata è costretto ad entrare in campo, Kircheis si libera delle mine e permette alle tre ultime flotte imperiali di unirsi al combattimento: per i Federali, la situazione è ormai semplicemente disperata. Ed anche Yang sembra non sapere a che santo votarsi...
Episodio 16 - il nuovo scorrere del tempo 新たなる潮流 / Arata naru Chouryuu
La battaglia di Amlitzer si conclude, con un ulteriore pezzo di bravura di Yang. Realizzato che la vittoria a questo punto è del tutto impossibile, suggerisce a Bocock di ritirarsi verso Iserlohn, mentre dispone la 13a flotta a protezione della ritirata. Lohengramm, infuriato, ordina l'attacco generale in assetto d'assedio (in pratica: tutte le 9 flotte iniziano a sparare contemporaneamente contro Yang avvolgendone la flotta a 360°). L'operazione ha successo, ma... Ma gli Schwarze Lanzenritter, gravemente danneggiati dall'attacco precedente, si rivelano subito un anello debole per la catena d'assedio, prontamente sfruttato da Yang che, concentrata su Bittenfeld tutta la sua residua potenza di fuoco, ne sfonda le linee e fugge a sua volta. Nel seguito, Lohengramm - infuriato con Fritz Joseph, lo mette agli arresti, riservando invece onori forse eccessivi all'amico Kircheis, che quindi inizia ad esser guardato di traverso dagli altri ammiragli (e purtroppo anche dalla persona più sbagliata: Oberstein). In compenso, Kircheis sfrutta il proprio ascendente su Reinhart per convincerlo a perdonare Bittenfeld (che da questo momento diventerà un entusiasta fedelissimo di von Lohengramm, ndMatte), e la scelta si rivela rapidamente assai più che saggia: il 36° erede di Rudolf von Goldenbaum è infatti deceduto per un attacco di cuore, e la situazione minaccia di tracimare verso la guerra civile da un istante all'altro. In breve, questa la situazione: nonostante le due giovani figlie di Friedrich (14 e 16 anni) avrebbero (in linea teorica) diritto al trono, a tutto vantaggio dei relativi consorti (Otto von Braunschweig ed il Marchese Littleheim: ma guarda un po!), Lichtenlade maneggia per garantire l'ascesa alla porpora imperiale del giovanissimo (5 anni) Erwin Joseph (secondo nel suo nome), figlio dell'unico erede maschio del defunto Kaiser (e morto a sua volta alcuni anni prima). Mossa prevista da Rubinsky, e che trova l'appoggio immediato di Lohengramm - che, nel presumibile vuoto di potere imperiale, non vede l'ora di affondare le mani. Con l'ovvia ostilità dei due legittimi (?) eredi "truffati", i quali minacciano di dar mano alla spada, senza però riuscire a portare dalla propria parte Menckleberger, l'antico mentore di Lohengramm, il quale - per parte sua, invita invece entrambi a ripensare alle proprie azioni, rinunciando ad un conflitto dal quale non potranno che uscire sconfitti. Mentre Lohengramm annuncia la libertà alla sorella, von Reuenthal e Mittermayer sviluppano i piani necessari a schiacciare le forze private dei due feudatari ribelli: la sua unica preoccupazione è, in realtà, che l'Alleanza colga l'attimo per rialzare la testa. Difficile visto che le sue perdite ammontano a 2/3 degli effettivi, che buona parte dei suoi alti ufficiali sono morti con loro, e che lo stato maggiore è stato decapitato dalle forze politiche, le quali - frattanto, vedono l'ascesa al posto di Primo Ministro di Job Trunhit. Mentre Cazellnu parte per un posto di frontiera, e Sitolet abbandona il titolo di comandante in capo, l'unico lato positivo della vicenda è che Bacock - nuovo comandante in capo, appunta Yang Wen-li comandante della fortezza di Iserlohn con il titolo di Ammiraglio. Positivo perché Yang ha capito che, per sconfiggere gli ammiragli della scuola di Lohengramm, tutti giovani, brillanti, e capaci di tattiche militari innovative ed in qualche modo anticonformiste, dovrà fare qualcosa di simile, e creare uno staff capace di competere con i Mittermayer, i von Reuenthal, e così via. Staff che, per ora, comprende il tenente Frederica Greenhill (assistente di Yang), l'ammiraglio in seconda Murai (Capo delle forze da combattimento), il commodoro Patorichev (vice-comandante delle forze da combattimento), il vice-comandante della Flotta, ammiraglio in seconda Edwin Fischer, i comandante di squadrone (?) commodori Guen van Hugh, e Dusty Attenborough, ed i due CAG Tenente comandante Oliver Poplan e Ivan Konev, mentre comandante della forza di difesa della fortezza sarà Walter von Schenkopp (al comando dei suoi leggendari Rosenritter). In realtà, ciò che più profondamente è destinato a sconvolger gli equilibri della guerra, è qualcosa che accade quasi ignorato: Julian Minci è infatti diventato sottufficiale e, da qui ha inizio la sua scalata nei ranghi dell'esercito...
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