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Autore Topic: Dozul Zabi, scherso di natura, o corna?  (Letto 30601 volte)
matte
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« Risposta #15 il: 27 Febbraio 2008, 22:41:18 »

Citazione
Quindi anche lanciare una colonia sulla Terra è una vaccata, giusto?



no penso si possa fare - ma scordati gli effetti dei colony drop gundamici
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naPar
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« Risposta #16 il: 27 Febbraio 2008, 23:12:59 »

Citato da:  "attinrknG"Pesu
Credo sia molto difficile si verifichi un qualcosa di simile all'effetto "acceso/spento"...

Invece la cosa è relativamente semplice. Il ciclo diurno/notturno di una colonia tipo O'Neill è governato proprio dall'apertura degli specchi. Questi sono a 45° rispetto al sole e proiettano la luce all'interno. Basta aprirli "troppo" e la colonia rimane al buio. Considerando la relativamente modesta massa della colonia (rispetto alla Terra almeno!), il fatto che solo un estremità è esposta al sole, direi che si rafferdderebbe abbastanza in fretta, provocando un abbassamento della temperatura notevole (nello spazio, al buio le temperatire sono vicine allo zero assoluto)

Citato da: na PsGnt"euktri"
al limite è credibile che uno o due specchi in più permettano di avere differenze sensibili di temperatura ed illuminazione. wink

Sarebbe da studiare l'effetto di asimmetria nell'apertura degli specchi. Questo forse provocherebbe oscillazioni anomale...

Citato da: nGuniae""r ksttP
Su questo non mi trovi molto d'accordo, le piante fanno sicuramente molto per eliminare la CO2 (anche se dubito che si possa arrivare ad un ecosistema stabile in uno spazio così piccolo...)

Allora, prima di far credere di essere il massimo esperto di tutto wink, cito lo studio "NASA SP-413 - Space Settlements" che comunque si occupa di analizzare il modello di colonia detto Stanford Torus che è decisamente più piccolo del Cilindro di O'Neill (il primo è un toro, o ciambella di 830m di raggio maggiore e 65m di raggio minore, per un volume che è 15,000 volte più piccolo del secondo). A pag. 51 si legge "La rigenerazione dell'ossigeno atmosferico e la rimozione del diossido di carbonio sono ad opera della fotosintesi usando le sezioni agricole della colonia come sistema di supporto vitale". Va solo fatto notare che nella colonia tipo toro di Stanford (Island 2) ci sono sei sezioni, tre agricole e tre abitative; mentre nel cilindro O'Neill l'area agricola è esterna (ma ci sono i parchi e le foreste).

Citato da: tGisnre"Pan ku"t
però qualunque altro composto deve essere eliminato dalla tecnologia, non si scappa! wink (e non penso al produzioni particolari, ma anche solo a sostanze di uso comune che con il tempo si potrebbero accumulare, come ad esempio solventi vari)

Ed infatti ho detto che il sistema di purificazione delle acque avviene in modo artificiale.



Riguardo al realismo del colony drop: la cosa che appare evidente è che la scelta di una colonia situata in uno dei punti lagrangiani stabili (L4 e L5) non è saggia, rispetto ad utilizzarne una che fosse situata in un punto instabile (L1, L2 o L3, ma ovviamente L1 è il più conveniente perché più vicino alla Terra).

Aaahhh, e ovviamente come al solito siamo finiti... Off Topic!!! Very Happy
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auhlan LSe
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« Risposta #17 il: 28 Febbraio 2008, 10:00:51 »

Prana non finirai mai di stupirmi.

 Sarà Ot , ma non direi  pero' e' sicuramente molto interessante.

Ora per tornare in topic: quali sono dunque le conseguenze di un simile
eco sistema sull'essere umano?  Bè tranne in caso di Colony drop l Le conseguenze in questo caso sono intuitive.
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matte
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« Risposta #18 il: 28 Febbraio 2008, 10:05:27 »

ipotesi migliore: perfetto rispetto dello standard O'Neill

- nessun effetto

ipotesi più probabile:

gravità più bassa del normale --> insufficiente sviluppo osseo e muscolare, in particolare del cuore; gli spacenoids sarebbero incapaci di vivere in ambiente planetario terrestre

alterazioni della temperatura non le prendo in considerazione, perché provocherebbero la morte della popolazione in modo pressoché istantaneo, date le temperature in gioco

insufficiente od anomala purificazione dell'aria --> eccesso di patologie respiratorie e cardiovascolari già in età precoce, soprattutto senza una rigorosa regolamentazione nella produzione di polveri di frazione fine ed ultrafine

radiazioni --> eccesso di mortalità e morbilità per neoplasie, eccesso di mutazioni nella prole
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« Risposta #19 il: 28 Febbraio 2008, 10:35:52 »

Intendevo off-topic rispetto al topic originale del primo messaggio. Certo è in topic nel forum in generale.
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« Risposta #20 il: 28 Febbraio 2008, 10:43:30 »

Beh... aspettiamo il solito mod che spezzi il topic  angelo
ma scusate un'altra cosa... se la gravita' e' inferiore si ipotizzava che i nuovi nati fossero piu' longilinei e meno tozzi... Dozle e' nato sulla Terra?

Riguardo alla qualita' dell'aria, se i cambiamenti non sono repentini, ma prolugati, ci si adatta... come a vivere in montagna smile
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matte
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« Risposta #21 il: 28 Febbraio 2008, 10:50:06 »

non è così facile

se la pressione cala troppo rapidamente si verifica quello che in gergo tecnico si chiama polmonite d'alta quota con edema polmonare acuto e, in certi casi, pneumotorace...

e se anche cala lentamente, servono mutazioni specifiche nel metabolismo cardiaco per poter sopravvivere in condizioni di bassa pressione atmosferica e bassa tensione di ossigeno, come nel caso degli Sherpa (diverso il caso delle nostre montagne, ma qui parliamo realmente di condizioni estreme...)
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« Risposta #22 il: 28 Febbraio 2008, 10:50:30 »

bhe magari se si rompe il sistema di orientamento degli specchi di uno dei tre bracci, si vive cmq, solo un pò più freddo...
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« Risposta #23 il: 28 Febbraio 2008, 11:03:06 »

Se si rompe uno solo dei sistemi degli specchi, si congelerebbe uno dei settori. Se crei una simile asimmetria potresti avere una specie di polo artico: immagino che si avrebbero forti venti. L'ecosistema sarebbe comunque danneggiato (nella sezione "congelata" la vegetazione morirebbe)

Indubbiamente simili anomalie arebbero interessanti da studiare e sicuramente sono fuori dalla mia portata (almeno i dettagli). Ma mi pare che qui andiamo molto fuori dal semplice "fastidio" del vivere a Shangri-Lá. Se l'equilibrio venisse compromesso oltre un certo limite (da stabilire) la colonia morirebbe IMHO.

Peró le altre anomalie (nella rotazione e nella protezione dalle radiazioni) mi sembrano indifendibili, almeno non su piccola scala. Dovrebbero esserci dei danni su larga scala, ma in quel caso la colonia dovrebbe essere evacuata.
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matte
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« Risposta #24 il: 28 Febbraio 2008, 11:03:34 »

non credo proprio... si crepa, perché se i miei ricordi di fisica mi assistono la colonia si sbilancia completamente
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« Risposta #25 il: 28 Febbraio 2008, 11:10:14 »

Citato da: Pnr"aa"
Citato da: ai GtnPrtse"n"uk
Credo sia molto difficile si verifichi un qualcosa di simile all'effetto "acceso/spento"...

Invece la cosa è relativamente semplice. Il ciclo diurno/notturno di una colonia tipo O'Neill è governato proprio dall'apertura degli specchi. Questi sono a 45° rispetto al sole e proiettano la luce all'interno. Basta aprirli "troppo" e la colonia rimane al buio. Considerando la relativamente modesta massa della colonia (rispetto alla Terra almeno!), il fatto che solo un estremità è esposta al sole, direi che si rafferdderebbe abbastanza in fretta, provocando un abbassamento della temperatura notevole (nello spazio, al buio le temperatire sono vicine allo zero assoluto)

Scusa, ma dato che, come ho detto non sono esperto è il mio turno delle domande, dopo hierofex... ^^

Quando parli di "specchi" ti riferisci all'intera struttura che porta gli specchi, oppure solo ai singoli elementi?
Nel primo caso mi sorgono svariati dubbi, nel secondo è valido quanto ho detto sotto.

Citato da: ""arPna
Citato da: nGiekntu" "aPsrt
al limite è credibile che uno o due specchi in più permettano di avere differenze sensibili di temperatura ed illuminazione. wink

Sarebbe da studiare l'effetto di asimmetria nell'apertura degli specchi. Questo forse provocherebbe oscillazioni anomale...

Da questa frase mi sembra quindi di capire che tu quando parli di specchi ti riferisci all'intera struttura, mentre io solo ad un elemento della struttura...
Ok, a questo punto devo pensarci un po', perché inizio ad avere qualche dubbio...

Se ti riferisci all'intera struttura, per "fare la notte" devi aprirla o chiuderla fintanto che i raggi non raggiungono più il terreno.
Posto che il momento rimane costante (giusto?) riducendo il diametro deve aumentare la velocità di rotazione e quindi la gravità e viceversa....o no? look
Lasciando stare cosa succede se si chiude un braccio sì ed uno no...

Citato da: "ranaP"
Citato da: ePnk anGri"t"uts
Su questo non mi trovi molto d'accordo, le piante fanno sicuramente molto per eliminare la CO2 (anche se dubito che si possa arrivare ad un ecosistema stabile in uno spazio così piccolo...)

Allora, prima di far credere di essere il massimo esperto di tutto wink, cito lo studio "NASA SP-413 - Space Settlements" che comunque si occupa di analizzare il modello di colonia detto Stanford Torus che è decisamente più piccolo del Cilindro di O'Neill (il primo è un toro, o ciambella di 830m di raggio maggiore e 65m di raggio minore, per un volume che è 15,000 volte più piccolo del secondo). A pag. 51 si legge "La rigenerazione dell'ossigeno atmosferico e la rimozione del diossido di carbonio sono ad opera della fotosintesi usando le sezioni agricole della colonia come sistema di supporto vitale". Va solo fatto notare che nella colonia tipo toro di Stanford (Island 2) ci sono sei sezioni, tre agricole e tre abitative; mentre nel cilindro O'Neill l'area agricola è esterna (ma ci sono i parchi e le foreste).

Mettiamoci anche il link se qualcuno volesse approfondire:
http://www.nas.nasa.gov/About/Education/SpaceSettlement/75SummerStudy/Design.html
Comunque era sul "e' come sulla Terra" che non mi trovavo d'accordo, sulla CO2 ci credo ed i dubbi erano sulla fattibilità di un ecosistema "stabile".
Dato che il rapporto è piuttosto lunghetto ed al momento non ho tempo di leggerlo tutto, ricordi per caso quanta "superficie verde" sarebbe prevista per ogni persona?

Citato da: n"r"aaP
Citato da: aet"uPtins" rkGn
però qualunque altro composto deve essere eliminato dalla tecnologia, non si scappa! wink (e non penso al produzioni particolari, ma anche solo a sostanze di uso comune che con il tempo si potrebbero accumulare, come ad esempio solventi vari)

Ed infatti ho detto che il sistema di purificazione delle acque avviene in modo artificiale.

Io parlavo sempre di aria.
Mettiamo anche solo che ci sia un incendio, quel che viene prodotto non è solo CO2...e sicuramente non fa bene! wink

Citato da: r"Pa"an
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Ormai ci rinuncio... asd

Ciao!
Priest Guntank.
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« Risposta #26 il: 28 Febbraio 2008, 11:12:21 »

Intendi dire se uno specchio è aperto mentre gli altri sono chiusi?

Beh, di sicuro (come accennavo) si crea una asimmetria, peró dipende dalla massa dello specchio rispetto alla amssa della colonia. Come minimo comincia a vibrare col rischio di spaccare i giunti.
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« Risposta #27 il: 28 Febbraio 2008, 11:07:10 »

scusate ma il sistema di specchi di una colonia

non è formato da tre "bracci" meccanici di cui una superfice interna è ricoperta di tanti piccoli specchi orientabili?
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« Risposta #28 il: 28 Febbraio 2008, 11:48:26 »

SPECCHI: non puo' essere una cosa tanto categorica e catastrofica perdere uno specchio per il semplice motivo che in molti Gundam e G-Saviour sicuramente, durante i combattimneti si danneggiano parecchio gli specchi... senza contare un eventuale micrometeorite...

ARIA: anche qui non ipotizzavo situazioni acute e incurabili, ma un progressivo deterioramento dei sistemi, con magari usi limitati nel tempo o ridotte funzionalita'.
In questo caso quelli che gia' avrebbero problemi cardiaci o polmonari sarebbero sicuramente i primi a soffrirne, ma in ogni caso si avrebbe una situazione  d'alta montagna, ma con una gravita' di molto inferiore che compenserebbe lo stato...
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« Risposta #29 il: 28 Febbraio 2008, 12:11:31 »

scusa prana... ma invece di spostare una massa come l'intero braccio porta-specchi,

non converrebbe un sistema che invece orienta di volta in volta i pannelli-specchio montati sul braccio?

così si eviterebbero disastri in caso di malfunzionamento dei bracci me ccanici no?
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