Titolo: Il caso dei fansubber polacchi arrestati... Post di: Debris - 21 Maggio 2007, 08:05:40 Non vi è molto da dire gli articoli di Animeclick
http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=15755, ed di Punto informatico sono ben chiari... http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1994235&r=PI Ed delineano la situazione...cosa ne pensate? Quale è la vostra impressione? Per essere più chiari: l'operare gratuito di fansubber,che impegnano proprie risorse,per poter comprendere meglio le opere che escono,a getto continuo sul mercato nipponico,opere che molto spesso sul mercato italiano non arrivano od arrivano dopo anni; può essere avvicinato all'operare di gruppi di pirati veri e propri che operano per scopri di lucro non limitandosi a copiare,eventualmente, un singolo DVD,accade,ma quantità veramente grandi,commerciali, di DVD ?? Ed sono spesso collegati ad gruppi criminali mafiosi che nell'attività riiclano fenaro proveniente da ben altro tipo di attività illecità,creando un circuito illegale ? Non è necessario distinguere queste attività che non si possono definire di per se stesse illegali dalle attività di queste bande ? Ed questo limitandosi alla sola questione dell'animazione ( che volendo affrontare la questione tutela del copyryght sarebbe lunga ) ...riporto come nostra archivio la nota di Antonio su Animeclick,ma considerate anche la nota perchè ci sono buoni commenti. 20/05/2007: Fansubbers polacchi arrestati e interrogati per due giorni 18 maggio 2007. La polizia polacca ha arrestato e interrogato per ben due giorni nove persone coinvolte col sito Napisy.org. I sospettati rischiavano fino a due anni di reclusione. I notiziari e molti siti web polacchi hanno riportato in questi giorni la notizia dell’arresto di nove persone implicate in attività col portale polacco Napisy.org, da cui gli utenti potevano caricare e scaricare traduzioni di sottotitoli per film e anime. I nove sono stati interrogati dalla polizia polacca sul loro coinvolgimento in attività più precisamente descritte come scrittura di fansubs. I video non erano ospitati materialmente in Napisy, ma gli scripts potevano essere scaricati da altri siti o sistemi di peer-peer. I sospettati di pubblicazione illegale di materiale coperto da diritti d’autore, rischiavano fino a due anni di detenzione, ma sono stati rilasciati dopo un lungo interrogatorio durato due giorni. Il sito internet incriminato, ospitato su server in Germania, è da allora nuovamente off-line. La polizia polacca è stata supportata nell’operazione dai colleghi tedeschi e dalla Fondazione Polacca per la protezione dei contenuti audio-visivi. Già all'inizio del 2006, Napisy era stato temporaneamente chiuso dagli amministratori per un esame sulla legalità delle proprie attività, e poi riattivato dopo la conclusione della non infrazione di nessuna legge. Come in Canada e Stati Uniti, anche in Polonia le distribuzioni non autorizzate di traduzioni di scripts a scopo commerciale sono illegali, anche se il materiale originale non è incluso col file dei sottotitoli, mentre ne è permesso l’uso personale. Il sito Di.com.pl ha pubblicato un’e-mail di uno degli amministratori di Napisy. La lettera afferma che solo sei persone, e non nove, sarebbero state trattenute e che la polizia polacca avrebbe diffuso false e fuorvianti informazioni circa la propria operazione. Inoltre, si riafferma che Napisy.org è un sito no-profit, chiarendo che nessuno dei traduttori è pagato o riceve finanziamenti per il proprio lavoro. Rimane il fatto che il sito ospita inserzioni pubblicitarie
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