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Autore Topic: Ultimate Century: Gato's Last Revenge Commenti  (Letto 7818 volte)
npa
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« il: 30 Novembre 2007, 12:45:06 »

Topic apposito sui commenti della 'Vendetta di Gato'
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matte
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« Risposta #1 il: 30 Novembre 2007, 20:49:02 »

... che mi piace DA IMPAZZIRE!!!!!
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npa
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« Risposta #2 il: 06 Dicembre 2007, 22:01:56 »

Prima di continuare con la vendetta di Gato ho deciso di fare prima le schede dei mezzi utilizzati (e magari anche le schede dei personaggi soprattutto quelli secondari che compaiono solo in tale serie, poi come ci tengo a sottolinearlo, se qualcuno vuole proporre...), essendo i combattimenti frequenti meglio avere la parte meccanica ben delineata...

Consigli, suggerimenti, commenti, critiche sono le benvenute


Quindi ora si lasci spazio all' angelo  (ci volevano proprio un po' di emoticon nuove sisi )

YF-0X Angel

Questo caccia leggero monomotore a getto a spinta vettoriale venne sviluppato a tempo di record a partire dal 2012, anche se il programma venne spinto al massimo solo dopo l'inizio delle ostilità nel 2015; l'obiettivo era quello di creare un caccia dalle prestazioni comparabili a quelle dei più grossi Typhoon, Flanker e Raptor (di cui i primi due tra l'altro usati a 'consumo' a causa della distruzione o conquista delle linee di costruzione), ma più piccolo e adattato ai nuovi scenari operativi, in particolare se ne era previsto l'imbarco sulle corazzate classe Pegasus come caccia da difesa aerea ravvicinata anche per uso spaziale, vero motivo d'essere di tale caccia.
Proprio ciò determinò una delle particolarità del velivolo, ovvero quella di poter smontare in poco tempo il motore a getto per essere sostituito da circa quattro piccoli, ma potenti, razzi di spinta per uso spaziale, in questa configurazione al caccia venivano aggiunti anche due grossi serbatoi conformal esterni (che li davano la caratteristica gobba in tale configurazione) e diversi vettori di spinta aggiunti alle estremità del velivolo per consetire al velivolo di effettuare manovre nello spazio.
Dotato di sette punti di aggancio sub alari e armato con un cannone revolver da 27mm FSR (Federal Standard Revolver) 27, copia del Mauser da 27 mm montato sul Typhoon che si dimostrò una buona arma contro i mobile suit senza dare i problemi del gatling da 30 mm dell'A-10, era capace in atmosfera di velocità di circa M 1.9 e di ottime prestazioni in accelerazione.
Dal punto di vista aerodinamico era caratterizzato dall'ala a freccia invertita e dal motore installato in un vano parzialmente esterno alla struttura alla fusoliera, ciò per facilitarne le operazioni di sostituzione e di riparazione (si ricordi che il motore a getto doveva poter essere velocemente sostituito con quelli a razzo ed inoltre essendo l'appoggio tattico una delle specialità del caccia non si escludeva che l'aereo potesse ritornare alla base con gravi danni).
Paragonato all'F-16 (che in effetti avrebbe dovuto in gran parte sostituire), il suo compito principale nel ruolo terrestre era il supporto e la difesa aerea da basi avanzate del fronte, lasciando ai più prestanti e stealth F-35 il compito dello strike in profondità in cooperazione con gli F-22 e i pochi, ma efficienti, Flanker d'attacco, SU-24 e B-1 disponibili.
Il suo raggio d'azione, solitamente piuttosto basso (1500 Km), poteva essere quadruplicato (senza contare la possibilità del rifornimento in volo) mediante l'applicazione di cinque grossi serbatoi esterni, in questa configurazione e con l'aggiunta di pod appositi poteva diventare anche un buon ricognitore, ma per l'autodifesa nella configurazione di autonomia massima (con tutti e cinque i serbatoi) e con il pod da ricognizione (ma potevano esserne installati addirittura due), poteva contare solo su un missile AA a corto raggio e sul suo cannoncino interno.
Nel 2022 (4 N.C.) venne completato il primo prototipo (quindi i tempi furono veramente stretti se si pensa che normalmente per lo sviluppo di un moderno caccia erano richieste svariate decine di anni, ma bisogna contare che si usò gran parte della componentistica dell'F-35, così come i motori, cosa che fece guadagnare diverso tempo), il progetto passò quindi alla fase di collaudo avanzato.
Alcuni esemplari erano stati distaccati presso il cosmodromo di Baikonur.
Proprio presso tale cosmodromo i prototipi effettuarono alcune missioni operative, prima nell'immediato inseguimento del Gustav rubato da Anavel Gato, inseguimento proseguito poi da bordo delle Pegasus che decollarono alla ricerca del rinnegato nazista.
In particolare l'YF-0X Angel venne usato anche nello spazio nella difesa dall'attacco della flotta di Delaz.
Gli ottimi risultati conseguiti e le lezioni apprese vennero applicate dopo tale breve conflitto dando luogo alla forma definitiva dell'YF-0X: l'IF-1 International Angel, ulteriormente potenziato e migliorato.
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npa
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« Risposta #3 il: 07 Dicembre 2007, 14:57:57 »

questo personaggio è a suo modo fondamentale ed è allo stesso tempo un vero e proprio 'campo minato' a livello di caratterizzazione, quindi sotto con le critiche.

Nina Purpleton

Come scrisse il nipote di Bright Noah, famosissimo storico, a proposito della Purpleton (anche e soprattutto basandosi sulle testimonianze di sua nonna): “Mirai e Nina erano nemiche fino alla morte, frequentavano la stessa classe, ambivano entrambe a lavori prestigiosi, erano entrambe belle ragazze e si distinguevano negli studi, insomma due ottime nemiche-amiche, ma quando la Purpleton venne a sapere che Mirai era diventata la timoniera della più famosa corazzata federale, la Pegasus, qualche cosa scattò nella sua mente: l'invidia.
Lei, pur arruolandosi volontaria alla stesso ora e giorno e nello stesso punto di reclutamento in cui si arruolò Mirai, finì per essere inviata a fare una semplice milite della MP.
Tale invidia la portò ad odiare la propria patria e a fare ciò per cui divenne in un certo modo famosa”.
In effetti tale affermazione si può definire una delle poche affermazione che potrebbero apparire un po' affrettate da parte di Hattaway Bright Noah, in realtà non è così.
Nina Purpleton all'epoca della sua fuga, avvenuta nel settembre del 2 N.C., insieme a Gato e Delaz (fuga di cui fu fautrice essendo la sentinella addetta alla custodia dei due generali della Wehrmacht) aveva circa 23 anni, di cui gli ultimi suoi due anni vissuti nell'invidia e nella rabbia più assoluta (tenuta tenacemente nascosta ai suoi superiori): era invidiosa che Mirai si fosse sposata con uno dei comandanti più in vista della Federazione (nonchè uno degli eredi di una famiglia di ricchissimi petrolieri texani), invidiosa della vita agiata che conduceva la sua 'nemica giurata', arrabbiata con la Federazione rea di 'averle preferito' Mirai, arrabbiata per come si era conclusa una sua relazione con uno dei piloti della 101th tal Kou Uraki.
E questo punto merita un approfondimento.
Durante la battaglia di New York la Federazione puntò molto di più sulle unità di fanteria che su quelle corazzate, contrariamente a quanto generalmente si creda, e le unità della MP vennero schierate in prima linea, rivelandosi tra l'altro ottime unità capaci di muoversi agevolmente attraverso le rovine di Manhattan; durante un combattimento tra la 1563a compagnia di MP, a cui era assegnata la Purpleton, ed alcune unità corazzate naziste l'unità federale venne quasi completamente annientata, solo quattro militi si salvarono, tra questi c'era proprio Nina, grazie al pronto intervento di un paio di Gundam della 101th, ai comandi del Gundam di testa c'era proprio Kou Uraki.
In breve tra i due si accese una forte relazione, tanto passionale, quanto breve.
Erano i giorni in cui mentre la battaglia di New York infuriava Revil preparava l'invasione delle coste europee e tra le unità prescelte per le operazioni più difficili c'era proprio la 101th e le corazzate su cui era imbarcata.
Nina chiese più volte a Kou di non accettare la missione, di ritirarsi, di chiedere il trasferimento, ma Kou fu irremovibile: dopo la scomparsa di Shiro Amada lui era divenuto il comandante della sua compagnia prendendo direttamente ordini dall'oramai famosissimo, temutissimo (dai nemici ovviamente) e apprezzatissimo Amuro Rey.
Era ovvio che Kou, conscio dell'importanza del suo ruolo rifiutasse le richieste della pur amata Nina, come risposta Nina, decisa a non dover piangere alcun morto, lo mollò.
Come già accennato Nina successivamente aiutò a far fuggire, fuggendo con loro, Delaz e Anavel Gato di cui si era innamorata e da cui alcuni anni dopo avrebbe avuto una bambina, proprio poco prima dell'operazione 'Stardust', tremendo piano ordito da Delaz e Gato in persona volto alla distruzione di tutte le tecnologie disponibili sulla Terra.
Proprio verso le battute finali del piano Nina ebbe ancora una volta modo di incontrare Kou Uraki in circostanze fortunose durante un combattimento, il mobile suit di Kou era stato distrutto e lui eiettandosi fini proprio dentro la base di Gato, evitando la sorveglianza l'asso riuscì infine ad infiltrarsi dentro la base con l'obiettivo di disattivare la bomba atomica in mano all'asso nazista.
Avvenne però che Kou incontrò Nina, sulle prime la ragazza era tentata da dare l'allarme, ma poi le parole del ragazzo le aprirono gli occhi, però era troppo tardi.
Gato che aveva notato il modulo di salvataggio allertò tutte le unità disponibili per cercare l'infiltrato, con l'aiuto proprio di Nina Kou riuscì a mettersi in salvo usando un SP-06D (versione sviluppata segretamente dalla flotta di Delaz ricorrendo a fondi di magazzino e pezzi di fortuna).
Gato giunto di fronte a Nina capì che ormai l'aveva persa e non volendo essere ulteriormente tradito la eliminò, non c'era rabbia ne odio nella pallottola sparata da Gato, come ebbero modo di raccontare alcuni testimoni, c'era solo disperazione contornato da un amore a quel punto non più ricambiato.
La figlia di Nina e Gato venne successivamente adottata da Char Aznable alias Kaswal von Deikun, che riuscì con un'arditissima manovra ad infiltrarsi attraverso le maglie di difesa della flotta di Delaz (invero ormai fiaccate e prossime alla resa) e ad infiltrarsi nella base asteroidale dove Gato stava per far esplodere la bomba, proprio poco prima che ciò avvenisse Kaswal uccise Gato salvandone però la figlia.
Il corpo di Nina non fu più trovato, secondi molti fu lanciato dallo stesso Gato alla deriva nello spazio.
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matte
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« Risposta #4 il: 07 Dicembre 2007, 15:01:49 »

per me ok

aggiungerei solo una cosina


Citazione
con uno dei comandanti più in vista della Federazione


con uno dei comandanti più in vista e di famiglia smodatamente ricca
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« Risposta #5 il: 07 Dicembre 2007, 15:03:12 »

Citato da: "aetm"t
per me ok

aggiungerei solo una cosina


Citazione
con uno dei comandanti più in vista della Federazione


con uno dei comandanti più in vista e di famiglia smodatamente ricca


lo aggiungo! Mi ero quasi dimenticato della famiglia di Bright asd
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« Risposta #6 il: 07 Dicembre 2007, 20:36:25 »

ed ecco "l'ombra di Gato" (o "il controllore di Delaz"?)

Grum Korell

Aiutante e uomo fidato di Gato, nonché membro dell'ordine di Thule, era uno dei migliori operatori speciali delle unità 'Skorzeny' delle forze armate naziste, capace delle più audaci azioni durante la 1a guerra coloniale con e senza mobile suit (come l'assalto, fortunatamente fallito, ma che arrecò gravi danni, alla corazzata Dreadnought classe Pegasus durante la battaglia di Honk Kong) fu uno dei pochi soldati nazisti a salvarsi da Odessa.
Il suo servizio nella guerra nello spazio fu breve, ma intenso, alla guida dei BF-2002 si scontrò più volte con gli Aurora federali nel tentativo di proteggere le navi di pattuglia nell'orbita terrestre e durante l'operazione per far cadere Aphofis la sua unità venne assegnata al cruciale piano studiato per confondere e disperdere le forze federali, durante tale operazione guidò uno dei moduli di rientro sulla Terra impegnati nel simulare una nuova invasione.
Arrivato a terra, nei pressi di Los Angeles, la sua unità venne impegnata in una durissima battaglia con le forze federali, Korrel e pochi altri suoi uomini riuscirono a fuggire e a far perdere le traccie.
Con l'aiuto di alcuni collaborazionisti si creò una nuova identità ed eludendo i servizi di sicurezza federali riuscì ad imbarcarsi su uno degli shuttle che facevano da spola tra la Terra e le colonie spaziali.
Giunto sulle colonie spaziali attorno alla Luna si mise in contatti con gruppi di guerriglia filo-nazisti formati da reduci che continuavano a combattere, da li raggiunse Io dove in particolare le forze di guerriglia nazista potevano contare ancora su vere e proprie flotte e gruppi di mobile suit.
Quando Gato e Delaz fuggirono dalla prigionia anche loro raggiunsero Io, su ordine personale di Delaz (che assunse il comando delle forze naziste rimaste) Korrel divenne l'aiutante e la guardia del corpo personale di Gato (anche con l'ordine di sorvegliarlo, infatti Delaz non digerì mai del tutto la relazione di Gato con la Purpleton).
Piuttosto grasso all'apparenza non lo si sarebbe mai detto un uomo atletico, in realtà sotto quell'apparenza si nascondeva un uomo molto robusto (che manteneva qualche chilo di troppo proprio come copertura), pericolosissimo nel corpo a corpo, estremamente intelligente e furbo, capace di usare qualsiasi strumento bellico e soprattutto assolutamente freddo in combattimento, anche più di Gato verso cui provava una grandissima stima e fedeltà, così come per Delaz.
Korrel nonostante questa stima e fedeltà ebbe più volte modo di criticare l'operazione Stardust (era uno dei pochi a conoscerne i dettagli) obiettando che: “Con quella dovremo eliminare gli ebrei, non mettere in pericolo i nostri stessi compatrioti”.
Infatti Korrel considerava, come molti altri suoi compagni, le colonie occupate, non rendendosi conto che invece i federali, seppur tra molti timori e reticenze di carattere culturale, alla fin fine vennero accolti, se non positivamente nei primi tempi, per lo meno freddamente dalla popolazione dei territori di quello che era stato il 4° Reich (notevole se si pensa che Revil aveva preparato l'invio di intere divisioni di polizia e polizia militare per controllare l'ordino pubblico nelle colonie), infatti non si contò nessun attentato ai danni dei federali (se ne contarono diversi invece ai danni di alcuni ex appartenenti al governo nazista).
Di questo si erano accorti invece Delaz e Gato a causa delle notizie che avevano potuto ascoltare sulla Terra durante la loro prigionia (così come molti altri reduci che ebbero modo di fuggire o vennero lasciati tornare nello spazio, con la promessa, a volte non mantenuta, di 'starsene buoni e godersi la pensione anticipata'), motivo principale dei diversi punti di vista in seno alle forze naziste che continuavano a combattere, d'altronde la figura di Delaz era talmente forte che quasi nessuno osò opporsi ai suoi ordini. (Ok, quel quasi spero vi abbia messo sull'avviso, e non stò parlando di Korrel NdR)
Un segno particolare che distingueva Korrel era la vistosa cicatrice sul collo, eredità di una delle durissime prove per essere ammessi all'ordine di Thule.
All'epoca dell'operazione 'Stardust' (come la chiamarono i federali), in cui perì durante un battaglia sulla Luna alla guida del suo Hi-Gundam C, aveva circa quarantacinque anni.
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« Risposta #7 il: 07 Dicembre 2007, 22:12:23 »

Ed ecco uno dei personaggi più problematici, su questo c'è da lavorarci...

Cima Garau

La triste vita della generalessa della Wehrmacht, Cima Garau, si spense all'età di trentadue anni durante la battaglia presso l'asteroide prescelto da Gato per far esplodere la bomba nucleare.
All'inizio della 1a guerra coloniale venne inviata sulla terra, presso il fronte russo, come comandante del Corpo d'armata 'Tannenberg' con l'incarico di avanzare fino agli urali.
Tale obiettivo fu raggiunto facilmente, il difficile venne dopo.
Accesasi la guerriglia nelle retrovie e per via della comparsa delle unità di ST-03X dalla parte federale sul fronte russo il C.A. 'Tannenberg' dotato solo di una compagnia di SP e di un battaglione corazzato, venne ritenuto troppo debole per la prima linea e venne inviata a distruggere le formazioni di partigiani sempre più forti in attesa che al C.A. fossero inviate unità di rinforzo più pesanti: era il maggio del 2016 quando il 'Tannenberg' venne spostato presso Kazan.
Quel mese passo agli albi della storiografia di quella regione come il mese 'Della grande mattanza', più di cinquecentomila morti, quasi tutti civili, come risposta ad un grosso attentato presso un ponte ferroviario che costò la vita a mille soldati nazisti.
Fu la stessa Cima Garau a studiare un piano per distruggere le forze partigiane presenti nella regione, ma il piano non venne attuato come lei aveva immaginato o meglio venne attuato come lei inconsciamente aveva voluto...
Nei primi dieci giorni di operazione la Garau diresse le operazione dal suo centro di comando, ma quando decise lei stessa di partecipare da bordo del suo mobile suit alla vista della carneficina che si era venuta a creare, i suoi uomini infatti si erano lasciati andare alle violenze più inaudite interpretando l'ordine di distruggere le forze partigiane nella zona come di eliminare tutti i civili presenti nella regione.
Cima stessa si accorse che durante i discorsi ai suoi uomini, presa dall'ebrezza di dover esaltare il loro spirito combattivo, aveva parlato proprio come se volesse quello, ma la cosa che più la spavento fu quando si accorse che lei stessa lo aveva inconsciamente voluto e lo aveva fatto intendere.
Si narra che Cima stesse ebbe un crisi nervosa resasi conto del macello di cui lei era l'unica responsabile, la scena fu terribile: il suo SP-04 cominciò a correre all'impazzata in mezzo a ciò che rimaneva della città di Kazan sparando a tutti gli esseri che incontrava, che fossero i pochi civili che tentavano di scappare o che fossero i suoi stessi uomini...
Alla fine di quella folle corsa venne trovata in evidente stato confusionale ai piedi del suo mobile suit intenta a strapparsi i capelli e ad auto ferirsi.
Fermata dai suoi aiutanti, che compresero ciò che era successo, la fecero rimpatriare e la Garau fu inviata in un clinica di recupero psichiatrico.
Verso la metà del 2018 Cima aveva riacquistato la stabilità mentale, ma i fantasmi di quel maggio di due anni prima continuavano a rincorrerla, nonostante ciò la disperata situazione militare del Reich richiese che tutte le persone che avessero un minimo di esperienza bellica fossero richiamate al fronte e la Garau fu una di queste.
A Cima Garau venne assegnata una piccola, ma potente flotta, comprendente sette veloci pattugliatori armati, cinque navi da trasporto armate per la scorta dei convogli, una nave da trasporto per lunghi tragitti, un gruppo di BF-2002 e due gruppi di SP-06, mentre a lei fu assegnato come mobile suit personale un SP-07, il tutto coadiuvato da un battaglione logistico per il loro mantenimento: una forza consistente che aveva il principale obiettivo durante l'operazione per la caduta di Aphofis di distrarre le forze federali.
Con il profilarsi della fine del reich il timore di finire davanti alla corte marziale federale per ciò che era avvenuto a Kazan divenne fortissimo, così come i fantasmi di quel mese, ordinò quindi alle sue unità di fuggire verso la base asteroidale periferica L-9, una piccola base difficile da raggiungere.
Dopo la guerra le sue unità divennero delle specie di unità di pirati spaziali, non continuando quindi a combattere come fecero altri reduci.
Il comportamento di Cima finì, infatti, per contagiare anche i suoi uomini che persero ogni motivazione ideale (molti dicono già prima del fallimento dell'operazione per la caduta di Aphofis).
Le unità della Garau divennero quindi dedite ad una specie di brigantaggio spaziale, ma grazie ad un tacito accordo con i federali (la Garau scambiava informazioni sulle forze naziste sopravvissute in cambio del tacito assenso ad assaltare unità commerciali, una vera e propria pagina da strappare per la Federazione secondo molti) non subirono mai veri attacchi da parte della flotta federale.
Intanto comparve Delaz sulla scena: era l'occasione per la Garau di riscattarsi ed ottenere l'immunità dai federali.
Garau decise quindi di aiutare inizialmente Delaz, facendo finta di appoggiare il suo piano, ma quando, durante la battaglia presso l'asteroide Luna II, la flotta della Garau intervenne attivamente non attaccò le forze federali, ma tentò di attaccare l'ammiraglia della flotta di Delaz, la Helgoland, grazie all'intervento di Gato, la flotta di Cima proprio quando si stava per profilare la vittoria di quest'ultima venne spazzata via e con essa il suo desiderio di vedere scomparire definitivamente i 'fantasmi del passato'.
Va altresì notato come il piano della Garau fosse stato pianificato in maniera assolutamente indipendente dalla stessa generalessa e nessuno nelle forze federali ne era a conoscenza (solo Phantom Pain intuì, ma senza avere certezze, a cosa stava mirando Cima), anzi inizialmente Cima per convincere Delaz della sua fedeltà aiutò Gato a scappare verso la flotta di Delaz coprendoli la sua fuga nello spazio e distruggendo anche un paio di incrociatori leggeri classe Pubblic B (versione migliorata rispetto a quella che comparve nella 1a G.C.) e la relativa scorta.
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« Risposta #8 il: 09 Dicembre 2007, 14:29:54 »

Pubblic B

Versione migliorata delle Pubblic (nave da assalto veloce e supporto spaziale per gli Aurora ed i mobile suit) comparse gli ultimi mesi della 1a Guerra Coloniale, presentavano diversi miglioramenti, soprattutto per quel che riguarda l'autonomia (fusoliera allungata di 1/3 per ospitare maggiore carburante), la manovrabilità (22 propulsori apogeali, rispetto ai 15 della 1a versione) e le prestazioni di velocità (pari a quelle delle Pegasus II o Avalon).
Dotato di razzi a propellente solido o liquido (B1 prima versione, B2 seconda versione) per la spinta, era dotato anche di due reattori Minovsky derivati da quelli del RX-78 nella versione A, reattori che furono sostituiti con reattori studiati ad hoc.
Migliorato anche l'armamento: il carico di missili SSM-13 fu aumentato da 6 a 10, oltre alla torretta da 76 mm montata in torretta sotto il muso, vennero aggiunte anche un paio di armi da autodifesa da 20 mm e aggiunto un beam rifle (modificato da quelli usati sui mobile suit federali) in caccia.
Anche le capacità di supporto vennero migliorate, infatti le Pubblic B erano capace di rifornire contemporaneamente due mobile suit o due Aurora (al contrario della versione A capace di lavorare su un solo mobile suit o Aurora alla volta) di carburante ed armi attraverso l'aggiunta di un punto di attracco inferiore (prima ce ne era solo uno superiore).
Aggiunta anche la possibilità di trainare fino ad un massimo di cinque container o serbatoi (che venivano collegati tra loro tramite un corridoio flessibile pressurizzato) con ulteriori scorte per missioni di rifornimento particolarmente pesanti.
Come la prima versione le Pubblic B si distinguevano esternamente per i due grossi rigonfiamenti installate lateralmente che altro non erano che serbatoi aggiuntivi sganciabili prima del rientro atmosferico.
In genere una Pegasus in uso nello spazio nel dopo guerra veniva affiancata da tre di queste piccole navi che venivano agganciate esternamente sotto i due hangar laterali e sopra all'hangar principale.
A causa del suo discreto armamento il Pubblic B poteva essere proficuamente usato in missioni di caccia antinave con risultati assai maggiori rispetto alla versione A che poteva compiere teoricamente solo missioni di pattugliamento armato (teoricamente perchè durante la battaglia di Aphofis tutte le navi spaziali della Federazione disponibili vennero schierate in prima linea).
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« Risposta #9 il: 13 Dicembre 2007, 15:43:16 »

ed ecco ora alcuni particolari tecnici che stavo pensando per le Pegasus

Pegasus

3 ponti (due laterali, uno posteriore).
Due mobile suit per hangar laterale, tre mobile suit per l'hangar posteriore, du emobile suit per hangar centrale (9 MS in totale)

Pegasus Refit

5 ponti (aggiunti due ponti di lancio esterni inclinati ai lati del ponte di comando), aggiunti quattro elevatori (due laterali e due posteriori) per accesso ai ponti di volo esterni e piccolo hangar davanti al ponte di comando in grado di ospitare quattro YF-0X o due YF-0X e due elicotteri CSAR.

Avalon (Pegasus II)

aggiunti due catapulte retraibili esterni inferiori per esclusivo uso spaziale ed altre due catapulte per lancio immediato degli YF-0X dall'hangar esterno superiore.
Nave allungata di 30 metri, hangar centrale e posteriore allargati, spazio per ulteriore quattro mobile suit nell'hangar centrale e per ulteriori due mobile suit nell'hangar posteriore (15 mobile suit in totale).
Allargato anche l'hangar per i caccia, ma solo per facilitare le operazioni al suo interno e creare abbastanza spazio per il montaggio delle due catapulte.
Aumentate anche le riserve di carburante ed ingraditi i magazzini attraverso parziale riprogettazione della struttura.

NB: tutti i ponti di volo sono dotati di catapulte per mobile suit che però possono essere usate solo in ambiente spaziale, in ambiente terrestre lo sbarco dei mobile suit avviene tramite 'la loro propulsione' (quindi niente lanci da alte quote stile MSG)

Comunque stavo pensando che sull'esempio di 8th i mobile suit potessero essere dotati di sistemi appositi monouso per effettuare operazioni aviotrasportate.
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« Risposta #10 il: 13 Dicembre 2007, 16:48:43 »

decisamente notevole...

in effetti, 3x9 = 27

quindi il 101th avrebbe potuto disporre di almeno una trentina di MS
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« Risposta #11 il: 13 Dicembre 2007, 17:53:21 »

inizialmente pensavo di fare che le Pegasus potessero trasportare fin dalla prima versione ben 12 MS (ipotizzando 3 Pegasus per battaglione voleva dire 36 MS, quindi 30 + 6 di riserva), ma poi ad occhio, ipotizzando la grandezza degli hangar e contando che c'era bisogno di ampi magazzini per contenere carburante, magazzini e parti di ricambio mi sembrava eccessivo.

Ora qui all'inizio di questo post:
http://www.gundamuniverse.it/forum/viewtopic.php?p=7960#7960

si parlava di 18-22 MS per battaglione dinamico.

Contando che su 9 mobile suit (15 per le avalon) alcuni non sono di pronto impiego (quelli dell'hangar centrale cosa che si 'aggrava' per le Avalon essendo che alcuni MS sono 'parcheggiati' dietro ad altri) questo riduce la capacità operativa pratica dell'unità (dispiegata sulle 3 Pegasus Refit) proprio a 21 MS + 6 di riserva operativa (ma supponevo che in meno di un quarto d'ora anche le riserve potrebbero essere schierate).

Un gruppo di due Avalon può invece portare 30 MS (quindi le Avalon in genere opereranno in coppia al contrario delle Pegasus), di cui 22 operativi, 8 di riserva operativa e 2 accantonati di riserva in condizioni non operative (ovviamente i dati sopra per Pegasus e Avalon riportati sono fatti ipotizzando l'unità 'caricata al massimo')

In questo modo pur risparmiando su una corazzata i mobile suit operativi trasportati saranno più o meno gli stessi (l'ho pensata nell'ambito delle economie federali del dopo guerra,economie che però dovevano tenere conto della capacità di deterrenza e operativa di fondo che la Federazione doveva mantenere).

Va altresì notato come aumenti progressivamente il numero di catapulte a causa del sempre maggiore impegno spaziale (3 per le Pegasus I, 5 per le Pegasus Refit e ben 7+2 per caccia per le Avalon).

Aggiungo che ho dimenticato di scrivere per le Avalon che per l'accesso alle due catapulte inferiori (estraibili solo in presenza di microgravità per limiti strutturali e usabili solo per il lancio dei mobile suit) è presente un elevatore nell'hangar centrale che si abbassa portando i mobile suit presso le due catapulte inferiori (che si ricordi non sono fisse, ma retraibili all'interno della struttura).

Tale elevatore può invece essere usato anche in ambiente atmosferico rilevandosi molto utili in missioni quali quelle che prevedono l'accesso all'area di combattimento tramite paracadute.
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« Risposta #12 il: 24 Dicembre 2007, 14:39:27 »

Chuck Keith

Intraprendente pilota di F-18 del Canada e poi delle forze aeree federali si scontrò i primi di agosto contro alcuni caccia tedeschi in pattugliamento sulle coste Canada provenienti dall'Islanda, durante questo duello Chuck, pur a bordo di un F-18 delle prime versioni, riuscì a danneggiare pesantemente un Himmelritter e a danneggiarne lievemente un altro costringendo i due caccia al ritiro.
Immediatamente riassegnato sull'Albion si distinse immediatamente per... la sua sfrenata passione per le donne, ricevendo un paio di ammonimenti ufficiali, nonostante questi due ammonimenti si distinse sempre per capacità di pilotaggio diventando un elemento di riferimento per la 109th compagnia di MS imbarcata sulla nave.
Quando venne imbarcato Chuck fu inizialmente posto sotto il comando del plotone di Terry Sanders Jr. della 109th (compagnia comandata da Shiro Amada), ma, a seguito della scomparsa in Africa di Shiro, Kou Uraki (il comando della 109th dopo un periodo di assenza di comando li fu assegnato durante la battaglia del Venezuela) richiese personalmente Chuck nel suo plotone.
Sopravvissuto all'ultima battaglia riportando una grave ferita alla gamba (che li fece perdere molto sangue, portandolo quasi sul punto di morte) divenne uno degli elementi di spicco della 101th assumendo il comando in seconda della compagnia di Kou.
Dopo la guerra si sposò inoltre con Mora Bascht, robusta capo-meccanica del 101th battaglione, di origini brasiliane che si distingueva per essere più alta di una ventina di centimetri di Chuck (alto 1.85 m)
Keith divenne uno dei protagonisti delle operazioni contro la flotta di Delaz a bordo del prototipo (che poi non ebbe seguito) RX-178 Beamdam, dotato di un fucile beam fisso, montato nella testa (completamente ridisegnata), direttamente alimentato dal reattore.
Allegro, svogliato, dal comportamento piuttosto scanzonato e sempre pieno di ottimismo era però una persona matura in grado di portare il buon umore nell'unità nei momenti più bui, un elemento insostituibile per il gruppo.
In battaglia compensa la sua non eccezionale capacità di pilotaggio (comunque nella media della 101th) con un forte determinazione nei momenti più difficili.


Un piccolo appunto che potrebbe servire per la vendetta di Gato e per AotW.

Composizione della 109th compagnia MS durante la battaglia del Venezuela

1° plotone (The Circus of Shiro): Kou Uraki
Hayato Kobayashi
Chuck Keith

2° plotone (Zatoichi, dal soprannome del suo comandante o il plotone veniva chiamato anche 'The Fantastic Three'): Seigen Rowan
Bernardo Monsha
Yulia Sorinkanova

3° plotone(The Reapers): Terry Sander Jr.
Michael Norich
William Durling

4° plotone (The Team of Magicians): Karen Joshua
Pablo Otravar
Alfredo Rewot
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« Risposta #13 il: 03 Gennaio 2008, 20:06:02 »

Citazione
E la indossava svogliatamente non solo per l'ora, ma anche per un altro motivo... l'unica altra volta che Mirai li aveva fatto un cenno affermativo con la testa durante una situazione difficile era durante la battaglia del Venezuela quando la donna con quello stesso gesto spinse Bright a far entrare in azione la corazzata nonostante la minaccia dei mobile armor nazisti, scelta che si rivelò vittoriosa per i federali, ma che fece passare un brutto quarto d'ora all'equipaggio della White Base (non che non ci fossero abituati).
In breve: si preannunciavano guai.


evvai! Very Happy
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« Risposta #14 il: 08 Gennaio 2008, 15:02:31 »

Hyu Janthey

Spia, abile a camuffarsi con i travestimenti e le maschere più impensate (si dice che una volta passò un giorno intero a camminare nel QG terrestre nazista travestito da capitano delle SS senza che nessuno notasse nulla di strano), poliglotta (cinese come lingua madre, inglese con accento newyorkese, tedesco, imparato durante la 1a G.C., con accento coloniale, russo con accento moscovita, giapponese con accento dell'Hokkaido e arabo e francese a livello elementare) e capace detective era in grado di trovare chiunque anche in una megalopoli di milioni di persone.
Hyu Janthey (nome falso, il suo nome vero era sconosciuto) era un membro dei servizi segreti esteri cinesi prima della guerra, guerra in cui si distinse per diverse informazioni che raccolse sui movimenti delle truppe naziste nei pressi Urali ed è soprattutto grazie a tali informazioni che i federali riuscirono, nell'inverno del 2017, a sfondare il fronte uralico costringendo i nazisti ad arretare di un paio di migliaia di chilometri.
Dopo la guerra venne immediatamente assoldato da Phantom Pain, suo compito (fino alla morte avvenuta in circostanze misteriose su Side 1 il 20 N.C., si dice per mano degli scagnozzi di Deikun, infatti al tempo stava indagando sulla sotterranea formazione delle armate dei 'Profeti') sarà sempre quello di raccogliere informazioni sui movimenti degli ex combattenti nazisti e sulle formazioni ancora attive di quest'ultime.
Durante le operazioni condotte da Gato, Hyu, fu incaricato dal comando centrale di Phantom Pain di contattare von Deikun (cosa non difficile vivendo sotto protezione federale, seppur con falsa identità) e di convincerlo ad aiutare i federali.
Al consenso di Kaswal, Hyu, fu quindi incaricato di farli da scorta e di tenerlo costantemente sott'occhio.
Freddo, taciturno e sarcastico le poche volte che parlava fu una compagnia piuttosto irritante per Deikun, che però allo stesso tempo lo ammirava per quella freddezza e quel particolare sarcasmo (piuttosto subdolo e mai scontato) che contraddistingueva Hyu.
Hyu infatti faceva, le rare volte che parlava, sarcasmo per far capire che lui sapeva ciò che l'interlocutore credeva che non si sapesse di lui... come per ricordare che lui sapeva essere pericoloso.
Particolare era anche il suo aspetto, piuttosto sgraziato e trasandato, ma allo stesso tempo capace di incutere timore e, cosa che si rivelava molto importante, autorità, che ben si allontanava da quel che prospettava Ian Flemming per James Bond.
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