La prima serie di Macross ha 36 episodi
Per i fatti inerenti Robotech vi copio cosa c'è scritto nell'interno della copertina del quinto dvd della prima serie di Macross editata a suo tempo dalla Yamato video e di cui vado molto orgoglioso.
"Macross e Robotech"
di Francesco Prandoni
Oltre oceano - Macross era destinato ad avere un'inaspettata seconda vita nell'emisfero occidentale. Mentre la serie spopola ancora nell'arcipelago, aldilà dell'oceano Pacifico una società chiamata
Harmony Gold, fondata nel 1983 dall'egiziano
Ahmed Agrama, ne acquista i diritti ( incluso il merchandising) dalla Tatsunoko per il continente americano e l'Europa. La Harmony Gold viene casualmente in contatto con
Carl Macek, che ha esperienza nel mondo dell'entertaiment business (ha collaborato a Guerre Stellari, Dune, Flash Gordon e Heavy Metal) ed è appassionato di fantascienza e conoscitore di cartoni animati giapponesi, tanto da gestire una galleria dove vengono esposti e messi in vendita rodovetri originali provenienti dal Giappone. Macek ottiene dalla Harmony Gold le licenze per distribuire Macross in videocassetta e per realizzare un adattamento a fumetti, ma tutto cambia quando la
Revell, nota casa di modellismo, inizia a importare modellini originali di robot giapponesi, inclusi quelli di Macross, sotto il nome comune di "Robotech" ( è lei la stronzaaaaa! - ndBasara). Per uno sfruttamento ideale di questo merchandising, la Revell chiede alla Harmony Gold una emissione televisiva di Macross.
Ma qualsiasi rete americana, trasmettendo un episodio al giorno, chiede programmi di almeno 65 episodi e la serie dello Studio Nue risulta così troppo corta. La Harmony Gold chiede quindi a Carl Macek di risolvere il problema utilizzando il materiale disponibile nel suo magazzino, e Macek trova altre due serie robotiche precedentemente acquistate dalla Tatsunoko:
Mospeada e Southern Cross.
Sequel - Si trattava di due titoli non del tutto estranei tra loro. All'indomani dell'exploit di Macross, infatti, tutte le società coinvolte avevano cercato di ripeterne il successo. Big West e Studio Nue avevano prodotto, appoggiandosi questa volta agli studi della TMS (Tokyo Movie Shinsha), una sorta di sequel ideale intitolato:
Chojiku Seiki Orguss (Secolo Superdimensionale Orguss), prodotto nel 1983 in 35 episodi trasmessi nella stessa fascia oraria di Macross. Realizzato dallo stesso staff (sceneggiatura di Ken'ichi Matsuzaki, regia di Noboru Ishiguro, design di Haruhiko Mikimoto, assente solo Shoji Kawamori, impegnato nella realizzazione del film Macross: Ai oboete imasu ka), Orguss termina con il fallimento della Takatoku, (azienda produttrice di modellini e sponsor della serie - ndBasara)i cui modellini, diversamente da quelli di Macross,non vendono affatto. Nel 1984, la Tatsunoko aveva prodotto autonomamente, senza l'apporto creativo dello Studio Nue, una terza serie con la parola Chojiku (Superdimensionale) nel titolo, ovvero
Chojiku Kidan Southern Cross (Cavalleria Superdimensionale Southern Cross), che si era conclusa prematuramente dopo 23 episodi per scarsi indici di ascolto. Per la Tatsunoko si trattava in realtà del secondo fallimento nel tentativo di ripetere Macross, perché già un anno prima, nel 1983, aveva realizzato un'altra serie robotica,
Kiko Soseki Mospeada ( Genesi Meccanizzata Mospeada), che vantava il design di Yoshitaka Amano e il team di giovani creativi dellos tudio Artmic. La serie introduceva inoltre per la prima volta l'elemento delle moto trasformabili ( idea del mechadeisgner Hideki Kakinuma), che sarà ripreso in
Megazone 23 e copiato infinite volte. Nonostante le buone premesse, tuttavia, anche Mospeada chiudeva dopo 25 episodi per scarsi indici di ascolto.
Creativi - La soluzione di Macek al problema della Harmony Gold è radicale: modificare tre serie brevi per trasformarle in un'unica storia che si sviluppi nell'arco di più generazioni, in modo da giustificare la differenza nello stile grafico.
Macross, Southern Cross e Mospeada vengono così fuse per diventare tre capitoli di un'unica saga, che il pubblico conoscerà come Robotech. La Harmony Gold concede piena fiducia e libertà a Macek, e il lavoro è titanico: musica ed effetti sonori vengono interamente sostituiti, colori vengono cambiati, sequenze video vengono omesse o modificate per rientrare negli standard della rete NBC (niente violenza esplicita, niente scene di doccia), e l'intera sceneggiatura viene riscritta per rendere coerenti tre storie lontanissime tra loro ( la figlia di Max e Miriya diventa forzosamente la protagonista di Southern Cross). Naturalmente i protagonisti assumono nazionalità americana, con nomi scelti da Harmony Gold e Revell in modo da adattarsi al merchandising: Hikaru Ichijo diventa Rick Hunter, e Misa Hayase si trasforma in Lisa Hayes. Viene anche aggiunto un episodio di montaggio, il numero 37, che porta il formato del programma a 85 puntate.
Robotech vive - Le trasmissioni iniziano nel marzo del 1985, e il successo negli States è epocale. Robotech viene adattato in fumetti (300 volumi complessivi ), romanzi e giochi di ruolo, mentre la Matchbox, subentrata alla Revell, inonda il mercato con i suoi modellini. La serie viene inoltre venduta in 140 paesi. Seguendo la medesima filosofia di lavoro, nel 1986 viene "prodotto" un film per le sale, intitolato Robotech the movie: The Untold Story ( -.- - ndBasara), di fatto un montaggio del film Megazone 23 ( un film creato dallo stesso staff di Macross e Mospeada con ben altre intenzioni) con sequenze di combattimaneto prese da Southern Cross ( aaaaaaaaaaargh! ndBasara). Davanti alla richiesta di un sequel, intanto, si pensa di acquistare e adattare Orguss, ma la trattativa con la TMS si arena. Nel 1985, così, si inizia a discutere la realizzazione di Robotech II: the sentinels, una serie di 65 episodi scritta dallo staff Harmony Gold e realizzata in Giappone dalla Tatsunoko, che riprende la storia dal finale di Macross, con Rick Hunter diventato ammiraglio. Si ipotizza persino una terza serie, intitolata Robotech: the Odissey. Ma a lavori iniziati, l'improvvisa svalutazione del dollaro nei confronti dello yen, nonché il ritiro della Matchbox, lasciano The Sentinels con 65 sceneggiature già scritte , 12 storyboard pronti e solo 3 episodi completati. Le sceneggiature vengono riciclate per una serie a fumetti, mentre i tre episodi, che vedono la Terra attaccata e distrutta dagli Invid (gli alieni di Mospeada) e il matrionio tra Rick Hunter e Lisa, vengono montati per fornire un secondo film per le sale. Nel 2000 si è parlato di una nuova serie in computer grafica intitolata Robotech 3000, caduta però, nell'oblio, mentre è quasi certo che per il 2004 ci sarà una nuova serie con animazione Tatsunoko che resusciterà in parte il concetto di The Sentinels ( ignoro se sia uscita e tantomeno quale sia - ndBasara).
Fine.Il papiro era bello grande, ma l'ho voluto ricopiare tutto perché è comunque un grosso pezzo di storia dell'animazion davvero importante. Spero di aver fatto cosa gradita a tutti e di non aver contravvenuto a qualche regola del forum copiando un testo che esiste su un dvd. Aggiungo però che i dvd non sono più licensed by Yamato, cioè anche se si trovano in giro, la Yamato non li ha più in catalogo in quanto le licenze sono state ritirate da tutto il globo.