Space Battleship Yamato: il trailer e la Locandina ufficiale Italiana
Era stato mostrato personalmente da dalla Carlo Cavazzoni durante la sua conferenza stampa del Cartoomics 2014 ed arriva ora sulla rete, accompagnato dalla Locandina ufficiale, il primo trailer dell’edizione italiana del live action ispirato all’opera del Maestro Leiji Matsumoto
Anno 2199. Da 5 anni il misterioso esercito di Gamilon attacca la Terra con micidiali armi radioattive ed il pianeta è ormai sull’orlo della catastrofe, l’umanita sull’orlo del genocidio, costretta a ritirarsi da una superficie oramai inabitabile rendendo. La speranza è racchiusa in una capsula messaggero trovata dal giovane pilota Susumu Kodai proveniente dal lontano e misterioso Iscandar, nella capsula la promessa di un dispositivo capace di eliminare le radiazioni dalla superficie terrestre.
Mancano 365 giorni all’ estinzione dell’umanità a causa delle radiazioni.
Il Live action, campione di incassi in Giappone, sarà presentato nei cinema italiani da Dynit e Nexa Digital il 15-16 Aprile 2014.
Mah, io un pò avrei evitato.
Io personalmente sono un pò preoccupato dai doppiatori, alcune voci le ho riconosciute, ma complessivamente c’è qualcosa…è da rivedere.
Sul film ho avuto modo di vederlo..anche alla luce di “altro film” tratto dalle opere di Matsumoto, bhè meglio questo, lettura autonoma, indubbiamente, ma ben costruita..L’altro film…….
Il fatto è che mostrare tutto quel fanatismo nipponico connesso al loro eroismo suicida a tutti i costi, fa apparire tutto molto più innaturale e pagliaccioso di quanto non sarebbe già.
Anche gli americani fanno i film patriottici e fanatici in stile spot pubblicitario dei marines, ma si inquadrano su due attori che hanno quel ruolo e gli altri sono persone normali, nel film yamato sono tutti esaltati.
Penso che il problema di queste rivisitazioni moderne sia in una chiave interpretativa del concetto di riviisitazione.
Noi – al meglio – avremmo realizzato un’opera bilanciando un’impostazione secondo canoni più moderni ( ecco che l’idea di rappresentare Dextler a quel modo poteva starci, anche se già all’epoca era uno dei personaggi più moderni ) con il rispetto dell’opera antica mentre in Giappone prevale l’idea di trarre ispirazione dall’opera precedente ma quasi per rifarla daccapo, come se la si concepisse qui ed ora e rivolta al pubblico attuale che si è nutrito di una storia stereotipata fatta più di simbolismi urlati che di contenuti.
Soprattutto credo che alcune forme per noi sensazionalistiche penetrino più nella prassi cinematografica che non dentro alle sceneggiature