Titolo: L'importanza della disobbedienza Post di: Puma - 08 Maggio 2014, 18:13:23 Avete notato che buona parte della gundamsaga parte da una disubbidienza?
Nella prima serie, un sottoposto ambizioso di Char contravviene all'ordine di limitarsi ad osservare le manovre di trasbordo dei misteriosi nuovi MS e anche a causa di ciò Amuro finirà nel cockpit dell'RX78-2. In Z, Camille non fa che insubordinarsi e polemizzare (poi ne ha ben donde, ma il fatto è quello). In ZZ, la banda di Judau vuol rubare lo Z (ok, c'è lo zampino della Bestia, quindi forse non vale). In 0080, Aru fugge di scuola per inseguire lo Zaku Kai precipitato. In 0083, Kou sale di propria iniziativa sul GP01 (non che la faccenda attivi chissà che, ma è comunque un fatto, credo lui sapesse che non era autorizzato a farlo). In F91 Dudelange (ah no, quella è una squadra di calcio lussemburghese...), la truppa di Seabook s'impadronisce (o piuttosto ruba?) un Guntank del museo. In CCA, fanno tutti un po' come gli pare dall'inizio alla fine. ecc. Poi nel prosieguo delle varie serie si vedono mille volte insubordinazioni ed iniziative discutibili che talora fruttano bene e talaltra fanno disastri. ...E a ben vedere la stessa saga è tutta una disubbidenza al canovaccio nagaiano... Insomma, secondo voi è casuale? E' un "topos letterario" già ben noto che la Sunrise ha sfruttato da par suo? E' un prodotto dell'antimilitarismo militante di Tomino (poi replicato dai suoi continuatori più o meno degni)? O un ennesimo suo biasimo verso quei "comandanti" che hanno provocato la rovinosa sconfitta del Sol Levante nella Guerra Mondiale ed ai quali bisognava (se fosse stato possibile) assolutamente dire signornò? Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Nemo - 08 Maggio 2014, 18:48:31 Come sempre Puma un ottimo argomento di riflessioni! :yes:
Io ci vedo il contrasto tra ciò che viene chiesto di fare, ossia gli ordini, che annullano la volontà personale ed il senso critico e ciò che invece si ritiene giusto fare e di cui c'è realmente bisogno. Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Flora - 08 Maggio 2014, 19:16:16 Lascio la parola ai più esperti, ma mi sembra che tutta la letteratura, a partire dei miti più antichi, sia piena di disubbidienze agli ordini o per lo meno atti contrari all'ordine costituto, a volte narrati, a volte dati per presupposti:
Adamo ed Eva mangiano il frutto proibito facendosi cacciare dall'Eden; la moglie di Lot, Izanagi ed Orfeo (incredibile come le stesse storie si trovino in civiltà diverse!) contravvengono al divieto di girarsi indietro, Pandora apre il vaso che le era stato chiaramente detto di non aprire. Paride fugge con Elena, legittima moglie di Menelao, scatenando la guerra di Troia. Genji va a letto con Fujitsubo, concubina del padre, pagandone le conseguenze, per lo meno morali e di rimorso in quella che è la madre della Nel caso di Tomino più che di antimilitarismo mi sembra vi sia una forte ribellione contro l'autorità dei padri, incapaci di comprendere i figli, le loro esigenze, carnefici ma anche vittime della propria cecità. Generalmente tra i militari delle varie fazioni (persino dei Titanes, se si guarda le figure minori) vi sono buoni e cattivi ma le figure parentali sono quasi sempre agghiaccianti, Tem Rey e Franklin Bidan in testa; in Origini hanno voluto aggiungere anche il povero Zeon Deikun al novero dei genitori discutibili... Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: alce8 - 08 Maggio 2014, 21:30:27 Anche i grandi della storia (in qualunque campo) sono diventati tali x la loro disobbedienza alle regole:
da chi sostenne che la terra fosse rotonda quando x tutta l'umanità era impossibile, a chi volle andare in india dalla parte contraria a quella che tutti gli altri facevano... quindi è normale che sìa una disobbedienza a cambiare le carte in tavola nelle situazioni, soprattutto quelle iniziali... Bell'argomento Puma ;-) Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Bright - 08 Maggio 2014, 23:24:18 Nel caso di Tomino più che di antimilitarismo mi sembra vi sia una forte ribellione contro l'autorità dei padri, incapaci di comprendere i figli, le loro esigenze, carnefici ma anche vittime della propria cecità. Generalmente tra i militari delle varie fazioni (persino dei Titanes, se si guarda le figure minori) vi sono buoni e cattivi ma le figure parentali sono quasi sempre agghiaccianti, Tem Rey e Franklin Bidan in testa; in Origini hanno voluto aggiungere anche il povero Zeon Deikun al novero dei genitori discutibili... Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Puma - 09 Maggio 2014, 10:27:07 Grazie dei contributi e dell'apprezzamento (fin troppo generoso).
Spesso nella mitologia la disobbedienza l'ho vista rappresentata con fini didattico-moraleggianti e condannata o dipinta come gravida di conseguenze durissime (cito Icaro, Prometeo, Edipo). Nella saga mi è sembrata un vero e proprio motore, poi divenuto marchio di fabbrica. Se non ricordo male anche Wing parte con la ribellione delle colonie che inviano i loro piccoli eroi fighetti sulla Terra a seminar zizzania. Concordo che Tomino fa parte in pieno di quella corrente d'autori "anti-padri" nata non certo con lui, ma, ecco, la rappresentazione che dà lui dei ranghi armati è praticamente sempre negativa, come se per lui fosse un'istituzione di per sè naturalmente connessa all'abuso, all'inefficienza, all'elefantismo. Forse il termine antimilitarismo è eccessivo, d'accordo, e senz'altro la faccenda della sua depressione avrà influito nel colorare di "troppo nero" certe situazioni, dovevo cercare un altro termine, spero di aver reso lo stesso il concetto di cosa intendevo. Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Bright - 09 Maggio 2014, 12:55:11 Tomino é nato all'indomani della fine della WWII in un Giappone devastato da una guerra di colonizzazione imperiale voluta dalle generazioni precedenti, direi che ha tutte le ragioni...
Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: fabiotrb - 09 Maggio 2014, 14:11:28 .. infatti oltre al rapporto genitori-figli abbiamo anche quello, ampiamente citato, tra le diverse generazioni... in questo ZZ eccelle, visto che in pratica la guerra contro Haman ( che mi frusti fino allo sfinimento :frusta:) la vincono una dozzina di ragazzini sulla nuova argama, concessa loro, in sostanza, dalle altre sfere e da Bright, mentre il resto dell'esercito, in quel frangente e dopo il problema dei "Titans", era quasi allo sbando. I giovani riescono con la loro freschezza e la loro determinazione, là, dove gli adulti, in un mondo "corrotto", si fermano.
Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Hikaru - 09 Maggio 2014, 19:37:04 Ringraziamo Fabio per lo spoilerone sul finale di ZZ! :angelo:
Per il tema in discussione, se non ci fosse la disobbedienza non si avvierebbe la trama. Se il tizio di Zeon avesse fatto quanto dettogli da Char, il Gundam sarebbe stato imbarcato, Amuro sarebbe rimasto su Side3, e Zeon avrebbe vinto la guerra! Se Camillino si fosse chiamato Rocco non sarebbe stato permaloso, non avrebbe picchiato Jerid e sarebbe rimasto a casa! Se Judau fosse stato un bravo ragazzo che va a scuola, Haman-sama avrebbe dominato il mondo!! :frusta: Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Flora - 09 Maggio 2014, 19:52:00 Ringraziamo Fabio per lo spoilerone sul finale di ZZ! :angelo: Per il tema in discussione, se non ci fosse la disobbedienza non si avvierebbe la trama. Se il tizio di Zeon avesse fatto quanto dettogli da Char, il Gundam sarebbe stato imbarcato, Amuro sarebbe rimasto su Side3, e Zeon avrebbe vinto la guerra! Se Camillino si fosse chiamato Rocco non sarebbe stato permaloso, non avrebbe picchiato Jerid e sarebbe rimasto a casa! Se Judau fosse stato un bravo ragazzo che va a scuola, Haman-sama avrebbe dominato il mondo!! :frusta: Andiamo a monte:se Side 3 non avesse dichiarato l'indipendenza nei confronti della federazione corrotta.... Le ribellioni allo stato delle cose, giuste o sbagliate che sian,o portano comunque ad un cambiamento, che può essere positivo o negativo; la stagnazione, la mancanza di voglia di fare, la paura di sbagliare portano solo ad un irrefrenabile declino.... Con questo non giustifico certo il terrorismo della realtà o i colony drop della finzione ma poche cose mi lasciano amareggiata come vedere molte persone, anche molto più giovani di me, che si lasciano semplicemente vivere...che già a vent'anni non hanno più uno straccio di ideali.... Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: alce8 - 09 Maggio 2014, 19:56:22 Se il tizio di Zeon avesse fatto quanto dettogli da Char, il Gundam sarebbe stato imbarcato, Amuro sarebbe rimasto su Side3, e Zeon avrebbe vinto la guerra! Amuro sarebbe rimasto su side 7 credo... ;-) Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Hikaru - 10 Maggio 2014, 09:32:40 Sì, va beh, dove cavolo era!
Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Bright - 10 Maggio 2014, 10:28:10 Diciamo anche che il concetto di "svolta narrativa" prevede proprio che qualcuno, ad un certo punto, non faccia quello che ci si aspetta da lui, altrimenti non di chiamerebbe svolta, ma binario narrativo, e non c'é niente di peggio di una storia che scorra senza guizzi su dei binari, come avviene in certe opere recenti dell'un tempo geniale Woody Allen, ma anche nel fin troppo prematuramente celebrato Kevin Smith, due esempi ma ce ne sarebbero tanti altri forse anche peggiori.
Sul manuale di sceneggiatura cinematografica edito in Italia dalla DinoAudino, ottima lettura anche per chi sceneggiatore non lo é, viene presentato, oltre il comune scansionamento narrativo in tre atti suddivisi da due svolte narrative maggiori, anche lo strumento di "pinch", ossia il pizzicotto, da usare due o tre volte nel corso del secondo atto: si tratta essenzialmente di creare delle situazioni in cui uno dei personaggi non agisce per come previsto, oppure una situazione minore evolve in modo inaspettato creando una possibile variazione ben maggiore nella narrazione in atto... Un pizzicotto per tener sveglio e attento lo spettatore, appunto, senza dover ricorrere subito alle svolte maggiori. Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Debris - 11 Maggio 2014, 23:35:56 Bright la getta sull'elemento tecnico ma è assolutamente vero che in Gundam - soprattutto in Gundam - la disobbedienza ( così ccome l'estrema fedeltà alla causa) sono proprio due motori narrattivi ricorrenti, culturalmente ricorrenti..c'è sicuramente una tecnica di sceneggiatura dietro questo, e non sarebbe affatto stran, ma d'altra parte se scrivesimo storie in cui ogni e ciascun personaggio si muove in maniera rettilinea, facendo essattamente quel che ci si aspetta dal ruolo che ha nella storia, non credo che si andrebbe da nessuna parte. Piuttosto oltre alla disobbedienza-obbedienza c'è un'altro tema: la pietas. Sono rimasto molto impressionato, felicemente impressionato, dalla scelta di Yas, di rappresentare Dozle Zabi mentre interrompe per un lungo minuto gli scontri della prima grande battaglia spaziale fra la federazione ed il neonato Principato. Così come la pietas di Sayla nei confronti del fratello. Nei confronti dei caduti, dei feriti, ma si esprime maggiormente nell'anime in questo caso. Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Hikaru - 12 Maggio 2014, 10:10:24 Ella è Divina, quindi la pietas le compete per forza, che discorsi fai? Come a dire che l'acqua è umida! :angelo:
Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Puma - 12 Maggio 2014, 19:03:18 Che ad essa si ricorra quasi per forza nel narrare ok, ma per quanto ne so sono rari gli autori di manga/animè che ne fanno un motore propulsivo sistematico come ha fatto Tomino.
In Nagai la partenza è sempre "qualcuno che sa qualcosa che al popolo sfugge e che non può ancora rivelare o che rivelandolo ne ha causato la presa in giro della comunità scientifica" (da Devilman a Mao Dante a Cutie Honey a Mazinger Z a Getter a Goldrake ci sono sempre grossi guai in arrivo dal passato o da lontano, e colui che sa sta reagendo). In Matsumoto soverchianti forze straniere hanno abbrutito il popolo, e un solitario resiste nel nome della giustizia e del sacrificio (qui la disobbedienza è incidentale e sullo sfondo, mentre il vero cuore è la delusione degli ideali traditi). In Tezuka (pur nello sforzo di trovare schemi fissi in un autore davvero geniale e non incasellabile) c'era la ricerca di un nuovo ordine famigliare in senso ampio da parte di coraggiosi orfani. Ognuno ha il suo stile e ognuno ha fatto la storia. Ma mi sembra che Tomino (non solo concependo, ma anche realizzando in questo modo Gundam) abbia fatto un centro spettacolare davvero. Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: alce8 - 12 Maggio 2014, 20:08:59 Nessuno di questi autori lo definerei "casellabile"
certo ognuno ha il suo stile...ma tutti hanno realizzato anime e/o manga ben diversi tra loro Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Althea73 - 17 Maggio 2014, 11:45:02 Bright la getta sull'elemento tecnico ma è assolutamente vero che in Gundam - soprattutto in Gundam - la disobbedienza ( così ccome l'estrema fedeltà alla causa) sono proprio due motori narrattivi ricorrenti, culturalmente ricorrenti..c'è sicuramente una tecnica di sceneggiatura dietro questo, e non sarebbe affatto stran, ma d'altra parte se scrivesimo storie in cui ogni e ciascun personaggio si muove in maniera rettilinea, facendo essattamente quel che ci si aspetta dal ruolo che ha nella storia, non credo che si andrebbe da nessuna parte. . Vedo la disobbedienza come un elemento casuale che però dà il vià ad un effetto domino... in questo sono importanti i "giusti", mi piace definirli così. Non sò per quale motivo ma non ricordavo più il motivo che avesse spinto Petereei(posso scrivere Peterrei? :look:) ad uscire dal rifugio:ecco era preoccupato dei continui bombardamenti,sapeva che quei rifugi sarebbero saltati e quindi corre a chiedere aiuto al padre. Quel pazzoide del soldato Jene,non voleva solo distruggere i mobile suit ma uccidere anche i civili,lui ed il suo commilitone. In questi momenti agiscono i "giusti"...Peterrrei è stato uno di questi. L'altro giusto è il primo comandante della Base.Bianca Paolo.Cassius.......il primo doppiaggio mette in risalto un fatto:rimarca in modo felice il pensiero divergente fra i soldati che vogliono mettere al sicuro anzitutto i mobile suit e Cassius che si pone la questione morale di non lasciar morire i civili. forse il titolo esatto(per me) dovrebbe essere "La disobbedienza e l'importanza dei Giusti" giusto è il comportamento di Peterrei che corre a cercare il padre preoccupandosi della sorte di tutti giusto è Paolo.Cassius che non si preoccupa solo dei suit da mettere al riparo ma di far imbarcare gli indifesi cretino è Tem.Rey che si preoccupa solo dei gundam che ha progettato bastardi sono i due soldati di Zeon che uccidono anche i civili Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Bright - 17 Maggio 2014, 13:18:13 bastardi sono i due soldati di Zeon che uccidono anche i civili Mi permetto di dissentire: Gene sicuramente é avventato ma attacca solo i bersagli militari, si vede chiaramente che i civili e molti militari vengono piuttosto colpiti dal "fuoco amico" federale (i miliari che portano il manuale, ad esempio, colpiti da un missile filo guidato federale!). I feddies arrivano addirittura a richiede supporto aereo alla WB, che risponde loro "Volete usare un corefighter nella colonia? Siete scemi?". Denim, dal canto suo, non spara un solo colpo, MAI, dentro la colonia, nemmeno contro lo spaventoso nuovo suit bianco, in compenso continua per tutto il tempo a richiamare Gene alla sua missione iniziale, di sola ricognizione, ordina perfino di ritirarsi all'apparire del Gundam. In aggiunta, a inizio puntata, ordina al più giovane Slander di restare al sicuro.Attenzione a non sottovalutare MAI quella prima, storica puntata, che in un solo colpo e in meno di venti minuti spazza via molti topoi della fantascienza robotica e no, dalla gravità artificiale alle munizioni infinite, dai robot invincibili ai nemici alieni... Tutto giù nel WC e via di sciacquone! MA, SOPRATTUTTO, MOSTRA DA SUBITO CHE CI SONO BUONI E CATTIVI DA AMBO LE PARTI! Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: fabiotrb - 17 Maggio 2014, 13:36:19 Mi permetto di dissentire: Gene sicuramente é avventato ma attacca solo i bersagli militari, si vede chiaramente che i civili e molti militari vengono piuttosto colpiti dal "fuoco amico" federale (i miliari che portano il manuale, ad esempio, colpiti da un missile filo guidato federale!). I feddies arrivano addirittura a richiede supporto aereo alla WB, che risponde loro "Volete usare un corefighter nella colonia? Siete scemi?". Denim, dal canto suo, non spara un solo colpo, MAI, dentro la colonia, nemmeno contro lo spaventoso nuovo suit bianco, in compenso continua per tutto il tempo a richiamare Gene alla sua missione iniziale, di sola ricognizione, ordina perfino di ritirarsi all'apparire del Gundam. In aggiunta, a inizio puntata, ordina al più giovane Slander di restare al sicuro. ... Potremmo anche parlare della disobbedienza di gundam dagli altri anime robitici del tempo, io la colsi al volo, avevo aime Dieci anni, ma la colonia, la disperazione di frau, i realistici ms e il pathos in comfronto ai cartoni naganiani era palese anche ad un ragazzetto di quinta elementare. Che poi in se, soprattutto all'inizio , la storia di Actarus, non era affatto male, anche se gia stra abusata. Attenzione a non sottovalutare MAI quella prima, storica puntata, che in un solo colpo e in meno di venti minuti spazza via molti topoi della fantascienza robotica e no, dalla gravità artificiale alle munizioni infinite, dai robot invincibili ai nemici alieni... Tutto giù nel WC e via di sciacquone! MA, SOPRATTUTTO, MOSTRA DA SUBITO CHE CI SONO BUONI E CATTIVI DA AMBO LE PARTI! Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Hikaru - 17 Maggio 2014, 14:21:59 E non dimentichiamo che il dottor Rei era, magari, un genio matto, ma "logico" nella sua follia. La guerra la possono vincere con il Gundam, non con una marmaglia di civili frignoni (come quelli che si ritireranno sulla WB lamentandosi tutto il tempo); quindi per lui il Gundam vale la vita di tutta la colonia.
Titolo: Re: L'importanza della disobbedienza Post di: Puma - 20 Maggio 2014, 18:26:28 Vedo la disobbedienza come un elemento casuale che però dà il vià ad un effetto domino... Precisamente. Concordo.Solo che per come la vedo io, se la cosa comincia a verificarsi in una, due, tre, quattro serie, allora per me non è più "una partenza fra le tante possibili" ma un preciso marchio di fabbrica.
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