Il giudizio generale che do di questo volumetto è positivo. E' vero che ci sono delle incongruenze e delle esagerazioni, ma non mi infastidiscono più di tanto. L'unica cosa che proprio non ho digerito è stata la comparsata di Mirai ed Amuro; a che pro?
Ma soffermiamoci sui due protagonisti: Char e Sayla.
L'espediente del sosia di Char/Edward è poco credibile, ma che alternative c'erano? La pensata della falsa identità acquistata a suon di soldoni e/o della plastica facciale avrebbero funzionato solo se gli Zabi avessero perso completamente di vista i due fratelli nel corso degli anni. Ma questo non poteva accadere, altrimenti Yas non sarebbe riuscito a giustificare la trasformazione di Char, da bambino dolce (nei ricordi della sorella) fino ad arrivare alla persona spietata che è diventato. Mi concedo la libertà di fare un pò di psicoanalisi, rileggendo il manga sotto questa luce; sin da bambini ci sono delle differenze basilari tra Casval ed Artesia, non tanto per il carattere, ma nelle aspettative dei genitori in primis e poi dei sostenitori della famiglia Deikun. Artesia è la vivace piccola di casa; dai discorsi degli adulti, madre compresa, sembra destinata in futuro ad avere un ruolo secondario rispetto al fratello, diciamo solo di rappresentanza. Ha un rapporto molto intenso ed affettuoso con la madre, e sembrerebbe anche col padre. Casval invece viene allevato per essere un leader, destinato a succedere al padre al potere. Ma Casval è mai stato realmente un bambino? Non lo vediamo mai a giocare, ma sempre invischiato in faccende più grandi di lui. A soli dieci anni sente il dovere di affrontare da solo Kicilya; praticamente è un adulto in miniatura ed anche di più. Il suo autocontrollo nelle situazioni peggiori ha qualcosa di disumano. La terribile Kicilya, che non ha esitato ad ammazzare il fratello, lo stima e lo teme. E' poco coccolato anche dalla madre; le attenzioni di quest'ultima durante l'utlima notte che passa con i figli sono riservate tutte ad Artesia. Si vede chiaramente dalle tavole che Casval soffre molto ed in silenzio per l'imminente separazione, ma non può permettersi il lusso di lamentarsi nè tantomeno piangere.
Giunti sulla Terra i due fratelli avrebbero l'occasione di dimenticare il passato ed iniziare finalmente una vita tranquilla. La sorveglianza di Zion c'è, ma è abbastanza discreta. Vediamo un Casval che si distrae volentieri mentre Jimba Ral lo indottrina e gli racconta per l'ennesima volta le modalità dell'assassinio del padre; dal canto suo Artesia sembra ben decisa a voltare pagina e si da alle opere umanitarie anzichè alla politica. Poi il vecchio ha la bella pensata di organizzare una rivolta, e gli Zabi intervengono con mano pesante; Casval si ritrova costretto ad uccidere per salvare la sua vita e quella della sorella. Certamente è una di quelle esperienze che lasciano il segno; credo che Yas sia ricorso all'uomo in armatura per enfatizzare quest'episodio traumatico della vita dei due ragazzi. Di nuovo in fuga, i due fratelli cercano un'esistenza tranquilla nella colonia del Texas, sempre sorvegliati dagli Zabi, che però sembrano inclini a lasciarli vivere in pace finchè i due ragazzi se ne stanno lontani da Zion. Poi, come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia della morte di Astralea. Da qua in un certo senso si separa il destino dei due fratelli. Artesia ne soffre, il suo carattere diventa più duro, ma giunge col tempo a ritrovare un suo equilibrio interiore. Casval invece non riesce ad elaborare questo lutto; la madre, suo unico punto di riferimento, non c'è più. E' sofferente, defraudato dal ruolo che è abituato sin da piccolo a sentire suo di diritto, rancoroso verso chi ha causato la morte di sua madre, consapevole di essere sorvegliato di continuo dagli uomini di Kicilya. Cova dolore e frustrazione fino a trasformarli in rabbia violenta quando il bullo di turno gli pesta i piedi. Il direttore della scuola s'accorge che c'è qualcosa che non va nel giovane Edward e cerca mettere sull'avviso il padre adottivo, che però, come molti genitori nella realtà, si sente offeso e se ne va indiganto. Il signor Mass deve assistere con i suoi occhi al pestaggio di un presunto uomo degli Zabi per rendersi conto del profondo cambiamento dell'animo di Edward. Il ragazzo è ossessionato da pensieri di vendetta, ma non può fare nulla, fino a che non si presenta l'occasione di sostituirsi a Char Aznable, il suo quasi-sosia, iscrittosi all'accademia militare di Zion e con la testa piena della propaganda degli Zabi. Poco importa se così facendo condanna a morte un suo amico, il figlio di un uomo che l'ha protetto dal suo arrivo nel Texas. La rabbia che si porta dentro lo ha trasformato in una persona priva di ogni scrupolo morale; Casval porta avanti il suo piano con lucidità e va fino in fondo senza il minimo ripensamento o rimorso.
La morte di Garma e del suo equipaggio in guerra sembra quasi un peccatuccio veniale in confronto alla fine del povero Char Aznable e di tanti altri civili innocenti. Penso che chiunque si sia sentito un pò turbato davanti all'immagine del cadavere del giovane Char che galleggia senza vita nello spazio, circondato da detriti, bagagli ed altri corpi senza vita. Sembra che l'autore abbia volutamente sacrificato un pò di coerenza a favore dell'impatto emotivo sul lettore; tra i passeggeri ci raffigura pure un bambino in braccio alla madre, per aumentarne l'indignazione. E non dimentichiamo che Casval s'è fatto credere morto dal padre adottivo e dalla sorella e che per Artesia si è trattato di un altro ulteriore lutto a breve tempo dalla perdita della madre e di Lucifer.
In poche parole con questo volumetto Yas ci dice che Char è più bastardo di quello che pensavamo, e ci spiega come lo è diventato e perchè. Ora sono curiosa di avere nelle mani il prossimo numero; già mi pongo tante domande: ma il falso Char non è mai tornato a casa in licenza? Impossibile ingannare i signori Aznable. Facciamo pure finta che tra le spie di Kicylia ci siano degli incapaci e che Casval abbia avuto la botta di c*lo di averci a che fare proprio durante il suo rientro clandestino a Zion; ma quando Kicylia stessa lo interroga per la morte di Garma dovrebbe già avere una pulce nell'orecchio grossa come un'elefante.
E poi come si evolverà questo Char così spietato? Spero anche di vedere più a fondo nel suo rapporto con Lalah, perchè dalla serie televisiva non si capisce in che circostanze l'abbia incontrata ed il rapporto tra i due resta un pò ambiguo, fino al tragico finale.
Mod.: uuhhhh!! M'è uscito un papiro!!!
Chiedo venia!