Titolo: GUNDAM-00 Ultimate Version Post di: matte - 18 Novembre 2007, 13:10:33 Visto che Ashes ve l’ho già propinato all’inverosimile, mi permetto di proporvi la MIA versione di Gundam00… e spero che vi piaccia… a dopo per i commenti.
Terra, AD 1945. Ormai vinta la guerra, le potenze alleate si riuniscono alla conferenza di Yalta per spartirsi il destino del mondo. Churchill convince Rosevelt a non accettare l’accordo con Stalin. Non appena le truppe alleate penetrano in territorio nazista, i generali accettano un accordo in extremis: la guerra contro Britannici ed Americani viene immediatamente conclusa con un armistizio, suggellato dalla consegna di Hitler e degli altri alti ufficiali. Nuovo Reichsführer diventa Speer, che ordina la concentrazione di tutte le forze rimaste contro i sovietici. Questi non fanno in tempo a gridare al tradimento, che gli Angloamericani rivolgono le proprie forze contro Stalin. Le truppe della nuova alleanza arrivano ai confini di Mosca, quando l’inverno del 1945 interrompe l’attacco. Il Giappone, cogliendo l’attimo, conclude un’improvvisata alleanza con le truppe di Mao, che completa la conquista della Cina ed invia i propri rinforzi alle truppe sovietiche. Alla ripresa delle ostilità, nella primavera del 1946, il contrattacco sovietico porta le loro truppe a conquistare in un fiato tutto il continente europeo, con l’eccezione delle isole britanniche. Giappone e Repubblica Popolare Cinese concludono un accordo nella fondazione della Federazione dell’Asia dell’Est, od Estasia. L’Unione Sovietica cambia nuove in Unione delle Repubbliche Sovietiche Eurasiatiche. Stati Uniti d’America e governo britannico in esilio concludono un accordo per organizzarsi nella Repubblica Democratica di Atlantia, comprendente tutto il territorio americano e quasi tutte le ex-colonie britanniche e francesi. I tre stati intraprendono una guerra senza esclusione di colpi per il predominio del pianeta, che viene travolto in uno stato di guerra continuo per i successivi quindici anni. Tutte e tre le nazioni vedono un’incontrollabile deriva autoritaria, che nell’Atlantia raggiunge l’apice dopo un’inarrestabile serie di tracolli, segnati dalla perdita dell’Australia e dell’India, a vantaggio dell’Estasia e dell’URSEA (1955). Nel 1956, l’Atlantia decide di impiegare il proprio arsenale nucleare: composto esclusivamente di ordigni all’uranio, i danni imposti ai due nemici sono catastrofici – ma non tali da decretarne la completa distruzione. D’altro canto, la dispersione atmosferica di enormi quantità di polveri provocano sconvolgimenti climatici che colpiscono severamente anche la stessa Atlantia. Tuttavia, i due rivali sono temporaneamente fuori combattimento, ed impossibilitati a riprendere le ostilità. Allo stesso modo, Atlantia, esausta e spossata, decide di non insistere: il risultato è un silenzioso accordo di cessate il fuoco. Nel 1967, i tre Paesi giungono ad una forma di accordo formale (il trattato del Polo Nord), siglato sulla scorta di tre punti: - ripristino dei confini del 1946 - rinunzia TOTALE e definitiva, da parte di tutti e tre le superpotenze, alle armi nucleari – di qualsiasi genere - rigoroso limite al tonnellaggio di navi da guerra e di armi pesanti che i tre contendenti potranno costruire La tregua armata dura trent’anni – fino al 1997, necessari alla ricostruzione delle devastazioni della lunga guerra. Con l’inizio della corsa allo spazio, che assorbe tutte le forze dei tre contendenti, la sfida si sposta su piani più pacifici – per il momento. Tutti e tre i Paesi, incapaci di una seria politica demografica, per altro disincentivata dai governi centrali – per i quali la disponibilità di un maggior numero di nuovi soldati è di vitale ed irrinunciabile importanza – sono pesantemente sovrappopolati: complici gli sprechi bellici, le risorse terrestri non dureranno più di cento anni, e la corsa allo spazio sembra l’unica possibile via di uscita. Le tre super-potenze si dotano di nuovo nome – anche se la loro sostanza non cambierà molto: Unione, Alleanza per il Rinnovamento Umano, Asiatic & European Union. Dopo i primi voli con sistemi a razzo, le tre superpotenze si accordano per la costruzione di una colossale stazione spaziale, di forma ad anello, collegata con la superficie terrestre da tre ascensori spaziali, ciascuno dei quali eretto nel territorio di una delle superpotenze. La situazione peggiora rapidamente: complice l’impiego di armi nucleari durante le guerre degli anni ’50 e ’60, i grandi giacimenti petroliferi arabi e centro-asiatici sono inutilizzabili, e le risorse petrolifere altrimenti disponibili sono destinate ad un rapido esaurimento. Lo spettro di una nuova guerra è all’orizzonte, quando il professor Isahia Roshenberg propone di dotare l’Anello di una serie di specchi solari che, abbinati ad un particolare circuito elettromagnetico, lo trasformeranno in una centrale energetica praticamente inesauribile. L’idea ha successo, ed evita la Quarta Guerra mondiale. Nei successivi trent’anni, le tre potenze collaborano attivamente alla costruzione dell’anello e degli ascensori, che sono completati intorno al 2045 AD. Più o meno allo stesso tempo, le tre potenze intraprendono un programma di colonizzazione spaziale. Prima dello scoppio di una nuova guerra, nel 2054 AD viene fissato un accordo di spartizione della Luna, sulla quale erano sorti i primi insediamenti: si stabilisce che questo sarà, al pari dell’Anello, territorio neutro, retto da un consiglio di dodici membri, equamente nominati dai tre contendenti, e presieduto da un segretario, a turno nominato da ciascuno dei superstati, ed il cui incarico non può durare più di un anno. Il resto dello spazio, invece, viene considerato “territorio libero”, e ciascuno dei tre contendenti potrà occuparlo come preferisce. Ancora una volta, la guerra è scongiurata. Alcuni, addirittura, cominciano a parlare di una possibile “Federazione Terrestre”, che permetterebbe di ricomporre una volta per tutte cento anni di guerre ed incomprensioni. Fino al 2099 AD: in tale data, una delle prime colonie spaziali – una colonia dell’Unione, viene attaccata di sorpresa da una flotta dell’ARU, e completamente distrutta. L’attacco è apparentemente incomprensibile, ma l’ARU dichiara di aver reagito ad un “precedente attacco dell’Unione”, non meglio specificato. La risposta dell’Unione non si fa attendere: una nuova arma antropomorfa, il mobile suit (i FLAG), viene impiegato in una vasta campagna militare rivolta contro il nemico. L’AEU si dichiara neutrale, sfruttando l’occasione per rifornire di armi e materie prime entrambi i contendenti – e quindi profittare dei relativi traffici. L’AEU, frattanto, si incarica che l’Anello e la Luna rimangano zone demilitarizzate, data l’asoluta importanza delle strutture per il bene dell’umanità intera. Pochi mesi dopo, anche l’ARU mette in campo i propri MS, i Tieren (“uomo d’acciaio”): la guerra, sulla Terra come nello spazio, procede lentamente, con il lento consumo di entrambi i contendenti, incapaci di darsi l’un l’altro il colpo di grazia. Intanto, nell’AEU il fronte politico è spaccato: alcune fazioni appoggiano l’uno ora l’altro contendente, intervenendo sotto forma di ribelli o di mercenari. Una situazione esplosiva, che potrebbe subire un’improvvisa ed inarrestabile accelerazione. Nel 2114 AD, dopo 15 anni di guerra, durante i quali l’AEU ha faticosamente conservato la propria neutralità, il roll out del nuovo MS eurasiatico viene interrotto dall’attacco di un’unità sconosciuta di spaventosa potenza, sulla cui fronte è incisa una parola misteriosa: GUNDAM. L’attacco ha successo, e scatena il panico nell’AEU. Il governo reggente è costretto ad una rigorosa repressione del fronte interno, mentre i due contendenti si rinfacciano l’un l’altro l’azione, invitando l’AEU ad entrare in campo dalla propria parte. Ciò che nessuno dei contendenti sa è che i responsabili dell’evento sono i Celestial Beings: si tratta di una fazione di ribelli, trasversali a tutti e tre i superstati, formatasi sulla Luna e dotata di tecnologie avanzatissime, il cui scopo primario è di provocare la fine della guerra fra ARU ed Unione: secondo i calcoli psicostoriografici di Sumeragi, uno dei mentat dei CB, l’unico evento che potrebbe interrompere lo spargimento di sangue è l’intervento dell’AEU da una parte o dall’altra, con conseguente disequilibrio dello stallo militare, e conseguente vittoria finale di una parte sull’altra. I CB iniziano quindi una martellante campagna di interventi, volti a destabilizzare il governo AEU e provocare lo stato d’intervento armato. Da parta loro, entrambi i governi di ARU ed Unione incaricano i propri assi (rispettivamente, i tenenti Fei-long Shui e Graham Acre) di investigare sulla situazione e trovare prove dell’effettiva partecipazione del nemico agli eventi in atto. Il dottor Anisakis, comandante di un’altra cellula CB, decide di cogliere la palla al balzo, ed ordina una serie di interventi sia in ARU che nel territorio dell’Unione, nello spazio e fuori, volti a seminare il panico. Lo scopo finale di questi interventi è provocare la destabilizzazione finale dei governi autoritari ancora in forza, scatenando una rivolta che, dal basso, determini la loro sostituzione con vere democrazie. Che, quindi, possano trovare una qualche forma di convivenza. Il piano è ambizioso, ed in un certo senso folle – tant’è che la medesima Sumeragi, pur riconoscendo che il progetto di Anisakis non comprometterebbe lo svolgimento del suo, teme che possa avere conseguenze incontrollabili. Dopo una serie di battaglie – il cui unico esito è seminare il panico in tutti e tre gli schieramenti, e renderli diffidenti l’uno dell’altro con conseguente rischio di una guerra totale, tutti contro tutti, che porterebbe alla distruzione di tutto il genere umano, al gruppo CB di Sumeragi vengono affidate missioni più strane. Come recuperare certe persone, mettere in salvo dei fiancheggiatori CB di cui si ignora ogni ruolo, nonché recuperare determinati oggetti. Tutto ciò prosegue finché l’asso dell’ARU Fei-long riesce ad abbattere uno dei Gundam dei CB, l’Exia, il cui pilota – Ahmed al’Qubt-ibn’Uman, noto con il nome in codice di Setsuna F Seiei, viene catturato e torturato fino a confessare tutto quanto sa dei CB. In realtà, egli stesso dei CB sa molto meno di quanto non creda… Durante la prigionia, gli viene infatti mostrata una foto che lo lascia senza parole, risalente a quasi quindici anni prima: un modello simili all’Exia, sebbene un po’ più primitivo, che aggredisce ed abbatte una corazzata dell’ARU. In poche parole: sono stati gli stessi CB a provocare la guerra che, ora, vorrebbero fermare! Possibile? Lockon Stratos lo salva prima che i dubbi lo portino a rivelare la vera posizione dei CB. Rientrato alla base, non rivela nulla di quanto scoperto ai compagni della propria task force, imbarcata sulla nave Ptolemayos, ma esige un chiarimento con Sumeragi. Questa, con una freddezza che lascia Setsuna senza parole, gli rivela che – sì, le è tutto ben noto. Giacché la vera missione dei CB non è quella di provocare la fine di tutte le guerre – ma di provocarne la loro prosecuzione per un tempo indefinito. Perché, si chiede Setsuna, senza avere risposta: Sumeragi gli spara, ma Lockon, che ha sentito tutto utilizzando i sistemi sniper del proprio Dynames, salva il compagno e lo aiuta a raggiungere l’Exia. I due fuggono, e riescono fortunosamente a raggiungere la Terra. Dove sono braccati sia dai CB, che non possono permettersi che i loro traditori rivelino le informazioni in loro possesso, che dalle tre superpotenze, che vogliono mettere le mani sui Gundam, per duplicarli e costruire analoghi e potentissimi MS. Durante la fuga, i piloti trovano fortunosamente riparo presso Alexandra Smirnow, governatore di una regione ARU prossima al confine AEU, distrutta durante le guerre del ’50-’60 dalle armi atomiche dell’Unione, e che solo lentamente si sta ripopolando. Alexandra li nasconde, e non consegna i loro Gundam – ben sapendo che la sua azione la condannerà a morte, se scoperta. Tuttavia, i due CB transfughi non possono celare troppo a lungo la propria presenza. I loro MS emanano delle particolari particelle, le GN-particles, che i CB sono in grado di tracciare e di triangolare. In breve, questo porta due interi squadroni di Gundam sulle loro tracce: sebbene Alexandra li preghi di non scendere in campo, di nascondersi, di evitare il confronto, quando i CB iniziano a distruggere tutto il territorio, uccidendo civili a caso, Stratos e Setsuna decidono di uscire e di combattere. Sopraffatti dal numero, Stratos è messo fuori combattimento, e per di più gravemente ferito. Setsuna, rimasto solo, sta per fare la stessa fine… Quando sulla scena compare un nuovo MS. Un singolo MS, di aspetto vagamente simile ad un Gundam, ma di aspetto vagamente biomeccanico, di colore argentato. Con la stessa, ridicola facilità che permetteva ai CB di aver ragione dei MS delle tre superpotenze, il nuovo arrivato spazza via i CB e protegge i due transfughi. Al termine della battaglia, il nuovo Gundam recupera i due infortunati, e li porta via. Li trasporta fino alla calotta antartica, dove li conduce fino ad una montagna di ghiaccio. Lì, li trasporta in quella che sembra una base militare, di una tecnologia spaventosamente superiore rispetto a quella in dotazione persino ai CB. Setsuna sviene mentre il portellone del nuovo arrivato si apre. E ciò che vede gli pare incredibile… Quando rinviene, i suoi occhi sono costretti ad ammettere che la sua prima visione fosse corretta. Maledettamente corretta. Il pilota del Gundam non è un essere umano. Anzi: non gli assomiglia nemmeno lontanamente. Si tratta di una creatura simile ad una piovra. Quando Setsuna si riprende, la creatura decide di fornirgli tutte le spiegazioni del caso. Ma prima, aspetta che anche Fei-long e Graham, e Smirnow (padre di Alexandra, ed a sua volta asso dell’ARU) arrivino sul posto. Durante il suo volo, ha lasciato che essi riuscissero a tracciare la sua rotta (anzi, ha preso precauzioni perché potessero seguirla). Quando i piloti si ritrovano sul posto, nella stessa base, superato un istante di reciproca e violenta diffidenza, la creatura fa la sua comparsa e, mentre i nuovi arrivati sono ancora atterriti dalla sua apparizione, inizia a raccontare la VERITA’, una volta per tutte. Una dolorosa verità, che egli spiega parlando direttamente alle menti dei piloti. Che, come spiega nelle primissime frasi del suo discorso (sempre se frasi possono essere definite), sono fra i pochi in grado di recepire i suoi pensieri. Il suo nome è Chtulhu, e nonostante il suo aspetto sia alieno alla mente umana, egli è terrestre almeno quanto ciascuno di loro. Anzi… lui è parte di un popolo molto più antico della specie umana, i cosiddetti Antichi: gli antichi avevano dominato una Terra ancora giovane, molto prima dei dinosauri, molto prima persino che i primi vertebrati sfuggissero alla morsa delle acque e colonizzassero il mondo emerse. Non disponendo di combustibili fossili, non ancora formatisi, gli Antichi avevano sviluppato una tecnologia basata sulla captazione della radiazione solare, la cui più avanzata espressione, le cosiddette “fornaci solari”, essi ben conoscevano – trattandosi delle fornaci GN che alimentavano i Gundam dei CB. Dopo aver regnato sulla Terra per milioni di anni, gli Antichi avevano iniziato a combattersi per il predominio assoluto, distruggendosi gli uni con gli altri. Finché, all’apice del conflitto, una delle parti in causa aveva rilasciato il più potente ordigno mai costruito: una megabomba magnetica, che aveva distrutto l’ecosistema terrestre. Era l’epoca Triassica, ed il risultato finale fu la più terribile estinzione di massa, la più devastante di tutte, capace di eliminare il 95% di tutte le specie animali e vegetali, terrestri e marine. Chtulhu, rappresentante della fazione che governava l’Antartico – una delle poche a scampare al disastro, aveva realizzato che la civiltà degli Antichi non sarebbe sopravvissuta ad una devastazione del genere. Con la distruzione della stazione spaziale ad anello e degli ascensori spaziali che essi, per primi, avevano costruito, la loro civiltà sarebbe stata lentamente soffocata dalla carenza di rifornimento energetico. Inoltre, essi stessi erano troppo pochi, su una terra troppo devastata perché il loro complesso tessuto sociale potesse sopravvivere. Un compagno di Chtulhu, N’yarlotothep, ebbe un’idea geniale: egli scoprì come concentrare tutto il codice genetico degli antichi in uno spazio limitato, non più di un cromosoma, ed inserirlo integralmente all’interno di un piccolo animale che, in base ai loro calcoli, sarebbe stato in grado di sopravvivere al clima devastato dalla megabomba magnetica. Nel giro di svariati milioni di anni, alcuni geni di controllo da lui introdotti avrebbero lentamente risvegliato parte del patrimonio genetico degli Antichi: questo avrebbe donato ai discendenti un’esponenziale crescita delle capacità intellettive, donando un vantaggio selettivo che, nel giro di relativamente poco tempo, avrebbe determinato l’emersione di almeno una civiltà tecnologica. A quel punto, non appena quelle civiltà fossero state in grado di produrre la prima onda radio, e di emetterla ad una determinata frequenza – da lui selezionata perché non casualmente producibile da nessun evento naturale, il genoma degli Antichi si sarebbe risvegliato completamente. Nel giro di un certo numero di generazioni, le creature che la selezione naturale fino a quel momento aveva selezionato si sarebbero tramutate in loro, negli Antichi – che così sarebbero riusciti a ritornare sulla Terra, sopravvivendo ai loro giorni peggiori. Per assicurarsi che il ritorno degli antichi signori avvenisse nel modo migliore, N’yarlotothep trovò il modo di inserire nel cromosoma artificialmente modificato anche una forma di memoria genetica. Nel corso dei secoli, molte critiche invenzioni – troppo complicate ed importanti per abbandonarle all’intuizione ed alla deduzione, sarebbero emerse da quella memoria e, fra queste, la capacità di costruire un nuovo anello, e dei nuovi ascensori orbitali. Inoltre, un certo numero di soggetti selezionati avrebbero ricordato anche il passato degli Antichi, e la ragione della loro missione: questi avrebbero avuto infatti una missione di vitale importanza. Per prima cosa, avrebbero dovuto portare il caos e portare al collasso tutte le strutture sociali sviluppate fino a quel momento, preparando quindi il terreno alla comparsa dei mutanti tornati ad essere Grandi Antichi, ed alla conquista del potere. Il loro arrivo sarebbe stato scatenato da un secondo segnale che, nel giro di una sola generazione, avrebbe provocato l’esplosiva trasformazione di una parte degli esseri senzienti all’epoca esistenti. Una parte: non più del 25%. Secondo i calcoli dell’Antico, reversioni e retromutazioni, eventi casuali, e così via, avrebbero privato la grande maggioranza dei discendenti della capacità di mutare in Grandi Antichi. Prima che il Secondo Avvento potesse compiersi, questi ultimi sarebbero dovuti scomparire. In eventi che non dovevano compromettere, in nessun modo, l’integrità delle strutture necessarie alla civiltà degli antichi – ovvero: l’Anello e gli ascensori orbitali in primis. Chtulhu si era opposto, con tutte le sue forze, ad un piano tanto folle. Un piano che avrebbe macchiato gli Antichi di responsabilità in un nuovo e massiccio genocidio… ma fu messo in minoranza. Estromesso e cacciato dagli Antichi, non poté fare altro che osservare l’evoluzione del piano. Mentre la loro civiltà si estingueva, Chtulhu si fece disporre in uno stato di animazione sospesa. Nel corso dei milioni di anni successivi, una prima razza intelligente emerse dalla progenie dei dinosauri, circa 65 milioni di anni prima della comparsa dell’uomo – questo aveva risvegliato Chtulhu dal suo sogno. Per catapultarlo in un incubo. Un mondo nuovamente devastato dalle guerre, e dalla distruzione. I geni degli antichi non donavano soltanto l’intelligenza, non possedevano soltanto le informazioni per grandi scoperte scientifiche… esse contenevano un istinto irrefrenabile verso la violenze, e la sopraffazione dei propri stessi simili. Non un meteorite, come pensato dagli uomini, ma una guerra combattuta con armi non dissimili dai mobile suit degli uomini aveva decretato la fine di quella civiltà… completamente cancellata, come buona parte della vita sulla Terra insieme ad essa. Cthulhu era tornato a dormire, continuando ad aspettare… era riemerso di nuovo alla fine dell’Eocene. In tempo per vedere l’emersione di una specie di nuovi animali senzienti: derivati in questo caso dagli uccelli. Anche in quel caso, il risultato era stato lo stesso – ancorché un po’ meno catastrofico (“solo” il 20% delle specie cancellate dalla storia del pianeta). Infine, sconsolato, Chtulhu aveva visto sorgere l’essere umano. Ed era rimasto stupito. Perché, diversamente dai suoi due predecessori, pur possedendo l’uomo lo stesso lascito degli Antichi, una gran parte di essi sembrava in grado di poterlo controllare. I geni che avevano dotato all’uomo l’intelligenza si erano combinati con proprietà autonomamente sviluppate dall’evoluzione e propri dei primati: l’uomo non era soltanto un prodotto artificiale degli Antichi. Era una creatura autonoma, una creatura che meritava di condurre la propria esistenza indipendentemente da quanto progettato duecento e passa milioni di anni prima da un antico folle di potere… Per questo, mentre le mire degli Antichi andavano incarnandosi nei CB, Chtulhu aveva finalmente deciso di intervenire. Gli astanti sono sconvolti… e doppiamente sconvolti quando, nell’ombra della grande sala dove il Grande Antico ha loro dato spiegazioni, il battere delle mani di Sumeragi gli annuncia di essere stati scoperti dagli stessi CB. Non pensino, spiega loro l’emissaria CB, che questa scoperta possa invertire il predestinato ordine delle cose. Qualunque cosa si azzardassero a fare, la Luna era ormai sotto il pieno controllo dei CB, ed un intero esercito di MS veniva da questi schierato intorno all’emettitore che essi avevano costruito sul più grande cratere lunare. Nel giro di poche settimane, essi avrebbero trasmesso il segnale: il programma si sarebbe attivato, e gli Eletti avrebbero iniziato a trasformarsi in Grandi Antichi, dei quali avrebbero posseduto conoscenza e ricordi… tanto rapidamente che i poveri esseri umani non sarebbero stati in grado di opporsi al loro piano Con il potere dei Gundam, i CB avrebbero cambiato la faccia del mondo, una volta per tutte. Ma Chtulhu la pensa diversamente. Perché, ciò che Sumeragi non ha detto, ai CB manca ancora l’ultima sequenza di attivazione, senza la quale l’attivazione non può funzionare. Essi, inoltre, non possono procedere per errori: Nyarlotothep, preventivamente, aveva fatto in modo che il ricordo della sequenza fosse spezzato in più segmenti e che solo quando tutti questi ultimi fossero stati reintegrati il segnale medesimo fosse stato valido e funzionante. Un’eventuale emissione di segnale incompleta avrebbe determinato la definitiva disabilitazione del programma evolutivo… in altre parole, il progetto CB è ben lunghi dal successo che essi vantano… O forse no. Perché, con un ulteriore colpo di scena, Sumeragi annuncia ai presenti di conoscere l’identità dell’ultimo custode della sequenza di attivazione: Setsuna F Seiei. Perché Setsuna, come tutti i CB, come tutti gli esseri umani in quella sala, appartiene agli Eletti, coloro che possono diventare Antichi. Anzi, una forma ulteriormente più elevata di Eletti, giacché diventandolo essi conservano anche ricordo del proprio passato umano. La stessa Sumeragi ha già iniziato la propria evoluzione: benché appaia ancora umana, il suo cervello, come quello di molti altri CB, ha già iniziato ad assumere la conformazione di quella degli antichi, ed alcuni loro organi interni. Non si è accorto, Setsuna, che le sue ferite guariscono con una sorprendente rapidità? Non ha notato Stratos di poter restare per un tempo eccezionale sott’acqua? E Smirnow, la cui capacità di percepire il movimento supera quello della normale retina di mammifero… e così via. Mentre Sumeragi invita Setsuna ad unirsi a loro, Stratos spara alla donna, centrandola in pieno petto. La donna, nella sorpresa generale, non muore – e reagisce. Spara a sua volta contro Stratos, ma Cthulhu gli fa scudo con il proprio corpo. Gravemente ferito, non è in grado di salire sul Gundam proprio mentre i CB iniziano il loro attacco. Setsuna, comprendendo di essere l’obiettivo di quell’aggressione, balza a bordo del Gundam di Chtulhu (la cosiddetta Unit1), ed inizia a combattere contro interi battaglioni di CB. Anche gli altri piloti cercano di aiutarlo, e Chtulhu, agonizzante, consegna loro il sigillo di un arsenale che lui stesso ha provveduto a costituire nel corso degli ultimi millenni. Contenente centinaia di MS simili a quello impiegati da Setsuna: centinaia di Unit1. La risposta dell’improvvisata alleanza non si fa attendere, ed i CB sono respinti. Sumeragi, che si è buttata nelle acque dell’Artico, riesce a raggiungere un sottomarino dei CB, da quali raggiunge una base segreta della loro allenza in pieno pacifico. Nel frattempo, i piloti messi a conoscenza della Verità, informano i propri superiori: le tre superpotenze, realizzato di trovarsi di fronte la causa unica delle ultime guerre, consapevoli dal pericolo che ora si staglia di fronte al genere umano, raccolgono tutte le proprie forze per scatenare un assalto contro la “fortezza Luna”, sulla quale Sumeragi e compagni stanno rapidamente cercando di ultimare il proiettore. Non possedendo l’ultima sezione della sequenza, stanno cercando di ricostruirla, testandola su alcuni loro prigionieri. Come Alexandra… Frattanto, anche versioni potenziate dei loro MS entrano in scena… l’ultimo confronto sarà qualcosa di spaventoso, combattuto con le armi più potenti che il genere umano abbia mai creato. Nel corso della battaglia, confusa, nella quale ogni centimetro della Luna viene letteralmente combattuto e conquistato ad un enorme prezzo umano, Alexandra viene esposta ad una sequenza completa di attivazione. Il trionfo di Sumeragi: la ragazza, fra dolori lancinanti, inizia a perdere il proprio aspetto umano. Mentre avviene la sua trasformazione, essa riesce a creare una specie di ponte telepatico (dote degli Antichi…) con Setsuna, e lo prega di sbrigarsi, di fermare Sumeragi il prima possibile. L’informazione arriva anche a Smirnow, Acre, Fei-Long e Stratos – che però si vedono la strada sbarrata. Mentre Sumeragi si prepara ad irradiare la Terra intera, con l’ultimo afflato di umanità, Alexandra trasmette a Setsuna la propria posizione, e lo prega di usare il cannone a megaparticelle della Unit1 proprio su di lei. L’esplosione sarà sufficiente a distruggere l’emettitore, dando tempo alle forze alleate di avere ragione del nemico. Setsuna non ce la fa. Ma Stratos sì. Colpisce e distrugge l’emettitore, felice di aver vendicato Cthulhu. Ma Stratos si sbaglia… l’emettitore è distrutto, ma Sumeragi è salva. Perché colei che prima era stata Alexandra, ed ora è un Antico, l’ha salva un istante prima dell’inevitabile. Ed ora, balzata su un MS appositamente disegnato per l’impiego da parte di un Antico, sta seminando il panico fra le schiere degli alleati. Stratos è il primo a cadere sotto i suoi colpi. Setsuna si sveglia, e decide di combattere. Nel duello, sconfigge Alexandra mentre Acre raggiunge la navetta sulla quale la perfida Sumeragi stava scappando, e la distrugge senza la minima pietà. La guerra è finita. Nell’aftermath, le tre potenze decidono di rinunciare per sempre alle armi, e si uniscono in una sola federazione terrestre. Segretamente, una sequenza di attivazione incompleta viene irradiata su tutta la Terra, rimuovendo una volta per sempre il pericolo rappresentato dagli Antichi, la cui tecnologia viene retro-ingenierizzata consentendo un rapido e decisivo balzo in avanti della scienza umana. Setsuna, nel frattempo, si è ritirato ad una vita eremitale su un’isola dell’oceano pacifico. Conduce una vita normalissima, come pescatore. Ha trovato una donna dai lunghi capelli neri e dal luminoso sorriso, che in qualche modo gli ricorda la morta Alexandra. Quando si ritrova con Graham, alcuni anni dopo la grande battaglia, fa in modo di trovarsi da solo con lui. Vi riporto una parte del “tema centrale” del dialogo. “Cosa c’è, Setsuna?” gli chiede, piuttosto stupito dell’umor nero del compagno, nonostante la moglie, nonostante il figlio in arrivo. Nonostante la pace e la prosperità imperante ad ogni latitudine. “C’è che non è finita, Graham… LORO stanno per tornare…” “Loro? Parli dei CB? Setsuna: non esistono più. Il gene degli Antichi è stato spento per sempre… se anche…” “Non parlo dei CB…” “E di chi, allora?” “Di LORO. Degli Antichi…” “Setsuna: sono morti, tutti. Cthulhu era l’ultimo, ed ha dato la vita per salvare il povero Stratos… te lo ricordi?” “Non lo dimentico, Graham… ma Cthulhu non ci aveva detto tutto. Ricordi che, prima di morire, cercò di dire un’ultima frase a Stratos? Ma che non riuscì a dire nessuna frase di senso compiuto?” “Certo… ma avevo sempre pensato fosse solo un rantolo… il respiro agonico di una creatura morente…” “Ti sbagli, Graham… egli voleva metterci in guardia. Ti ricordi? Altri senzienti, prima di noi. Altri senzienti erano emersi dalla progenie degli antichi.” “Sì, ma si erano anche auto-distrutti.” “No, Graham… essi avevano distrutto questo pianeta. Ma loro… loro hanno continuato ad esistere: Cthulhu non ci ha mai detto che fossero scomparsi…” “…” “Hanno rilevato il nostro anello: sanno di noi. Sanno quello che abbiamo fatto. E stanno per tornare… su quello che è il loro pianeta… il loro pianeta non meno del nostro. Un pianeta che, se vorremo conservare, dovremo proteggere con la forza…” Titolo: GUNDAM-00 Ultimate Version Post di: MrNoName - 18 Novembre 2007, 13:31:52 L'altro pianeta si chiama Yuggoth? =P
Epico in ogni caso, i grandi antichi sono una genialata =D infinitamente meglio dell'originale! Titolo: GUNDAM-00 Ultimate Version Post di: matte - 18 Novembre 2007, 13:36:17 Citazione L'altro pianeta si chiama Yuggoth? =P ovviamente... "il morto Chtulhu riposa nella sommersa R'lyegh, e dormendo sogna"... perché non bisogna mai dimenticare che "in certi, strani eoni anche la morte muore" Titolo: GUNDAM-00 Ultimate Version Post di: matte - 19 Novembre 2007, 11:40:03 e già che ci siamo: alcune informazioni tecniche sulla Unit1...
Nome: Gundam 0001A "Unit1" Dimensioni: - altezza: 16.8 m - peso: 12 t Prestazioni - massima velocità in atmosfera: mach 8.8 - massima velocità in acqua: con propulsione Tesla: 80 nodi con propulsione Tesla accoppiata laser: 190 nodi - massima quota operativa: nd - massima profondità operativa: 11.000 m - minima temperatura operativa: 0.0000000001 K - massima temperatura operativa: 10.000 K Composizione corazza: subunità funzionali a nanomacchine, in grado di auto-replicarsi e riparare eventuali danni alla struttura. Ogni subunità, se isolata e dotata di sufficiente energia e materie prime è in grado di ripristinare autonomamente una Unit1 perfettamente funzionante in non più di 7 giorni. Armamento: 1 x cannone ad anti-megaparticelle 2 x cannone a megaparticelle 2 x beam saber 1 x mega-beam saber integrata nel braccio destro campo di magnetizzazione mega-particelle (che rende immune il veicolo agli attacchi con armi ad energia) I-Fied 2x beam shields installati sulle due braccia
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