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« Risposta #16 il: 30 Settembre 2009, 14:29:33 » |
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La PSP Go stà per arrivare in Italia,ne parla anche Affari e Finanza inserto del lunedi di Repubblica in un articolo scritto da Jaime D'Alessandro Playstation "GO" senza dischi ottici L'articolo è di JAIME D'ALESSANDRO Il piglio non è lo stesso, né la statura del resto. In parte perché Shuhei Yoshida, vice presidente della Sony Computer Entertainment a capo di tutti gli studi di sviluppo dal 2007, è molto posato nei modi, essendo giapponese. In parte perché il suo predecessore, l’inglese Phil Harrison, al contrario ha sempre sfoggiato un atteggiamento sopra le righe: completamente pelato, sfiora i due metri ed è diventato noto per le sue visioni belle e azzardate sul futuro dei videogame.
«E’ la prima volta che lanciamo un apparecchio del genere», spiega Yoshida parlando della PlayStation Go, nuova versione della console portatile della Sony da giovedì nei negozi. Riferendosi non tanto al fatto che è la prima piattaforma a nascere sotto la nuova dirigenza, quella che ha preso il posto di Harrison e Ken Kutaragi, "padre" della prime quattro PlayStation, quanto all’assenza del lettore di dischi ottici. Con la Go, infatti, i videogame si acquistano e si scaricano dalla Rete a costi relativamente contenuti che vanno dai cinque ai 20 euro circa. «La penetrazione della banda larga non è uniforme e quindi scaricare un titolo da un gigabyte in certi Paesi è più difficile che in altri», continua Shuhei Yoshida. «Questo significa che sappiamo già che la Go avrà successo in certe aree e meno in altre. Non a caso la Psp normale, la 3000, resterà sul mercato. Perché sono due prodotti diversi, diretti a due differenti tipologie di giocatori: gli appassionati e i casual gamer».
Il problema è che essendo più leggera, compatta e sottile, la Go apparentemente sembra diretta al pubblico di massa, mentre in realtà per la Sony è un prodotto di nicchia, malgrado sia più simile a un’iPod che a un Nintendo Ds. Dotata di wifi e bluetooth, ha già istallato al suo interno Skype e un sintonizzatore di radio web. Attraverso il programma Media Go poi, sorta di iTunes marchiato Sony, si possono trasferire sulla console oltre ai giochi, musica e filmati via PlayStation 3, wifi o computer (benché quest’ultima operazione, dalle prove che abbiamo fatto, non sempre riesca). Senza dimenticare che ha una memoria interna da 16 Gb e una porta per schede memory stick micro (m2), le stesse usate sui cellulari Sony Ericsson. Il prezzo? Ben 249 euro, 100 in più rispetto la Psp tradizionale o al Ds e 60 rispetto all’iPod Touch con 8gb di memoria.
«Bisogna comparare la Psp Go con apparecchi del suo stesso genere», puntualizza Shuhei Yoshida. «Considerando la memoria interna, la Go non è così cara». Eppure per combattere il successo dell’iPod Touch, 20 milioni di pezzi venduti in due anni contro i 50 raggiunti dalla Psp in cinque anni, era lecito aspettarsi un prezzo più invitante. Anche perché ormai il lettore Apple può contare su un parco giochi di oltre 21 mila titoli, contro i 600 circa della Psp, e il 70 % del miliardo e 800 milioni di software scaricati dall’Appstore su iTunes sono proprio videogame. Una "video prova" della PSP Go alla E 3
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