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Autore Topic: Garante della privacy: "Vietato spiare chi scarica musi  (Letto 1980 volte)
risDbe
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« il: 13 Marzo 2008, 20:18:54 »

Per l'importanza pubblica della nota credo opportuno non mettere la nota nella sezione riservata del forum - dove sarebbe visibile solo agli iscritti al forum - dove dovrebbe stare ma di porla su questa sezione.

 La Repubblica ha pubblicato una importante notizia riferita al ben noto caso Peppermint...

http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=16324
http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=16292
http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=15735

Decisione dell'Autorità che ha chiuso l'istruttoria sul 'caso Peppermint'
la società discografica che attraverso una agenzia controllava le reti p2p

"Vietato spiare chi scarica musica"

Altolà del Garante della privacy

"Una direttiva europea vieta ai privati di poter effettuare monitoraggi"

 

ROMA - Vietato spiare chi scambia file musicali o giochi su internet. Lo ha stabilito l'Autorità per la privacy che ha chiuso l'istruttoria avviata sul 'caso Peppermint', la società discografica che aveva svolto, attraverso una società informatica svizzera (utilizzata anche dalla società Techland con riferimento a software relativi a giochi), un sistematico monitoraggio delle reti peer to peer, o se preferite p2p. La segnalazione era partita da Altroconsumo.

Tramite l'utilizzo di software specifici, le società avevano individuato numerosissimi indirizzi IP (che identificano i computer collegati ad internet) relativi a utenti ritenuti responsabili dello scambio illegale di file: erano poi risaliti ai nomi degli utenti, anche italiani. E in molti si sono visti recapitare una lettera dai toni minacciosi, con la richiesta di risarcimento del danno. Il Garante, richiamando anche la decisione dell'omologa Autorità svizzera, ha ritenuto illecita l'attività svolta dalle società.

Innanzitutto, ha ricordato il Garante, la direttiva europea sulle comunicazioni elettroniche vieta ai privati di poter effettuare monitoraggi, ossia trattamenti di dati massivi, capillari e prolungati nei riguardi di un numero elevato di soggetti. E' stato, poi, violato il principio di finalità: le reti p2p sono finalizzate allo scambio tra utenti di dati e file per scopi personali. L'utilizzo dei dati dell'utente può avvenire, dunque, soltanto per queste finalità e non per scopi ulteriori quali quelli perseguiti dalle società Peppermint e Techland (cioè il monitoraggio e la ricerca di dati per la richiesta di un risarcimento del danno).

Infine non sono stati rispettati i principi di trasparenza e correttezza, perchè i dati sono stati raccolti ad insaputa sia degli interessati sia di abbonati che non erano necessariamente coinvolti nello scambio di file. Sulla base del provvedimento del Garante (di cui è stato relatore Mauro Paissan), le società che hanno effettuato il monitoraggio dovranno ora cancellare, entro il 31 marzo, i dati personali degli utenti che hanno scambiato file musicali e giochi attraverso il sistema p2p.


 Su Cittadino Lex la nota del garante

 http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=80935&idCat=311
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« Risposta #1 il: 14 Marzo 2008, 07:15:31 »

Per evitare di accumulare un testo troppo lungo  vi rimando a due articoli ben interessanti di Punto Informatico e Zeus News che analizzano la notizia in modo ben tecnico e citerò solo un articolo informatico della Repubblica che riporta anche il testo della nota.
 
 
Il testo della decisione si trova su Cittadino Lex:
 
  http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=80935&idCat=311
 
 Punto Informatico riporta e commenta la notizia
 
 http://punto-informatico.it/2221923/PI/News/Peppermint--il-Garante-protegge-gli-utenti-P2P/p.aspx
 
e contiene anche  le prime reazioni della FMI ( Federazione Musicale italiana )e dell'Adiconsum..i due principali contendenti,ovviamente altre ne avremo...la guerra non è mica finita .....


Tra i primi a commentare la decisione del Garante ieri è stato Enzo Mazza, presidente FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), che ha messo l'accento su un aspetto molto specifico della vicenda, in particolare il fatto che la posizione del Garante sia legata ad un procedimento civile, laddove l'ordinamento italiano come noto apre la via anche ad un'opzione penale. "La decisione del Garante - ha avvertito Mazza - porterà i titolari dei diritti ad aumentare il contenzioso penale con centinaia di denunce alle forze di polizia ed alla magistratura, anche in quei casi dove il tutto si poteva risolvere con un richiamo via email".
Mazza delinea un possibile futuro della battaglia contro il P2P spiegando che l'industria dell'intrattenimento "sposterà pesantemente il target delle azioni giudiziarie contro i service provider".


Con toni del tutto diversi sono invece intervenuti ieri i consumatori. Altroconsumo, una delle associazioni che si era schierata con gli utenti presi di mira avanzando due maxireclami, ha applaudito alla decisione del Garante. "È la vittoria del diritto alla privacy e degli utenti della Rete - scrive l'Associazione - la tutela dei diritti di proprietà intellettuale non può giustificare il monitoraggio e la schedatura di massa degli utenti delle piattaforme P2P". L'Associazione del consumo spiega anche che "sta valutando la possibilità di agire contro la Peppermint, la Techland e la Logistep a tutela dei diritti ed interessi dei consumatori, chiedendo alle tre società di risarcire i danni ingiustamente arrecati a questi ultimi. Chi fosse interessato a chiedere il risarcimento del danno ricevuto può segnalarlo tramite la casella peppermint@altroconsumo.it".

Sulla stessa linea anche Adiconsum, che si era costituita in giudizio nell'affaire Peppermint. L'Associazione ha spiegato che "si sta attivando per ottenere i risarcimenti per i danni subiti sia da chi ha scelto di difendersi, sia da coloro che invece hanno ceduto alle pressioni dello studio legale Mahlknecht & Rottensteiner e hanno pagato i circa 330 euro richiesti per lettera raccomandata". Adiconsum ritiene dunque che "giustizia è stata fatta" ma si chiede appunto chi risarcirà gli utenti e soprattutto "come si concluderanno le cause ancora in corso?". "È solo la prima vittoria - sottolinea Adiconsum - in attesa delle due pronunce pendenti innanzi il Tribunale di Roma".

Tra gli altri interventi, ieri, quelli dell'avvocato Guido Scorza, che sul suo blog ha parlato di una vittoria per tutta la rete. "Finalmente - scrive - migliaia di utenti italiani potranno tirare un sospiro di sollievo e dormire sonni tranquilli: nessuno busserà alla loro porta con nuovo improbabili proposte transattive né denunce".

A commentare la decisione del Garante ieri pomeriggio anche Paola Balducci, parlamentare della Sinistra Arcobaleno che aveva a suo tempo presentato una interrogazione parlamentare denunciando le scarse tutele per gli utenti. A suo dire "la decisione del Garante è saggia perché l'invadenza di alcune società private che spiano gli utenti di Internet va fermata". A suo dire la scelta del Garante "riconosce il diritto alla Privacy dei milioni di utenti di Internet e rafforza un principio fondamentale di democrazia".






 
 http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=7104&numero=999
 
Zeus news per il momento si limita a riportare la notizia e commentarla.
Per ora
 
Un'altra nota viene riportata anche sul giornale La Stampa:
 
 http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=665&ID_sezione=3&sezione=Web%20Notes
 
  Se permettete l'estemporaneo commento forse sarebbe l'occasione buona,questa,partendo da questa decisione,per evitare guerre fra poveri e realizzare un vero e proprio sistema alternativo di distribuzione serio e  legale in cui la qualità sia garantità e sia garantita anche la lotta contro  le organizzazioni criminali e coloro i quali e ci sono,e noi tutti ne abbiamo vera e seria esperienza,,nella rete,fanno ben altro che scambiarsi fansub,anteprime di film e altri video innocui. Ben altro.
 
E questo non può essere ignorato ..perchè fà comodo a qualcuno ignorarlo.


Questa nota è stata creata nell'ambito delle mie attività per Animeclick


 http://animeclick.lycos.it/

e per Gundamuniverse.it ed il suo blog


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